Il Salotto Bianconero

Alessandro Del Piero, Capitano mio Capitano

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PAG Posted on 18/5/2011, 05:11     +1   -1
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The real only Black Pope.

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Biografia:
« Del Piero è uno di quei giocatori che rimarrà negli annali come Piola o Boniperti, e non solo negli almanacchi, perché si è contraddistinto per i suoi modi dentro e fuori dal campo[1]. »
(Giovanni Trapattoni)


Alessandro Del Piero (Conegliano, 9 novembre 1974) è un calciatore italiano, attaccante della Juventus, campione del mondo nel 2006 con la Nazionale Italiana, nella quale ha disputato 97 partite mettendo a segno 27 gol e con cui ha partecipato a tre Mondiali e quattro Europei.
Ritenuto uno dei più grandi talenti del calcio italiano e contemporaneo, milita nella Juventus dal 1993, squadra di cui è capitano dal 2001, indiscussa bandiera e record man, e con la quale ha vinto tutto, collezionando 676 presenze e 285 gol.
È il quarto giocatore italiano di tutti i tempi ad aver segnato più reti (316 gol) e nel 2004 è stato incluso nella FIFA 100, un elenco dei 125 più grandi giocatori viventi.
Ha ricevuto numerosissimi riconoscimenti individuali, sia per i traguardi sportivi raggiunti, sia per le indiscusse e conclamate qualità morali ed etiche.[2]


Caratteristiche tecniche:
Fantasista, è una seconda punta dotata di un notevolissimo bagaglio tecnico. Nato mezzapunta, ha grande abilità nell'uno due, nel dribbling, nell'effettuare assist per i compagni e nel tiro (molto preciso, il che gli consente di sopperire ad una potenza non eccezionale). È inoltre uno specialista nei calci di rigore e nei calci di punizione, con i quali sovente trova l'incrocio dei pali scavalcando la barriera, non a caso è ritenuto uno dei più grandi esecutori da palla inattiva della storia del calcio italiano e mondiale (primeggia infatti in numerose statistiche individuali riguardanti i calci piazzati), sia in fase realizzativa (47 gol) che come assistman. Tatticamente predilige la posizione di seconda punta, anche se può ricoprire diversi ruoli del reparto avanzato; in passato (in particolare con la Nazionale, sotto la guida di Arrigo Sacchi) ha infatti giocato come ala sinistra; talvolta ha anche agito da trequartista dietro le due punte, spiccando per visione di gioco e qualità di impostazione, ma solo in casi particolari[9][10].


« Il mio idolo. Lui calcia le punizioni meglio di me, e non lo dico così per dire. Io sono bravo dal limite, soprattutto. Ale, anche da più lontano. Colpisce la palla in modo tale che ne escono traiettorie forti, strane. Penso a quella che rifilò allo Zenit. Calcia con un effetto "muy raro", fossi un portiere non saprei dove piazzarmi[11]. »
(Ronaldinho)

Marchio di Fabbrica:

[modifica] Il "gol alla Del Piero"
Nei primi anni alla Juventus, un particolare tipo di gol, realizzato con un tiro a rientrare ad effetto (a parabola) dal vertice sinistro dell'area di rigore verso l'incrocio dei pali più lontano, realizzato molte volte (nella stagione 1995-1996, soprattutto in Champions League), venne contrassegnato dalla stampa sportiva e dal pubblico come "gol alla Del Piero".[12][13][14]
Dopo l'exploit del 1996, ha segnato numerose altre volte in questa maniera,[15][16] rendendo il "gol alla Del Piero" un termine usato per definire i gol segnati anche da altri giocatori con questo gesto tecnico.



Carriera:

Dagli esordi nel San Vendemiano alla Juventus, passando per Padova: 1981-1993
Iniziò la propria ascesa calcistica nel 1981 nelle fila del San Vendemiano, squadra del suo paese natale; le indubbie potenzialità indussero il Padova ad acquistarlo nel 1992. A 16 anni esordì in Serie B sotto la guida di Mauro Sandreani e il 22 novembre realizzò la sua prima rete da professionista con la squadra veneta nel 5-0 ai danni della Ternana.[18] Considerato un predestinato, i maggiori club se lo contesero fin dall'inizio, ma nel 1993, grazie a Giampiero Boniperti, venne acquistato dalla Juventus per cinque miliardi di lire, con un ingaggio di 150 milioni di lire a stagione più premi a rendere[19]. Venne inserito nella formazione “Primavera” allenata da Cuccureddu, divenendone subito un leader, guidando la squadra alla conquista del Torneo di Viareggio e del Campionato Primavera. Esordì in Serie A il 12 settembre 1993, in Foggia-Juventus e tre giorni dopo, nella gara dei trentaduesimi di finale della Coppa UEFA contro la Lokomotiv Mosca, fece il suo debutto nelle Coppe europee. Il 19 settembre, alla seconda presenza in Serie A, realizzò il suo primo gol in bianconero, all'80º minuto di Juventus-Reggiana (4-0).[20] Il 20 marzo realizzò la prima tripletta nel confronto col Parma. Solo allora in casa Juventus si capì che il giovane promettente avrebbe dovuto avere più spazio da titolare in squadra dall'inizio del campionato.[19] Al termine di quella prima stagione in bianconero, in cui si divise tra Primavera e prima squadra, totalizzò 14 presenze e realizzò 5 reti, tutte in Serie A con una media di un gol ogni 70 minuti.[19]
[modifica] Le vittorie con la Juventus di Lippi e l'ascesa personale: 1994-1998
Con l'arrivo della nuova dirigenza (Antonio Giraudo amministratore delegato, Roberto Bettega vice presidente e Luciano Moggi direttore generale) e di Lippi in panchina, Del Piero ebbe finalmente le porte della prima squadra spalancate. Nel 1994-95 segnò uno dei gol più belli della carriera contro la Fiorentina: su un lancio da centrocampo, Del Piero in lieve avvitamento trovò un pallonetto, al volo, di collo destro, nel sette; la Juventus vinse 3-2 rimontando da 0-2, e questa vittoria venne considerata decisiva per la successiva conquista dello Scudetto.[21] Il 13 settembre realizzò il primo gol in Europa, nell'incontro di Coppa UEFA contro il PFC CSKA Sofia terminato 3-2 per la formazione bulgara; il gol fu vano, ai fini del risultato, in quanto la giustizia sportiva europea annullò la partita assegnando la vittoria per 3-0 a tavolino alla Juventus, ma fu comunque conteggiato nelle statistiche ufficiali. Complessivamente in quell'annata giocò 50 partite, segnò 10 gol e compì il un passo importante nella sua carriera vincendo il suo primo scudetto con la maglia della Juventus. Nella stagione 1995-1996 la Juventus decise di puntare su di lui e lasciò partire Roberto Baggio.


Del Piero festeggia dopo aver vinto la finale della Champions League del 22 maggio 1996
Il 13 settembre realizzò il primo gol in Champions League al Borussia Dortmund, con un tipico "gol alla Del Piero" che diventerà la sua specialità. All'età di 20 anni si ritrovò il numero 10 sulle spalle e guidò la Juventus al trionfo in Champions League, segnando 6 gol, di cui l'ultimo stagionale, nella gara dei quarti di finale contro il Real Madrid, che permise alla Juventus di accedere alle semifinali di Champions, trofeo che vincerà in finale a Roma contro l'Ajax. Vinse anche la sua prima Supercoppa Italiana contro il Parma e giunse quarto nella graduatoria del Pallone d'oro 1995 e in quello del 1996, che fu molto contestato per non essere stato assegnato al giocatore bianconero[22]. Il 1996-97 si apre con uan rete decisiva al Manchester United (1-0), che decretò uno storico successo poichè fino ad allora nessuna squadra italiana aveva mai vinto all'Old Trafford.[23] La sua popolarità all'estero crebbe per la vittoria della Coppa Intercontinentale il 26 novembre 1996, contro i campioni sudamericani del River Plate, dopo il gol da lui stesso segnato. Il 23 febbraio 1997, contro la Fiorentina, segnò il suo cinquantesimo gol ufficiale in carriera con la maglia bianconera.[24] Alzò la sua terza coppa internazionale in meno di un anno contro il Paris Saint-Germain contro cui mise a segno una doppietta e due assist per la vittoria della Supercoppa UEFA. Giocò la seconda finale di UEFA Champions League consecutiva entrando al primo minuto del secondo tempo contro il Borussia Dortmund (Lippi aveva preferito tenerlo in panchina dopo l'ennesimo rientro da un infortunio); subito dopo l'ingresso in campo segnò il suo 15º ed ultimo gol stagionale, un colpo di tacco al volo, che non evitò la sconfitta ai bianconeri nella finale, persa per 3-1. A fine stagione vinse comunque il suo secondo campionato, siglando 8 gol nonostante i tanti infortuni muscolari. Giocò la stagione 1997-1998 ad altissimo livello, vincendo subito la Supercoppa Italiana ed esordendo con una doppietta al Feyenoord in Champions League con la quale eguagliò e superò le marcature di Paolo Rossi (fermo a 11 reti) nella classifica dei marcatori juventini di tutti i tempi nella massima competizione europea.[25] Trascinò la Juventus in finale di Champions League segnando 5 gol nel fase a gironi ed altri 5 nella fase ad eliminazione diretta laureandosi miglior marcatore della competizione e superando Michel Platini divenendo così il calciatore bianconero con più reti in Champions. Perse la finale della massima competizione europea, per un gol fortemente contestato del madridista Predrag Mijatović. Il 24 aprile segnò all'Inter il gol decisivo che valse lo scudetto, vinto tra le polemiche per un presunto rigore negato a Ronaldo. Chiude la stagione (la sua più prolifica) con 32 gol.
[modifica] L'infortunio e il momentaneo appannamento: 1998-2001
Il 1998-1999 lo cominciò con un gol alla Lazio nella Supercoppa italiana, che non bastò alla Juventus per vincere il trofeo, e proseguì con un'altra rete in campionato all'Inter, battuta 1-0. L'8 novembre 1998, al 92' della partita Udinese-Juventus, si infortunò gravemente al ginocchio sinistro, riportando la lesione del legamento crociato anteriore e posteriore che lo costrinse all'intervento chirugico negli Stati Uniti e a rimanere fermo per 9 mesi[26]. La Juventus finì la stagione con l'abbandono di Marcello Lippi ed il settimo posto in campionato. Intanto, il 29 giugno, dopo una lunga e difficile trattativa,[27] firmò il rinnovo del contratto fino al 2004[28]. Ritornò in campo con Carlo Ancelotti in panchina. Il campionato ormai era compromesso e l'avventura in Champions terminata contro il Manchester United. Ai bianconeri sfuggi anche la qualificazione diretta alla Coppa UEFA, ottenuta poi tramite la vittoria in Intertotoin cui Del Piero tornò al gol. Nella finale della competizione, vinta contro il Rennes, mise a segno quattro assist, due nel match di andata finito 2-0 e due in quello di ritorno finito 2-2, incidendo pesantemente sulla vittoria.[29]. Durante la stagione non giocò agli stessi livelli a cui aveva abituato in passato per via della famosa «legge della flessione» che colpisce i reduci dai grandi infortuni.[30] La stampa non risparmia colpi, dichiarando che il meglio della sua carriera è già trascorso. Il 7 maggio 2000 segnò il suo unico gol su azione, di testa, in campionato al Parma; sembrava poter essere decisivo per la vittoria del torneo, ma lo scudetto, per la sconfitta della Juventus a Perugia all'ultima giornata e tra moltissime polemiche[31], andò alla Lazio. Riuscì a segnare "solo" 12 gol stagionali: 9 in campionato, uno in Coppa Italia, e fornì oltre 20 assist (miglior assist-man del campionato). Il 2000-2001 fu caratterizzato da un gran gol, durante la partita Bari-Juventus, che lo portò ad esultare con un pianto liberatorio ed una dedica al padre, venuto a mancare pochi giorni prima.[32] Questo episodio rappresentò un nuovo spartiacque nella sua carriera: gioca un ottimo finale di stagione e da quel momento trovò nuovamente fiducia nei propri mezzi.[33] Con un colpo di testa vincente contro la Roma, il 5 maggio segnò il gol che sbloccò la partita, illudendo la Juventus di completare la rimonta in campionato sui giallorossi, in quanto la squadra arrivò ancora al secondo posto.[34]
[modifica] Il ritorno di Lippi e la rinascita personale e della Juventus: 2001-2004
Fu proprio sotto la guida di Marcello Lippi che si rivide il miglior Del Piero. Il 26 agosto segnò contro il Venezia e raggiunse i 100 gol in maglia bianconera. Il 31 ottobre, in Champions League contro il Celtic Glasgow, realizzò il gol dello 0-1 (4-3 finale) con una splendida punizione, il 27º gol in campo continentale, superando il record nelle Coppe europee con la maglia bianconera appartenuto a Roberto Bettega. Nell'ultima giornata di campionato, il famoso 5 maggio 2002, grazie al passo falso dell'Inter che perse 4-2 con la Lazio ed alla vittoria della Juventus contro l'Udinese per 2-0, in cui prima realizzò l'assist per Trezeguet e poi il gol del definitivo 2-0, vinse il suo quarto scudetto, 26º nella storia della Juventus, contribuendo con 16 realizzazioni ed una buona somma di assist per il suo compagno di reparto. In quell'anno insieme a Trezeguet registrò il record come coppia d'attacco più prolifica d'Europa, 40 gol in due[35]. In totale segnò 21 reti nella stagione. Nel 2002-2003 si mise ancor di più in luce; l'inizio fu estremamente prolifico, con 10 gol in 6 partite. Il 19 ottobre, con un gol all'Inter, arrivò a quota 131 gol con la maglia della Juventus, eguagliando Pietro Anastasi. Il 17 novembre sbloccò la partita con un gran gol al volo di tacco nel derby torinese, vinto per 0-4. Il 26 gennaio 2003, due giorni dopo la morte di Gianni Agnelli, la Juventus giocava contro il Piacenza e Del Piero realizzò un gol da antologia, poi dedicato all'"avvocato", deviando in rete un cross con un tocco al volo di esterno-tacco.[36] Nello scontro diretto per la lotta scudetto contro il |Milan, la Juventus vinse 2-1 e Del Piero realizzò due assist. In Juventus-Brescia vinta 3-1, realizzò il gol numero 100 in Serie A. In Champions League realizzò 5 reti, la più importante (23ª e ultima stagionale) fu quella segnata in semifinale di ritorno contro il Real Madrid il 14 maggio, partita poi finita 3-1 per i bianconeri che valse la finale del torneo.[37] Dopo aver vinto il quinto scudetto, nella prima finale tutta italiana della storia,[37] il 28 maggio la Juventus venne sconfitta ai calci di rigore dal Milan. Del Piero in questa stagione segnò 23 gol, dei quali almeno 14 decisivi, tra cui sei doppiette. Anche il 2003-2004 cominciò bene realizzando una doppietta all'esordio in campionato con l'Empoli. Il 18 dicembre, con il gol al Siena, arrivò a quota 150 reti realizzate con la maglia della Juventus ed un mese dopo, ancora al Siena, rifilò la quarta tripletta in carriera. Durante la stagione fu tormentato dagli infortuni, realizzando così 8 gol in campionato e assistendo all'eliminazione della Juve dalla Champions League negli ottavi di finale. Vinse però la Supercoppa Italiana contro il Milan ai rigori, e perse la finale di Coppa Italia, dopo aver realizzato un inutile gol in finale contro la Lazio. In questa stagione, amara di soddisfazioni, riuscì a segnare comunque 14 reti.
[modifica] Il conflittuale rapporto con Capello, Calciopoli e la vittoria in Serie B 2004-2007
Il 2004-2005 si caratterizzò inizialmente per un gol contro il Livorno con cui raggiunse Felice Borel II a quota 163 reti con la Juventus. La rete che realizzò contro l'Atalanta, il 30 gennaio, fu il 167º con la Juventus con cui eguagliò Omar Sivori. Il 29 maggio segnò al Cagliari il gol che sbloccò la partita, vincendo poi lo scudetto che sarà in seguito revocato.


Maglia celebrativa per le 500 presenze con la Juventus
In quella stagione il ruolo di titolare fisso nella Juventus venne messo in discussione dall'arrivo di Ibrahimovic e soprattutto di Fabio Capello, che spesso lo relegò in panchina e con il quale il giocatore non ebbe mai un rapporto ottimale[38].Riuscì comunque a disputare un'ottima stagione segnando 14 gol in campionato e 3 in Champions League, con un computo totale di 17 reti, più una serie di assist per i compagni di squadra, come quello decisivo in rovesciata per la testa di Trezeguet[39] a San Siro l'8 maggio del 2005 nella importattissima vittoria, per l'assegnazione dello scudetto, sul Milan per 1-0. Iniziò bene il 2005-2006 realizzando subito 3 reti (contro Ascoli e Messina). La rete al Livorno del 6 novembre fu la numero 178 in bianconero, con cui raggiunse Roberto Bettega. Il 10 gennaio con i tre gol alla Fiorentina, quinta tripletta in carriera, superò il record di Boniperti (182 gol) e salì a quota 185 reti diventando il miglior cannoniere di sempre nella storia della Juventus.[40] Il campionato della Juventus si chiuse con la rete alla Reggina e le feste per un altro scudetto, che poi, in seguito allo scandalo Calciopoli, verrà assegnato dalla FIGC all'Inter. Segnò 20 gol, dei quali 12 in campionato (memorabile quello su punizione segnato a San Siro contro l'Inter il 12 febbraio 2006 che lanciò la Juventus verso la conquista dello scudetto[41]), 3 in Champions League e 5 in Coppa Italia. Si concluse così la gestione Capello, nella quale segnò 37 gol e vinse due campionati, poi annullati dalla giustizia sportiva. La Juventus disputò la stagione 2006-2007 in Serie B, con 17 punti di penalizzazione, decisi dalla sentenza relativa a "Calciopoli",e lui fu tra i pochi campioni della rosa che non lasciò la società. I1 6 settembre, scese in campo per la 500ª partita ufficiale tra i professionisti festeggiando con una rete al Vicenza Calcio ed il 28 ottobre segnò il suo duecentesimo gol in bianconero contro il Frosinone Calcio, entrando definitivamente nella storia del club torinese.[42] Per tutto il girone di andata trascina la Juventus oltre i punti di penalizzazione, in testa alla classifica. Il 20 gennaio 2007, nel corso di Juventus-Bari, tagliò un traguardo che solo altri due grandi del passato, Gaetano Scirea e Giuseppe Furino, erano riusciti a raggiungere, quello delle 500 partite ufficiali giocate in bianconero;[43] gli venne consegnata una targa ed il modellino della nuova 500 personalizzata per l'occasione. Chiuse il campionato con una doppiette all'Arezzo, con cui la Juventus ottenne con tre giornate di anticipo la matematica certezza del ritorno in Serie A.[44] Alla fine del campionato i suoi gol in totale furono 20 e gli consentirono di vincere il titolo di capocannoniere del campionato e furono fondamentali per la Juventus nella vittoria del torneo.
[modifica] Il ritorno in A e il tentativo di riscatto della Juventus: 2007-2010


Del Piero in una amichevole estiva contro il Manchester United
Ormai bandiera della Juventus, il 15 ottobre rinnova il contratto fino al 2010, con una riduzione dell'ingaggio a 4 milioni di euro per il primo anno e 3,5 per il secondo. La prima parte di stagione è abbastanza prolifica con 9 reti. Sabato 22 marzo, nella partita Inter-Juventus (2-1 per i torinesi), eguaglia il record di Gaetano Scirea raggiungendo le 552 presenze con la maglia bianconera, mentre il 6 aprile segna un'altra doppietta al Palermo, che però si impone 3-2, e diventa il calciatore con più presenze nella storia della società torinese (553). Prima dell'ultimo confronto con la Sampdoria, il 17 maggio annuncia di voler vincere il titolo di capocannoniere insieme al compagno di squadra Trezeguet, con cui era fermo a 19 realizzazioni.[45] Dopo aver aperto le marcature nel primo tempo, al 15º guadagna un rigore che, fedele al suo proposito, lascia battere al compagno di squadra il quale, trasformandolo, lo raggiunse in vetta alla classifica marcatori; successivamente però, venne nuovamente atterrato in area, guadagnando un nuovo calcio di rigore che realizza personalmente.[46] Nella stagione 2007-2008 porta la sua Juventus ad un inatteso terzo posto in classifica e si aggiudica per la prima volta la classifica cannonieri di Serie A con 21 gol. Durante la preparazione estiva 2008-2009 partecipa all'amichevole di prestigio contro il Manchester United dove ben figura e riceve l'ovazione dei 70 mila spettatori presenti all'Old Trafford. Nella stagione 2008-2009 torna a disputare la UEFA Champions League, passando attraverso la fase preliminare in cui realizza contro l'Artmedia Bratislava uno splendido gol a giro sul secondo palo dal limite dell'area. Il 17 settembre, nel primo incontro della fase a gironi, segnò contro lo Zenit San Pietroburgo un gol su punizione da 38 metri di distanza che decretò la vittoria dei bianconeri per 1-0,[47] mentre il 21 ottobre conclude una triangolazione con Amauri con una parabola a girare da fuori area, contribuendo alla vittoria sul Real Madrid.[48] Si ripete nella gara di ritorno al Santiago Bernabéu, realizzando entrambe le reti della vittoria della Juventus sul Real ed incantando il pubblico, che gli tributa una standing ovation al momento dell'uscita dal campo.[49]
« Certo che Del Piero non invecchia veramente mai »
(Diego Armando Maradona dopo la storica doppietta di Del Piero in Real Madrid-Juventus del 5 novembre 2008[50])


Del Piero realizza il suo 250º gol con la maglia bianconera
Il 29 novembre, in Juventus-Reggina, segna il 250º gol con la maglia bianconera.[51] Secondo un sondaggio svolto verso la fine del 2008 dal TG1, è risultato il migliore atleta italiano dell'anno. Chiude il 2008 con 28 gol realizzati di cui 20 in serie A, che lo hanno laureato capocannoniere dell'anno solare.[52] Il 10 marzo, nella partita di ritorno degli ottavi di Champions Juventus-Chelsea Football Club oltre a segnare un gol per i bianconeri, che verranno poi eliminati dalla competizione, sigla la sua 115ª presenza nelle coppe internazionali con la maglia della Juventus, record assoluto. Chiude la stagione in Champions League con 5 gol in 8 presenze (più uno nei preliminari). Il 10 maggio a San Siro contro il Milan, siglò la sua seicentesima presenza con la maglia della Juventus, record assoluto.[53] Il 17 maggio, con 397 presenze in Serie A in maglia bianconera, eguaglia Gaetano Scirea; il 24 maggio, dopo l'arrivo in panchina di Ferrara al posto di Ranieri, nella partita contro il Siena, realizza una doppietta e l'assist per Marchisio, arrivando così a quota 21 reti stagionali e il 17 luglio rinnova la sua permanenza in bianconero fino al 2011. Trascina così la Juventus al secondo posto in Serie A, nonostante il cambio in corsa della panchina. A causa di un infortunio muscolare in agosto salta la prima parte della stagione 2009-2010. Il 27 settembre con il Bologna (1-1) taglia il traguardo di 400 presenze in serie A.[54] Si infortuna ancora ad ottobre in allenamento e durante l'attesa per il ritorno in campo presenta il suo nuovo sito ufficiale. A metà stagione, a causa dei reiterati stop fisici, conclude il girone d'andata senza segnare alcuna rete (per la prima volta da quando milita nella Juventus). Il primo gol stagionale in campionato arriva, nella sconfitta con la Roma, grazie a un gran sinistro al volo sul palo opposto da posizione defilata.[55] La domenica successiva, dopo la sostituzione del tecnico Ferrara con Zaccheroni, la Juventus pareggia con la Lazio e Del Piero trasforma il rigore dell'1-0 procurato da lui stesso; il 14 marzo 2010 segna i gol numero 300 e 301 da professionista nel pareggio (3-3) contro il Siena. Nonostante sia stato tartassato dagli infortuni e abbia di fatto giocato meno di mezza stagione, riesce comunque a divenire capocannoniere stagionale della squadra con 11 reti complessive, anche se la Juventus arriva solo ottava in Serie A e non riesce a rendersi protagonista nelle altre competizioni.
[modifica] Nuovi record personali e il tentato rinnovamento della Juventus: 2010-2011
Nell'estate 2010 la Juventus cerca di dare una svolta decisiva al proprio futuro cambiando dirigenza (Andrea Agnelli presidente e Giuseppe Marotta direttore generale) e allenatore (Luigi Delneri al posto di Zaccheroni) e procedendo all'acquisto di ben 14 giocatori. La stagione inizia con una sequela di splendidi gol in Europa League: il primo nel ritorno del primo turno preliminare contro lo Shamrock Rovers Football Club (dopo che all'andata gli venne tributata una standing ovation dai tifosi irlandesi[56] con una splendida punizione da 33 metri[57], un altro nel ritorno del secondo turno preliminare contro lo Sportklub Sturm Graz con un "gol alla Del Piero"[58] e il terzo con un gran sinistro dai 25 metri contro il Lech Poznań.[59] Il 30 ottobre, nella partita vinta 1-2 contro il Milan, ha segnato il secondo gol della sua squadra staccando così Boniperti (178 gol) nella classifica dei marcatori più prolifici in assoluto della Serie A con 179 gol. Nella sfida esterna contro il Cagliari del 5 febbraio, ha raggiunto quota 444 presenze in Serie A superando Boniperti e stabilendo l'ennesimo record in bianconero. Realizza un altro gol il 20 marzo, nella partita interna contro il Brescia (2-1), grazie ad una eccelsa azione personale conclusa con un tiro a girare di sinistro. Il 5 maggio 2011, rinnova fino al 30 giugno 2012 il suo contratto con la società bianconera: percepirà un milione più bonus.
« Del Piero è una persona straordinaria, un giocatore fantastico e dalla grande umanità»[60]. »
(Marcello Lippi)
[modifica] Nazionale
[modifica] Nazionali giovanili


L'abbraccio fra il Ministro Melandri e Del Piero sotto lo sguardo compiaciuto del Presidente della Repubblica Napolitano al termine della finalissima vinta ai rigori
Nel 1991 partecipò con Nazionale di calcio dell'Italia Under-17 al Mondiale di categoria, realizzando una rete, e tra il 1992 ed il 1993 giocò 14 partite con l'Nazionale di calcio dell'Italia Under-18, segnando 12 gol. Il 20 gennaio 1993, quando ancora militava nel Padova, esordì nella selezione |Under-21 di Cesare Maldini, nell'amichevole vinta 1-0 contro la Romania. Nel 1994 partecipò alle qualificazioni all'Europeo Under-21. In totale vestì in 12 occasioni la maglia dell'Under-21 realizzando 3 reti, una contro la Cecoslovacchia e due in amichevole contro l'Ungheria.
[modifica] Nazionale A
Ha vestito 91 volte la maglia della Nazionale segnando 27 reti, miglior marcatore azzurro in attività e quarto di sempre, a pari merito con Roberto Baggio. Esordì nella Nazionale maggiore sotto la guida di Arrigo Sacchi a 20 anni, il 25 marzo 1995 in Italia-Estonia 4-1, mentre il primo gol lo segnò il 15 novembre 1995 a Reggio Emilia in Italia-Lituania 4-0. Ha disputato tre mondiali (1998, 2002, 2006) e quattro europei (1996, 2000, 2004, 2008). Fu protagonista di staffette famose con Roberto Baggio e Francesco Totti rispettivamente ai mondiali del '98 e ai mondiali del 2002; in quest'ultimi segnò una rete contro il Messico, decisiva ai fini del cammino azzurro nella competizione, dedicandola al padre da poco scomparso. Nel 2006 è Marcello Lippi il c.t. della Nazionale e viene convocato per il suo terzo Mondiale. È entrato a partita in corso nei primi due match contro Ghana[61] e Stati Uniti[62] e ha giocato da titolare contro l'Australia[63]; ha giocato la semifinale contro la Germania segnando la rete del 2-0 allo scadere del secondo tempo supplementare.[64] Nella finale contro la Francia ha segnato il quarto dei cinque rigori che hanno fatto vincere all'Italia il quarto mondiale.[65] Il 10 settembre 2008, contro la Georgia, ha disputato il suo ultimo incontro con la maglia azzurra. Non si è mai ufficialmente e spontaneamente ritirato dalla Nazionale, tanto da affermare più volte che in caso di una nuova chiamata lui sarebbe pronto.

Statistiche e premi:

Del Piero ha segnato un totale di 316 reti da professionista, in diverse competizioni, così ripartite:
286 a livello di club:
185 in Serie A
21 in Serie B
23 in Coppa Italia
3 nella Supercoppa italiana di calcio
54 nelle competizioni UEFA per club[66]:
30 a livello di Nazionale
Detiene tutti i record più significativi della Juventus:
Record di presenze in partite ufficiali in assoluto: 676
Record di presenze in campionati italiani: 489
Record di presenze in Serie A: 454
Record di presenze nelle competizioni UEFA per club: 130
Record di marcature in partite ufficiali in assoluto: 285
Record di marcature in campionati italiani: 205
Record di marcature in Serie A: 185
Record di marcature in Serie B: 20
Record di marcature nelle competizioni UEFA per club: 54, di cui
44 in Coppa Campioni/Champions League
6 Coppa UEFA/Europa League
2 Supercoppa europea
1 Coppa Intertoto
1 Coppa Intercontinentale
Record di marcature in una singola edizione della UEFA Champions League: 10
Record di stagioni da capitano della Juventus: 10 (pari merito con Giuseppe Furino)
Record di stagioni nella Juventus: 18
Record di marcature decisive: 125[67]
Altri record individuali:
1° nella speciale classifica dei calciatori italiani che hanno segnato più reti nello stesso club con 285 realizzazioni (nella Juventus)[68]
1° nella classifica dei marcatori della Supercoppa Italiana, con 3 reti in sei finali disputate, al pari di Andrij Ševčenko e Samuel Eto'o
1° nella classifica dei giocatori italiani che hanno conseguito più stagioni in doppia cifra (15 stagioni)[68]
1° nella classifica dei giocatori italiani ad aver segnato più punizioni in partite ufficiali (47 di cui 41 con la Juventus e 6 con la Nazionale)
1° nella classifica dei giocatori italiani ad aver segnato più punizioni con una squadra di club (41 nella Juventus)
1° nella classifica dei giocatori italiani ad aver segnato più punizioni in Serie A con 21 centri
Altre statistiche individuali:
2° nella classifica dei giocatori, ad aver giocato nella Juventus, che hanno segnato più gol nella Nazionale Italiana a pari merito con Roberto Baggio (27), dietro Silvio Piola (30)
2° nella classifica dei giocatori che hanno segnato più gol in una singola stagione nella Juventus (32), dietro Felice Borel II (34)
2° nella classifica dei giocatori che hanno realizzato più punizioni in Serie A con 21 realizzazioni, dietro Mihajlovic a quota 28
2° nella classifica dei giocatori italiani con più presenze nelle competizioni UEFA per club (130), dietro Paolo Maldini (174)
2° nella classifica dei giocatori italiani con più gol nelle competizioni UEFA per club (54), dietro Filippo Inzaghi (70)
2° nella classifica dei giocatori italiani con più gol nella Champions League (44), dietro Inzaghi (50)
2° nella classifica dei giocatori italiani con più presenze nella Champions League (91), dietro Maldini (128)
2° nella speciale classifica dei giocatori che hanno militato in Serie A ad aver segnato più calci di punizione in carriera con squadre di club (41 gol), dietro Mihajlovic (43 gol)[69]
4° nella speciale classifica dei cannonieri italiani di tutti i tempi, dietro Silvio Piola (364 gol), Giuseppe Meazza (338 gol) e Roberto Baggio (318 gol), con 316 reti
8º nella classifica generale dei marcatori delle competizioni UEFA per club con 54 reti
8º nella classifica dei marcatori della UEFA Champions League con 44 reti
9° fra i bomber di tutti i tempi della Serie A con 185 reti
Insieme a Ivica Olic, sono gli unici ad aver segnato 3 gol in una semifinale di UEFA Champions League (1997-1998 Juventus-Monaco 4-1)
Insieme a Paolo Rossi, sono gli unici ad aver vinto in due anni consecutivi la classifica marcatori in Serie B (2006-2007) e in Serie A (2007-2008)
Unico calciatore italiano ad aver segnato 2 gol al Santiago Bernabeu (2008-2009 Real Madrid-Juventus 0-2)
Autore del 3º gol più veloce della storia della UEFA Champions League: 20 secondi e 12 centesimi (1997-1998 Manchester United-Juventus 3-2)
Autore del gol più tardivo in assoluto dei Mondiali: 120 minuti e 14 secondi (Mondiale 2006 Germania-Italia 0-2 dts)

















(Intervista risalente al 2008)


 
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