| CITAZIONE Juventus-Inter, domani ore 20,45. Probabili formazioni GdS: "Allegri valuta il 3-5-1-1 con in attacco Di Maria e con Milik in vantaggio su Vlahovic. Inzaghi recupera Brozovic"
Sia Bremer che Di Maria e Vlahovic hanno preso parte alla seduta di allenamento di ieri alla Continassa. I tre si possono dire recuperati, ma Allegri non è ancora convinto sull’impiego dal primo minuto di ognuno di loro. Il più probabile è il centrale brasiliano, che sta bene e dovrebbe prendere posto nel terzetto di difesa. Bonucci è in vantaggio su Alex Sandro, ma il dubbio sarà sciolto solo dopo l’allenamento di oggi pomeriggio. Così come la sessione odierna darà indicazioni definitive ad Allegri sulle condizioni di Di Maria e Vlahovic. Il Fideo è pienamente recuperato, mentre Dusan sino a metà settimana non si allenava in gruppo. Motivo per il quale a oggi è ancora vivo il ballottaggio con Milik.
JUVENTUS 3-5-1-1 Szczesny Bremer Bonucci Danilo Cuadrado Fagioli Locatelli Rabiot Kostic Di Maria Milik _______________________________
PANCHINA Perin, Pinsoglio, Rugani, Gatti, Alex Sandro, Soulè, Chiesa, Miretti, Vlahovic BALLOTTAGGI Bonucci-Alex Sandro 60-40%, Di Maria-Miretti 55-45%, Milik-Vlahovic 55-45% SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI nessuno INDISPONIBILI I Aké (40 giorni), Kaio Jorge (30), De Sciglio (20), Iling-Junior e McKennie (15), Paredes e Kean (5), Pogba (da valutare ______________________________________ INTER 3-5-2 Onana Skriniar Acerbi Bastoni Dumfries Barella Calhanoglu Mkhitaryan Dimarco Dzeko Lautaro ______________________________________ ARBITRO Doveri ASSISTENTI Carbone-Giallatini IV UOMO Ayroldi VAR Di Paolo AVAR S. Longo
TV Dazn, Sky (con opzione Dazn) CITAZIONE TS: "Bunker Juve, ha preso meno gol di tutti in A, ma tra le big ha affrontato solo l’attacco del Milan, da cui ha preso due reti. E in Champions due gol a gara"
Uno dei segreti dei soli 7 gol subiti in campionato dalla Juventus, attuale migliore difesa della Serie A, è nell’aver raramente concesso agli avversari tiri facili. Prova ne sia il 5° posto nella classifica degli expected gol concessi a fronte del 12° in quella dei tiri subiti, 151. Un salto che ha il suo segreto nella protezione dell’area di rigore. La Juve, infatti, è l’unica del campionato ad aver concesso più della metà dei tiri subiti al di fuori dei 16 metri: il 51%. Sul primato pesano un dubbio, legato al campionato, e una prova contraria, legata alla Champions: da cui la Juventus è uscita subendo 13 gol in 6 partite (solo 5 squadre su 32 hanno fatto peggio), senza mai tenere la porta inviolata. Il dubbio legato al campionato poggia invece sul fatto che dei sei attacchi più prolifici della Serie A - Napoli, Inter, Milan, Lazio, Udinese e Atalanta - la Juventus finora ha incontrato solo il Milan, da cui ha subito 2 reti. CITAZIONE GdS- Mandzukic: "Scudetto possibile, Allegri può ribaltare la situazione. A Vlahovic direi: Io sfidavo l’Inter non per segnare, ma per vincere. Conta solo quello"
Mario Mandzukic ha parlato alla Gazzetta dello Sport. Le dichiarazioni dell’ex attaccante della Juve.
JUVE-INTER – «Mi piacerebbe andare a vedere la partita allo Stadium. In caso contrario, la guarderò in televisione: non mi perdo una gara della Juventus».
NOSTALGIA DEI TIFOSI CHE PIU' CHE RONALDO RIMPIANGONO MARIO – «Non so se sia vero, ma sono grato a tutti coloro che mi ricordano con affetto. Non credo dipenda da Cristiano, che è uno dei top di tutti i tempi e alla Juve ha fatto grandi cose. Immagino che i tifosi a cui fate riferimento abbiano apprezzato la lotta e lo spirito che Tevez e io abbiamo portato in campo. E poi abbiamo vinto».
PROBLEMI JUVE – «Dall’esterno non è facile giudicare. Ma nel calcio nulla dura per sempre e anche il dominio della Juve era destinato a finire prima o poi. Ha perso diversi leader chiave, ragazzi che sapevano come vincere con continuità. È relativamente facile giocare una grande partita, ma è difficile ripeterla ogni settimana ed è quello che bisogna fare per vincere uno scudetto. La Juve ha ancora molta qualità, ma serve tempo per costruire una squadra, un carattere e acquisire le abitudini da scudetto. La Juve non è per tutti. Sono certo che prima o poi tornerà al livello che i tifosi desiderano».
ALLEGRI – «Sì, ma non parliamo della stagione. È un ottimo tecnico e credo che possa ribaltare la situazione. Mi sono divertito in ogni allenamento con lui. E che sfide a basket: lui pensa di giocare bene, ma io gli ho dimostrato che non è così bravo come crede…».
RIMONTA COME NEL 2016 – «Noi eravamo più indietro di 10 punti… quindi sì, è possibile! Ma non dipende da un singolo giocatore, bensì da tutta la squadra, che deve dimostrare spirito collettivo e determinazione nel voler raggiungere l’obiettivo. Quando sei così indietro, dipendi anche dagli altri. Però la Serie A è tosta, è probabile che tutti possano perdere punti strada facendo. Nel 2015-16, quando eravamo indietro, ci siamo riuniti e tutti insieme abbiamo deciso di invertire la rotta. Adesso non sono nello spogliatoio e quindi non posso dire di più. I ritorni di Pogba e di Chiesa al top aiuteranno, ma non giocano da soli».
SU VLAHOVIC- «L’unica cosa che posso dirgli, è come affrontavo io questi match: non pensavo a fare gol, ma a come vincere la partita. Ci sono tanti modi per aiutare squadra e il successo della Juve è l’unica cosa importante alla fine. Ci sono tanti modi per aiutare squadra e il successo della Juve è l’unica cosa importante alla fine. Se corri, salti, vinci i duelli, se mostri la tua determinazione ai rivali, tutto contribuisce alla vittoria».
juventusnews24 CITAZIONE CdS: "Di Maria, prima del Mondiale tre partite per provare a ripartire. Fortemente voluto da Allegri, finora soltanto 333 minuti in 7 presenze: è l’ora della svolta"
Fin qui è scivolata via in maniera piuttosto controversa la sua avventura in bianconero. Fortemente voluto da Allegri, la Juve ha accontentato le sue richieste contrattuali anche in termini di durata (un solo anno), rinunciando così ai vantaggi fiscali del Decreto Crescita. Poi però Di Maria è stato protagonista di un avvio di stagione con più fermate che partenze: due serate degne della sua reputazione (al debutto con il Sassuolo e in casa con il Maccabi Haifa), tre infortuni muscolari, un pesantissimo cartellino rosso per fallo di reazione su Armando Izzo contro il Monza. In tutto fin qui Di Maria ha giocato appena 333 minuti distribuiti in sette partite, qualche magia, qualche polemica in più, tanti rimpianti. Ma non è ancora troppo tardi, ora tocca di nuovo a lui. Perché contro l'Inter la certezza è che ci sarà. Poi dipenderà da lui dimostrare di essere soluzione ai problemi e non uno di essi CITAZIONE CdS: "Rinnovo Iling, ora la Juve deve accelerare. Sul giocatore forte inserimento di diversi club europei, Lipsia ed Eintracht su tutti: la Juve resta la priorità dell'attaccante"
Fino a un paio di settimane fa, Samuel Iling-Junior era solo uno dei talenti di maggior prospettiva della Juventus Next Gen. Poi il doppio exploit contro Benfica e Lecce ha stravolto il suo status. Tanto da rendere il rinnovo del suo contratto in scadenza a giugno una priorità assoluta per la Juve, anche perché ora chi da prima seguiva Iling con interesse ha capito quanto possa essere già pronto. Iniziata ormai da tempo la trattativa per il rinnovo con i suoi agenti, la Juve punta a blindare l’attaccante con un contratto tutto nuovo fino al 2026. Ma i discorsi avviati in precedenza con reciproco ottimismo non bastano più. Proprio negli scorsi giorni a Torino è arrivato il suo manager di riferimento, Frank Trimboli, per provare a serrare le fila e segnalare il forte inserimento di diversi club europei, Lipsia ed Eintracht Francoforte su tutti: la Juve resta la priorità di Iling, ma a questo punto al di là dell'aspetto economico vengono chieste garanzie su una permanenza in pianta stabile con la prima squadra anche quando l'emergenza sarà rientrata. Dalla Continassa filtra sempre fiducia, serve però un'accelerata.
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