| CITAZIONE GdS: "Dybala, il rinnovo del capitano. C'è l'accordo con la Juve fino al 2025. Paulo arriverà a doppia cifra diventando il più pagato con De Ligt. E prepara il rientro per la Roma"
Sarà un rinnovo nel segno del dieci, il numero che l'argentino porta sulle spalle e che non vede l'ora di tornare ad indossare e onorare: dieci come i milioni che Paulo arriverà a guadagnare, dieci come gli anni di permanenza alla Juventus.
Dybala domenica sarebbe dovuto partire per l'Argentina, per rispondere alla convocazione della sua Nazionale. L'infortunio rimediato lo ha costretto a rinunciare, ma come direbbe Allegri non tutti i mali vengono per nuocere, perchè il dieci è rimasto a Torino con l'obbiettivo di esserci contro la Roma. Il suo agente Jorge Antun ha deciso di tornarsene in Argentina, ma i tifosi possono stare tranquilli: non è una cattiva notizia ma la conferma che la trattativa è ormai ai dettagli e la sua presenza a Torino non è più indispensabile. Dybala e la Juventus sono a un millimetro dalla firma che arriverà entro fine ottobre. Paulo si legherà alla Juventus fino a quando avrà 32 anni, e questo lo fa diventare il contratto più importante della sua carriera. La Juve nonostante il momento finanziario particolarmente delicato farà uno sforzo per riconoscere la centralità della sua Joya dal punto di vista anche economico. La trattativa è stata lunga e complessa in cui si è passati da momenti in cui le parti erano vicine (prima del Covid) ad altri al limite. Il ritorno di Allegri che ha scelto fin da subito di puntare su Dybala, ha riportato subito serenità e fatta ripartire la macchina dei contatti. L'intesa è stata trovata grazie a una formula alla tedesca, la stessa usata dal Bayern per rinnovare a Goretzka e Kimmich: la Juve ha fatto un'offerta di 8 milioni più due di bonus e per ragioni di bilancio non può andare oltre. Così il club potrà contenere i costi nell'immediato ma andando incontro al suo giocatore simbolo. Paulo in questo modo diventerà il giocatore più pagato della rosa insieme a De Ligt.
Dybala è stato acquistato dalla Juventus nel 2015 ed è stato amore a prima vista. Per il bianconero ha detto no allo United e al Tottenham e non ha mai pensato di andare via. Se arriverà alla scadenza del nuovo contratto resterà a Torino almeno per un decennio. La sua stagione è cominciata bene,, con tre gol in 449 minuti giocati. Il dieci ha saltato Chelsea e Torino, ma con la Roma vuole esserci.
La Gazzetta dello Sport GdS: "Un giugno di scadenze. Cuadrado, firma vicina. Morata è in sospeso. Bernardeschi, De Sciglio e Perin le strade davanti a loro sono due: addio o rinnovo a cifre inferiori"
Scelte. Questo fanno i dirigenti e dalle scelte dipendono le stagioni. La Juventus ha un gruppo ampio di giocatori in scadenza a giugno, ognuno con una sua storia, e la linea è chiara. Per Dybala, l’offerta è arrivata da tempo. Per Cuadrado, finirà probabilmente allo stesso modo, con una firma. La Juve ha deciso di prolungare il contratto del Panita, come Paulo in scadenza nel 2022. Da un lato, Cuadrado sta benissimo e la Juve lo considera troppo importante per non volere un rinnovo. Dall’altro, Juan ormai a Torino si sente a casa. Conclusione: sì, Cuadrado è destinato a giocare in bianconero fino al 2023. Il dialogo per continuare insieme è avviato da tempo ed è probabile che l’annuncio arrivi presto. Berna e i due Mattia Giugno 2022 però per la Juve resta un momento importante. Per anni, è stato visto come il momento in cui il monte ingaggi sarebbe diminuito, con l’addio di Cristiano Ronaldo. Già nel 2018 si pensava che CR7 sarebbe rimasto alla Juve per due, massimo tre anni, ma un mese e mezzo fa si è capito: addio anticipato. Il monte ingaggi scenderà comunque. Federico Bernardeschi, Mattia De Sciglio e Mattia Perin hanno ancora otto mesi di contratto e le strade davanti a loro sono due: addio o rinnovo a cifre inferiori. Il contratto di Locatelli, da 2-3 milioni a stagione, ha segnato l’inizio di una nuova era: impossibile che Bernardeschi, ad esempio, rinnovi ai 4 milioni netti attuali. . Per Morata, il cronometro è partito da mesi, con il 30 giugno come data di scadenza. Entro quel giorno, la Juve dovrà decidere se pagare all’Atletico Madrid i 35 milioni del diritto di riscatto. Alvaro ci spera, la Juve logicamente aspetterà i prossimi mesi per decidere: troppo importante capire quale sarà il suo ruolo in stagione. La Gazzetta dello Sport CITAZIONE GdS: "Allegri, l’esorcista anti-giochisti risale la corrente. La Juventus può scivolare sui tacchi, però un modo per rimettersi in piedi lo trova..."
Due punti dopo quattro giornate, tre vittorie di fila a seguire. Pensavamo di esserci liberati della Juventus, ma della Juve non ci si sbarazza quasi mai, tanto meno in principio di campionato. La Signora può scivolare sui tacchi, però un modo per rimettersi in piedi lo trova. Massimiliano Allegri ha dato fondo al suo repertorio di esorcista anti-“giochisti”. In Champions ha battuto il Chelsea campione d’Europa con un difensivismo estremo, ha rinunciato al possesso del pallone, si è inventato Chiesa centravanti, una conversione spiazzante, ma chissà che non abbia ragione lui: in fondo Paolo Rossi da ragazzo era un’ala e non un numero 9. Contro il Torino l’allenatore ha insistito con la strategia della vigile attesa: lasciate che gli avversari vengano a me, al momento giusto li colpirò. E così è andata. La Juve ha tentato di redimersi, di convertirsi alla bellezza con Sarri e Pirlo, ma la purificazione è fallita e ha richiamato Allegri, con il suo calcio anticiclico rispetto alle tendenze contemporanee. Può piacere o non piacere, e oggi ai più non piace che si rinunci all’iniziativa, che ci si rinserri per ripartire, ma la Juve non è mai stata un laboratorio di bel gioco, ha sempre voluto essere un’industria di risultati.
La porta inviolata Sabato nel derby la Juve ha mantenuto la porta inviolata per la prima volta nel campionato in corso. Edèquesto il segnale della strambata, più della vittoria in sé. Da italianista qual è, Allegri sa che in Italia di solito vince chi subisce di meno e fino a sabato la Juve aveva incassato dieci gol in sei giornate, troppi. Oggi non crediamo che la Juventus vincerà lo scudetto, dopo sette giornate dieci punti di distacco dalla cima sono tanti e condannano all’infallibilità. Non pensiamo che la Juve vincerà il titolo, ma non possiamo escluderlo.
La Gazzetta dello Sport CITAZIONE La Stampa- Deschamps: "A Torino 6 anni bellissimi. L'Italia ha segnato la mia vita, ho trovato tutto ciò che volevo: cultura della vittoria e clima familiare. Pogba? E' un leader"
Il ct della Francia ed ex juventino Didier Deschamps, che giovedì tornerà a Torino per sfidare il Belgio nella semifinale di Nations League, ha rilasciato un'intervista a La Stampa: "A Torino, in sei anni bellissimi, ho trovato tutto ciò che volevo: cultura della vittoria e clima familiare. Francia? Il mio calcio ha un'anima anche italiana: una parte di me sarà sempre azzurra, la mia vita è stata segnata dal passaggio da voi. Pogba? E' un leader comunicativo senza bisogno di tante parole. Nella Francia lega le generazioni. Fa parte di un'elite che può far vincere la squadra da solo ma sa di dover dipendere dai compagni.
TMW CITAZIONE TS: "Juve in pole per Vlahovic. Il doppio piano di Cherubini. Un investimento per presente e futuro. Molto dipenderà dalla volontà del giocatore "
"Juve in pole per Vlahovic. Il doppio piano di Cherubini" scrive Tuttosport. Al netto del possibile riscatto o meno di Morata, la Juve pensa all'acquisto di Dusan Vlahovic. Il 21enne serbo ha un contratto in scadenza con la Fiorentina nel 2023 e tentenna sul rinnovo. Ecco che la Juve è pronta a inserirsi. Un investimento per presente e futuro. Molto dipenderà dalla volontà del giocatore - in Serbia sostengono che la Juve sia in pole - e da quella di Commisso. La Juve studia una doppia strategia: affare alla Chiesa, dunque prestito biennale con obbligo e pagamento dilazionato, oppure un'operazione allargata inserendo una o due contropartite tecniche. La Vecchia Signora non è l'unica interessata ma i fuochi d'artificio preannunciati per l'estate potrebbero agevolarla.
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