| CITAZIONE GdS: "Higuain si è ripreso la Juve. Vecchia Signora, nuovo Pipita: che svolta Gonzalo tornato al top. Dopo il Mondiale e la stagione con Milan e Chelsea sembrava perso"
Le reazioni contano. Esultanza al gol di Higuain di sabato sera: Pipita che si batte la mano sul petto con la faccia cattiva, Cristiano Ronaldo che corre ad abbracciarlo, Buffon a braccia alzate. È l’ultimo passo della metamorfosi: Higuain in un paio di mesi ha completato la trasformazione da «giocatore sul mercato» a «uomo fondamentale per la Juventus».I primi indizi erano arrivati dal ritiro, quando si raccontava di compagni conquistati dal vecchio amico, tornato rocambolescamente a casa. Gonzalo è stato un po’ al confine tra campo e mercato e adesso, per le esagerazioni del calcio, sembra quasi il tassello più importante della Juventus, un caso unico di numero 9 con tecnica superiore che gioca per la squadra e con la squadra. La Juve e Higuain hanno scoperto di essersi mancati. Il Pipita ha giocato per un anno tra Milan e Chelsea, dove quasi non sembrava lui. Smarrito, appesantito, chiuso nei suoi errori dopo il rigore finito sul palo di Szczesny in Milan-Juventus. Cercava un punto da cui ripartire, proprio nei giorni in cui la Juve cercava un centravanti capace di giocare con Douglas Costa e Cristiano Ronaldo. Parma-Juventus e Juventus-Napoli hanno messo tutto a posto. Il Pipita gioca palla anche lontano dalla porta, arriva poco in area però, quando vede il portiere da vicino, decide. A Parma, assist di tocco per Cristiano Ronaldo. A Torino, dribbling su Koulibaly e collo sotto la traversa. Un giocatore diverso da quello visto in bianconero tra il 2016 e il 2018 Il rapporto con Ronaldo è la chiave più banale della svolta. Higuain sembra vedersi per la prima volta in un ruolo di centravanti atipico, quasi di secondo violino, e forse ripensa a Madrid. La storia del Pipita al Real cambia quando Benzema si afferma nel ruolo di spalla di CR7. Da lì la cessione al Napoli e la vita italiana. Eppure, in quell’estate 2013, c’era stato un siparietto tra Cristiano e Gonzalo alla presentazione della nuova maglia del Madrid. Scattata la tradizionale foto,Ronaldo gridò «Pipita, resta!» e lui, il Pipita, rispose «Si, se mi danno più soldi». Già in quei giorni si parlava di una trattativa con la Juventus, poi tutto girò, Higuain firmò col Napoli e a Torino arrivò comunque, dopo tre stagioni azzurre con Benitez e Sarri. La stagione è lunga, lunghissima, mai presupposti per la svolta positiva sembrano esserci. Higuain conosce Sarri, Cristiano Ronaldo è il centro del sistema e in campo si trovano con naturalezza, come logico tra attaccanti tecnici, che sanno giocare in area e lontano dalla porta.
Arriveranno giorni in cui CR7 farà il centravanti - perché Sarri non ha smesso di immaginarlo anche in quel ruolo, come terminale da 30 gol del suo gioco -e Higuain giocherà meno, perché Dybala non potrà stare sempre fuori e il suo fisico non è quello dei giorni d’oro di Madrid e Napoli. Al momento però il titolare è l’uomo col 21 e la Juventus sabato, con lui, per un’ora è stata uno spettacolo: concreta, divertente, pericolosa ed equilibrata anche grazie a Khedira e Matuidi, che tatticamente su questa squadra incidono sempre. Higuain alla fine ha parlato di 90 minuti di «montagne russe» e la definizione si applica anche ai suoi ultimi due anni nel pallone. È stato fenomeno, idolo di una tifoseria, riserva dimenticata in panchina in nazionale, vincitore di una coppa da comprimario, esubero rifiutato e campione ritrovato. Tutto in uno, senza smettere di essere coerente. Il Pipita ha detto di voler restare alla Juve, ha rifiutato la Roma e ora, quando segna, si batte la mano sul cuore. Juventino.
Fonte: La Gazzetta dello Sport CITAZIONE CdS-TS: "Bernardeschi out? Dialogo in corso da settimane tra la Juve e il Barcellona, per uno scambio davvero impensabile fino a poche ore fa. Riguarda Rakitic e l'ex viola"
BERNA OUT? C’è una pista che porta al dialogo in corso con il Barcellona, che dura ormai da settimane: è il francese Samuel Umtiti. Con i blaugrana, in verità, l’argomento principale di discussione riguarda Rakitic, per uno scambio davvero impensabile fino a poche ore fa. Sul piatto dell’affare che porterebbe il centrocampista croato in bianconero non ci sarebbe Emre Can, non ci sarebbe Mandzukic, le due ipotesi dei giorni scorsi, ma addirittura Bernardeschi. Se l’idea si concretizzasse, sarebbe davvero clamorosa, considerato che l’ex viola è uno dei giocatori preferiti da Maurizio Sarri. Al momento, però, la trattativa è ancora lontana dal traguardo: le parti non sono d’accordo sulla valutazione dei giocatori. La Juve, infatti, vorrebbe un conguaglio oltre Rakitic, mentre il Barcellona intende impostare uno scambio alla pari. Si tratta, quindi, ad oltranza nella speranza di trovare la quadratura del cerchio entro questa sera. La clessidra scorre, c’è ancora spazio per novità e sorprese.
Fonte: Il Corriere dello Sport
Nell’ambito della negoziazione legata a Ivan Rakitic, che il Barcellona cederebbe volentieri alle giuste condizioni, i blaugrana hanno ancora aperto al club della Continassa chiedendo però in cambio Federico Bernardeschi. Tutto vero, tutto alla luce del sole, anche se i tempi ristretti e l’importanza del carrarese nelle gerarchie sarriane non depongono a favore di un scambio gradito - per ora - solamente ai catalani. Così succede che la soluzione relativa alla mancata uscita in blocco dei calciatori considerati in esubero non meriti di essere scartata: Daniele Rugani, Blaise Matuidi, Mario Mandzukic (a parte Paulo Dybala, già confermato da Paratici) rimangono in attesa.
Fonte: TuttoSport CITAZIONE CdS: "Juve, Benatia può tornare. Dopo gli infortuni nel reparto arretrato, si corre ai ripari. Un rientro che avrebbe del clamoroso.L’alternativa, ma è più fredda: porta a Boateng"
Benatia per la difesa. No, non è finito il mercato della Juve. Il rush finale, che porterà alla chiusura delle trattative questa sera alle 22, lascia ancora spazio a possibili sorprese. D’altra parte, Fabio Paratici era stato chiaro: «Se ci saranno opportunità, in entrata e in uscita, le coglieremo». E allora, non tutto è concluso. Le mosse delle ultime ore lasciano intendere che ci potranno essere delle novità. Non solo il piano cessioni, per sfoltire la rosa extra-large, ma anche innesti mirati per far fronte alle necessità dell’ultim’ora. RITORNO. In quest’ottica rientrano le mosse per la difesa. Il grave infortunio occorso a Chiellini lascia i bianconeri con quattro centrali di ruolo: Bonucci, De Ligt, Demiral e Rugani. L’idea è quella di inserire una nuova pedina: il nome giusto sembra essere quello di Medhi Benatia. Sì, proprio il centrale marocchino che ha lasciato la Juve nel gennaio scorso, in polemica con Massimiliano Allegri, in direzione Qatar, accasandosi all’Al Duhail. Un rientro che avrebbe del clamoroso ma non sorprendente, visto che pochi giorni fa proprio il giocatore ha rivelato di avere avuto contatti nei mesi scorsi con la dirigenza della Juve per un eventuale ritorno. Benatia aveva dato la sua disponibilità a riparlarne in caso di necessità del club bianconero; ora la pista riprende consistenza dopo lo stop di Chiellini. E proprio Medhi è la soluzione numero uno per completare il reparto. L’alternativa arriva dalla Germania ma è più “fredda”: porta a Jerome Boateng. Il centrale del Bayern Monaco sabato è rimasto in panchina, ieri non si è allena to con la squadra e la stampa tedesca ha riportato con insistenza l’interesse della Juve.
Fonte: Il Corriere dello Sport CITAZIONE CT: "La Juve su Meunier. Incontro con il Psg per il belga, a Parigi andrebbe De Sciglio. Si è parlato a lungo fino a tarda sera in un incontro tra Juve e Psg: stessi obiettivi"
Oggi si chiude il calciomercato, alle 22. Non un minuto prima. E fino alla chiusura delle porte dell’hotel Sheraton di Milano, tutto potrà accadere. Pavel Nedved è stato chiaro nei giorni scorsi, il lavoro di Fabio Paratici prosegue incessantemente. Il week-end che si è appena concluso poi è stato un po’ la fotografia dell’ultimo mese di trattative per la Juve.C’è un monte ingaggi che preoccupa e rimane ancorato a quasi 150 milioni di euro netti cui aggiungere una valanga di bonus, c’è il sottile equilibrio di plusvalenze da tutelare tra bilancio e fair play finanziario. Tutto poteva accadere, sarà così ancora oggi. Per quanto potrebbe pure restare tutto com’è ora. Premessa necessaria ancora oggi 2 settembre, per capire le prossime mosse e quelle tentate in questi giorni convulsi. Il fatto che tutto possa succedere è riassunto in due nomi e cognomi, rimasti fuori per tutta l’estate dal mercato in uscita: Mattia De Sciglio e Federico Bernardeschi. Partendo dalla fine, del terzino ex Milan e di Thomas Meunier si è parlato a lungo fino a tarda sera in un incontro tra Juve e Psg: stessi obiettivi, sul piatto l’ennesimo scambio, questione di dettagli sperando che il tempo rimasto a disposizione sia stato sufficiente. La Juve balla tra Parigi e Barcellona. E Bernardeschi a un certo punto è sembrato trasformarsi nella soluzione per Juve e club blaugrana, entrambi impegnati a far tornare i conti. Da Barcellona è stato riproposto Ivan Rakitic, uno di quei giocatori che avrebbero messo tutti d’accordo alla Juve nonostante età, ingaggio e l’intasamento del centrocampo tanti gli incastri cercati, non ultimo quello per Emre Can il cui procuratore è rimasto per una settimana in Spagna alla ricerca di una soluzione. A non tornare era la differenza di valutazione dei cartellini, con il Barcellona che ha trovato le porte aperte nel passare da Emre Can a Bernardeschi: trattativa avviata, ma la differenza è rimasta tale. Salvo clamorose accelerate notturne, tutto è rimasto come prima,bianconero dunque. Mentre Emre Can resta nel mirino pure di Bayern Monaco e (ancora) Psg, sempre in contatto con Paratici. Ci resteranno fino alla fine, con altri giocatori sullo sfondo come Mario Mandzukic (nonostante il muro fin qui eretto dal croato rispetto all’ipotesi di una cessione). Tutto può succedere. O niente. Anche e soprattutto in difesa. Già perché dopo il grave infortunio subito da Giorgio Chiellini la prima mossa di Paratici è stata quella di bloccare la cessione di Daniele Rugani. Ce n’è abbastanza, ce n’è per tutti. E il mercato finisce oggi.
Fonte: Corriere di Torino CITAZIONE TS-GdS: "Juve, De Sciglio da valutare, Chiellini domani l’operazione. Sarri riprenderà gli allenamenti mercoledì. Ramsey, alla ripresa dovrebbe tornare tra i convocati"
De Sciglio da valutare, oggi sarà sottoposto ad esami (si sospetta una lesione del flessore della coscia sinistra), Chiello domani l’operazione- Ha lasciato il campo dopo solo 15 minuti (al suo posto è entrato Danilo che poco dopo ha segnato l’1-0) ma l’infortunio nella partita contro il Napoli è costato a Mattia De Sciglio anche la Nazionale. Il terzino destro soffre di un problema muscolare alla coscia sinistra, la cui entità è ancora da stabilire dallo staff medico bianconero. De Sciglio è stato tolto dalla lista dei convocati di Roberto Mancini e al suo posto è entrato l’interista D’Ambrosio. De Sciglio è il secondo difensore bianconero che si infortuna. Venerdì era infatti stato il giorno nero di Giorgio Chiellini, costretto a fermarsi per la lesione del legamento crociato del ginocchio destro. Il capitano verrà operato domani in Austria e tornerà a Torino giovedì. Non vedrà il campo per almeno sei mesi. E a proposito di campo, ai giocatori della Juve è stato concesso qualche giorno di riposo: il gruppo tornerà ad allenarsi mercoledì pomeriggio.
La Gazzetta dello Sport
Tre giorni di riposo per i giocatori bianconeri, dopo la partita da «montagna russa», per usare le parole di Gonzalo Higuain, vinta sabato sera contro il Napoli. O almeno per i pochi che non raggiungeranno le proprie Nazionali. Proprio in vista della sosta Sarri ha deciso di riprendere gli allenamenti mercoledì pomeriggio, quando i giocatori della prima squadra che resteranno a sua disposizione cominceranno a lavorare in vista della ripresa del campionato, che vedrà la Juventus impegnata domenica 15 settembre, nella sempre difficile trasferta di Firenze. Al Franchi, dopo lo stop forzato per la polmonite, tornerà in panchina anche il tecnico, che nelle prossime due settimane, forse già dopodomani, riprenderà a dirigere in prima persona gli allenamenti. Allenamenti che saranno molto importanti per Aaron Ramsey, che alla ripresa dovrebbe tornare tra i convocati.
Fonte: Tuttosport
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