Il Salotto Bianconero

[Topic Unico] L'estate bianconera 2019

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PAG Posted on 17/8/2019, 20:19     +1   -1
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Buona Juve finora, si intravedono delle cose di Sarri anche oggi.

Molto bene Douglas e Dybala, Paulo ha fatto un gran gol (anche) oggi.
 
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PAG Posted on 17/8/2019, 20:47     +1   -1
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bianconero a vita

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Ad una settimana dall'inizio del campionato il modo di giocare della squadra, i movimenti, il modo di occupare il campo, li trovo osceni.
Vediamo con le partite ufficiali.
 
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PAG Posted on 17/8/2019, 21:58     +1   -1
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Come abbiamo giocato?
 
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PAG Posted on 18/8/2019, 08:07     +1   -1
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..ma chi vi si incula..

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CITAZIONE (ificse decentocelle @ 17/8/2019, 22:58) 
Come abbiamo giocato?

i due commenti sopra di te dicono cose discordanti.. :D

io dico che la sarriball la vedremo per fine ottobre
per allora vinceremo perchè siamo più forti e basta, come abbiamo sempre fatto

speriamo solo gli ultimi 10 gg di mercato non "svuotino" mentalmente la squadra
 
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PAG Posted on 18/8/2019, 08:26     +1   -1
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PAG Posted on 18/8/2019, 08:40     +1   -1
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PAG Posted on 18/8/2019, 09:10     +1   -1
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Dagli highlights le azioni riuscite mostrano un gioco arioso rapido e verticale.
 
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PAG Posted on 18/8/2019, 11:54     +1   -1
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CITAZIONE
TS: "Dybala, show e sms. L’argentino segna un gol capolavoro e manda un altro messaggio alla Juve: questa maglia è mia". GdS: "Dybala, un gol da campione e mano sul cuore"



Paolino Dybala fa piovere una stella cadente dal cielo con una settimana di ritardo e a Trieste, dove Margherita Hack insegnò astronomia, è pertinente. Il suo pallonetto mancino – tocco sotto, Offredi scavalcato – è la giocata più bella della partita e l’unico gol di Triestina-Juventus, ultima amichevole prima del campionato. A proposito di stelle, la scia che parte da Villar Perosa e arriva a Trieste è visibile. Dybala è stato ancora applaudito dagli juventini, ha segnato un altro gol, questa volta si è fatto parare un rigore da Offredi ma il senso di fondo rimane: i terremoti di mercato sembrano aver lasciato un po’ di magia tra i piedi e parecchia voglia di dimostrare nella testa. Paulo dopo il gol si è battuto il petto all’altezza dello stemma e ha salutato i tifosi juventini, che aggiungevano parecchio nero al biancorosso del Rocco: sulle sue volontà per la stagione–rimanere! – non ci sono più dubbi. Sul ruolo, invece, serviranno lunghi ragionamenti. Dybala ha detto no allo United e al Tottenham, ha chiesto 10 milioni all’anno e, quando forse stava per convincersi, la Juve ha chiuso la trattativa. C’è una possibilità che quei ragionamenti tornino d’attualità. «In una sessione di mercato ci sono chiacchiere, discussioni, trattative–ha detto Fabio Paratici -. Per Paulo e non solo. Siamo contenti che sia un giocatore, anzi un grande giocatore, della Juve». Un dato però rimane: in due partite senza Ronaldo, Paulo ha segnato tre gol. Alla fine della partita, Alex Sandro ha risposto… a metà sul suo numero 10: «Paulo è un amico, sarà sempre importante in questa squadra» E allora, si riparte dai soliti ragionamenti. Dal Psg che Paulo ha fatto capire di gradire, magari dall’Inter che per mesi ha sperato (non troppo ricambiata) di portarlo a Milano. Il messaggio da Trieste però ancora una volta è l’amore per la Juve. Paulo è un ragazzo che parla alla sua donna preferita sera dopo sera e insiste, anche se lei ha tentato di sostituirlo con un gigante belga, anche se ieri gli ha dato la fascia da capitano a partita in corso.



Fonte: La Gazzetta dello Sport

«Questa casacca è mia. E non intendo togliermela di dosso, sappiatelo tutti!». Alla fine, il messaggio concreto della serata è tanto univoco quanto a doppio senso: i cori che arrivano dagli spalti prima (leggi affettuoso, ma categorico, gradimento da parte dei tifosi); una veronica vincente condita da un tocco maligno dall’indubbia efficacia poi (da parte del giocatore, accompagnato dal legittimo tributo da parte del pubblico nei suoi confronti). I tifosi, dunque, non vogliono lasciare andar via Paulo Dybala e Paulo Dybala si tiene stretta più che mai la casacca bianconera. Tanto movimento, l’attacco agli spazi e una posizione offensiva che, chili e centimetri a parte, riporta il “gioiello” argentino dalle parti di un monumentale Offredi. La prestazione fornita dal numero 10, questa volta osservata con attenzione dal convalescente Maurizio Sarri solo attraverso gli schermi televisivi, ha impreziosito (anche tenendo conto della caratura dell’avversario, comunque gagliardo e a caccia del clamoroso pareggio fino al triplice fischio) la conferma del giocatore in una posizione categoricamente offensiva. Certo, non un 9 classico, ma comunque una presenza costante e dinamica, creativa e propositiva, volenterosa e concentrata, questa volta caratterizzata da un ambito di azione più centrale. Almeno tre gli interventi decisivi compiuti da un Offredi in serata di grazia per neutralizzare le ispirate conclusioni di Dybala: la prima già al 6’, la seconda poco prima della mezz’ora e la terza a inizio ripresa in occasione del rigore parato, calciato in maniera piuttosto scontata con tanto di rincorsa breve, la gemma finemente incastonata nell’anello nuziale da un Dybala che, subito, stropiccia la maglia e si batte platealmente la mano sul cuore. Il festeggiamento è dunque sobrio, ma concreto. Niente “maschera”, ma proprio una plateale e significativa manifestazione di affetto. E, anche al momento della sostituzione (dentro Mandzukic al 17’ della ripresa), un atteggiamento serenamente equilibrato con la fascia da temporaneo capitano girata al compagno di scuderia come se non fosse né l’ultima, né la penultima della serie. Chissà, alla fine, cosà dirà il mercato? Al momento la galassia del tifo bianconero e anche lo stesso protagonista sembrano marciare lungo la stessa lunghezza d’onda e lanciano un doppio input anche alla società che, anche alla luce delle recenti parole pronunciate da Fabio Paratici a Villar Perosa, sembrano allargare l’ambito di gradimento generale in maniera piuttosto evidente. «Dybala è un giocatore della Juve - aveva detto l’uomo mercato bianconero -. Anzi, un grande giocatore!», aveva immediatamente precisato. E la serata di ieri ha confermato una speciale alchimia reciproca che, soprattutto negli ultimi giorni, pare essersi rinvigorita. Così, mentre Dybala e la società sembrano manifestare apertamente le rispettive posizioni, anche i tifosi ci mettono del loro per far sì che il rapporto prosegua. Solido e redditizio in entrambe le direzioni.



Fonte: TuttoSport

CITAZIONE
Ramsey post Triestina-Juve: "Orgoglioso e felice per il mio esordio, ora posso aiutare la squadra. Spero in una stagione ricca di successi"

Aaron Ramsey è stato intervistato da Sky Sport al termine della sfida con la Triestina. Tuttojuve.com ha sintetizzato l'intervento del centrocampista gallese: "Sono molto orgoglioso ovviamente per il mio esordio, sono felice per stasera, per i minuti che ho giocato. Ora posso aiutare la squadra".



Come ti senti?
"Sto bene, ho fatto un ottimo recupero, adesso posso migliorare sempre più per aiutare la squadra. Sono molto carico per questo nuovo campionato, è una nuova esperienza, una Lega nuova per me, sono concentrato per preparare la mia prima partita ufficiale. Abbiamo avuto un'ottima pre season, abbiamo un nuovo allenatore e dobbiamo cercare di abituarci alle sue idee, al suo gioco. Penso che la squadra sia in buona forma e spero che avremo davanti a noi una stagione ricca di successi"

CITAZIONE
TS: "Dopo lo stop per influenza, domani Sarri torna in campo. Il tecnico ha visto la Juve davanti alla tv: in panchina a Trieste il suo vice Martusciello"

Questa volta non ce l'ha fatta e considerato che a Villar Perosa aveva insistito per non mancare all'evento che ogni anno riunisce tutti i cuori juventini, meglio così. Maurizio Sarri ha saltato la trasferta di Trieste e il comunicato diffuso dal club bianconero intorno a mezzogiorno, subito dopo la seduta di allenamento svolta alla Continassa, parlava chiaro: «Non partirà con la squadra l’allenatore Maurizio Sarri, ancora affaticato dalla sindrome influenzale degli ultimi giorni». Il tecnico, evidentemente, non è riuscito a recuperare dai problemi di salute accusati alla vigilia della festa in Val Chisone. Facilissimo dedurre, con il senno di poi, che se quel giorno fosse rimasto a Torino, probabilmente ieri sarebbe riuscito a godersi dal vivo la prova della sua squadra. Poco male, perché alla fine Sarri ha seguito in tv l'amichevole contro la Triestina e si è fatto un'idea precisa di miglioramenti da confermare e sbavature da correggere in tempo utile. Già a Villar, comunque, s'era avuta la sensazione che l'allenatore bianconero non stesse così bene. Inizialmente era rimasto a bordo del pullman che aveva trasportato la squadra al campo “Scirea”, poi nonostante i dottori gli avessero consigliato di restare lì, Sarri aveva deciso di condividere dal vivo l'appuntamento con il popolo juventino. Ma chi l'ha osservato da vicino, mentre era in corso il match contro la Primavera, l'aveva subito visto abbastanza provato e appena dopo la classica invasione di campo il tecnico era stato accompagnato all'uscita dal servizio di sicurezza evitando un nuovo contatto con i tifosi. Aveva già fatto tanto, Sarri, e ieri lo staff medico ha concordato con lui di evitare un nuovo spostamento, nonché il “contatto” con l'aria condizionata durante il volo. Dalla Juve, ad ogni modo, filtrano solo rassicurazioni sullo stato di salute del tecnico: il decorso della sindrome influenzale è stato più lento del previsto, ma la prossima settimana l'allenatore tornerà a lavorare a pieno regime con la squadra. Ieri a Trieste l'ha sostituito il vice Giovanni Martusciello che, per una sera, è tornato a svolgere il ruolo di primo allenatore, riassaporando il ricordo dell'ultima avventura ad Empoli quando - maggio 2016 - all'esonero di Marco Giampaolo seguì la “promozione” dell'attuale vice di Sarri. Poi l'esperienza all'Inter da collaboratore di Luciano Spalletti. E ora la Juve, guidata dal vivo senza farsi trascinare dall'emozione.



Fonte: TuttoSport
 
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