Il Salotto Bianconero

Il Bar dello Sport 01/09/2018 - 31/10/2018

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PAG Posted on 31/10/2018, 19:10     +1   -1
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Perché Nicolò Barella sarebbe il nuovo Conte


barella


di Luca Momblano

31 ottobre 2018

Nicolò Barella, un nome come tanti altri. Un nome italiano, un cognome qualunque e fatto anche un po’ per giocarci sopra, un purosangue isolano. Un talento, dicevano in tempi non sospetti i suoi mentore (tra i quali l’ex responsabile del settore giovanile rossoblu Mario Beretta) nel percorso giovanile a Cagliari.

Ebbene, io non so dove giocherà Barella nella stagione 2019/2020, perché in realtà non lo sa neppure lui. Ma oggi so perché è un talento – e questo elemento base nella vita di un calciatore non garantisce un bel niente – e che cosa continua a catturare di questo indigeno, non più imberbe, che ha compiuto i 21 anni nel febbraio scorso. Ma, soprattutto, so perché sarebbe da Juventus così come lo era Antonio Conte nonostante i giustificati mugugni dei tifosi ai suoi primi passi in bianconero.

Mi spiego, anche se sono cambiati i tempi e al tempo con una segnalazione di fiducia e due osservazioni sul campo (epico fu Sergio Brio per conto di Giovanni Trapattoni in un Brescia-Lecce) l’affare lo si faceva. Sono cambiati i tempi e sono cambiati anche i prezzi. Sono cambiate le proporzioni e, checché ne dicano i più nostalgici, sono anche cambiate le dimensioni. Dunque mi spiego: Conte era poco bello a vedersi – faceva sensazione il suo ingobbirsi e il suo trascinare più che guidare il pallone – ed era, ci dicevano, un centrocampista che sapeva fare tutto ovvero niente di realmente specialistico. Si destreggiava a destra, perdonate il gioco parole, ma il meglio era da interno, da mezzodestro.

La faciloneria giornalistica – senza colpe e anzi divertendosi nel cercare di rendere idee attraverso il sogno e i paragoni – lo disegnavano come l’erede di un nobile del calcio come Franco Causio (cioè il prodromo di Donadoni, prima mezzapunta e poi, per il grande salto, ala destra su scala mondiale). Conte era l’esatto opposto, ma aveva quelle quattro cose che “alla Juve non sbagli mai”. E così Barella. Ecco perché, senza vanto perché si tratta di storie tutte da scrivere, in estate l’ho sempre esplicitamente preferito (in chiave Juve) a Lorenzo Pellegrini e Bryan Cristante. “Pellegrini il più bravo, Cristante il più completo, Barella il più forte”. E permettemi di dire che sui singoli, a centrocampo, preferisco sempre il più forte al più bravo al contrario invece di ciò che serve come collettivo sul campo.

Vi scrivo infine quelle quattro cose: il coraggio nel dinamismo, la dedizione nel migliorarsi, la voglia di arrivare e la convinzione nei propri mezzi anche all’interno della competizione di spogliatoio. Il saggio offerto da Barella fin qui resta ancora minimo, ma la capacità di caricarsi responsabilità reali a 20 anni in provincia e l’approccio con le nazionali (inclusa la maggiore) sono il segnale forte, vero, parallelo ma necessario che sta al fianco dei trasversali elogi per il saper fare spesso e volentieri prestazione raccogliendo ogni volta lo stimolo del nuovo livello. Insomma, un vecchio già da giovane nel ruolo più difficile di tutti.


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PAG Posted on 31/10/2018, 19:43     +1   -1
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Barella è veramente impressionante. Visto dal vivo durante Cagliari-Juve dell'anno scorso, se ci fosse anche solo una minima possibilità sarebbe da prendere subito.
 
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PAG Posted on 31/10/2018, 21:11     +1   -1
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CITAZIONE (Alexm88 @ 31/10/2018, 19:43) 
Barella è veramente impressionante. Visto dal vivo durante Cagliari-Juve dell'anno scorso, se ci fosse anche solo una minima possibilità sarebbe da prendere subito.

Concordo...l'ho visto recentemente contro il Milan, un signor giocatore, assolutamente in grado di entrare nelle rotazioni del nostro centrocampo e prendersi una maglia da titolare. Tra lui e Milinkovic Savic, non avrei dubbi. Barella è un giocatore in costante crescita, SMS è un bluff, Lotito ha provato in ogni modo a venderlo, consapevole che veniva da un anno in cui tutto gli era andato di culo. Ma il suo vero valore si è visto al Mondiale, nelle partite che contano e quest'anno. Nullo,nullo,nullo. Sarà dura per la Lazio ricavarci più di 30 milioni.
 
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PAG Posted on 31/10/2018, 22:28     +1   -1
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Anche io sponsorizzo Barella alla Giube.
 
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PAG Posted on 31/10/2018, 23:31     +1   -1
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