Il Salotto Bianconero

[Topic Unico] SERIE B 2015

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PAG Posted on 1/3/2015, 01:02     +1   -1
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Bologna-Vicenza 0-2: doppietta di Moretti e sesta vittoria di fila
Una doppietta di Federico Moretti lancia la squadra di Marino al terzo posto, a un punto dagli emiliani. Lopez recrimina per il rosso a Bessa nel primo tempo. Il Latina batte il Trapani con un rigore all'ultimo minuto


27 FEBBRAIO 2015 - MILANO
Lo show di Federico Moretti, mezzala dal tiro al tritolo, gela il Dall'Ara ed esalta i duemila tifosi vicentini scesi a Bologna per spingere il Vicenza alla sesta vittoria di fila, la prima in B sul campo bolognese. La doppietta di Moretti, prima su punizione e poi con un missile da 25 metri, un gol per tempo, lancia la squadra biancorossa al terzo posto ad un punto dal Bologna in attesa della partita dell'Avellino di oggi. Non porta fortuna al Bologna la presenza in tribuna della famiglia Saputo, col chairman Joey seduto al fianco dei genitori Lino e Mirella. Per il magnate canadese è un doppio brutto k.o. mentre Lopez recrimina sul rosso di Bessa che ha scombinato i piani di rimonta della sua squadra, costretta ad incassare la terza sconfitta casalinga del torneo dopo quelle con Crotone e Brescia.

PUNIZIONE VINCENTE — Nel primo tempo il Vicenza passa su calcio piazzato. Cocco in velocità punta la porta ma sui 22 metri viene steso da Krsticic. La punizione in posizione centrale è un bel bocconcino per Moretti che calcia a mezza altezza e infila Coppola sfruttando un buco nella barriera. Il Bologna accusa il colpo, la sua manovra in casa al solito è lenta e prevedibile, le accelerazioni verticali richieste alla vigilia da Lopez non si vedono. Così gli ospiti possono gestire e controllare senza problemi i velleitari tentativi dei rossoblù che si complicano la vita con l'espulsione di Bessa, schierato regista titolare per l'assenza imprevista di Matuzalem causa febbre. Il giovane italo-brasiliano di scuola interista si fa cacciare al 33' per una doppia ammonizione.
NOTTE MAGICA — Sotto di un gol e di un uomo, il Bologna galleggia come può mentre il Vicenza torna a farsi minaccioso. In avvio di ripresa Moretti chiude i giochi col secondo siluro della sua notte magica, per lui si tratta della sesta rete in campionato. Il Bologna reagisce senza idee, nelle mischie non trova il gol per riaprire la partita, i suoi attaccanti finiscono in fuorigioco.
LATINA-TRAPANI 1-0 — Sul filo di lana il Latina regola (1-0) su rigore un Trapani protagonista di una prova di grande attenzione e ordine. Decide Viviani che in pieno recupero trasforma con un cucchiaio il penalty che allontana i nerazzurri dalla zona rossa della classifica. Primo tempo di schermaglie.

Il Trapani è ben messo in campo, nel Latina non c’è intensità. Ne scaturisce una frazione spigolosa, con i granata che attendono l’avversario per poi cercare la profondità verso Curiale e Nadarevic in un due contro due che mette i brividi alla retroguardia nerazzurra. E proprio da una lunga punizione di Perticone, bucata centralmente da Brosco, il Trapani ha l’opportunità per colpire, ma Abate, a due passi da Di Gennaro, strozza troppo la conclusione, mettendo sul fondo. Il Trapani in avvio di ripresa è più intraprendente, Boscaglia inverte la posizione di Nadarevic e Basso, Iuliano toglie Litteri, inserisce Bidaoui largo a sinistra e accentra Paolucci. E proprio un pallone basso dell’attaccante di Recanati, al 15’, per poco non manda in gol Alhassan, la cui conclusione finisce sull’esterno della rete. La partita continua ad essere bloccata, le conclusioni di Nadarevic e Valiani provano a cambiarne il corso, senza successo. Obiettivo fallito pure da una punizione di Viviani che però al 91’ non sbaglia il rigore ( atterramento di Crimi da parte di Perticone) che dà la vittoria al Latina, la terza consecutiva. (Vincenzo Abbruzzino)

Andrea Tosi

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Il Carpi torna a vincere con l'Avellino. Pari Bologna, cinquina Spezia
29ª giornata: la capolista ritrova i tre punti e il gol contro gli irpini. Si ferma a sei la striscia di vittorie consecutive del Vicenza, che pareggia 2-2 col Lanciano. Parte malissimo l'avventura di Dionigi sulla panchina del Varese, Catania raggiunto al 90' a Bari


03 MARZO 2015 - MILANO
Tutte e ventidue le squadre in campo alle 20.30 per la 29ª giornata del campionato cadetto: la capolista Carpi torna a vincere dopo quattro pareggi consecutivi e batte 2-0 l'Avellino nel big match di giornata. Bologna bloccato in casa dal Latina, risale il Frosinone che batte il Perugia e arriva a un solo punto di distaccato dal secondo posto occupato dai rossoblù. Si ferma dopo sei vittorie di fila la striscia del Vicenza, che pareggia in casa, 2-2 contro il Lanciano. Varese a picco, sconfitto 3-0 col Cittadella, rialza la testa il Modena (0-1 a Brescia), mentre il Catania viene raggiunto al 90' a Bari .


De Luca esulta dopo aver firmato al 90' il gol dell'1-1 contro il Catania. Lapresse


BARI-CATANIA 1-1 — Marcatori: Rossetti (C) 83', De Luca (B) 90'. Il Bari evita la beffa nel finale. Fa la partita la squadra di Nicola, ma il generoso Catania sfiora il blitz con il baby Rossetti. Nel Bari rientra Schiattarella, mentre Rada e Benedetti rimpiazzano gli squalificati Rinaudo e Contini. Il Catania deve rinunciare a sette uomini, compresi i bomber Maniero e Calaiò. Marcolin in prima linea si affida a Rosina e Castro. Fischiatissimo l’ex Gillet,a cui la curva nord urla "venduto e mercenario" (in riferimento all’inchiesta calcio - scommesse). Apre le danze Rosina che, superato Guarna, calcia sull’esterno della rete. Replica al 9’ Donati con un fendente bloccato da Gillet. Due minuti dopo il portiere del Catania respinge un tocco maligno di Ebagua dalla breve distanza. Il Bari insiste e Donati sfiora il bersaglio di testa al 16’. Sempre Ebagua al 24’ gira bene, su assist di Boateng, ma chiude di poco a lato. Sul finire del primo tempo si vede ancora il Catania con due iniziative di Castro, fuori misura. Il Bari spinge anche in avvio di ripresa: al 5’ Gillet è attento su una girata di Ebagua. Al quarto d’ora ancora Ebagua inventa una rovesciata al volo, fallendo di un niente il bersaglio. Al 18’ Bellomo impegna Gillet da venti metri. Al 32’ il Catania si affaccia nell’area del Bari: colpo di testa debole del nuovo entrato Rossetti, su cross di Mazzotta. Al 38’ a sorpresa il Catania passa in vantaggio: esemplare incursione di Rosina, taglio per il giovane Rossetti che infila Guarna con un diagonale. Il Bari reagisce e pareggia al 90’ con De Luca (lanciato da Donati), che si libera in dribbling di Sciaudone e Sauro e beffa Gillet. (Franco Cirici)


Sowe in azione contrastato da Matuzalem e Zuculini. Lapresse



BOLOGNA-LATINA 0-0 — Nemmeno il ritorno allo stadio dell'ex presidente Giuseppe Gazzoni, dopo quasi 10 anni, sblocca il Bologna che per la quarta partita consecutiva non segna al Dall'Ara. I rossoblù escono fra i fischi, mentre per il Latina il punto è meritato al termine di una gara noiosa che si è ravvivata solo nel recupero del secondo tempo con la traversa di Sansone per i padroni di casa e il tiro di poco fuori di Litteri per gli ospiti. Nel mezzo tanti errori, noia e qualche brivido solo su calcio piazzato. Il Bologna ha poche idee e il Latina, messo bene in campo da Iuliano, non fatica a gestire la partita. Nel primo tempo solo su calcio da fermo vengono impegnati i due portieri: prima Coppola da Viviani, poi è Sansone due volte a far sperare il Dall'Ara, mentre un contropiede di Cacia si conclude con un tiro intercettato dal portiere ospite. La ripresa è ancora più brutta ed è il Latina ad affacciarsi in zona gol con le conclusioni da fuori di Viviani e Sowe prima delle fiammate nel recupero che non cambiano però il risultato e lasciano il Bologna ancora all'asciutto in casa. (Luca Aquino).


Granoche festeggia dopo il rigore trasformato al Rigamonti che ha dato la vittoria al Modena. Larpesse



BRESCIA-MODENA 0-1 — Marcatori: Granoche rig. 46'. Sconfitta di rigore per il Brescia, vittoria e sorpasso nella corsa salvezza per il Modena. Ma sulla partita pesa il penalty inesistente concesso da Abisso agli emiliani alla fine del primo tempo, con l'espulsione del portiere dei lombardi. Non serve il replay per capire che trattasi di sbaglio. Dopodiché la formazione biancazzurra non ha la forza di rimontare. E i modenesi, dal canto loro, conservano con intelligenza il vantaggio. Calori cambia il meno possibile un Brescia che ha dimostrato di funzionare a Varese: Tonucci al posto dello squalificato Caracciolo, Da Silva preferito a Scaglia. Melotti debutta con Garritano-Granoche-Fedato nel tridente. La partenza emiliana è rabbiosa. I biancazzurri restano rintanati nella loro metà campo per 5'. La prima combinazione Caracciolo-Corvia si traduce in un tiro sbilenco. Il Brescia cresce, colleziona 3 angoli, sfiora il vantaggio ancora con un colpo di testa di Corvia. Gli animi si accendono al 44': i biancazzurri reclamano un mani in area, Pinsoglio rilancia forse uscendo col pallone fra le mani dall'area, Garritano in posizione di sospetto fuorigioco si invola verso Arcari che esce toccando la palla prima dell'avversario; l'arbitro, distante dall'azione, indica il dischetto ed espelle Arcari. L'errore è grave. Brescia in 10, dentro Andrenacci in porta (fuori Da Silva), Granoche a segno e Modena in vantaggio. Nella ripresa rientra un Brescia furibondo. Caracciolo ha la palla buona al 4', ma Gozzi salva sulla linea. Sui capovolgimenti di fronte Granoche ha spazi per colpire e sporca i guanti di Andrenacci. In inferiorità numerica la squadra di Calori cerca le energie necessarie a rimontare anche nei difensori, che si spingono all'attacco. E' il caso di Di Cesare, che al 16' va in proiezione offensiva e calcia alto. Calori passa dal 3-4-2 al 4-3-2, con l'ingresso al 21' per Budel di Scaglia, che sciupa subito un contropiede. Melotti mantiene il 4-3-3, con Acosty per Granoche. Nell'ultimo quarto d'ora il Brescia prova anche a inserire la fantasia di Sodinha, che inventa un assist per Scaglia (volée ciccata). Poi solo tiri telefonati che non creano problemi a Pinsoglio. (Gian Paolo Laffranchi)


La festa Carpi dopo il 2-0 di Lasagna. Lapresse



CARPI-AVELLINO 2-0 — Marcatori: Lollo 43', Lasagna 95'. Il Carpi cancella gli ultimi 4 pareggi e dopo un mese torna alla vittoria con una grande gara che le permette di spedire l'Avellino a -10 e guadagnare due punti anche su Bologna, Vicenza e Livorno. Decidono Lollo e Lasagna, ma la squadra di Castori legittima il successo cogliendo anche 4 pali, mentre l'Avellino esce un po' ridimensionato dallo scontro diretto. Castori non può fare turnover per le solite tante assenze (Suagher, Mbakogu e Mbaye più lo squalificato Gagliolo) e rilancia Porcari in mediana nel ritorno al 4-4-1-1 con Inglese appoggiato da Lollo. Nell'Avellino mister Rastelli sceglie Comi al fianco di Castaldo e al posto dell'acciaccato Kone in regia va il rientrante Arini. La capolista parte in forcing, ma le occasioni le crea l'Avellino con Gabriel che vola sul destro di Regoli e poi è Castaldo che di testa, a colpo sicuro, spara fuori da due passi (26'). La capolista esce alla distanza e crea i presupposti per il gol con due occasionissime: prima Di Gaudio (31') in mezza rovesciata sfiora il palo, poi Poli di testa su cross di Pasciuti che coglie il palo, la palla danza sulla linea e finisce sull'altro palo, uscendo. Il vantaggio arriva al 43': Di Gaudio centra da sinistra e Lollo in tuffo di testa batte Gomis. Nella ripresa Rastelli mette dentro Zito ma non cambia il predominio del Carpi, che coglie il terzo palo con la girata di testa di Inglese. Sale poi in cattedra Gabriel che pur con un dolore alla coscia neutralizza le chance di Bittante, Comi e Zito. Nel finale la capolista legittima il successo, perché dopo il palo in contropiede di Lasagna, lo stesso attaccante al 94', con Gomis avanzato per l'ultimo corner, firma la rete del 2-0 che manda di nuovo in fuga la capolista. (Davide Setti)


I giocatori del Cittadella esultano con stanco dopo l'1-0. Lapresse


CITTADELLA-VARESE 3-0 — Marcatori: Stanco 12', Coralli 30', Minesso rig. 41'. Basta un tempo al Cittadella per mettere al sicuro il risultato con il Varese, tre gol e altrettante occasioni non concretizzate in una frazione dominata in lungo e in largo. Comincia bene la squadra di Foscarini, che passa in vantaggio al 12’: sponda di petto di Coralli per Stanco, destro rasoterra nell'angolino dove il portiere non può arrivare. Quinto gol in otto partite. Vicinissimo al raddoppio la squadra di casa al 26', angolo di Paolucci e testa di Rigoni, il pallone sfiora il palo, subito dopo Kupisz appoggia per Coralli, destro a giro centrale, facile l'intervento del portiere. Il 2-0 è solo rimandato di qualche minuto, arriva alla mezzora: discesa dirompente di Kupisz e tocco al centro per Coralli, piatto destro in rete. L'esterno polacco quando parte è inarrestabile, al 32' il suo diagonale attraversa tutto lo specchio della porta e termina sul fondo. Sfiora il bis Coralli al 39' su imbeccata di Minesso: l'attaccante prova il pallonetto sull'uscita di Perucchini, pallone alto sulla traversa. Il 3-0 del Cittadella al 41', su calcio di rigore decretato per un calcio di Simic a Stanco che lo stava dribblando. Dal dischetto Minesso spiazza il portiere. Il Varese comincia con maggiore convinzione la ripresa ma non riesce mai a rendersi pericolosi dalle parti di Pierobon, praticamente inoperoso. Al 28' il primo tiro nello specchio della porta dei ragazzi di Dionigi, lo scocca Capezzi, para a terra l'attento Pierobon. (Simone Prai)
FROSINONE-PERUGIA 2-1 — Marcatori: Dionisi (F) 15', Frara (F) 78', Faraoni (P) 84'. Continua il sogno proibito del Frosinone, che piega anche il Perugia e resta in alta quota, respirando a pieni polmoni l'aria inebriante della Serie A. I laziali vanno prima sul 2-0, grazie a Federico Dionisi (14' pt) e ad Alessandro Frara (32' st), prima di veder riavvicinare gli umbri, in gol con Marco Davide Faraoni al 38' st. Dopopartita piuttosto caldo, con qualche scontro fra tifosi e forze dell'ordine.


Marco Sansovini, autore del gol partita per il Pescara. Lapresse



PESCARA-CROTONE 2-1 — Marcatori: Memushaj rig. (P) 51', Ciano (C) 59', Sansovini (P) 79'. A Pescara lo hanno ribattezzato di nuovo. Prima era il Sindaco, oggi è San…Sovini. L’esperto bomber romano risolve con un colpo da biliardo, come contro il Catania. E’ l’uomo in più di Baroni, che per la prima volta vince tre partite consecutive in campionato (e due di queste in casa). Intanto, l’ex dell’Entella è il terzo goleador di tutti i tempi con la maglia del Pescara: 53 reti in biancazzurro. Partita che si accende dopo un quarto d’ora, quando Torregrossa di testa è perfetto nello stile, ma non trova la porta da pochi metri e in solitudine. Il meglio nei quindici minuti che vanno dal 25’ al 40’. Inizia il solito dirompente Bjarnason, torre per l’inserimento di Politano sulla sinistra, diagonale a un soffio dal palo. Incredibile quello che sbagliano i calabresi al 28’: Zampano rischia una clamorosa frittata, rimettendo al centro dell’area un pallone innocuo, Matute è sulla traiettoria per battere un rigore in movimento, ma alza incredibilmente sopra la traversa. Non c’è respiro. Alla mezzora, punizione dal limite di Politano, Cordaz fa il miracolo. Il portiere si ripete un minuto dopo uscendo in modo perfetto sui piedi dell’esterno scuola Roma, che riesce a servire Memushaj a centro area. Piattone dell’albanese a botta sicura, rimpallato da Ferrari. Eppure il Crotone è la squadra che potrebbe andare al riposo in vantaggio. Ciano vola a sinistra, tre contro due per i calabresi in area avversaria: sul secondo palo spunta Stoian, un ex, che in girata avrebbe beffato Fiorillo se non si fosse immolato Rossi sul pallone. Prima dell’intervallo, Baroni toglie il baby Selasi e inserisce Brugman. Ripresa infuocata. Il rigore di Memushaj (Ferrari stande Bjarnason) apre i giochi dopo 6’. I calabresi rispondono decisi con la firma di Ciano al 14’. Nel finale, biancazzurri di nuovo avanti con la prodezza del Sindaco, e in dieci per il rosso a Bjarnason nei minuti di sofferenza conclusivi (Melchiorri salva sulla linea il possibile 2 a 2). (Orlando D'Angelo)


Festa grande dei giocatori dello Spezia dopo la cinquina in rimonta rifilata alla Pro Vercelli. Lapresse


SPEZIA-PRO VERCELLI 5-2 — Marcatori: Marchi (P) 14' e 38', Datkovic (S) 40', Situn (S) 41', Brezovec 53' (S), de las Cuevas (S) 55', Catellani rig. (S) 77'. È un match rocambolesco quello che lo Spezia riesce a vincere al "Picco". La Pro Vercelli va avanti di due gol, poi con in mezzo anche due espulsioni degli ospiti, i liguri segnano cinque reti nella porta di Russo, un ex. Nel primo tempo quattro reti: Marchi segna al 14’, di testa, sfruttando al meglio il cross dalla destra di Scaglia ed approfittando della scivolata di Luna. Poi al 28’ i padroni di casa protestano per un intervento di Cosenza. A porta sguarnita, il difensore pare respingere con il corpo, ma anche con la mano, la conclusione di Nenè. E così a fare ancora centro sono i vercellesi. Rigore assegnato per fallo di Brezovec su Di Roberto in area. Dal dischetto Marchi segna la sua quindicesima rete stagionale al 38’. Passa un minuto e lo Spezia pareggia quando, sul corner di Brezovec dalla destra, Datkovic stacca più in alto di tutti e la mette alle spalle di Russo. Ancora 60 secondi e Situm a tu per tu con l’estremo difensore ospite, lo infila sulla sinistra per il 2-2. A quel punto le cose si complicano ancora per i ragazzi di Scazzola, quando Fabiano rimedia il secondo giallo e viene espulso. Nella ripresa, la Pro Vercelli rimane anche in 9 quando Cosenza rifila un colpo proibito a Nenè con palla lontana e guadagna gli spogliatoi al 6’. Sul conseguente calcio di punizione, all’8’, Brezovec calcia bene, anche se centralmente, ma Russo viene infilato per il 3-2. Ancora due minuti e lo Spezia fa poker con De las Cuevas al termine di una bella azione personale. Infine, la cinquina si completa al 33’: fallo di Bani su Giannetti e rigore che Catellani realizza (undicesimo gol stagionale) spiazzando Russo per il 5-2 definitivo. (Marco Magi)


La gioia di Ferdinando Sforzini dopo il gol. Lapresse


TERNANA-ENTELLA 0-1 — Marcatori: Sforzini, 16'. La Ternana perde per la settima volta in casa. Questa volta a passare al Liberati è l’Entella al termine di una partita rocambolesca con i padroni in nove ma capaci di sbagliare con Vitale al 45’ il primo rigore a favore della stagione. Ternana in grande emergenza perde anche Valjent influenzato dell’ultima ora. Così Tesser torna al 4-3-1-2 presentando Milinkovic sulla trequarti, titolare per la prima volta. Ma per la Ternana non è un gran momento e la conferma arriva al 12’ quando Avenatti va giù contrastato duramente da Ligi. L’attaccante si rialza ma non ce la fa. Ci prova ancora ma al 15’ perde una palla sanguinosa a centrocampo innescando, di fatto, il contropiede dell’Entella che va al cross con Masucci per il colpo di testa decisivo di Sforzini con la difesa di casa fuori posizione. La Ternana cerca di rifarsi al 20’ con una conclusione ravvicinata di Ceravolo fuori di poco. Al 27’ Avenatti esce sostituito da Dugandzic che alla mezz’ora si vede ribattere la conclusione in mischia. Due minuti più tardi il croato ci prova da fuori ma alza la mira. La Ternana, pur largamente rimaneggiata, attacca e l’Entella non fa altro che difendersi. Popescu al 34’ si propone con un assolo in area ma sul suo traversone nessuno è pronto ad assestare il colpo decisivo. Prima della fine una conclusione da fuori di Milinkovic finisce alta di poco. La Ternana ci prova comunque e su azione d’angolo protesta per un fallo in area subito da Meccariello. Ma i guai per la squadra di casa non finiscono qui perché al 13’ della ripresa Fazio rimedia il doppio giallo e il conseguente rosso lasciando la squadra in dieci. Arbitro implacabile anche con Popescu che rimedia due gialli (il secondo più che discutibile) in un quarto d’ora e la Ternana resta in nove alla mezz’ora. I rossoverdi ci provano fino alla fine e al 45’ Ligi tocca con un braccio il pallone crossato da Viola. Rigore generoso, il primo della stagione per la Ternana. Vitale dal dischetto che si fa parare la conclusione da Paroni. (Massimo Laureti)


Roberto Boscaglia non sembra particolarmente soddisfatto dopo il pareggio interno col Livorno. Lapresse


TRAPANI-LIVORNO 0-0 — Un pareggio che scontenta entrambe al termine di una partita avara di emozioni. Il Trapani, che non vince dal 24 dicembre, mette in campo tanta buona volontà ma Mazzoni non è mai chiamato in causa su tiri pericolosi. Il Livorno puntava anch’esso al successo pieno per riscattare le due sconfitte contro Avellino e Crotone ma Gomis solo in una circostanza ha dovuto sfoderare la sua bravura. In avvio di gara il Trapani ha cercato di tenere i ritmi elevati, costruendo buone trame di gioco a centrocampo e costringendo il Livorno nella propria metà campo. Già al 3’ la prima occasione per la squadra siciliana su un calcio di punizione di Nadarevic per la testa di Terlizzi che sfiora la traversa. Il Trapani insiste in avanti e al 15’, su un cross dalla destra di Falco la difesa toscana respinge corto e dal limite dell’area Feola scocca un destro che sfiora il palo alla destra di Mazzoni. Il Livorno rimane coperto e supera la linea centrale solo su ripartenze, alcune delle quali sventate in extremis dalla difesa trapanese. Al 31’, comunque, il Livorno si rende pericoloso su un calcio di punizione calciato da Vantaggiato da circa 20 metri ma Gomis vola e respinge in angolo. Poi poco nulla di interessante fino al riposo. Anche per buona parte della ripresa le emozioni si contano sulle punta delle dita. Al 4’ su un cross di Abate dalla sinistra Lambrughi salva anticipando l’intervento di Curiale. Al quarto d’ora veloce ripartenza del Livorno con conclusione finale di Vantaggiato il cui sinistro termina di poco al lato. Al 31’ l’ultima emozione su un cross dalla destra di Jelenic sul quale manca la deviazione vincente Galabinov. (Franco Cammarasana)


La grinta di Brighenti dopo aver segnato l'1-1. Lapresse


VICENZA-LANCIANO 2-2 — Marcatori: Amenta (L) al 38' p.t; Brighenti (V) al 8', Piccolo (L) su rigore al 30', Cocco (V) al 44' s.t.. Un punto a testa, un espulso per parte. Grande gara al Menti tra Vicenza e Lanciano.Finisce 2-2. Al 13' il Vicenza culla il sogno del vantaggio con Giacomelli che da una ventina di metri colpisce col destro la parte alta della traversa. Il Lanciano risponde con Thiam (17'): la mira è alta. La squadra di Marino gioca bene ma fa altrettanto quella di D'Aversa che si difende e riparte alla grande. Due episodi-chiave al 34' e al 38'. Entrambi sorridono agli abruzzesi. Il Vicenza conquista un rigore per il tocco di mano di Aquilanti; Cocco si fa parare il tiro. Poco dopo il Lanciano passa: Amenta sfrutta una mischia su corner e il suo sinistro passa tra le gambe dei difensori prima di finire nel sacco. Come nella ripresa, partita godibilissima con continui capovolgimenti di fronte. Nei primi minuti gli ospiti si rendono pericolosi con una punizione che Vigorito sventa. All'8' pareggia i conti la formazione di casa: sul cross di Laverone, Brighenti sceglie il tempo giusto per battere di piatto Aridità. Ma il Lanciano non si perde d'animo e al 29' gestisce assai bene il contropiede che frutta un rigore (per il fallo di mano di Manfredini, ammonito per la seconda volta ed espulso,sul tiro-cross del neo entrato Paghera); Piccolo trasforma. Finale da brividi. Al 42' viene espulso Mammarella per somma di ammonizioni e su calcio di punizione Di Gennaro colpisce la traversa; sulla ribattuta c'è Cocco per il 2-2. (Marta Benedetti)

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Serie B, la doppietta di Cacia rialza il Bologna a Varese. Carpi ok a Latina
Calaiò evita al Catania la sconfitta interna con lo Spezia, il Livorno batte in rimonta la Ternana, 2-2 tra Pescara e Vicenza. Avellino è terzo col 2-0 al Bari


07 MARZO 2015 - MILANO
Traballa la panchina di Diego Lopez nella trentesima giornata di serie B: il suo Bologna va sotto di un gol contro il Varese ultimo in classifica, ma poi ribalta tutto, doppietta di Cacia e gol di Sansone, 1-3. Ok il Carpi capolista, che vince a Latina con un gol di Di Gaudio dopo 14'.
CATANIA-SPEZIA 2-2 — Maniero (C) al 7', Datkovic (S) al 24', Migliore (S) al 44', Calaiò (C) al 46' s.t. - Alla vigilia di tre trasferte di fila il Catania rischia di perdere in casa da uno Spezia che merita i play off e rimane in corsa per gli spareggi. Colpita dal gol di Maniero, in avvio di ripresa, la squadra di Bjelica pareggia con Datkovic, imbeccato da un assist di Bakic. Gillet non esce, la difesa resta ferma e subisce anche il 2-1 da Migliore, complice una scivolata a vuoto di Capuano che permette a Juande di crossare dalla linea di fondo. Rossazzurri affondati, ma il solito Calaiò rimedia con un colpo di testa allo scadere. I rossazzurri avevano sfiorato il raddoppio in più occasioni, soprattutto con Escalante (palla salvata sulla linea da Piccolo) e con Maniero. Il cambio di modulo ordinato da Bjelica (da 3-5-2 a 4-2-3-1) grazie all'ingresso di Giannetti e di Krvzic permette allo Spezia di produrre più gioco aggredendo gli spazi di un avversario sempre meno lucido nei finali di partita. (Giovanni Finocchiaro)


Gillet esce a vuoto, Datkovic trova il momentaneo 1-1. LaPresse


CROTONE-TRAPANI 1-0 — Torregrossaal 25' s.t. - Il Crotone vince ma deve faticare tantissimo per avere ragione di un Trapani che si arrende solo alla fine. Gara condensata tutta nel secondo tempo dopo un primo davvero brutto.Trapani decimato dagli infortuni e dall’influenza, Drago deve fare a meno di Dezi e Maiello squalificati e ripropone il 38enne Galardo dal primo minuto. Il primo tempo non regala nemmeno un’emozione: portieri inoperosi e nemmeno il vento aiuta le squadre a trovare in qualche modo lo specchio della porta. In 45' si registra un solo tiro in porta in apertura da parte di Ciano. Dopo solo un gran mischione in mezzo al campo e niente più. Dopo il riposo Drago propone Ricci al posto di De Giorgio e la partita si ravviva: i rossoblù sembrano avere più voglia di vincere. Ciano al 20’ si invola verso Marcone ma il suo tiro rasoterra è intercettato dal portiere che respinge con i piedi. Al 25’ il Crotone passa al primo angolo della ripresa: angolo di Ciano, testa di Dos Santos e grande parata di Marcone che però respinge sui piedi di Torregrossa che sulla linea di porta insacca il suo nono gol stagionale, secondo al Trapani sommando quello dell’andata. Al 32’ Curiale ha sul piede il pallone del possibile pareggio ma il suo tiro è debole e per Cordaz è facile la parata. Al 43’ Lo Bue pericoloso dentro l’area rossoblù ma il suo tiro è deviato in angolo da Cordaz. In pieno recupero Suciu sbaglia il match-ball dopo che Torregrossa lo aveva messo solo davanti al portiere: tiro fuori di poco. E dopo 5’ di recupero un incerto Roca fischia la fine e il Crotone abbandona l’ultimo posto in classifica. (Luigi Saporito)
LATINA-CARPI 0-1 — Di Gaudio al 14' - Un tiro, un gol. Tanto basta al Carpi per infliggere a Iuliano la prima sconfitta interna da quando è alla guida del Latina. Il Carpi è organizzato, solido, lineare come l’azione che porta al vantaggio di Di Gaudio (14’) che sulla verticalizzazione di Letizia infila in velocità la difesa del Latina e supera di precisione Di Gennaro, la cui imbattibilità si ferma a 391’. Gli emiliani coprono bene il campo e rischiano poco. Il Latina prova ad alzare il ritmo e al 25’ ha l’occasione per pareggiare, ma Crimi e Valiani si ostacolano a vicenda, consentendo a Gabriel la facile parata. Al ritorno in campo, Iuliano inserisce Bidaoui per Angelo , affidandogli l’out di sinistra. Il Carpi continua a concedere poco, lasciando al Latina il possesso palla che la mancanza di uno stoccatore rende sterile. Ne è la fotografia il pallone chirurgico che Bidaoui al 21’ affida al tocco volante di Sowe che non aggancia. Il gambiano si ripete nell’errore al 27’ quando strozza troppo la conclusione ravvicinata suggerita da Valiani. Insiste il Latina, si difende il Carpi che non prova nemmeno a ripartire e si porta a caso una vittoria che lo premia oltre ogni merito. (Vincenzo Abbruzzino)


Di Gaudio scavalca Di Gennaro: è l'1-0 del Carpi a Latina. LaPresse



LIVORNO-TERNANA 3-1 — Ceravolo (T) al 9', Luci (L) al 28', Siligardi (L) al 35' p.t.; Appelt Pires (L) al 28' s.t.- Per la quinta volta in 15 partite casalinghe, il Livorno si permette il lusso di andare in svantaggio, per poi perfezionare la rimonta e raccogliere l'intera posta in palio. Gli amaranto, anche contro la Ternana, così come in precedenza nelle gare interne con Bologna, Pro Vercelli, Catania e Brescia, reagiscono in grande stile alla frustata degli avversari e dopo aver sudato freddo festeggiano una vittoria preziosissima. I toscani, che si sono imposti 3-1, interrompono una serie negativa (un punto nelle precedenti tre gare), salvano la panchina a Gelain e tornano nelle zone altissime della classifica. Dall'altra parte grave lo stop degli umbri, che vedono pericolosamente allungarsi la crisi di risultati: i rosso-verdi hanno racimolato un solo punto nelle ultime 4 partite. Le due squadre si affidano al 3-5-2: Gelain conferma la coppia d'attaccanti Vantaggiato-Siligardi, mentre Tesser sostituisce l'infortunato Avenatti con Falletti, che così affianca in avanti Ceravolo. Ed è proprio Ceravolo a sbloccare il punteggio al 9': su difettosa respinta di Jelenic, prova il tiro dalla distanza Russo, la sua conclusione finisce addosso a Ceravolo, che, all'interno dell'area, addomestica il pallone e fa secco l'incolpevole Mazzoni. Per l'attaccante ternano è l'ottavo gol in campionato. Il Livorno accusa inizialmente il colpo, ma poi, sospinto da un ispirato Siligardi, comincia a macinare gioco. La difesa ospite barcolla: al 28' sugli sviluppi di un angolo, cross dalla sinistra di Siligardi, per l'incornata vincente di Luci che vale l'1-1. Per il capitano amaranto è la terza rete stagionale. Il Livorno insiste e al 35' passa in vantaggio: merito di Siligardi (nono centro del torneo), che chiede e ottiene il triangolo a Jelenic, per battere a rete, con un preciso sinistro rasoterra, dal limite dell'area. All'intervallo 2-1 per il Livorno. Nella ripresa, i locali legittimano il successo e chiudono i conti al 28' con una splendida rete in rovesciata del centrocampista brasiliano Appelt Pires, al suo primo gol con la maglia del Livorno. (Fabio Giorgi)


L'esultanza di Luci dopo il gol del momentaneo 1-1 in Ternana-Livorno. LaPresse



MODENA-FROSINONE 1-0 — Garritano al 46' p.t.- La voglia del Modena di mettere la testa fuori dal tunnel ha fatto la differenza nel match contro il Frosinone. Si ferma dopo 3 vittorie consecutive la squadra di Stellone che scivola al quarto posto in attesa dell'Avellino. Funzione dunque la cura Melotti-Pavan, i due tecnici della giovanili promossi solo una settimana fa dopo l'esonero di Novellino: due gare, due vittorie, la prima martedì a Brescia la seconda oggi. Sempre con il minimo scarto senza subire gol. Un segnale importante per una squadra che in pochi giorni ha saputo prendere la distanza dalle zone più a rischio. È cambiato lo spirito dei giocatori, ma soprattutto è cambiato il modulo di gioco. A Pavan e Melotti è bastato adottare un 4-3-3 più funzionale alle caratteristiche dei giocatori per far girare il vento, soluzione mai adottata da Novellino che si era intestardito in uno schema di gioco raramente efficace. Partita tutto sommato equilibrata che il Modena ha subito cercato di affrontare su ritmi alti creando pericoli al Frosinone. La squadra di Stellone ha forse sottovalutato la forza dell'avversario giocando un primo tempo sotto tono. Al 10' azione da manuale del Modena, palla gol per Signori respinta, raccoglie Salifu che calcia di poco sul fondo. Un avvertimento per il Frosinone che pressa alto il Modena senza però costruire granché. Al 13' occasione comunque per gli ospiti con Lupoli, che replica senza fortuna al 23'. Alla mezz'ora ci prova Fedato, Zappino devia in angolo. Poco prima dell'intervallo il gol decisivo: azione avviata sulla destra da Fedato che scarica su Granoche. Il bomber cerca la soluzione personale, la palla finisce sul palo e poi sui piedi di Garritano, in posizione regolare, che facilmente appoggia in rete. Nella ripresa il Frosinone prova a reagire ma senza convincere. Entra Ciofani per dare maggiore peso all'attacco, ma per Pinsoglio solo ordinaria amministrazione. Nel Modena entra Marsura, dimenticato da Novellino per quattro mesi, e l'esterno di proprietà Genoa, dà il suo contributo importante con ottime giocate. Brivido Modena al 29' con Ciofani che ci prova dalla distanza. Nel recupero la squadra di casa potrebbe raddoppiare, azione di contropiede con Granoche che non conclude e preferisce servire Marsura ma in posizione di fuori gioco: il gol viene annullato. Il Modena tornerà in campo martedì sempre in casa nel recupero contro il Catania per cercare di incrementare una classifica cambiata in meglio in soli sette giorni. (Paolo Reggianini)


Il sinistro vincente di Garritano in Modena-Frosinone. LaPresse


PERUGIA-LANCIANO 0-0 — Senza reti e poche emozioni la sfida del Curi. Davanti a 10mila spettatori le due squadre non sono mai riuscite a trovare la continuità di gioco, affidandosi a rare sortite individuali, spesso fermate dalle difese avversarie ancor prima di arrivare alla conclusione. Di positivo, per entrambe, solo il punto conquistato, anche se il Perugia cercava il riscatto per la sconfitta di martedì contro il Frosinone. Nella prima parte la gara è stata fortemente condizionata dal vento, tanto che per tutto il primo tempo ci sono stati solamente due tiri in porta: sono stati per primi gli abruzzesi, sospinti alle spalle dalle forti folate, ad impegnare il portiere Koprivec con una conclusione di Piccolo, dall’altra parte è stato Fossati, dopo una lunga azione degli umbri, a concludere verso la porta difesa da Aridità. Nella ripresa il Perugia ha provato per ben tre volte il brivido del gol, ma tutte senza esito. L’arbitro infatti non ha avuto esitazioni nell’annullare per fuorigioco prima la segnatura di Faraoni, successivamente quella di Nicco e poi anche quella di Ardemagni, ma in questo caso suscitando le vibrate proteste da parte dei giocatori in campo e i fischi del pubblico di casa. Il Lanciano ha avuto la palla buona per sbloccare il risultato alla mezz’ora, quando una conclusione da fuori area di Grossi ha trovato sulla traiettoria il neo-entrato Monachello, che ha fermato la palla, mancando però di poco la porta umbra. Nel recupero gli abruzzesi avrebbero potuti beffare il Perugia, con Monachello che si è trovato davanti a Koprivec in area, la sua conclusione è stata ribattuta dal portiere in tuffo, distendendosi alla sua sinistra. (Antonello Menconi)


Il centrocampista del Perugia Fossati, pressato da Bacinovic. LaPresse



PESCARA-VICENZA 2-2 — 13' Melchiorri, 21' Fiorillo aut., 36' Brugman, 46' Cocco - Il sogno della quarta vittoria consecutiva per il Pescara sfuma nel recupero: Cocco svetta tra i centrali abruzzesi, fermi e distratti, e la piazza all'incrocio, regalando a Marino un 2-2 che evita un ritorno da ex amarissimo. Nel primo tempo, il Vicenza prova a fare la partita e il Pescara lo aspetta, corto e compatto, nella sua metà campo. Marino ha in Giacomelli (l'ex di turno viene sostituito nell'intervallo, al suo posto Spinazzola) e Laverone due frecce spuntate, così i pericoli li corre solo Bremec, che rischia di capitolare almeno in tre occasioni. La prima volta al 15': Melchiorri, solito caterpillar, ruba palla sulla trequarti, beffa Sampirisi ed entra in area, ma in diagonale non trova la porta. Al 20' I biancazzurri passano, ma l'ennesima perla di Sansovini viene annullata per un netto fuorigioco. Politano, uno dei migliori, innesca Sansovini, bravo nella scelta di tempo, meno nella coordinazione. Rasoterra fuori di poco al 38', mentre al 44' Sansovini fa da torre per Caprari, che al volo, spalle alla porta, prova a sorprendere Bremec. Il cambio sul versante sinistro fa bene al Vicenza, perché Spinazzola al primo pallone illumina per Cocco, che incrocia al volo e costringe Fiorillo a fare un miracolo dopo 4'. Un lampo nel buio, visto che da qui in avanti esiste solo il Pescara, fino al vantaggio firmato da un incontenibile Melchiorri al 13': per il bomber rasoterra rimpallato e poi ribattuta giusta che buca il portiere vicentino. Marino scuote i suoi inserendo Vita sulla corsia destra: aumenta la pressione vicentina, che sfocia nel pareggio rocambolesco del 20', scaturito dal colpo di testa di Cinelli (ma è Fiorillo a metterla nella sua porta). Gli abruzzesi meriterebbero qualcosa in più, ma Sansovini spreca da due passi. La squadra di casa patisce un po in difesa, ma è sempre velenosa quando innesca le sue punte: alla mezzora Rossi crossa e Sansovini schiaccia di testa, super Bremec devia. Crolla al 36' sul piattone di Brugman, che insacca il cross da destra di Pasquato. Poi il pari beffa a tempo scaduto. (Orlando D'Angelo)


L'esultanza di Melchiorri per il primo gol di Pescara-Vicenza. LaPresse



PRO VERCELLI-BRESCIA 0-0 — Si dividono la posta Pro Vercelli e Brescia: uno 0-0 che non soddisfa nessuno. Per la Pro Vercelli comunque un punto guadagnato: i padroni di casa hanno sofferto il gioco degli ospiti, che più volte si sono presentati davanti a Russo . Meglio il Brescia nel primo tempo rispetto alla Pro Vercelli. I lombardi partano subito forte e si fanno vedere dalle parti di Russo dopo neppure 2' di gioco: cross di Sestu e Da Silva che cerca la conclusione, ma il tiro è centrale. Il primo tiro in porta della Pro Vercelli è al 18’: di Castiglia, facile preda del portiere Andrenacci. Dalla mezzora in poi è il Brescia che cerca il varco: Scaglia - Luigi e non Massimiliano - che oggi festeggia le 500 partite tra i professionisti, cerca la conclusione dalla distanza ma Russo para senza problemi. Al 35’ Caracciolo di testa prova a metterla in mezzo, Coly respinge sui piedi di Bentivoglio il cui destro al volo viene deviato alla grande da Russo. Da Silva fallisce il tap in vincente di testa ma è in fuorigioco. Altra occasione per il Brescia al 38’: da buona posizione Sestu alza troppo la palla che finisce sopra la traversa. I lombardi si rendono pericolosi al 43’: gran tiro di Da Silva parato da Russo. La ripresa inizia ancora nel segno del Brescia: gran colpo di testa di Caracciolo, su cross di Scaglia, che Russo non blocca, provvidenziale l’intervento di Germano. Scazzola richiama in panchina Luppi per Belloni: decisione non condivisa dal pubblico. All’11’ gli ospiti mettono ancora pressione a Russo: da calcio d’angolo Bentivoglio cerca il gol di testa ma Russo para. Al 23’ Brescia pericoloso in due occasioni: prima con Benali, poi con Andrea Caracciolo il cui destro si spegne a fil di palo. Ancora Brescia in cattedra al 26’: contropiede lombardo che Russo neutralizza. La Pro cerca l’affondo: Di Cesare sventa il pericolo creato da Beretta. La gara si infiamma nei minuti finali: Germano sventa il contropiede di Sodinha, mentre Beretta sbaglia tutto davanti alla porta difesa da Andrenacci. Morosini invece pasticcia in area di rigore cercando di sorprendere Russo, pronto a dire no. Il portiere bianco blocca sicuro anche la conclusione di Di Cesare in pieno recupero. Emmanuello invece approfittando di un errore in disimpegno degli ospiti fa partire una conclusione dalla distanza, che si spegne a fil di palo. L’Airone spreca una punizione da posizione ottimale: tiro troppo debole e centrale. Al Piola di Vercelli finisce 0-0. (Raffaella Lanza)

VARESE-BOLOGNA 1-3 — Corti (V) al 45’ p.t.; Cacia (B) al 15’ e al 20’, Sansone (B) al 37’ s.t. - Quando Daniele Cacia trova sulla sua strada il Varese, è sempre festa per lui: l’attaccante, che non andava in gol dalla gara con il Perugia del 19 gennaio, orchestra la rimonta del Bologna, trascinato alla vittoria con una doppietta, utile per rimpinguare il bottino personale contro i biancorossi (7 gol negli 8 precedenti giocati anche con altre maglie). Gli uomini di Lopez consolidano il terzo posto, allungando su Vicenza e Frosinone, e raccolgono la quinta vittoria consecutiva in trasferta mentre il Varese è sempre ultimo. La partita si gioca a senso unico, nella metà campo del Varese, dove gli ospiti mettono radici ma senza lanciare l’affondo giusto, almeno per tutto il primo tempo. Nonostante la supremazia, il Bologna fa fatica a essere pericoloso e Perucchini è pronto nelle due occasioni in cui viene chiamato in causa: al 26’ respinge un tiro di Zuculini e al 33’ è attento anche su una punizione di Casarini. I padroni di casa piazzano il colpo allo scadere della frazione: Mbaye respinge una botta di Jakimovski e la palla capita sui piedi di Corti che dalla lunetta fa partire il piatto di destro per l’1-0.Perucchini si fa applaudire anche nella ripresa, per una gran parata su un insidiosissima conclusione di Zuculini (10’). L’illusione di poter compiere l’impresa svanisce però in fretta per il Varese, che nella sua storia non ha mai battuto il Bologna: anche questa volta la tradizione regge perché al 15’ Cacia pareggia i conti con un destro dal limite. Perucchini salva ancora su Improta e poi su Sansone, nel giro di due minuti, fra il 17’ e il 18’, poi Cacia chiude di fatto i conti, anticipando Rea per mettere nel sacco il 2-1 al 20’. Sansone firma il 3-1 al 37’ e il pubblico di casa incomincia a contestare il vicepresidente esecutivo Antonino Imborgia. La partita si chiude con gli ultrà biancorossi che lasciano lo stadio: anche la seconda gara di Davide Dionigi è andata male, la squadra è ultima e ha fatto un solo punto nelle ultime cinque partite casalinghe.(Filippo Brusa)


L'esultanza di D'Angelo per l'1-0 al Bari. LaPresse



AVELLINO-BARI 2-0 — D'Angelo al 24' p.t., Trotta al 39' s.t. - L'Avellino, dopo la sconfitta a Carpi, si riprende nel migliore dei modi annientando il Bari 2-0 con un gol per tempo. Sono il capitano D'Angelo e Trotta (al 3° centro stagionale da gennaio) a regalare i meritati tre punti ai padroni di casa che si riprendono anche il terzo posto, in solitaria e a 2 punti dal Bologna. Il Bari, invece, dopo i 3 risultati consecutivi vede arrestare la marcia di avvicinamento ai play off. Rastelli rivoluziona completa l'undici di partenza optando per un 4-3-1-2 molto offensivo. Tanti cambi in tutti i reparti, anche in porta: Frattali prende il posto di Gomis. Nicola, invece, non cambia affidandosi al collaudato 4-3-3 con De Luca-Ebagua-Boateng. Partono a razzo i padroni di casa che cercano di sfruttare i calci da fermo. Al 1' sul corner di Sbaffo, Fabbro in area da pochi metri non riesce ad inquadrare lo specchio. Al 7' è Zito a calciare dalla bandierina, D'Angelo in mischia colpisce d'istinto, Guarna respinge e Contini completa il salvataggio spazzando via. Ma al 24', sempre sugli sviluppi di un calcio da fermo, l'Avellino riesce a passare. Zito da posizione defilata dal limite spara un bolide in porta, Guarna respinge come può proprio sulla linea e D'Angelo di testa ribadisce a rete. Colta di sorpresa l'intera retroguardia barese. La gara è maschia, fin troppo, il Bari prova la reazione al 26' con un siluro da 25 metri di Donati, Frattali è attento e devia in corner. L'ultima occasione della prima frazione arriva al 43' quando Castaldo da posizione defilata calcia di prima intenzione colpendo l'esterno della rete. Nella ripresa è il Bari che si fa maggiormente apprezzare, anche grazie ai successivi inserimenti di Nicola che tenta il tutto per tutto inserendo prima Galano e poi Caputo. Ma è Ebagua al 27' a sfiorare il pareggio: l'attaccante sfugge a Fabbro in area e spara in porta, ma Frattali è attento e blocca a terra. Al 34' Bellomo lancia Caputo che da solo in area non riesce ad agganciare la sfera sprecando un'ottima occasione. Ma un minuto dopo è l'Avellino, con il suo bomber Castaldo, a divorarsi il 2-0. L'attaccante da solo davanti la porta si vede bloccare il tiro da Guarna. L'appuntamento con il gol è solo rinviato perchè al 39' l'Avellino chiude i conti: uno-due tra Castaldo e Trotta, con quest'ultimo che dal limite spara di sinistro in porta, leggera deviazione, palo-gol. Può esplodere la gioia dei padroni di casa che vendicano il 4-2 dell'andata (prima del match qualche scaramuccia tra gli stessi calciatori negli spogliatoi). Grande delusione per il Bari e i suoi 800 tifosi (ferito uno steward ai tornelli d'ingresso). (Domenico Zappella)

ENTELLA-CITTADELLA — Lunedì ore 20.30

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CITAZIONE

Serie B: colpaccio Pescara a Carpi. Pari del Frosinone, bene il Bari, Avellino k.o.
Cade dopo due mesi la capolista, battuta 2-1 dagli abruzzesi. Dietro, però, rallentano le prime inseguitrici. Vittorie anche per Latina, Perugia e Trapani, con Serse Cosmi all'esordio in panchina


14 MARZO 2015 - MILANO
Dopo la netta vittoria dello Spezia sul Livorno e in attesa dei posticipi tra Bologna e Modena (domani alle 15) e tra Vicenza e Catania (lunedì alle 20:30), nel pomeriggio si sono giocate 8 gare della 31/a giornata di Serie B. Dopo quasi due mesi ha perso il Carpi, battuto 2-1 da un ottimo Pescara, una delle squadre più in forma delle ultime settimane. Alle spalle della capolista, frenano Frosinone (3-3 in casa con l'Entella) e Avellino, battuto 1-o a Lanciano. Convince il Bari contro il Varese, ottimo l'esordio di Serse Cosmi sulla panchina del Trapani, bene anche Perugia e Latina.


Bari-Varese: Il gol del momentaneo 2-0 di Boateng. LaPresse



BARI-VARESE 3-0 — Marcatori: Sabelli al 34' p.t., Boateng al 4' s.t., Galano al 36' s.t. Passa senza grandi sforzi il Bari di Davide Nicola su un Varese apparso rassegnato ad un destino amaro. Mai impegnato Guarna. Il ritorno in panchina di Bettinelli non ha certo giovato. Primo tempo illuminato soltanto dal gol del Bari. Minuto 34: magistrale punizione dal limite di Galano, la palla picchia sotto la traversa e rimbalza (forse) oltre la linea. L’arbitro Chiffi non concede il gol, ma ci pensa Sabelli a ribattere in rete. Per il resto, ritmo blando ed il Bari incapace di rendersi davvero insidioso. Anzi è il Varese al 13’ ad accarezzare l’idea del vantaggio: salva Contini su Rea. Un minuto dopo lo stesso Rea ferma Caputo lanciato da un pregevole assist di Bellomo. Al 24’ Schiattarella fa tutto da solo ed impegna Perucchini alla deviazione in angolo. La prima frazione si chiude con le reiterate proteste del Bari per un mani in area di Fiamozzi, non punito con un rigore apparso evidente. Il Bari parte di slancio nella ripresa e Caputo sfiora il raddoppio, dopo aver rubato palla a Borghese. Salva Perucchini in angolo. Al 3’ il 2 – 0 è fatto, lo firma Boateng a porta vuota sfruttando un errato disimpegno di Fiamozzi. Al 18’ ancora una fiammata del Bari: azione personale di Galano che chiude a lato. E’ lo stesso Galano al 36’ a firmare, comodamente, il terzo gol dei padroni di casa sfruttando un cross dalla sinistra di De Luca. Inconsistente la reazione del Varese. (Franco Cirici)

BRESCIA-LATINA 1-2 — Marcatori: Viviani (L) al 47' p.t., Caracciolo (B) al 7' s.t., Mangni (L) al 31' s.t. Vince la squadra che ne ha di più. Più energia, più convinzione, più gioco. Vince il Latina e il Brescia vede da vicino il baratro della retrocessione. I biancazzurri cedono a una rivale diretta sul loro campo, ancora una volta, mostrando una condizione deficitaria. La partita: Alhassan scalda i guanti di Arcari già dopo 1'. Il ritmo comunque è blando. Crimi dà una scossa al 15': controllo e destro, Arcari c'è. Il Brescia un po' meno e fatica tremendamente, bloccato dalla paura. Tanto che imposta spesso Antonio Caracciolo, già acciaccato nei giorni scorsi e costretto a chiedere il cambio al 21': dentro Tonucci. Decisamente meglio il Latina, che sfiora il vantaggio al 36': Bidaoui si beve Zambelli, il suo tiro-cross è deviato sul palo da Tonucci. Logico il vantaggio, che arriva al 47': punizione perfetta di Viviani, a segno così anche all'andata; Arcari immobile, laziali in vantaggio e fischi dello stadio Rigamonti. Nell'intervallo Calori prova a smuovere qualcosa nei suoi giocatori: dentro Andrea Caracciolo per rinforzare l'attacco, fuori Bentivoglio. E al 6' il Brescia pareggia: cross di Scaglia, l'Airone si sblocca e di testa segna il suo primo gol nel 2015, siglando l'1-1. Il Latina ha il merito di superare il momento difficile senza scomporsi e con Sowe sfiora pure il raddoppio in una mischia in area al 27'. Corvia costringe Bruscagin a un salvataggio sulla linea al 28', dopodiché è il nuovo entrato Doudou Mangni a infilare l'incrocio con un movimento e un tiro da campione. Il Brescia non c'è più. Il Latina viaggia a velocità-salvezza. (Gian Paolo Laffranchi)


Carpi-Pescara: l'esultanza di Sansovini e Bjarnason. LaPresse



CARPI-PESCARA 1-2 — Marcatori: Sansovini (P) al 7' s.t., Bjarnason (P) al 19' s.t., al 50' s.t. Sabbione (C). Il Pescara si conferma squadra del momento (4 vittorie e un pari negli ultimi 5 incontri) e sbanca il Cabassi, infliggendo il secondo k.o. casalingo alla capolista, che cade dopo 8 risultati utili. Il Carpi potrebbe passare dopo 8' quando Zuparic regala palla a Inglese con uno svarione davanti a Fiorillo, ma l'attaccante si fa ipnotizzare dal portiere pescarese. La risposta del Pescara passa dalla rovesciata di Melchiorri (16') deviata da Gabriel e nel finale dal colpo di testa di Salamon che sfiora il palo. In mezzo un'altra clamorosa chance per Di Gaudio (21') che dopo la sponda di Inglese spara alto da due passi, tradito da un rimbalzo fasullo. Nella ripresa la gara cambia subito: Zampano innesca Sansovini, bravo a battere in girata Gabriel dopo 6' (rete numero 10, 6 col Pescara). Si interrompe così dopo 678' l'imbattibilità di Gabriel, che dopo 16 gare torna a prendere gol su azione. Al 19' è Bjarnason (sesto gol anche per l'islandese) a chiudere i conti con un tocco sottomisura sulla punizione tesa di Politano. Carpi vivo solo al 95' quando Sabbione (primo gol in B) in mischia su punizione di Porcari accorcia le distanze sul fischio finale di Pezzuto. (Davide Setti)

CITTADELLA-CROTONE 0-0 — Un tempo a testa, un punto per ciascuno nello scontro diretto tra due squadre che lottano per la salvezza. La partenza è del Crotone, il primo pericolo per la porta difesa da Pierobon dopo 4 minuti, con Suciu, smarcato da Torregrossa, che si trova davanti al portiere, bravo a respingere la conclusione di piede. Coralli è fermato in area al momento del tiro, quindi Dezi impegna Pierobon dalla distanza. Altra ghiotta occasione per il Crotone alla mezz’ora, con il colpo di testa di Dezi all’altezza dell’area piccola, il pallone termina sul fondo. Il Crotone fa girare palla velocemente – uno, due tocchi – il Cittadella invece fatica a sviluppare la manovra, così è ancora la squadra di Drago a sfiorare il vantaggio al 40’, Torregrossa in ripartenza impegna a terra Pierobon, sulla respinta Matute calcia incredibilmente fuori da due passi. Riparte con maggiore determinazione il Cittadella, e al 19’ Scaglia, di testa, fallisce l’1-0 a porta vuota. Si gioca prevalentemente nella metà campo del Crotone che paga gli alti ritmi del primo tempo, ci prova Coralli al 29’, pallone alto sulla traversa, quindi due volte Sgrigna: primo tiro centrale, il secondo fuori bersaglio. (Simone Prai)


Frosinone-Entella: l'esultanza degli ospiti. LaPresse


FROSINONE-ENTELLA 3-3 — Marcatori: Sforzini(E) al 14' p.t., al 32' p.t. e al 47' s.t., Dionisi (F) al 37' p.t. e al 22' s.t., Ciofani (F) al 41' p.t. Partita rocambolesca al Matusa tra Frosinone ed Entella che hanno chiuso sul 3-3, ma sul risultato finale pesano come macigni le cervellotiche decisioni dell’arbitro Aureliano. Il fischietto bolognese, infatti, ha espulso Soddimo al 22’ del primo tempo per una involontaria sbracciata ai danni di Belli e, poi, nei minuti finali di recupero (47’) ha regalato il rigore agli ospiti (Lanini si è lasciato cadere in area senza che nessuno lo toccasse). L'Entella va sul 2-0 con doppietta di Sforzini al 14’ e 33’ del primo tempo, ma prima Dionisi (37’) e poi Daniel Ciofani (40’) hanno riequilibrato le sorti della gara. Nella ripresa al 21’ il sorpasso dei ciociari con un rigore trasformato da Dionisi (fallo di Cesar ai danni di Ciofani) e definitivo pareggio, sempre su rigore, dell’Entella con Sforzini che firma così una tripletta. A fine partita, dopo i rossi a Crivello e allo stesso Sforzini, dura a contestazione dei tifosi di casa tanto che l'arbitro ha dovuto lasciare lo stadio dopo un’ora a bordo di un’auto civetta della polizia. (Maurizio Di Rienzo)
LANCIANO-AVELLINO 1-0 — Marcatori: Piccolo al 34' p.t. L’Avellino arriva a Lanciano sostenuto da più di mille tifosi e cerca di imporre il suo gioco ma stecca clamorosamente. La squadra di D’Aversa non si fa trovare impreparata e disputa una buona gara tenendo bene il campo. Il Lanciano crea moltissimo con Mammarella, vero riferimento per il gioco d’attacco con una infinità di traversoni con il suo mancino sempre preciso. Gioca bene il centrocampo dove Bacinovic organizza bene le incursioni di Vastola e Grossi, sostituiti nella ripresa da Di Cecco e Paghera. Si muove molto il tridente offensivo con Monachello molto ispirato, Thiam un po’ abulico ma pur sempre pericoloso e Piccolo intraprendente più del solito, risultando alla fine il più in presente sottoporta con un tiro al 25’ che ha preceduto il gol maturato al 34’ . La difesa irpina va in confusione, lasciando libero l’esterno rossonero davanti all’incolpevole Gomis. L’Avellino cerca di reagire nella ripresa con Trotta vicino al gol in due occasioni al 3’ e soprattutto al 7’ quando, da favorevole posizione, tira alto. Nella ripresa la gara è meno intensa rispetto ai primi quarantacinque minuti con il Lanciano che gioca di rimessa cercando di sorprendere gli avversari. Al 18’ Monachello, sicuramente il migliore in campo, supera tutti in velocità con tiro sul palo alla destra di Gomis ormai battuto. Per Rastelli la constatazione che la sua squadra ha fatto un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni con un centrocampo che ha costruito poco e male. (Fiorenzo Carlini)


Perugia-Pro Vercelli: Marco Ezio Fossati festeggia la rete del momentaneo 3-0. LaPresse



PERUGIA-PRO VERCELLI 3-2 — Marcatori: autogol di Bani (PV) al 17', Fossati (PG) su rigore al 10' s.t., Ardemagni (PG) al 22' s.t., Coly (PV) al 34' s.t., Sprocati (PV) al 44'. La gara si è chiusa con l’assedio della Pro Vercelli alla ricerca di un pareggio che ad un certo punto sembrava pressoché lontano, con il Perugia avanti sul 3-0. Invece nel finale c’è stata la reazione dei piemontesi, che si è però fermata a due reti, non impedendo quindi agli umbri di conquistare il quarto successo nelle ultime sei gare. La sconfitta aggrava la posizione della squadra di Cristiano Scazzola nella lotta per la salvezza. La Pro Vercelli ha stentato ad entrare in partita e il Perugia ne ha approfittato per passare in vantaggio con un gol contestato dai piemontesi, ma comunque regolare: il cross dalla fascia destra di Faraoni è stato deviato in rete da Bani nel tentativo di anticipare davanti alla porta Ardemagni, per il quale l’assistente Cangiano aveva segnalato la posizione di fuorigioco, ma l’arbitro giustamente ha ritenuto passiva la posizione dell’attaccante degli umbri, convalidando il gol. Il Perugia ha tenuto in mano la partita e all’inizio della ripresa ha premuto ancor di più, trovando il gol del raddoppio su calcio di rigore trasformato da Fossati. Poi lo stesso Fossati ha avuto la palla buona per segnare, ma il suo colpo di testa su traversone di Lanzafame è stato respinto dal portiere. Ma il tris è stato calato poco dopo sul calcio d’angolo di Fabinho, con Ardemagni che ha arpionato la palla ed ha insaccato. Con il triplo vantaggio il Perugia allenta la tensione e la Pro Vercelli ne approfitta andando a segno con Coly, svettando su tutti in area e colpendo di testa su una punizione laterale. Nel finale Koprivece è prima determinante su una girata in area di Ardizzone (da poco in campo al posto di Emmanuello) e poi nell’azione successiva si è fatto sottrarre la palla in area da Di Roberto, con il rimpallo che ha favorito l’ex Sprocati, che ha infilato la porta sguarnita. (Antonello Menconi)


Serse Cosmi, prima partita alla guida del Trapani. LaPresse



TRAPANI-TERNANA 4-2 — Marcatori: Aramu (TR) al 7' p.t., Curiale (TR) al 10' p.t. e al 29' s.t., Ceravolo (TE) al 14' p.t., Bojinov (TE) al 20' p.t., Abate (TR) al 39' p.t. All’esordio di Serse Cosmi sulla panchina della squadra siciliana il Trapani torna al successo dopo 10 partite e ridà ossigeno alla propria classifica. La Ternana, senza vittorie da 6 giornate, gioca la partita a viso aperto ma paga a caro prezzo alcune disattenzioni. Che in campo sarebbe stata battaglia lo si è visto sin dalle prime battute, con il Trapani subito avanti e al 7’ già in gol su una azione insistita di Barillà, cross per Aramu e girata al volo nell'angolo basso. La Ternana soffre le incursioni sulla fascia di Barillà e Rizzato e su un cross di quest’ultimo, tre minuti dopo, Sala ha una incertezza così Curiale poteva spingere il pallone in rete per il 2-0. Era solo il preludio di un primo tempo pirotecnico perché al 14’, sugli sviluppi di un fallo laterale, la difesa siciliana rimaneva colpevolmente ferma e Ceravolo ne approfittava per battere Gomis. Il pareggio della squadra umbra arriva al 20’: sulla trequarti sinistra Gavazzi approfittava di un rimpallo favorevole per involarsi verso il fondocampo e con un perfetto cross innescava dalla parte opposta il colpo di testa vincente di Bojinov. La sagra del gol continua al 39’ con il terzo gol del Trapani: angolo di Rizzato, prolunga di testa Perticone e Abate, sempre di testa, mette la palla dentro. Il risultato rimane in bilico perché la Ternana non sta a guardare. Ad inizio di ripresa Tesser mette dentro Avenatti e al 14’ Ceravolo ha palla del pari ma Gomis compie una prodezza e gli ribatte la conclusione ravvicinata. Vicino al gol anche il Trapani al 22’ su un angolo di Nadarevic corretto di testa da Curiale ma Sala gli ribatte la palla in angolo. Al 29’, però, giunge la rete che chiude definitivamente i conti. Curiale sfrutta una disattenzione della difesa umbra e si invola in area. Sala gli anticipa la conclusione ma la palla rimane sui piedi di Curiale che sigla il 4-2.

(Franco Cammarasana)

Gazzetta


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Giallo Entella: su un foglio in panchina la scritta "Pareggeremo su rigore" e al 92' rigore fu
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I calciatori della Virtus Entella



Redazione Goal Italia

15/mar/2015 10.35.20
Un foglio trovato sulla panchina dell'Entella con la scritta "pareggeremo su rigore" ha fatto scoppiare un caso a Frosinone, perchè l'Entella ha pareggiato su rigore al 92'.

E' terminato 3-3 il match di Serie B fra Frosinone ed Entella. Una partita ricca di colpi di scena quella del 'Matusa', con l'Entella in doppio vantaggio che si fa raggiungere nel primo tempo e poi superare nella difesa. Al 92', poi, un rigore, alquanto generoso concesso dall'arbitro Aureliano alla formazione ospite ha permesso all'Entella di pareggiare la gara, per la disperazione di squadra e pubblico frusinate.

Tutto normale, comunque, se non fosse, come riferisce 'Il Messaggero', per quel foglio rinvenuto dopo la gara sulla panchina dell'Entella da un vigile del fuoco in servizio nello stadio e poi consegnato al rappresentante della Procura Federale presente al 'Matusa'. "Pareggeremo su rigore" la scritta trovata sul foglio, la qual cosa ha fatto tingere di giallo un finale di gara che sembrava dover suscitare polemiche solo riguardo la legittimità o meno del penalty concesso.

In sala stampa, nel dopo-gara, sono fioccate le accuse. "Di sicuro la gara contro l'Entella non finisce qui, però di più non posso aggiungere", ha dichiarato il direttore generale del Frosinone, Ernesto Salvini. Intanto, come rivela ancora 'Il Messaggero', il presidente frusinate Maurizio Stirpe, ha già telefonato al presidente della FIGC Tavecchio per chiedere ogni accertamento su quanto avvenuto e sul foglio ritrovato. "Sono rimasto sorpreso, ne ho parlato con Tavecchio, al quale ho chiesto che non si tralasci nulla", ha affermato Stirpe.

E ad alzare i toni della polemica, poi, ci ha pensato anche il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, che chiama in ballo addirittura le ormai famose dichiarazioni di Lotito riguardo la promozione in A delle 'piccole' squadre... "Se la vicenda del bigliettino dovesse essere confermata - ha detto Ottaviani, come riferisce 'Il Messaggero' - getterebbe ulteriori ombre su tutto il sistema calcio. Non fosse altro, perché tutto questo avviene all'indomani delle fameliche parole di Lotito, con le quali il patron della Lazio auspicava che il Carpi e il Frosinone non andassero in serie A". Foglietto solo scaramantico o c'è qualcosa di più sotto? Vedremo come andranno le indagini che sicuramente verranno avviate dalla FIGC.

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Settimana da dimenticare per l'Entella: arrestato il presidente Gozzi
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Antonio Gozzi, presidente dell'Entella
Getty


Redazione Goal Italia

17/mar/2015 11.05.46
Il presidente della Virtus Entella, Gozzi, è stato arrestato per tangenti in Belgio. A comunicarlo è la Duferco, società siderurgica della quale è amministratore delegato.

Non bastasse il brutto pasticcio di Frosinone con il biglietto galeotto in panchina , un'altra pessima notizia sconvolge il mondo della Virtus Entella . Lunedì sera, infatti, è stato arrestato il presidente della società ligure Antonio Gozzi .

L'arresto è avvenuto a Bruxelles ed è stato confermato da un comunicato della società siderurgica Duferco, di cui Gozzi è amministratore delegato. Secondo quanto si legge nel comunicato, sarebbe riconducibile a un presunto giro di tangenti scoperto proprio dalla polizia belga.

Secondo quanto riporta la Duferco, il presidente dell'Entella sarebbe stato convocato dal giudice istruttore per un chiarimento su un caso di tangenti pagate in RD Congo ad alcuni ufficiali pubblici ma, una volta presentatosi, sarebbero invece immediatamente scattate le manette con l'accusa di corruzione.

Gozzi e il sindaco di Waterloo, Serge Kubla, sono sospettati di aver escogitato un piano per diversificare le attività della Duferco in Congo nel settore dei giochi d’azzardo e nel sito Metallurgical Maluku.

Si legge nel comunicato: "Duferco deplora questa privazione della libertà, tanto più che Gozzi e Croci si sono recati dall’Italia a Bruxelles per rispondere all’invito del giudice istruttorio.

Questa maniera di procedere non si può che interpretare come un mezzo di pressione inammissibile. Duferco rispetta un codice etico restrittivo sin dalla sua fondazione e sottolinea pubblicamente che sia Gozzi sia Croci godono oggi più che mai della totale fiducia del gruppo e dei suoi azionisti".

Nessun dubbio sulla correttezza del proprio presidente neppure da parte dell'Entella che con un comunicato diramato nella mattinata di martedì spiega: "Il nostro presidente Antonio Gozzi si è presentato spontaneamente in Belgio per essere ascoltato dal Giudice Istruttore Claise in merito al "caso Kubla", un'indagine riguardante un'ipotesi di corruzione di un funzionario del Congo, paese nel quale il Prof. Gozzi, insieme ad alcuni soci, ha compiuto interventi di natura finanziaria.

In attesa di dimostrare la sua inequivocabile e totale estraneità alla vicenda, è stato trattenuto a Bruxelles per completare la ricostruzione dei fatti. Confidiamo in un rapido accertamento della verità da parte della giustizia belga e aspettiamo il Pres per la partita di sabato: Entella - Catania".

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Edited by Cocteau Twins - 28/3/2015, 13:15
 
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Serie B, il Carpi vola con Super Lasagna. Panucci k.o. a Bologna
Una doppietta dell'attaccante regala i tre punti alla capolista, che rimane a +9 sulla squadra di Lopez. I rossoblu passano 2-0 col Livorno grazie alle reti di Oikonomou e Sansone e tornano a segnare al Dall'Ara dopo 521' di digiuno; 2-2 fra Spezia e Pescara


28 MARZO 2015 - MILANO
Continua la galoppata del Carpi verso la Serie A: la squadra di Castori passa 1-2 al Menti contro il Vicenza grazie alla doppietta di un super Lasagna e mette fine alla serie di undici risultati positivi consecutivi dei biancorossi. Restano dunque nove i punti di distacco della capolista dal Bologna, che al Dall'Ara ritrova la vittoria contro il Livorno dopo due pareggi consecutivi e torna a segnare davanti al proprio pubblico mettendo fine a 521 lunghissimi minuti di astinenza. Decidono nel secondo tempo le reti di Oikonomou, che regalano tre punti d'oro a Lopez e permettono ai felsinei di consolidare il secondo posto. Un punto a testa fra Spezia e Pescara, entrambe in piena corsa playoff e coi liguri capaci di agguantare il 2-2 a dieci minuti dal 90' pur avendo giocato in inferiorità numerica dal 48' in avanti.


Kevin Lasagna festeggia il gol del 2-0 per il Carpi. Lapresse




VICENZA-CARPI 1-2 — Lasagna (C) 3', 16', Cocco (V) 50' - Onore al Carpi, gran bella squadra, ma il Vicenza merita eccome di stare là sopra. In un Menti esaurito Vicenza e Carpi regalano spettacolo. La squadra di Castori piazza un uno-due micidiale in 16', protagonista assoluto Lasagna, che "cucina" la difesa in contropiede e fa appena intravedere a Vigorito i due palloni che si insaccano. E dire che il Vicenza, almeno nella prima fase di gioco, è padrone del campo e attacca con pericolosità. Ma il Carpi non sta lassù per niente: Porcari e compagni sono davvero tanta roba sia in qualità che in quantità. Brighenti, Cocco e Giacomelli vanno vicini al gol nei primi minuti con il Carpi già avanti grazie al diagonale di Lasagna. Dopo il raddoppio, la capolista amministra ed attua un pressing asfissiante che annebbia l'undici di Marino. Ma nel cuore del primo tempo i padroni di casa vanno vicini ad accorciare con la deviazione volante di Cocco; Gabriel si supera. Al 45' Letizia manca lo 0-3. Ricca anche la ripresa. Dopo una manciata di secondi Cocco chiama il rigore per un fallo di mano di Romagnoli, ma si prosegue. Poi al 6' il Vicenza sfonda e segna con Cocco su penetrazione di Di Gennaro. Al 9' Giacomelli (migliore in campo) ne dribbla tre e calcia, ma Gabriel è bravissimo. Nel frattempo c'è spazio anche per Mbakogu da una parte e Ragusa, al rientro dopo lungo stop per infortunio, dall'altra. Come se ci fosse bisogno di accendere una partita già stracolma di emozioni. Al 45' il guizzo di Mbakogu, ma Vigorito ci arriva e devia in corner. (Marta Benedetti)


La gioia di Oikonomou dopo il gol dell'1-0 Bologna. Lapresse


BOLOGNA-LIVORNO 2-0 — Oikonomou 60', Sansone 78'. Dopo oltre due mesi e una siccità offensiva di 521 minuti, il Bologna torna al successo e al gol al Dall'Ara contro un Livorno deludente e non ancora rivitalizzato dalla cura Panucci (due ko in due partite). Il gol di Oikonomou al 15' della ripresa, dopo un pasticcio fra il portiere Mazzoni e il centrale Emerson, sblocca i rossoblù che poi legittimano il successo con il diagonale di Sansone, migliore in campo. All'inizio le squadre ricordano con una maglietta Piermario Morosini, scomparso il 14 aprile 2012 quando era in amaranto, e Lopez ridisegna il Bologna con l'inedito 3-5-2. Serve un po' per assimilare il cambio di modulo, le trame sono abbastanza confuse, con poca qualità, ma i rossoblù hanno comunque il merito di provarci con voglia pur senza precisione. Zuculini è una spanna sopra tutti nel primo tempo, sulla destra è imprendibile e da lì arrivano i suggerimenti per Cacia (sforbiciata centrale al 15') e Sansone (26') che non riescono però a concretizzare. Il Bologna reclama un rigore al 31' per un contatto in area Emerson-Sansone, mentre il Livorno bada soprattutto a difendersi e al 41' ha una buona opportunità con la punizione di Vantaggiato dal limite, violenta ma centrale e bloccata da Da Costa. Il ritmo cala nel secondo tempo, complice anche una giornata piuttosto calda, ma al 15' arriva il gol tanto atteso al Dall'Ara: su una punizione di Laribi, Mazzoni frana in uscita su Emerson e per Oikonomou è facile depositare in rete. La reazione del Livorno non c'è e al 33', dopo combinazione con Cacia, arriva il diagonale da sinistra di Sansone che mette in ghiaccio la partita riportando il sorriso al Dall'Ara nonostante il brivido provocato dal palo sull'incornata di Galabinov al 44'. (Luca Aquino)


L'esultanza di Brezovec dopo il gol del momentaneo 1-1. Lapresse


SPEZIA-PESCARA 2-2 — Melchiorri (P) 33', Brezovec (S), Brugman (P) 56', Stevanovic (S) 80'. Un pareggio sofferto per tutti quello fra Spezia e Pescara, con gli ospiti sempre avanti e i liguri ad inseguire, giocando tutto il secondo tempo in inferiorità numerica. Conferma il modulo e gli uomini dello scorso turno Bjelica, sostituendo soltanto gli assenti nazionali Bianchetti e Bakic con Datkovic e Brezovec, mentre Baroni risponde in maniera prudente con Zampagno avanzato davanti a Pucino ed affidandosi alla coppia d’attacco Melchiorri-Sansovini. La prima occasione per passare in vantaggio ce l’hanno gli spezzini al 19’, ma Catellani, che si ritrova tra i piedi il pallone respinto da Fiorillo, si vede ribattere dal corpo di Fornasier, la conclusione a porta sguarnita. A passare in vantaggio sono gli abruzzesi: sul filtrante di Brugman, si inserisce Melchiorri e infila con un rasoterra Chichizola in uscita, tra le gambe (33’). Prima dell’intervallo il pareggio: De las Cuevas conquista un fallo vicino alla lunetta e lo specialista Brezovec, sul calcio di punizione conseguente, al 46’, la piazza all’incrocio dei pali. Ad inizio ripresa protesta Situm per un fallo subìto in area da Zuparic, ma dopo un minuto lo Spezia rimane in dieci a causa dell’entrata in ritardo di Giannetti su Brugman che vale, per l’attaccante spezzino, il secondo giallo e l’espulsione. All’11’ ecco il nuovo vantaggio ospite: in contropiede Melchiorri si porta a spasso Valentini e Chichizola, poi cede al centro dove Brugman appoggia dentro l’1-2. Potrebbero fare tris al 24’ gli uomini di Baroni, ma Melchiorri, dopo aver saltato Chichizola, liscia il pallone nell’area piccola e Situm libera. Il meritato pareggio arriva al 35’ con Stevanovic che tocca dentro, vicinissimo alla riga di porta, dopo il corner di Brezovec e il tocco di Nenè. Lo Spezia chiude attaccando, mentre il Pescara, inspiegabilmente, tenta solo qualche contropiede senza osare più di tanto.

(Marco Magi)
Gasport
 
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PAG Posted on 1/4/2015, 17:58     +1   -1
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PAG Posted on 1/4/2015, 21:26     +1   -1
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Il Carpi vince 3 a 0 in casa contro il Bologna. La Serie A è sempre più vicina.
 
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