| Ammazza nessuno ha fatto la rassegna stamattina? Tra 400 mod che ci sono..'tacci vostra! CITAZIONE Svolta Juve: raggiunto accordo con Nastasic! Emissario di Marotta a Manchester: si tratta per un prestito con obbligo di riscatto. Rugani, il punto
Svolta Juve: raggiunto accordo con Nastasic!
Con l’arrivo di Mangala, il serbo è sul mercato. Emissario di Marotta a Manchester: si tratta per un prestito con obbligo di riscatto. Rugani sarà sicuramente bianconero nel 2015
TORINO, 5 agosto 2014 - Qualcosa si sta muovendo. Nastasic non è lontano, Lavezzi si può avvicinare e Chicharito Hernandez resta nel mirino. La Juve al momento balla su questi tre nomi con la speranza, per altro concreta, di chiudere per due. Un difensore e un attaccante, per consegnare a Massimiliano Allegri una rosa completa e competitiva sotto tutti i punti di vista: c’è uno scudetto da rivincere per la quarta volta consecutiva e una Champions League da onorare il più a lungo possibile. In mezzo a questi due prestigiosi obiettivi, la Coppa Italia. Ci sarà bisogno di tutti, Allegri dovrà diligentemente centellinare le forze. Beppe Marotta sta lavorando con grande determinazione per chiudere al più presto la campagna acquisti, visto che manca meno di un mese all’inizio del campionato. Per Nastasic e Lavezzi si attendono i via libera tanto attesi: per il difensore serbo è praticamente certo, per l’argentino c’è da aspettare ancora un po’, ma non troppo.
Svolta Mangala Il City, infatti, sta per annunciare l’acquisto, per una cifra vicino ai 40 milioni, del fortissimo centrale francese Eliaquim Mangala che gioca nel Porto. Un rinforzo che Pellegrini ha chiesto e ottenuto per poter conquistare anche la Champions dopo aver vinto il campionato. Ed è chiaro che a questo punto Matija Nastasic è di troppo e sarà messo sul mercato. Il serbo, classe 1993, piace molto alla Juventus. In queste ore, a quanto ci risulta, un emissario di Marotta è a Manchester a parlare col City. Con il giocatore, tramite i suoi procuratori (gli stessi di Stevan Jovetic, altro obiettivo bianconero), c’è già l’intesa. Ma la trattativa non è facile, anche se spuntano degli spiragli positivi: la Juve chiede il prestito con diritto di riscatto e in un primo tempo gli inglesi avevano detto no. Adesso si discute per un prestito con obbligo di riscatto e la situazione comincia ad essere considerata dal City.
In uscita Nel frattempo, al capitolo “difensori ceduti” si iscrive il nome del danese Frederik Sorensen che oggi firmerà il contratto col Leeds. Marotta lo presta agli inglesi per una cifra di poco inferiore al milione di euro, con un diritto di riscatto da “trattare” fra meno di un anno. Il giovane Daniele Rugani, in comproprietà fra Juve ed Empoli, resterà in Toscana per un’altra stagione. Intanto il giocatore ha rinnovato il contratto con i campioni d’Italia fino al 2019. A giugno 2015 i bianconeri lo riscatteranno di sicuro.
Fonte: Tuttosport (estratto dall'articolo a firma di Forte-Milone) CITAZIONE Allegri: "Vidal e Pogba felici di restare con noi. Voglio sfruttare le capacità offensive di Paul"
Prime parole di Massimiliano Allegri dall'Indonesia, riportate da"gazzetta.it". Argomenti, preparazione alla nuova stagione, con la prima amichevole contro le Isl Stars a Giacarta e, immancabile, il mercato:
"Non conosco molto il calcio indonesiano, so che si sta sviluppando. Sarà un buon test di allenamento contro ragazzi che cercheranno di mettersi in evidenza. L’obiettivo della partita di domani è cercare di migliorare la condizione fisica. Siamo solo alla prima settimana di lavoro dei nazionali. Tutte le partite sono utili perché ne faremo solo quattro prima dell’inizio del campionato. Novità tattiche? In questo momento insisto con la difesa a tre, poi più avanti proveremo delle alternative".
Qualcosa di nuovo però potrà vedersi subito con un Pogba più offensivo rispetto al passato: "Cercherò di sfruttarlo di più nella fase offensiva. E’ uno dei migliori giovani del mondo, con enormi qualità tecniche e fisiche. Però ha ancora tantissimi margini di miglioramento".
Infine il mercato, voce cessioni illustri: Allegri è in perfetta sintonia con la società. Da Vinovo quindi, non parte nessuno dei nomi illustri: "Vidal e Pogba sono molto contenti di restare qui e io sono molto contento di allenarli".
TuttoJuve.com CITAZIONE Pogba: "Futuro non mi interessa, non penso al contratto. Allegri? Pronti a lavorare insieme con assoluta armonia"
Da Giakarta rimbalzano anche le dichiarazioni di Paul Pogba, protagonista della conferenza stampa assieme a Massimiliano Allegri: "Il futuro non mi interessa. Io vivo il presente - le parole del centrocampista francese raccolte dall'inviato de "La Gazzetta dello Sport" GB Olivero -. Sto lavorando bene sul campo, non penso al contratto e non ho incontri in programma con Agnelli o Marotta. Differenze tra Conte e Allegri? Sono entrambi grandi allenatori, con cui ho trovato un ottimo feeling dall’inizio. Adesso Conte è andato via e c’è Allegri. Ci siamo conosciuti da poco, abbiamo parlato un po’ nel week-end, siamo pronti a lavorare insieme con assoluta armonia".
"Sono sorpreso ed entusiasta nel vedere tutti questi tifosi qui in #Indonesia. Vogliamo offrire un bello spettacolo domani", ha aggiunto Pogba, come riporta il profilo twitter della Juventus.
TuttoJuve.com CITAZIONE Juve, avanti tutta su Lavezzi. L'argentino colpo per gli ultimi giorni di mercato? Il prezzo potrebbe scendere a 15 mln. L'alternativa è Hernandez Juve, avanti tutta su Lavezzi
PSG vicino a Di Maria, l’ex napoletano a Parigi è sempre più chiuso TORINO, 5 agosto 2014 - L’affaire Lavezzi Quasi fatta, intanto, per Angel Di Maria al Paris Saint-Germain: l’arrivo dell’argentino metterebbe in disparte Lavezzi, il fuoriclasse che Allegri accoglierebbe a braccia aperte e sul quale è confermato il pressing del Liverpool. Pure in questo caso il club di corso Galileo Ferraris ha intenzione di muoversi secondo le logiche del prestito con diritto di riscatto, anche se nel momento in cui la situazione in bilico del Pocho a Parigi dovesse trascinarsi fino agli ultimi giorni di mercato (senza, dunque, il rinnovo del contratto in scadenza nel 2016), a quel punto il giocatore potrebbe davvero stufarsi e chiedere una cessione a prezzi più bassi: dai 20 attualmente richiesti ai 15 ipotizzabili verso fine mese. Quanto a Hernandez, i rapporti col Manchester United sono ben più oliati rispetto a quelli che intercorrono fra la Juve e il Psg: già, a Van Gaal continua a piacere Vidal e qualsiasi soluzione resta in ballo, fra la proposta di prestito con diritto di riscatto avanzata dai bianconeri e la possibilità concreta che da Manchester vadano via i giocatori poco graditi all’ex ct dell’Olanda, come Hernandez. Fonte: Tuttosport (estratto dall'articolo a firma di Forte-Milone) Lavezzi sempre più in orbita Juve, Milan lontano
ROMA, 5 agosto 2014 - Al Milan il mercato è pericolosamente in stallo. Pippo Inzaghi vuole un esterno, ma Lavezzi è in orbita Juventus (per l'argentino, al momento, servono 20 milioni di euro) e Cerci è lontano. Senza soldi, non si può fare il mercato. Il Liverpool sembra essersi defilato per Balotelli e il Flamengo ha fatto dietrofront per Robinho. Il club brasiliano stava provando a realizzare un'operazione colletta per riportare Binho in Brasile fino a dicembre. Il Flamengo si sarebbe fatto carico di un terzo della somma dell'ingaggio, mentre i rimanenti due terzi avrebbero dovuto sborsarli gli ex dirigenti PlPnio Serpa Pinto e Jorge Rodrigues, ma i due imprenditori si sono tirati indietro. Perin e Reina gli obiettivi per i pali. Il Verona chiude (biennale) per Rafa Marquez dal Leon e Luna Rodriguez (prestito dall’Aston Villa). Fonte: Il Messaggero (estratto dall'articolo a firma di L. Pasquaretta) Juve, in arrivo uno tra Lavezzi, Hernandez, Pastore e Jovetic
MILANO, 5 agosto 2014 - Oltre a Fellaini, anche Nani e Hernandez sono in uscita dal Manchester United e in questo caso potrebbe tornare in scena la Juve. È cosa nota che al club inglese piace Vidal, è cosa altrettanto nota che i bianconeri hanno blindato a più riprese il cileno, che ora è in tournée con la squadra in Indonesia (accolta dall’entusiasmo di 500 tifosi locali). Le sorprese, però, potrebbero non essere finite. I bianconeri, poi, devono ancora inserire due tessere nel puzzle da consegnare a Massimiliano Allegri. Un attaccante: piacciono Hernandez appunto, Lavezzi (sul quale si è inserito anche il Liverpool, che avrebbe pronta un’offerta da 23 milioni), Pastore e Jovetic. E un difensore: l’ad Marotta segue Manolas, Nastasic e Balanta. Fonte: Corsera (estratto dall'articolo a firma di F. Bonsignore) Fonte: Corsport (articolo a firma di Tullio Parisi) CITAZIONE GdS: "Juve, accoglienza a Giacarta sorprendente: Thohir non sarà contento". TS: "Juve-Inter, duello commerciale in Indonesia: bacino contro fan club"
Fonte: GdS (articolo a firma di G.B. Olivero) Agnelli lancia la grande sfida in casa Thohir Quasi una "provocazione" commerciale in Indonesia: è qui il più ricco bacino di tifosi juventini all'estero. Ma c'è anche il più grande fan club interista (20.000 associati) al di fuori dell'Italia
GIACARTA, 5 agosto 2014 - Ve lo possiamo assicurare, l'abbiamo toccata con mano: Giacarta non è fatta di cartone. L’antefatto Addì, 15 ottobre 2013. Andrea Agnelli pubblica sul suo profilo Facebook una battuta ironica: «La capitale indonesiana ribattezzata oggi... non più Jakarta ma Jakartone». E adesso la Juventus proprio qui è sbarcata, con il suo carico di giocatori e di scudetti, di business e di sfide. La Juve a casa Thohir. E' la pagina di storia odierna, che si porta appresso - però - un passato pesante di 8 anni, da quel titolo del 2006 che i bianconeri si videro sfilare dalle mani da calciopoli, fino a un approdo istituzionalizzato nella sede dell'Inter di Massimo Moratti. Per gli juventini lo scudetto del 2006 non è mai stato in realtà portato via, il conteggio bianconero continua ad annoverarlo così come quello del 2005. Gli interisti al contrario se lo tengono ben stretto, e allora di mezzo possono transitare anche sfottò, costruiti all'interno di una rivalità che emerge di continuo come un fiume carsico. Per i bianconeri «è solo di cartone» quello scudetto che l'Inter si attribuisce. Ma quando scrisse quel messaggio non pensava di certo, il presidente della Juve, che a Giacarta ce li avrebbe portati per davvero, i suoi giocatori. Ora: l'ha fatto apposta, per andare a pestare i piedi proprio al collega Erick, proprio a casa sua, dove è nato 44 anni fa, dove ha creato un impero editoriale e televisivo? Un mese fa la Juve ha apposto la sua ciliegina sulla torta dell'Australia e di Singapore. L'organizzazione lampo della trasferta in Indonesia, in aggiunta, appare come una sfida all'ennesima potenza, stavolta non su un campo di calcio ma nel rettangolo del business, il marketing, il merchandising, gli sponsor. Agnelli che va a vendere la Juve proprio qui, per far lievitare il fatturato del club: ma certo che l'ha fatto apposta, vista la potenza che sta diventando l'Indonesia, già da tempo nel G20: 240 milioni di abitanti, sedicesima economia mondiale, cresce del 6 per cento ogni anno. Duello continuo Tre giorni dopo Jakartone, Massimo Moratti commentò: «Agnelli mi aveva scritto questa battuta in un sms molto affettuoso sia per me sia per la società. Forse è stato ingenuo pubblicarla, ma è appunto una battuta di spirito e finisce lì». In realtà si alzò subito un polverone sul web, con battaglie dialettiche tra i tifosi. Che andavano a intrecciarsi con bordate ben di altro peso. Tanto per dire: «Noi lo scudetto nel 2006 lo abbiamo vinto sul campo con 91 punti, qualcun altro se l'è visto recapitare sulla scrivania. Lo hanno chiamato lo "scudetto degli onesti", ma a questo punto è lo scudetto dei prescritti», sentenziò Agnelli nell'agosto del 2011. «Calciopoli? Questo tema mi annoia», aveva già detto. E Moratti, di rimando: «Ah, il giovin signore... mi dispiace di averlo annoiato. Le magagne al tempo di calciopoli c'erano. Se vuole uno scudetto ne scelga un altro, quello del 2006 è nostro». E si potrebbe continuare. Ma adesso. Adesso c'è Thohir. Epperò non è che le cose vadano tanto meglio, senza neanche dover ricordare, qui, le bastonate che Conte e Mazzarri si scambiarono nella scorsa estate, quando la Juve era in tournée negli Usa. «L'Inter è un club poco serio» fu l'invettiva di Marotta, una delle tante in realtà, dopo che saltò in aria lo scambio Guarin-Vucinic, a gennaio. L'ad invocò una telefonata chiarificatrice di Thohir ad Agnelli. Che non arrivò mai. Il caffé della pace fu bevuto il 28 aprile scorso, quando in Lega il presidente dell'Inter si trovò di fronte Agnelli: per la prima volta. Chiacchierarono per qualche minuto al bar, tra un sorso e l'altro. Pochi sorrisi. Molto sulle sue Agnelli. Ma anche Erick, finora dall'altra parte del mondo dietro all'Inter americana. Derby in Indonesia Qui l’Inter ha vantato il fan club all’estero più ricco di proseliti, 20 mila associati, e non c’era neanche Thohir: era l’effetto Ronaldo e l’onda del Triplete. Figuratevi ora con Erick, divinità locale. Il magnate possiede in Indonesia due squadre di basket: il Satria Muda Britama Jakarta e gli Indonesia Warriors. E ne gestisce anche una di pallone, il Persib Bandung: un campionato e 5 coppe nazionali vinte in un lontano passato, più un’altra coppetta nel 2012. La Juve cala le sue carte, oltre alla fama mondiale: e comunque 3 Juventus club ufficiali ci sono anche qui, si chiamano “Indonesia”, “Juvenesia” e “Kaskuser Indonesia”. E tre anni fa il Paese del Sud-Est asiatico fu proclamato dalla Juventus quale bacino più ricco di tifosi bianconeri all’estero, attivi sui social network. Centinaia di migliaia di contatti, questi sì. E’ il derby di Jakartone: la capitale delle polemiche italiane. Fonte: Tuttosport (articolo a firma di M. Bonetto) Febbre Juve: tutti a cantare a squarciagola
GIACARTA, 5 agosto 2014 - Facciamo un po' di ordine. Cominciamo col dire che il viaggio, per i giocatori, è stato persino più tostarello del previsto. Saranno andati a dormire all'una, alle due di notte, per chi ha preso sonno presto. E alle 9 e 30 del mattino (le 4 e passa di notte in Italia) devono essere in campo. Quando leggerete, se leggerete di mattina presto, saranno già a pranzo o giù di lì. Domani la prima amichevole. Contro una misteriosa selezione indonesiana, di stellette del posto, che nessuno conosce, e perdonate l'ignoranza. La Juve ha dovuto chiedere informazioni per capire chi avrà davanti. Oggi se ne saprà di più. Comunque niente di che, sulla carta. L'impegno non appare sovrumano, come si dice. Il problema è la fusione mentale e fisica, ma questo è un altro discorso. Tra qualche ora Allegri ci dirà in conferenza stampa. Giocheranno in un impianto da 88 mila posti, il Gelora Bung Karno Stadium, i bianconeri. Viste per le strade di Giacarta gigantografie della Juve, dell'Inter, del Chelsea e di Neymar. Prima amichevole alle 3 del pomeriggio ora italiana, domani. Diretta Sky, come per l'amichevole di fine tournée a Singapore, il 16. Il 10, invece, la Juve giocherà a Sydney, contro la selezione locale, guidata da Del Piero. C'è Mediaset già pronta per la diretta, in quel caso. Allegri, insomma, comincia così. In cinquecento Davanti all'hotel Four Seasons c'è già stato un bel casotto. Sono arrivati in cinquecento praticamente tutti in un colpo solo, come uno sciame. Hanno invaso lo stradone davanti. Le poche guardie dell'hotel non aspettavano cotanta agitazione. Chiesti rinforzi, rinforzi arrivati. Tutto sotto controllo. Ma non è stato controllato il tasso di tifo. Ragazzi, che voglia di cantare! Per ore, mentre aspettavano che il pullman della Juve arrivasse, bloccato in qualche angolo di strada di quaggiù. Dove i grattacieli si mescolano con le baraccopoli di latta alte un soldo di cacio, al confronto. E' l'immagine della ricchezza e della povertà. La sporcizia e gli alberghi di lusso, i centri commerciali e i risciò. I canali d'acqua sembrano portare liquame, più che altro. E' Giacarta. Uno dei paradossi del mondo. La Juve è venuta a farsi le ossa qua. In una metropoli che avanza nell'economia mondiale con una velocità forsennata, accumulando e reinvestendo ricchezza. Ma portandosi anche dietro milioni di poveracci. Come in Brasile, come in Sud Africa. Eccetera eccetera. E' il nostro mondo. Cori per Vidal Torniamo ai tifosi. Cori contro l'Inter, eccome. Manco Thohir abitasse davvero dall'altro lato della strada. E canti per Vidal. Bandiere e sciarpe al vento. Raccontano che l'anno scorso, quando la Juve transitò negli Usa per la tournée estiva acchiappa-denaro, nessuno si scaldasse mai così tanto. Gli italiani di quaggiù, mischiati con i tifosi del posto, hanno dato prova di resistenza. E hanno tirato fuori pure i fumogeni. In sequenza. I migliori lanci di fumo? Per l'arrivo del pullman. Ma a quel punto, ohibò, ecco la sorpresaccia: con gli agenti deputati a fermare la folla, i giocatori pronti a scappare veloci in albergo, la massa di televisioni e fotografi e giornalisti in un angolo dentro a un recinto. Pochi secondi e via. E tutto era già finito. E allora? Eccolo pure qua un coro contro la polizia! E ci mancherebbe. Ma poi è partito l'inno bianconero cantato a squarciagola. E vai con i gavettoni. Caldoumido equatoriale, a Giacarta. Oggi vedremo le lingue penzoloni. E magari Allegri gambizzerà pure l'allenamento del mattino, chissà, per farli respirare, i suoi. «Ma noi siamo pronti», dice Vidal. Tutti cotti ma sintonizzati. Buona notte, intanto. Fonte: Tuttosport (articolo a firma di M. Bonetto) CITAZIONE Juve, ecco il piano ad hoc per recuperare Vidal: sarà al top per fine mese. Allegri è pronto a dargli le chiavi della squadra. Ma lo United non molla
Juve, ecco il piano Vidal
Dopo un Mondiale giocato al limite, il ginocchio del cileno è sotto osservazione. Lo staff ha studiato un programma ad hoc. Con prudenza. All’inizio niente lavoro col pallone. L’obiettivo primario era restituirgli piena tonicità. Il tecnico: «Vogliamo recuperarlo per gradi: così sarà al meglio all’inizio del campionato» A Vinovo esercizi e palestra. Ora si fa sul serio Allegri è pronto a dargli le chiavi della squadra
GIACARTA, 5 agosto 2014 - Arturo è qua, ed è già una notizia. Non si registravano emissari dello United sul boeing che ha portato la Juventus in Asia. Comincia una nuova vita per Vidal, oggi bianconero, domani chissà, ma adesso come adesso non è questo il nodo. Il nodo è, se così si può dire, nel ginocchio sinistro. Perché la Juventus lo sta trattando come se l'articolazione fosse di cristallo, anche se è proprio lui, il cileno, l'esemplare per eccellenza del giocatore totale. Capace di segnare anche con una gamba bollata, come contro il Chelsea. O di disputare un Mondiale dopo appena un mese dall'operazione cui si è dovuto sottoporre a inizio maggio a Barcellona, affidandosi alle mani del professor Ramon Cugat. Artroscopia al menisco laterale del ginocchio sinistro. Aprile era stato il mese delle tribolazioni, maggio quello della zoppia. A giugno il Brasile lo aveva rilanciato, sull'onda lunga della sua Nazionale sorprendente: pur senza brillare di quella luce speciale che lo ha circondato durante i periodi migliori della sua avventura torinese, Vidal ha giocato, è rimasto in piedi, ha combattuto, è arrivato al fondo. Ma poi, ma ora? Finora le sue condizioni sono state ovattate. Coperte da quelle parole espresse da Allegri: «Ho parlato ad Arturo, l'ho trovato molto motivato, felice di essere qui, di restare. Però ora continuerà a svolgere un lavoro differenziato a Vinovo, poi vedremo di recuperarlo per gradi al meglio», spiegava l'allenatore una settimana e passa fa.
Programma Gli hanno prescritto solo palestra, finora. Soprattutto palestra: per ricreare il tono muscolare, per ricominciare a rimettere in sesto un giocatore che è andato oltre la natura, anticipando i tempi del recupero per i Mondiali (la prognosi migliore per un comune mortale parlava di una cinquantina di giorni) e che poi si è piegato, finalmente, alle vacanze. Rinforzare il tono muscolare significa proteggere l'articolazione, renderla più forte in caso di contrasti, evitare distorsioni. La nuova vita col pallone comincerà in Asia per gradi, in vista delle amichevoli che poi la Juventus disputerà domani qui a Giacarta e successivamente a Sydney e Singapore. E' stato stabilito un programma di lavoro molto particolareggiato, Vidal viene controllato quotidianamente come un (ex) paziente di vetro. L'obiettivo è quello di riportarlo al top verso fine agosto, senza accelerazioni, senza rischi, senza fretta. Poi, guarda un po', in Inghilterra hanno già detto di tutto sulle condizioni del cileno. Pure che il Manchester sarebbe riuscito a farsi dare, attraverso la collaborazione della Nazionale sudamericana, indicazioni particolareggiate sullo stato di salute del giocatore, sul suo recupero. Sono arrivate smentite, certo. Ma che il suo ginocchio sinistro abbia fatto parlare più di Tavecchio (almeno fino a ora) è acclarato. Perché prima del Mondiale esplose pure una polemica dalle parti del Cile. Dissero che la Juventus avrebbe dovuto operare Vidal prima, che era stata una scelta sbagliata continuare con la terapia conservativa. A Torino ci risero sopra.
Magna Grecia Da oggi cominceranno gli allenamenti in Asia, si vedrà fino a che punto Vidal inizierà ad accelerare, a lavorare col pallone, a gestirsi nelle partitelle. E’ curato, seguito e controllato come un reperto della Magna Grecia. Buon per lui e per la società. Allegri e i medici vogliono riportarlo in condizione per gradi, per scongiurare infiammazione, dolori, versamenti. Un lavoro mirato che pone la sicurezza davanti a ogni altro valore. E disporre di un Vidal nuovamente lucidato significa poter contare su un giocatore universale che sa proporre una media di 15/20 gol a stagione. Che poi il mercato possa cambiare il destino anche di un ginocchio, si sa. In Inghilterra diranno che la Juve lo sta rimettendo in forma al meglio, per meglio cederlo allo United. Che invece Allegri e i suoi collaboratori lavorino per sfornare un Re Artù di nuovo con la corona è lapalissiano. Calma e gesso.
Fonte: Tuttosport (articolo a firma di M. Bonetto)
«E’ stato operato al momento giusto»
Lo staff medico e le polemiche cilene
GIACARTA, 5 agosto 2014 - Nessun errore, nessun ritardo. «È stato giusto non operare subito il ginocchio: sarebbe stato un grosso errore intervenire immediatamente su un menisco esterno che non era lesionato, altrimenti si sarebbe rischiato di danneggiare il ginocchio stesso», ha sempre spiegato Fabrizio Tencone, il responsabile dello staff medico bianconero. «Arturo è stato curato con attenzione. Nel momento in cui il dolore era limitante, si è reso disponibile fino all'ultima partita. Poi, quando abbiamo vinto aritmeticamente lo scudetto, si è deciso per l'operazione: già prevista, ma in attesa di conferma». La Juventus ha sempre rispedito al mittente le polemiche create in Cile. Al contrario, erano i bianconeri in ansia: perché un vero rischio è aver mandato in campo Vidal al Mondiale a un mese dall'operazione.
Fonte: Tuttosport (articolo a firma di M. Bonetto)
Ma le voci d’addio non si placano
Se parte, si torna su Guarin. Lo United non molla Vidal, mentre l’arrivo di Medel all’Inter “avvicina” lo sbarco dell’agente Felicevich in Italia. Marotta si cautela: il colombiano scatterebbe in pole
TORINO, 5 agosto 2014 - C’è un calciatore che, fino a prova contraria, vivrà la tournée bianconera in primissima fila. C’è una società che non ha mai ricevuto segnali di insoddisfazione da parte del suo “dipendente”. E c’è un club che, nel pieno della rivoluzione vangaaliana , fa due conti e valuta se sia il caso di passare all’offensiva finale. Arturo Vidal, la Juventus, il Manchester United: tre attori protagonisti di una telenovela fatta, per ora, di molte chiacchiere. L’interesse dei Red Devils è manifesto, la volontà dei campioni d’Italia di tenersi stretto il cileno è altrettanto evidente. E il Guerriero, in tutto ’sto bailamme di parole in libertà, cosa pensa?
Intrecci Beh, Re Artù non ha mai detto di voler restare a vita all’ombra della Mole, ma neppure di avere intenzione di partire, anche se l’arrivo di Medel all’Inter può comportare naturalmente lo sbarco di Felicevich, l’agente di Arturo, in Italia. E mentre Oltremanica sono convinti del fatto che la coppia Hernandez-Nani alla Juve servirà per liberare il cileno (per il quale si valuterebbero solo offerte dai 50 milioni in su), Beppe Marotta deve comunque “parare” qualsiasi eventualità. In quest’ottica, al netto delle voci su Fellaini (braccato dal Napoli), va registrato l’arrivo, previsto in Italia per Ferragosto, dell’agente di Fredy Guarin, lo stesso di Eder Alvarez Balanta, fra gli obiettivi della Juve in difesa. Quanto al centrocampista colombiano, l’Inter l’ha proposto allo United in un’ipotesi di scambio con Chicharito Hernandez, pure lui sul taccuino dei campioni. Ma tutte (o quasi) le attenzioni si posano su Vidal, l’idolo della gente che, se solo potesse, non lo venderebbe per nulla al mondo.
Fonte: Tuttosport (articolo a firma di A. Milone)
La Juve tiene duro per Vidal, ma resta l’incertezza in attesa delle mosse United
MILANO, 5 agosto 2014 - Juventus A parti invertite anche la Juve è in una situazione simile. Da settimane ormai il Manchester United s’è mosso per Arturo Vidal. Ma la trattativa non è mai decollata per davvero. E questa situazione d’incertezza determina un effetto domino. Il club bianconero ha fatto tutti i passi necessari per garantire la sua fiducia al cileno. Un atto dovuto anche per l’ambiente bianconero. Si sa, però, che le rassicurazioni nel calcio servono sino a un certo punto. Ma in questa storia c’è chi tifa per una soluzione contraria. Da giorni il Napoli è alle calcagna di Marouane Fellaini, il centrocampista belga considerato in esubero da Louis Van Gaal. I Red Devils sono ora in tournée e il tecnico olandese ha appena dichiarato che al rientro affronterà i casi più spinosi. E il Napoli attende fiducioso.
Fonte: GdS (estratto dall'articolo a firma di C. Laudisa) CITAZIONE Allegri, 15 giorni di tournée per plasmare la Juve. Max vuol conoscere a fondo la rosa. Nodale il ritiro australiano: proverà anche la difesa a 4
Fonte: GdS (articolo a firma di G.B. Olivero)
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