CITAZIONE
La sfida di domani sera, Juventus-Roma, è una sfida al cardiopalma per tanti motivi: Zeman, la rivalità decennale, aggiungeteci i tantissimi fratelli che vivono (O studiano, ndr) nella Capitale. La partita, ancor prima che tatticamente, andrà vinta psicologicamente: nonostante la tragedia che è stato il campionato dei lupacchiotti sinora, dopo il pareggio di Firenze i media ci hanno ASSALTATO come successo solo un'altra volta: il pareggio 1-1 a Milano dello scorso 25 Febbraio. Visto che a quella gara seguì un periodo decisamente no, sono preoccupato. Preoccupato perchè in questo momento i ragazzi stanno vivendo una sovraesposizione mediatica che spesso diventa massacro, basta pensare a ciò che sta accadendo a Pirlo, passato da Pallone d'Oro a bollito nel giro di 3 mesi 3. Dovremo essere forti e maturi, abbastanza quantomeno da riuscire a incalanare tutta questa rabbia in energia nervosa durante la partita. Tatticamente, credo ci sia poco da dire: siamo superiori in tutti i reparti, come allenatore, come gioco, non esiste parametro in cui la Roma possa nemmeno pensarci di impensierarci. E allora quali sono le insidie? I nostri avversari giocheranno molto alti, imprimendo un ritmo elevato. Io ho visto una squadra non stanca fisicamente, ma mentalmente poco sul pezzo a Firenze. E bisognerà essere lucidi domani, perchè la lucidità sarà fondamentale sia per leggere al meglio le trame offensive avversarie che per ripartire in maniera precisa e puntuale. A Firenze troppo spesso abbiamo corso dietro la palla come un branco di bambocci, senza mai riuscire a recuperarla e a ribaltare il fronte. Servirà l'abilità di attaccare gli spazi, gli enormi spazi lasciati dai nostri avversari dietro, e in questo penso che la velocità e l'abilità di Giovinco possa essere utile: se proprio debbo dire il vero, capirei persino un attaccante come Matri affianco a Sebastian, in modo da far riposare i titolari (???) Vucinic e Quagliarella con lo Shaktar. Ale è un attaccante da profondità, uno che va nello spazio, che attacca e morde quando può correre. E questo è un'opportunità che spesso la difesa zemaniana concede. Però a quel punto a centrocampo si può toccar poco: dentro i migliori (Che infondo, diciamocelo, a Firenze han fatto più defaticamento che altro), anche se avrei da ridire sugli esterni. Perchè? Perchè lancerei De Ceglie (Che con la Roma l'anno scorso fu uno dei migliori) e Isla. Le motivazioni sul secondo son semplici: Isla è un fenomeno che deve ritrovare la condizione, gli spazi della difesa della Roma sono un invito a nozze per uno come lui che, a differenza della sfida col Chievo, potrà anche sfruttare le invenzioni di Pirlo. Per Paolino, invece, non sottovaluterei la sua componente principale: la corsa. Paolo corre, corre e corre. Nelle praterie boeme una caratteristica come la sua è importante e può garantire un rapido cambio di fronte. I piedi son quello che sono, l'abilità tattica idem, ma se esiste una partita che può davvero giocare è questa, dando fiato a Kwadwo e garantendogli una maggior freschezza in vista della Champions. Ma, come dicevo anche prima, per vincere questa sfida, ancor prima che schierare i giusti 11, si dovrà trovare l'approccio mentale che garantisca la vittoria: rabbia, determinazione, grinta, voglia di riscatto dopo Firenze e per zittire tutta la stampa in malafede. In troppi hanno parlato, in troppi in questi giorni sono usciti dalle loro tane da conigli solo perchè il Napoli ci ha riagganciato in vetta alla classifica. Zittiamoli tutti, a cominciare da domani sera. Si tratta di una sfida non decisiva per lo Scudetto, ma importantissima per i ragazzi che dovranno mentalmente essere pronti e in grado a superare un momento, mentalmente, difficile. Forza ragazzi, fino alla fine, forza Juventus. A maggior ragione domani sera.
