| ||
Mi appoggio allo sfogo di Nina, senza voler direttamente rivolgermi a te Nina, ma così più in generale. Se a Bergamo la gente viene abbandonata a casa la colpa non è di coloro che hanno il privilegio di potersi sottrarre alla quarantena come Pjanic, ad ex perchè in Lussemburgo dove lui è cresciuto e dove immagino risiedano i genitori, non ci sono misure restrittive e può permettersi di fare uscire i figli da casa, ha fatto bene, si salvi chi può. Questa non è un romanzo risorgimentale dove l'eroe si apre la camicia di fronte alla baionetta borbone, la sua presenza non avrebbe salvato nessuno di coloro che sono abbandonati a Bergamo. Anzi Pjanic come credo tutti i calciatori della Juventus e sono convinto come moltissimi tra i "privilegiati" come loro che possono permettersi questo e quello hanno donato centinaia di migliaia di euro, qualcuno milioni come Agnelli alla causa. Sono privati cittadini come noi e Pjanic e quasi tutti i calciatori più pagati non sono nemmeno italiani. La loro prova di solidarietà l'hanno ampiamente fatta, alcuni si adoperano in opere di "beneficenza" come CR7, sempre anche quando non ci sono emergenze di questo tipo. Individuare nel privilegiato che ha la capacità di sottrarsi al destino dei più fla causa dei mali del popolo fa parte del pensiero dittatoriale stalinista, di quel pensiero manipolatore che usa le patrimoniali raccontando alla classe media che sarà quella munta che invece sono per i ricchi i cui patrimoni sono irraggiungibili nei paradisi fiscali di Saturno. Forse bisognerebbe prendersela con chi ha gestito la sanità in Lombardia. Una regione ricca, alta qualità della vita, pensioni alte, aspettativa di vita molto elevata, la più popolosa d'Italia con 10milioni di persone aveva prima dell'emergenza 760 posti di terapia intensiva. Roma da sola ne fa 1000. Solo io vedo la sproporzione? Da anni si parla di sanità pubblica massacrata dai tagli, non è il virus ad essere incontenibile è l'apparato sanitario ad essere zoppo, poco personale, poche strutture, pochi soldi. I colpevoli sono quelli che hanno pensato di tagliare la sanità per investire nella "sicurezza" per dirne una a caso. Quanti cazzo di privilegi a partire dagli anni 90 sono stati dati a cliniche private che hanno bisogno del pubblico per la terapia intensiva perchè in nessuna clinica privata troverete un reparto attrezzato per la terapia intensiva. Una Società a pezzi piena di corrotti, truffatori, individualisti, mafiosi, furbetti che prendono esempio da generazioni di dirigenti pubblici e politici che hanno ridotto la sanità così com'è non possono usare dei pischelli di vent'anni che fanno i calciatori come parafulmine morale per le proprie nefandezze. Lombardi andate a chiedere conto a Formigoni che ha governato la regione dal 1995 al 2013, la LEga e Berlusconi. Non ai calciatori. Questo è un esempio di manipolazione. Io vi consiglio di tenere le antenne dritte non mi piace per niente come la stampa e la comunicazione stiano premendo il piede sull'acceleratore della morte, della paura, del colpevolizzare chi si vuole sottrarre alla clausura, i TG italiani sono una litania di morte. I numeri di questi giorni sono frutto dei contagi di quattordici giorni fa, i morti di oggi e ieri e l'altro ieri sono contagi precedenti al lock down, annunciare prima del 23-25 marzo la possibilità di ulteriori misure è criminale per il morale di cittadini che a milioni si vuole costringere a casa. Chiusi a casa bombardati tutto il giorno da telegiornali che fanno vedere la sfilata di bare che usano lo spauracchio di una decina di giovani sani ricoverati per indurre il terrore e chiudere ancora di più la gente a casa. Vengono anche esagerati i numeri e i dati. LA7 di Mentana stasera ha dato dei dati farlocchi sul death rate della Lombardia indicato al 10%. Non c'è nulla di scientifico in quei dati. La totale mancanza di professionalità e senso morale della stampa in questo momento è esemplare più delle lecite fughe dei calciatori. Per calcolare il tasso di mortalità di una malattia si deve prima di tutto avere il numero esatto dei contagiati, nel nostro caso è molto molto più basso e per il dato nazionale si basa su una totale disomogeneità nel praticare il tampone e nel numero stesso di tamponi fatti in rapporto ai contagiati, questo rende più drammatica la percentuale dei deceduti. Inoltre il dato finale deve tenere conto del numero totale della popolazione per essere messo nella giusta proporzione. Il 10% di mille è un'ordine di grandezza diversa dal 10% di un miliardo anche se la percentuale è la stessa. Infine c'è l'imbroglio di fare in tamponi ai morti di altre patologie. Ho sentito parlare al TG1 di eccidio per i 10mila morti di COVID nel mondo, bene, sono 66mila le donne morte di parto nel mondo in questo 2020, come i 363mila morti per AIDS, 105mila per influenze di stagione, 212mila di malaria, 290mila per incidenti in strada, 540mila per alcool, 1milione a causa del fumo, 1,7mlioni di cancro, per ragioni diverse nel 2020 sono già morti più di 1,5ml di bambini sotto i 5 anni. Tutti dati di grandezza clamorosamente superiore a quelli del COVID. Come mai non veniamo bombardati tutti i giorni alle 18 con i dati sui morti per incidente, di tumore ai polmoni, di cancro? Se il problema è circoscritto alla Lombardia ed è la sanità Lombarda che non regge l'urto delle terapie intensive, se i dati sui contagi sembrano crescere solo in Lombardia perchè si parla oggi di misure più severe che riguardino l'intero territorio nazionale, ma non si parla di allentarle altrove dove invece i numeri non salgono? Noi siamo una squadra che ha nella sanità il suo calciatore zoppo, invece di sostituirlo con uno sano stiamo azzoppando gli altri dieci. È tutto maledettamente vero. Chissà se abbiamo imparato la lezione. |