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Se si ragiona di singoli giocatori hai ragione, di errori ed orrori la società ne ha fatti in quantità inaccettabile. Ma io discuto del gioco proposto. Questo ormai è cambiato e tutti propongono un calcio offensivo fatto di pressing, di verticalizzazione e di presenza costante nella metà campo avversaria con difese alte. Poi puoi vincere o perdere ma ti poni sempre con l'idea di segnare più dell'avversario. Sabato abbiamo visto esattamente cosa comporta seguire due filosofie diverse, secondo te a rose, o panchine, invertite come sarebbe finita? La questione è che quella di sabato non è stata l'eccezione ma la regola. L'eccezione è stata il primo tempo con la Roma, rovinata da una ripresa inguardabile. Quando vedrò la Juve di Allegri fare dieci partite di fila come quel primo tempo allora cambierò idea su di lui, ma fino ad allora lo considererò un allenatore sorpassato che non è in grado di adeguarsi alle novità, e questo che si vinca o meno. Credo che un tifoso abbia la legittima aspettativa di divertirsi a vedere giocare la propria squadra indipendentemente dai trofei portati a casa e dai campioni o meno presenti in rosa.
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