| CITAZIONE GdS: "Allegri non si presenta alle tv: urla negli spogliatoi. Nel mirino squadra e arbitro? La Stampa: "Allegri, si è sfogato dopo il fischio finale con i giocatori"
Secondo quanto riporta 'La Gazzetta dello Sport', una volta rientrato negli spogliatoi dopo il triplice fischio di Di Bello, Allegri si sarebbe sfogato urlando a lungo. Urla che sarebbero arrivate fino alla zona riservata ai giornalisti. Non una novità per Allegri, che spesso anche in passato si è lasciato andare in questo modo per scaricate la tensione ma si è poi regolarmente presentato nelle interviste post-partita. Non è chiaro chi fossero i destinatari della rabbia di Allegri. Sicuramente la prestazione offerta dalla Juventus, soprattutto nel primo tempo, non deve essere troppo piaciuta al tecnico come peraltro ha confermato anche Landucci davanti ai microfoni. Secondo alcuni però Allegri non avrebbe apprezzato neppure l'arbitraggio del signor Di Bello e le dichiarazioni dell'amministratore delegato del Bologna, Fenucci, avrebbero ulteriormente innervosito l'allenatore bianconero. (Goal)
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Prima le urla nello spogliatoio, poi il lieve malore che lo costringe a dare forfait nel dopo-partita. Massimiliano Allegri fatica a digerire il pareggio contro il Bologna e poco importa che Vlahovic abbia evitato la sconfitta a dieci minuti dalla fine: la prestazione opaca, gli scarsi pericoli prodotti e la titubanza mostrata allo Stadium rendono il bicchiere bianconero mezzo vuoto agli occhi dell'allenatore livornese. Così si è sfogato dopo il fischio finale con la squadra. (La Stampa) CITAZIONE Pogba post Bologna: "Contento del rientro in campo ma deluso dal risultato, potevamo fare i tre punti. Sto molto bene, voglio tornare alla grande. Ho fame di vincere"
Come stai e com'è ritornare a giocare? "Certo, sono molto contento di tornare qua sul campo, fare la cosa che amo di più al mondo, stare bene fisicamente, solo per aiutare la squadra. Sono contento, ma un po' deluso del risultato di oggi, perchè penso che potessimo fare i tre punti, ma non li abbiamo fatti".
Cosa portate via di positivo? "La cosa buona è che non abbiamo perso, poi sappiamo che dobbiamo ancora lavorare, imparare di più, avere più esperienza, però oggi prendiamo questo punto, ci lavoriamo per la prossima partita, per fare meglio di oggi".
Cosa vi ha detto Allegri all'intervallo? Abbiamo visto una Juve diversa nel secondo tempo, molto più cattiva e aggressiva. "Di fare il nostro gioco, di attaccare, di andare, di puntare, lo abbiamo fatto molto bene, giocare sulla fascia, è lì che abbiamo creato questo gol. Ci sono ancora delle cose che dobbiamo cambiare, però dai, ci sta, prendiamo questo punto e pensiamo alla prossima partita".
Allegri ha detto: "Non vedo l'ora di rivedere il vero Pogba". Cosa ti manca? "Tempo di giocare, tempo di gioco, ancora allenamenti e stare qui sul campo. Manca solo questo, ma sto molto bene fisicamente e voglio tornare certamente alla grande".
Quanta voglia hai di Juventus, quanta voglia hai di essere qui? "Come ho detto prima, ho fame, come i primi tempi qui, quando ero più giovane, ho fame di lavorare, di giocare, di vincere, ancora di imparare, perchè ho solo 30 anni e voglio dare a questi tifosi trofei e piacere di venire allo stadio per le vittorie". CITAZIONE Landucci post Bologna: "Allegri? Piccolo malore ma nulla di grave, ogni tanto manda me per farmi vedere. La squadra ha fatto un ottimo secondo tempo..."
Landucci, Allegri è influenzato giusto? "Sì, ogni tanto manda me per farmi vedere. Sì, ha avuto un piccolo malore, ma nulla di grave".
Ci si aspettava un risultato diverso dopo Udine. Cosa avete trasmesso alla squadra dopo una partita dai due volti? "Sì, sono d'accordo. Abbiamo detto alla squadra che ha fatto un ottimo secondo tempo. E' partita un po' contratta, ha girato poco velocemente la palla, poi ci sono anche gli avversari. Forse abbiamo risentito anche della prima partita in casa, volevamo spaccare il mondo, ma ci vuole anche un po' di calma. Io sono per guardare le cose positive, abbiamo fatto un ottimos econdo tempo. Peccato per il gol di Dusan all'inizio, al 51esimo, era molto importante, però vedo la cosa positiva: nel secondo ci siamo un po' sciolti, siamo stati più veloci, abbiamo girato più velocemente la palla e abbiamo fatto molto meglio".
Pogba ha detto che comunque era importante non perdere. Qualcosa avete rischiato anche sull'1-1. "Sì, abbiamo rischiato perchè abbiamo cercato di vincerla, abbiamo messo un attaccante in più, abbiamo tolto un centrocampista, ci siamo presi dei rischi, ma volevamo vincerla e questa è la risposta da dare ai nostri giocatori. Delle volte va bene, volevamo vincerla e potevamo anche perderla. Andiamo avanti, è un buon punto, siamo contenti della squadra perchè sta lavorando molto bene, stiamo facendo anche molti carichi di lavoro. Oggi nel secondo tempo mi è sembrato che la gamba andasse meglio del primo, sicchè questa è una cosa positiva. Paul è entrato bene, ha dato questa bella palla a Iling, che ha fatto un bel cross. Dusan ha fatto un bellissimo gol, io sono per vedere le cose positive nel secondo tempo sono state tante. Però è vero che nel secondo tempo abbiamo messo a rischio anche la vittoria perchè volevamo vincerla a tutti i costi". CITAZIONE Perin post Bologna: "Ci vuole equilibrio, non eravamo fenomeni dopo Udine e non c'è nulla da buttare oggi. Rigore non dato? L'arbitro ha detto che era uno spalla a spalla"
Chi temi di più tra gli attaccanti della nostra Serie A? "Pazzo (Pazzini) era fastidioso dentro l'area. Adesso non ricordo quanti ne ha fatti".
In questa stagione non gicoando le coppe come pensi di ritagliarti spazio? "Cercherò di allenarmi come ho sempre fatto, preparare tutte lle partite come se dovessi giocare, così da avere la testa sempre pronta per giocare, è un'altra sfida personale che mi sono posto. Probabilmente ci saranno meno partite da giocare e cercherò farmi trovare pronto anche quando ci saranno meno partite".
Primo tempo non da Juve, secondo tempo con una grande reazione. Poi c'è stata quell'azione contestata e tu eri molto vicino. "Partiamo da noi stessi, abbiamo fatto un primo tempo sotto el nostre aspettativ,e ma bisogna avere equilibrio, non eravamo dei fenomeni dopo Udine e non c'è niente da buttare dopo oggi. Stiamo cercando di costruire qualcosa di nuovo, è bello, c'è molta sinergia tra di noi e c'è molta armonia all'interno dello spogliatoio. Quello che c'è da portare a casa è un fantastico secondo tempo, perchè visto da dietro è stato assolutamente dominante. Dobbiamo ripartire da questo, sapendo che ci sono delle cose su cui lavorare e sicuramente cercheremo di metterle a posto, non possiamo pensare che in così breve tempo le cose cambino radicalmente, Per costruire cose nuove ci vuole tempo. Per i cambiamenti ci vuole tempo e ci vuole pazienza. Per quanto riguarda l'episodio non l'ho ancora rivisto, avevamo appena fatto una parata quindi non sono riuscito a seguire cosa sia successo. Poi c'è l'arbitro che ha deciso così e rispettiamo quello che dicono gli arbitri, sia quando pensiamo che abbiano sbagliato con noi, sia il contrario. Quel tiro mi ha messo in difficoltà, ma mi è sembrato uno spalla a spalla, poi per quello che ha deciso l'arbitro ci sarà una motivazione. L'arbitro ha deciso così, dal campo ho sentito che diceva che era uno spalla a spalla. Cerchiamo di non guardare il passato ma il presente".
Questa metamorfosi da Udine a oggi, quanto vi stimola per riuscire a mostrare un calcio diverso? "Moltissimo, dobbiamo ripartire dal secondo tempo perchè visto da dietro la porta... è vero che abbiamo segnato un gol e non siamo riusciti a vincere una partita, ma da dietro è stato splendito vedere in miei compagni con quell'atteggiamento aggressivo, abbiamo giocato quasi tutto il secondo tempo nella loro metà campo ed è quello che dobbiamo credere di poter fare, perchè lo abbiamo dimostrato nel secondo tempo a Udine, poi nel secondo tempo siamo stati a fasi alterne. Oggi nel primo tempo siamo stati a fasi alterne, quindi i cambiamenti richiedono tempo, stiamo lavorando tantissimo per abbreviare i tempi, ma dobbiamo essere consapevoli che è un percorso e nei percorsi il tempo la fa da padrone. Ma sono sicuro che con le qualità morali che abbiamo dentro lo spogliatoio e quelle mentali, riiusciremo presto a proporre il nostro gioco come abbiamo cercato di fare in queste due parite". CITAZIONE TS: "Vlahovic segna, si batte e invoca il sostegno del tifo. Super DV9 accende lo Stadium, non funziona ancora il tandem con un Chiesa in ombra, ma Dusan conferma la rinascita"
Vlahovic e Chiesa, entrambi poco incisivi nel primo tempo, e pure poco collaborativi perché, semmai si fossero cercati, non si sarebbero trovati. Quando l’azzurro ha lasciato il campo, malmostoso per la sostituzione e per non essere riuscito ad esprimersi al livello di Udine, al serbo riesce il guizzo con cui strappare il pareggio, salvare Allegri da una brutta figuraccia e portare a due il bottino personale di gol. E’ stato un lampo in mezzo ai nuvoloni , ma tanto è bastato per uscire dallo Stadium con almeno un punto e non svilire l’abbraccio caloroso dei tifosi. Un gol di testa, su un assist al bacio di Iling Junior, una rete di rabbia perché a Vlahovic era stata negata una mezz’ora prima l’esultanza per un fuorigioco millimetrico di Rabiot. L’attesa ha ampliato la gioia: perfetti lo stacco e la capocciata, poi la corsa verso i compagni, lo Stadium che esplode in un boato. CITAZIONE Le pagelle dei giornali di Juve-Bologna: "Danilo fa poco, Rabiot fatica a prendere gli avversari e non produce nulla, Alex Sandro naufraga insieme ai compagni di reparto"
6 PERIN Disinnesca il tiro di Ndoye nel primo tempo e nulla può sul gol di Ferguson.
5 DANILO Fa poco per evitare il naufragio difensivo e così da capitano affonda con la barca bianconera.
5 BREMER Zirkzee non gli dà punti di riferimento e lo fa dannare per tutta la partita. Ha colpe sul vantaggio bolognese e non dà mai sicurezza alla difesa. In attacco manda in gol Vlahovic con una bella sponda aerea, ma il Var annulla tutto e poco dopo sbaglia il gol davanti a Skorupski.
4,5 ALEX SANDRO Combina guai e lascia voragini in difesa: Ndoye fa quello che vuole dalle sue parti e sul gol di Ferguson l'errore più grave è il suo, visto come si scontra con Bremer.
6 WEAH Sognava un altro tipo di debutto allo Stadium, però prova a mettersi in luce sulla fascia destra e alla fine i tiri più pericolosi sono i suoi (dal 36' st MCKENNIE SV).
5 FAGIOLI Prima da titolare con tanti errori e poca sostanza. Spreca anche un'ottima occasione nella ripresa (dal 21' st POGBA 5: il ritorno in campo dopo 105 giorni può essere una buona notizia per la Juve, ma lui è in grandissima difficoltà fisica).
4,5 LOCATELLI Poche idee e ben confuse. Nel primo tempo rallenta un gioco già moviolesco toccando troppe volte il pallone, poi nella ripresa tenta cose surreali ed esce travolto dai fischi dello Stadium (dal 36' st YILDIZ SV).
5,5 RABIOT Subito ammonito, deve così frenarsi nella battaglia. Poi fa annullare il gol a Vlahovic.
5 CAMBIASO Fatica ad entrare in partita e non riesce a dialogare con Chiesa come a Udine (dal 21' st ILING-JUNIOR 6: un voto che è la media per l'assist a Vlahovic e il fallo su Ndoye che poteva costare rigore ed espulsione)
7 VLAHOVIC Segna due gol da centravanti vero, ma solo uno è buono. In ogni caso non si può fare a meno di lui: lotta senza sosta e si fa sempre trovare al posto giusto. Peccato che agosto stia finendo: in questo mese ha segnato 10 gol in 7 partite di A, altro che vacanza.
5,5 CHIESA Prova a pungere, ma non ci riesce (dal 28' st MILIK SV)
La Stampa
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Allegri 5,5 Nel primo tempo la Juve non c’è, né di idee né di gambe. Il finale è di grande intensità ma il pari interno con il Bologna non è certo un risultato che può soddisfare.
Perin 6 Attento, sia con le mani sia con i piedi. Sul gol non può arrivare.
Danilo 5 In difficoltà con Orsolini e fuori fase anche quando prova a spingere.
Bremer 5 Zirkzee gli fare un paio di brutte figure, come ci fossero un paio di categorie di differenza.
Alex Sandro 5 Naufraga insieme ai connazionali compagni di reparto. Quando le cose vanno male non aggiunge nulla, anzi. Weah 5 Solo un paio di spunti figli della velocità. Poi soffre.
McKennie (36’ st) 6,5 Crea scompiglio sulla destra. Buon ingresso.
Fagioli 6 Prova a mettere ordine ma non trova appoggio. Però almeno ci mette impegno.
Pogba (21’ st) 6 Partecipa attivamente all’assalto finale.
Locatelli 4,5 Poco lucido nella direzione e leggero nei contrasti. Così è dura.
Yildiz (36’ st) 5,5 Trova il tempo di farsi ammonire per aver discusso con gli avversari.
Rabiot 5 Lontano parente del giocatore visto alla prima a Udine. Fatica a prendere gli avversari e non produce nulla. Cambiaso 5 Da ex non si fa rimpiangere.
Iling-Junior (21’ st) 6,5 Il suo ingresso coincide con l’inizio della riscossa. E ha il merito di piazzare l’assist del pareggio. Vlahovic 6,5 Primo tempo da dimenticare. Nella ripresa fa due gol: il primo annullato per una gamba di Rabiot oltre la difesa rossoblù; il secondo, di testa, è da centravanti vero e vale il pareggio.
Chiesa 5 Corre e rincorre ma stavolta manca il colpo. E spesso fa più confusione che altro.
Milik (29’ st) 6 Aggiunge peso là davanti nel momento decisivo.
Corriere dello Sport CITAZIONE La Stampa: "Juve, passo indietro. Premesse e promesse di Udine in fumo. Juve-Bologna diventa un remake degli stenti del campionato scorso"
Premesse e promesse di Udine in fumo. Juve-Bologna diventa un remake degli stenti del campionato scorso, con i bianconeri irriconoscibili che acciuffano il pari, affannosamente, al tramonto del match e i rossoblù incavolati per il penalty ignorato da Di Bello quando Iling-Junior falcia Ndoye sottoporta. Bastano pochi scambi per comprendere come la Juventus sia incredibilmente regredita in sette giorni: lenta, bloccata sulle fasce, prevedibile nello sviluppo centrale. Cambiaso, come stordito da responsabilità e complimenti, ciondola a sinistra, Chiesa sprinta ma raramente incide, Weah è intraprendente ma non sempre sfonda, le idee di Locatelli sono poche e confuse. Va detto pure che il Bologna è ben più strutturato e organizzato dei friulani, soprattutto scaltro nel contenere la naturale aggressività e adottare una tattica accorta, fatta di controllo e proiezioni veloci, con Orsolini e Ndoye, trequartisti esterni, pronti a sacrificarsi in fase di non possesso, e i difensori lesti a costruire il rilancio. La ricetta di Thiago Motta è perfetta, basti dire che il primo tiro della Juve nello specchio giunge al 42’ su punizione di Cambiaso, quando la squadra bianconera è già sotto d’un gol e un paio di altre volte ha tremato, sorpresa dalle incursioni emiliane e tradita da incertezze difensive. Il sipario di metà gara ha i fischi come colonna sonora, la ripresa bianconera regala un’intensità maggiore, un minimo di rabbia e d’orgoglio che non bastano tuttavia a guarire le difficoltà del gioco. Il Landucci, vice di Allegri, che parla di "ottimo secondo tempo" ci pare esagerato. (...)
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