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| CITAZIONE CT: "Giuntoli vola a Londra. L’ agenda della Juve è ricca di nomi e affari, da imbastire o formalizzare ma bisogna prima incassare 100 milioni"
C’è il mercato che incombe e l’agenda di Giuntoli è ricca di nomi e affari, da imbastire o concretizzare. Con un’avvertenza: l’esclusione dalle coppe europee per la prossima stagione, pur attesa, certifica mancati ricavi per circa 80 milioni per il club bianconero e quindi rende ancora più necessario il risanamento del bilancio. E la cura passa inevitabilmente dalle cessioni: vendere, quindi, prima di pensare eventualmente ad altri acquisti. Snellire la rosa, insomma, alleggerire il monte ingaggi e fare cassa, con un obiettivo di introiti di 100 milioni, meglio se 120-150. Soltanto così potrà partire l’assalto definitivo a Lukaku. L’affare è condizionato alla partenza di Vlahovic, per il quale, però, al momento non si sono concretizzate offerte dell’entità attesa alla Continassa, vale a dire 70-80 milioni. Il dossier cessioni è comunque ampio e quindi la missione londinese del direttore dell’area tecnica juventina riguarderà pure gli esuberi. Zakaria, innanzitutto, per il quale si cerca da tempo un accordo con il West Ham attorno a 18-20 milioni; sullo sfondo, restano interessate allo svizzero pure Monaco e Lipsia. La Premier League potrebbe riaccogliere, nel caso, McKennie, al momento reintegrato in rosa ma sempre sul mercato, così come Iling. Il talento inglese classe 2003 interessa a molti; la Juve lo valuta 20-25 milioni. Ma occhio pure alle posizioni di Chiesa e Bremer – sempre nei radar dei top club d’Oltremanica–, oltre a Kean. In entrata, lo sguardo è rivolto ad un esterno che funga da vice Weah: atteso un contatto con il Leicester per Castagne. CITAZIONE La Stampa: "La Juve vara il nuovo piano: raddoppiati gli sforzi sul mercato e sul campo per tornare a conquistare il titolo. Lukaku e Kessie le priorità di Allegri..."
Trasformare i problemi in opportunità è un po’ la specialità bianconera di Allegri. Nell’ultima stagione, però, si è superato riuscendo a chiudere al 3° posto dopo il balletto delle penalizzazioni in classifica, le inchieste di ogni tipo e le dimissioni dell’intero Cda. Per questo motivo il tecnico bianconero non ha fatto drammi dopo la sentenza dell’Uefa che ha escluso il club dalle coppe: con la società aveva già studiato in piano-A e un piano-B per il mercato (serve una rosa più snella: tanti giovani andranno via in prestito) e adesso la strategia cambierà anche sul campo. L’obiettivo minimo è quello di conquistare la qualificazione alla prossima Champions, a maggior ragione dopo che i dirigenti hanno chiuso i conti con il passato “patteggiando” con la giustizia sportiva, ma ora nella lotta scudetto ci sarà una Juve diversa. Con meno partite da giocare e più allenamenti per preparare le sfide di campionato ogni sette giorni (c’è un solo turno infrasettimanale in programma), i bianconeri godono di un potenziale vantaggio rispetto a Napoli, Inter, Milan e Lazio che faranno la Champions. In questo gruppo i campioni non mancano, ma non è un caso che Allegri abbia chiesto Lukaku e Kessié per essere competitivo in chiave scudetto: avere giocatori forti, esperti e abituati a vincere può accelerare la rinascita bianconera. CITAZIONE GdS-TS: "Juventus, il punto sugli infortunati: ieri hanno lavorato a parte Perin e Alex Sandro. Vlahovic punta l'Udinese, Rovella out 15 giorni"
In casa Juve hanno lavorato a parte nell'ultimo allenamento oltre a Vlahovic e Pogba anche Alex Sandro (botta alla coscia col Milan) e Perin (problema alla spalla). Rovella invece è tornato l'altro ieri in Italia e per lui causa lesione lo stop sarà 15 giorni, questo infortunio in aggiunta alla mancata partecipazione alla Conference potrebbe spingere il giocatore in prestito con il Monza che lo riprenderebbe volentieri. Questione Vlahovic: il serbo sta lavorando duramente e spera di essere a disposizione per la prima di campionato a Udine
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