| CITAZIONE GdS: "Juventus, salvo sorprese niente colpo Icardi. Non ci sono segnali per un possibile arrivo a Torino. L'argentino potrebbe essere comunque opzione per il futuro"
Anche in questo mercato, la Juve ha provato a capire se Maurito potesse risolvere i problemi del suo attacco e ieri ha tenuto aperto il file Icardi. Non è però andata in missione a Parigi. Nulla di fatto: nessun contatto particolare con il Psg e nessuna svolta. Non ci sono segnali per un possibile arrivo a Torino, anche se l’ultimo giorno di mercato può sempre riservare sorprese. La partita con l’Empoli, del resto, ha lasciato in tutti il sospetto che a questa squadra manchi un terminale offensivo. L’uomo più deluso è Allegri, che da sempre è un ammiratore di Icardi. L’eterno rincorrersi però ha un nuovo appuntamento. In questa estate, la Juve e Icardi hanno parlato di un futuro insieme nel 2022. Non è una promessa ma un’idea comune c’è. E una piccola scommessa si può già fare: a gennaio o a giugno risentiremo parlare della possibilità che Mauro si vesta di bianconero. Prima però c’è da capire come evolverà la stagione. A Torino c’è un percorso da costruire, con Kean in arrivo, Morata da ritrovare, Kaio Jorge ancora da vedere. A Parigi invece c’è un mondo da scoprire: il mondo con Leo Messi (e probabilmente con Kylian Mbappé). In quell’attacco, Icardi è l’unico attaccante centrale e anche per questo Mauro un mese fa ha fatto sapere di voler restare, per provare a giocarsela. Il Psg lo tiene volentieri e non ha dato un’apertura alla Juve. Ecco, i minuti che Pochettino concederà in stagione saranno una variabile importante per valutare il futuro.
La trattativa a gennaio sarebbe più semplice. Il Psg non ha mai aperto a un prestito con diritto di riscatto e quello che sembrava possibile è scivolato verso l’improbabile. A gennaio o giugno potrebbe andare diversamente, anche se il contratto di Mauro con il Psg è lungo – scade a giugno 2024 – e pesante: 8 milioni più 2 di bonus. La Juve ha pianificato un acquisto in avanti per il 2022 e Icardi è decisamente un candidato.
La Gazzetta dello Sport CITAZIONE La Stampa: "Dentro o fuori. Stasera chiude uno dei mercati più complicati e folli di sempre mentre la situazione più delicata coinvolge la Juve. A centrocampo il cantiere è aperto"
Dentro o fuori. Stasera chiude uno dei mercati più complicati e folli di sempre, basta ricordare che per la prima volta due mostri sacri come Messi e Ronaldo hanno cambiato maglia nella stessa sessione (e il Real sta facendo di tutto per prendere il quasi svincolato Mbappé dal Psg offrendo 180 milioni di euro), ma in attesa degli ultimi colpi last minute e dell'immancabile conto alla rovescia dopo tre mesi di trattative, la sensazione di incompiuto regna sovrana in tante squadre. La lista dei giocatori in esubero si mischia con quella degli obiettivi mancati, mentre la situazione più delicata coinvolge la Juventus. Non c'è solo la falsa partenza a pesare sugli umori bianconeri, un solo punto in due partite e la prova sconcertante contro l'Empoli, ma una rivoluzione figlia della restaurazione allegriana che fatica a decollare.
L'operazione Kaio Jorge dei primi di agosto è stata ripetuta con l'acquisto di Mohamed Ihattaren, trequartista del 2002. Sotto la regia di Mino Raiola i bianconeri si garantiscono il talentuoso marocchino-olandese del Psv per 5-6 milioni di euro, era in scadenza di contratto, anche se il giocatore non resterà a Torino e verrà girato in prestito alla Sampdoria per fare esperienza in Serie A. Ihattaren a 17 anni e 303 giorni è diventato il più giovane marcatore del Psv in competizioni europee, superando il precedente record di Ronaldo, ed è stato definito in Olanda come il nuovo Depay. La Juve guarda avanti, dunque, mentre deve risolvere gli attuali problemi con le proprie forze. Servirà tempo e pazienza, visto che dal mercato difficilmente arriveranno rinforzi dell'ultimora, anche se la sosta delle nazionali non aiuterà il lavoro di Allegri. Alla ripresa degli allenamenti, infatti, mancheranno ben 15 giocatori bianconeri all'appello (alla Continassa restano Rabiot, due portieri di riserva, Rugani e De Sciglio più gli infortunati) e a settembre incombe il trittico Napoli-Champions-Milan. L'operazione rimonta scudetto non si annuncia delle più semplici per il tecnico livornese, anche se nel 2015 era partito anche peggio con due sconfitte nei primi 180 minuti di campionato, visti i tanti nodi da sciogliere in una squadra da ricostruire. La Juventus ha pensato anche al ritorno di Pjanic in cabina di regia, ieri c'è stato l'incontro con il suo procuratore a Milano, però dopo lunghi ragionamenti ha preferito spegnere il ritorno di fiamma smentendo anche un interessamento per Paredes del Psg. L’idea è quella di puntare sui giovani, senza ritardare di un altro anno il lancio di questo progetto dove spiccano i 23enni Locatelli e McKennie oltre a Bentancur (24 anni), ma allo stesso tempo si programmano gli investimenti per la prossima stagione. Non solo riscattando Chiesa, ma comprando anche il centravanti del futuro: il viola Vlahovic è il primo nome di un mercato che chiude ed è già pronto a ripartire
La Stampa CITAZIONE (Mundo Deportivo - TS) "Pjanic - Juventus: frenata sul ritorno del bosniaco a Torino. C'è ancora differenza economica tra le parti, chiusura difficile"
Secondo Il Mundo Deportivo il ritorno di Miralem Pjanic alla Juve sembrava sulla buona strada ma in questo momento si è raffreddato notevolmente. L'ultimo incontro di ieri mattina allo Sheraton Hotel Milano, tra il rappresentante del bosniaco, Fali Ramadani, e Federico Cherubini non è servito a trovare un accordo. Il Barcellona è disposto a pagare metà dell'ingaggio di Pjanic ma c'è ancora una differenza di oltre un milione e mezzo di uero rispetto a quanto offre la Juventus che vorrebbe abbassare i costi anche perchè il giocatore non potrebbe beneficiare delle agevolzioni fiscali poichè non sono passati due anni dalla sua partenza.
Lo sconto che chiede la Juventus è anche dovuto, secondo Tuttosport, al fatto che i bianconeri dovrebbero aggiungere Pjanic alla rosa e non inserirlo come sostituto visto che Ramsey ha rifiutato qualsiasi ipotesi di cessione e per Mc Kennie non ci sono società che pensano all'acquisto dell'americano alle condizioni della Juventus (titolo definitivo e non prestito) CITAZIONE TS - Galeone difende Allegri: "Juve confusa, ma non è colpa sua. I calciatori hanno giocato, negli ultimi anni, con idee di calcio talmente differenti al punto da essersi smarriti"
Un inizio di campionato più difficile del previsto per Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus. Il suo ritorno in bianconero è stato segnato dal pareggio di Udine e la bruciante sconfitta casalinga con l'Empoli, ma per chi conosce bene il tecnico livornese, la colpa non è sua. L'ex allenatore e amico di Allegri, Giovanni Galeone ha parlato in maniera chiara ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: “Non mi aspettavo un solo punto per la Juve in queste prime due giornate di campionato. Dopo il primo tempo della Juventus a Udine, pensavo che Allegri avesse risolto i problemi dei bianconeri, ma evidentemente non è ancora così. La Juventus ha tanti giocatori forti che sono in rosa da anni. Allegri mi ha rivelato che deve lavorare tanto con i suoi collaboratori sui calciatori: l’ossatura della squadra è la stessa da tempo ma i calciatori hanno giocato, negli ultimi anni, con idee di calcio talmente differenti al punto da essersi quasi smarriti."
"La Juve deve tornare ad essere temuta, come un tempo. Oggi sembra quasi che faccia meno paura e non può essere così. I bianconeri, prima, quando era avanti 2-0 chiudevano le partite mentalmente agli avversari che già pensavano al prossimo turno, quasi senza provare a rimontare pechè con Bonucci e Chiellini e l’organizzazione di Max sapevi che difficilmente avresti riaperto la gara. Il problema dei calciatori della Juventus, oggi, è che il cavallo vuole fare l’alfiere, ognuno fa a modo suo, quindi, ripeto, serve a Max molto più tempo. E Allegri, questo lo so, ne ha già parlato con la società. C’è stato un confronto". Difesa a spada tratta dunque per l'amico Allegri e una stoccata anche al calcio moderno, compresa la cessione di CR7 allo United: "Se l’evoluzione del calcio è il bel gioco che inizia da dietro con la palla al portiere, e tutte queste * qua, allora io sto con Allegri. Questa non è proprio l’evoluzione del calcio. Allegri contento senza Ronaldo? Ho visto Max, gli ho parlato, già sapeva che Cristiano volesse andare via. Lui ha un contratto di quattro anni, giusto pensare anche al futuro, non solo a lui”
Tuttosport
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