| CITAZIONE GdS: "Barça-Juve. I bianconeri partono con un 4-4-2, in attacco Morata e CR7 sprecano alcune occasioni e vengono puniti dopo 3’ su errore di Rugani"
Per i catalani è l’ultimo test prima della Liga, per la Juve resta l’Atalanta (sabato). La squadra di Allegri perde 3-0, colpita e affondata su due disattenzioni difensive che in altri momenti e con altri climi porterebbero il tecnico al tentativo di record del mondo nella disciplina “lancio della giacca”. Riqui Puig completa l’opera mettendoci un tocco di bellezza in stile “tiraggiro”. Risultato da buttare, ma non tutto va nel cassonetto con lui. Qualcosa di ciò a cui aspira Allegri si vede, almeno nel primo tempo, perché nella ripres ai bianconeri si fermano a una iniziativa di Chiesa, che parte sull’onda lunga di Wembley, ma poi si placa pure lui. Cosa si è visto Allegri comincia con un 4-4-2 con Cuadrado e Bernardeschi esterni: numeri, non prigioni, perché a volte il colombiano si alzava e Bernardeschi stringeva a fare la mezzala (uno degli esperimenti della vigilia) in un 4-3-3 fluido. Così i punti di riferimento erano pochi, Ronaldo partiva da sinistra ma poteva scambiarsi con Morata e soprattutto si andava in verticale: nei primi 45’ si sono viste varie ripartenze immediate vecchio stile, con Bentancur a condurre dopo aver recuperato palla, Cuadrado a ribaltare fronte e crossare, Morata sempre pronto a dettare profondità e passaggio. Alvaro e Ronaldo, tutto sommato pure lui volenteroso e contundente, sono andati al tiro più volte ma l’ex meno atteso, Neto (Pjanic è rimasto in panchina), ha respinto tutto, almeno quattro volte.
Cosa non ha funzionato. Allegri voleva togliersi delle “curiosità” in mezzo, aveva detto alla vigilia. La seconda uscita di Ramsey da play davanti alla difesa non è esattamente la prestazione che tifa cambiare i piani di mercato: Aaron galleggia senza troppo costrutto e all’inizio, quando la difesa ha bisogno di registrarsi, non la protegge, perdendo anche un pallone pericoloso. Verrà sostituito da Danilo, altro test nel ruolo: più solido, più difensivo, ma la Juve a quel punto fatica a mettere la testa fuori e non riesce mai a servire le punte. La cosa non depone a favore dell’esperimento. La formazione, specie in difesa, è frutto degli arrivi in ritardo degli azzurri, ma sembra una pura dichiarazione “allegriana”, da quella da bar di Livorno: «Sono tornato!». In campo ci sono infatti De Sciglio e Rugani, due dei “suoi”, due per cui i tifosi bianconeri qualche anno fa avrebbero storto non poco la bocca. Max ora ha guadagnato credito, e lo spende subito. De Sciglio in fin dei conti tiene botta in fascia, Rugani lo tradisce dopo 180 secondi, andando a cercare e mancando un anticipo su Demir che apre praterie su cui l’austriaco di origine turca (inizialmente acquisto del Barça B, ma promosso da Koeman) si butta e trova il corridoio per mettere in porta Depay, dopo tre minuti. Memphis non sbaglia, col nove sulle spalle e tante pressioni addosso. Il guizzo di Demir chiama Demiral, almeno sui social: la cessione del turco tornerà come capo d’accusa quando le assenze di Bonucci, Chiellini o De Ligt chiameranno in causa il quarto centrale. La difesa da “restaurazione". (...)
La Gazzetta dello Sport CITAZIONE GdS: "Ronaldo, tra ricordi e buone sensazioni.Gioca solo i primi 45' contro uno dei club più odiati ma senza il rivale di sempre: qualche fiammata, pause e una punizione delle sue"
(...) Ieri sera il Barcellona ha giocato la sua prima gara senza Messi dopo 16 anni. I tifosi hanno cantato a lungo per Leo, e vedremo se prenderà piede il coro per lui al minuto 10, inaugurato in questo Gamper. I pochi tifosi presenti al Johann Cruijff hanno usato il nome di Messi per dar fastidio a Ronaldo: gridavano al portoghese le 5 lettere del cognome dell’argentino quando si avvicinava alla tribuna. Ronaldo è stato fschiato dai tifosi culé al momento della lettura delle formazioni, e poi ancora durante la partita, ma erano schermaglie, schegge estive di un passato rovente, e infatti il portoghese ha anche sorriso, stando al gioco.
In campo CR7 ha operato quasi sempre a sinistra ma al 15’ ha impegnato l’ex juventino Neto con un tiro forte ma centrale dalla destra. Il portoghese è parso vivo, alternando alcune pause a fiammate difensive, incluso un fallo su Dest che gli ha attirato altri fischi del pubblico. Ronaldo ha mostrato voglia di partecipare, si è arrabbiato per la chiamata di un fuorigioco di Morata in un’azione che avrebbe potuto portarlo al gol e si è reso di nuovo pericoloso nel finale della prima parte su punizione: tiro secco con una parabola che ai tempi del Madrid qui definivano ‘tomahawk’, in stile indiano, che ha costretto Neto a una delle diverse parate della serata. È stato il suo ultimo intervento: nell’intervallo Ronaldo è rimasto negli spogliatoi, al suo posto è entrato Kulusveski. La terza stagione in bianconero del portoghese è dunque iniziata, dopo un’estate complicata e piena di voci, spifferi, incertezze, ipotesi. Messi era senza contratto, voleva restare al Barça e se n’è andato. Ronaldo ha ancora un anno di accordo con la Juve, si è guardato intorno per capire se e dove poteva andare, ed è rimasto. Iniziando da Barcellona, in una serata di ricordi e buone sensazioni.
La Gazzetta dello Sport CITAZIONE Allegri post Barça: "Dispiace per il risultato, ma la squadra ha fatto una buona gara. Mercato? Se arrivano uno o due centrocampisti e tre difensori. Dybala torna con l'Atalanta"
Massimiliano Allegri commenta la sconfitta nel Trofeo Gamper ai microfoni di Sky Sport.
Partiamo dall'analisi della gara e dagli esperimenti: abbiamo visto Ramsey, Bernardeschi, Danilo.
"Dispiace per il risultato, ma la squadra ha fatto una buona partita soprattutto nel primo tempo. Poi ci sono stati molti cambi e sono solamente sei giorni che siamo tutti assieme, abbiamo bisogno di lavorare, trovare la condizione migliore. Abbiamo trovato già un buon Barcellona, molto più avanti, con molte più partite amichevoli nelle gambe, però sono soddisfatto di quello che ha espresso la squadra. Abbiamo tirato molte volte in porta, abbiamo avuto molte occasioni, abbiamo sbagliato tecnicamente nel primo tempo, abbiamo subito due gol evitabili, però direi che l'importante è che il 22 dobbiamo essere pronti e andare a Udine per cercare di prendere i primi tre punti per il campionato".
Come sta Ronaldo? Potremo vederlo anche in un altro ruolo? Magari più centrale...
"Cristiano ha fatto una buona partita, si sta allenando molto bene ed è anche in una buona condizione. Stasera si è messo a disposizione della squadra come sempre, ora in settimana rientrerà anche Paulo Dybala e piano piano arriveremo al 22 in buone condizioni, nelle condizioni giuste".
Dybala lo vedremo con l'Atalanta? Kaio Jorge l'ha conosciuto? Cosa dobbiamo aspettarci da lui?
"Kaio Jorge è un ragazzo giovane che ha delle buone qualità, però ora non cominciamo a mettergli delle responsabilità addosso perchè altrimenti sbagliamo anche nella valutazione dei giovani, come spesso accade. I giovani hanno bisogno di crescere, di sbagliare e devono supportati dalla squadra, da quelli più esperti e messi nelle condizioni migliori per fare delle buone prestazioni. Per quanto riguarda Dybala, sta bene, rientrerà definitivamente con la squadra da martedì quando riprenderemo, sabato sarà a disposizione e farà una parte della partita".
Che effetto le ha fatto l'addio di Messi?
"E' stata sicuramente una notizia che ha colpito tutti, dopo tantissimi anni sicuramente non è stato facile nè per il club, nè per lui"
Pjanic può essere una soluzione per il centrocampo? Quanto sta aspettando l'arrivo di un centrocampista in questi giorni?
"Non è che sto aspettando, la società fa il mercato, insieme parliamo, abbiamo valutato, poi vediamo cosa succede. L'importante è che la squadra stia lavorando come sta facendo nel migliore dei modi e sia pronta per il 22. Poi se arrivano uno o due centrocampisti, tre difensori, non lo so, l'importante è che la squadra sia a posto per il 22. Ho un'ottima rosa su cui lavorare, stasera Ramsey davanti alla difesa ha fatto una buona partita, per la prima volta che ce l'ho messo è stato molto bravo nella fase di interdizione, deve migliorare nella gestione della palla. Bernardeschi sicuramente ha avuto un piglio buono, quindi credo che ci siano tutte le prospettive per poter fare una grande annata".
In conferenza ha detto che la squadra favorita è l'Inter. lo direbbe ancora visto che Lukaku è in partenza?
"Ha vinto il campionato e di solito che vince il campionato è sempre favorita. Poi il 22, anzi il 21, perchè il campionato inizia il 21, siamo tutti a zero punti e bisogna cercare di fare 90 punti per vincere il campionato"
Pjanic può essere una soluzione per il centrocampo? Quanto sta aspettando l'arrivo di un centrocampista in questi giorni?
"Non è che sto aspettando, la società fa il mercato, insieme parliamo, abbiamo valutato, poi vediamo cosa succede. L'importante è che la squadra stia lavorando come sta facendo nel migliore dei modi e sia pronta per il 22. Poi se arrivano uno o due centrocampisti, tre difensori, non lo so, l'importante è che la squadra sia a posto per il 22. Ho un'ottima rosa su cui lavorare, stasera Ramsey davanti alla difesa ha fatto una buona partita, per la prima volta che ce l'ho messo è stato molto bravo nella fase di interdizione, deve migliorare nella gestione della palla. Bernardeschi sicuramente ha avuto un piglio buono, quindi credo che ci siano tutte le prospettive per poter fare una grande annata".
In conferenza ha detto che la squadra favorita è l'Inter. lo direbbe ancora visto che Lukaku è in partenza?
"Ha vinto il campionato e di solito che vince il campionato è sempre favorita. Poi il 22, anzi il 21, perchè il campionato inizia il 21, siamo tutti a zero punti e bisogna cercare di fare 90 punti per vincere il campionato". CITAZIONE GdS: "Pjanic fischiato ora è più vicino. Summit per Mire tra presidenti: prestito gratuito biennale, il Barça può pagare parte dell’ingaggio e qualcuno deve fargli spazio in rosa"
Se sabato Andrea Agnelli e Joan Laporta erano impegnati su discorsi più ampi e “politici”, ieri i due presidenti hanno visto non una ma due partite fianco a fianco. E a Barcellona erano presenti anche le dirigenze più “operative” sul mercato: insomma, se l’affare Pjanic s’ha da fare, il Trofeo Gamper era il momento per pianificarla. Le volontà di base coincidono: Miralem vuole tornare a Torino, il Barcellona vuole facilitarne l’uscita, la Juve lo considera un possibile e “sicuro” completamento del reparto di centrocampo. Pjanic sarebbe un ritorno gradito in quanto già conosciuto da Massimiliano Allegri, play “puro” e giocatore che a Torino ha lasciato soltanto buoni ricordi.
Fischi e tagli. Al Barcellona è meno gradito: è fuori dal progetto di Ronald Koeman ma ieri sera al Gamper, momento in cui il club presenta l’intera rosa, c’era. Quando gli speaker hanno fatto il suo nome, il suo ingresso in campo è stato accompagnato da fischi dei tremila spettatori, sorte poi toccata anche a Dembelé, Coutinho e Sergi Roberto (con meno intensità) e a Umtiti (il più contestato). Pjanic è nella lista degli esuberi, quelli che se fossero usciti tutti subito, magari portando qualcosa in cassa, avrebbero forse sbloccato la situazione Messi. Mire ha ancora tre anni di contratto a 8,5 milioni a stagione: il Barcellona ha già aperto al prestito gratuito, che potrebbe anche essere biennale. La novità di ieri è che Cherubini e la Juventus potrebbero aver ottenuto un’apertura dal Barcellona a una “partecipazione” all’ingaggio del bosniaco: a Torino ne considerano sostenibile solo la metà. Servirà anche che Pjanic se ne tagli un altro pezzetto e poi sarà necessario che qualcuno nel reparto faccia posto al bosniaco, sia a livello di nomi per le liste che di monte ingaggi: il principale sospettato sembra Ramsey, nonostante gli esperimenti di Allegri.
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