| CITAZIONE Il Giornale: "Allungo bianconero sul campionato: più otto. E' una doppia festa per Sarri, conferma (anche per l'anno prossimo) e ipoteca scudetto"
I bianconeri per la prima volta in questa stagione battono la Lazio, ritrovano il successo dopo due punti in tre gare: adesso servono quattro punti per l’aritmetica tricolore. La Lazio falciata dalle assenze, la Juventus toccata nell’anima, nella difesa e comunque acciaccata. Sarri se la cava con i singoli, ci mette del suo. Non vale certo per la Lazio che ha praticamente la formazione obbligata, compreso Djavan Anderson preferito a Lukaku, fuori per motivi disciplinari. Dall’altra parte recuperano De Ligt e Bonucci, ma nel riscaldamento si ferma Higuain: dentro Dybala. Sarri aveva già mescolato il suo mazzo di carte pescando a sorpresa Ramsey e Douglas Costa. L’afa dell’Allianz Stadium la fa da padrone in un primo tempo dove le squadre si aspettano in cerca dell’episodio. Finisce pari all’intervallo il conto dei pali: Alex Sandro di testa scheggia l’esterno, mentre Immobile lo centra in pieno dalla distanza a Szczesny battuto. La Juve prova a fare la partita, ma manca un riferimento in attacco (Higuain appunto) e ha poco dalle corsie, anche a destra dove Douglas Costa e Cuadrado dovrebbero garantire il cambio di passo al solito fraseggio di posizione. Dovrebbero. La Lazio dà l’impressione di potersi infilare da un momento all’altro nella fragile difesa bianconera. Ronaldo non trova il guizzo alla ripartenza. Ma si rifà subito dopo con l’assistenza del Var che vede dentro l’area il braccio di Bastos che respinge la botta del portoghese, implacabile dal dischetto. Il terzo di fila dopo i due all’Atalanta: uno scudetto di rigore, ma CR7 subito dopo cala il bis segnando a porta vuota in contropiede: Dybala ruba palla a Luiz Felipe e serve l’assist del raddoppio. La traversa dice no al tris del portoghese, mentre la Lazio sembra uscire dalla partita. E la dormita della difesa con Bonucci e Szczesny che su una palla innocua si fanno infilare da Immobile la riapre. Immobile fa trenta dal dischetto e risponde al sorpasso di CR7 in testa alla classifica cannonieri. Il portiere si rifà sulla punizione di Milinkovic Savic. Sarri finisce con la difesa a tre con Rugani per Dybala: cambio alla Trapattoni dicono in tribuna, altro che sarrismo. Ma batte il tabù Lazio e incassa la conferma di Paratici.
Il Giornale CITAZIONE CT: "Juve, è il numero 10 che fa la differenza. Dybala, ora più che mai rappresenta la soluzione a quasi tutti i problemi dei bianconeri. Fuoriclasse come Ronaldo"
Un anno fa, di questi tempi, Paulo Dybala sembrava quasi un problema della Juve. Ora più che mai rappresenta la soluzione a quasi tutti i problemi dei bianconeri. Anche ieri. Leggendo le formazioni ufficiali, tra le tante sorprese proposte da Maurizio Sarri, proprio l’esclusione della Joya era quella che già stava facendo discutere. Solo il problema fisico di Gonzalo Higuain nel riscaldamento ha convinto Sarri prima a far allenare Dybala insieme ai titolari, poi a dare fiducia alla Joya per non rischiare nulla con il Pipita. E il numero 10 bianconero poi ha fatto quello a cui aveva abituato: la differenza. Almeno quanto il compagno di reparto, quel fuoriclasse di Cristiano Ronaldo. Sì, fuoriclasse vero pure lui. Dybala-Ronaldo, Ronaldo-Dybala, sempre loro. È stato l’argentino a rompere gli indugi a inizio ripresa, con uno slalom che per una questione di energia non si è trasformato nel gol del vantaggio. Trascorre una manciata di minuti e dopo un tiro ciccato da Dybala ci pensa Ronaldo a trovare il bolide che Bastos respinge col braccio al limite dell’area: dal dischetto CR7 non sbaglia più. E dopo sempre loro chiudono la partita: fa tutto Dybala, rubando palla a metà campo e correndo verso Strakosha per poi servire a Ronaldo una palla da spingere in rete. Gol, game, set: per il match, vedi scudetto, è solo questione di tempo. E sarà il titolo di Dybala e Ronaldo. I problemi ci sono stati e in fondo ci sono ancora. Ma Dybala (come Ronaldo) è solo una soluzione. La Joya lo sa.
Corriere di Torino CITAZIONE Juve-Lazio, le pagelle dei quotidiani: "De Ligt un muro di piede e di testa. Dybala, in tutte le azioni c’è lui, repertorio di magie. CR7con lo spirito giusto. Bonucci il peggiore"
Juve-Lazio, le pagelle dei quotidiani: "De Ligt un muro di piede, di testa e di fisico. Dybala, fa viaggiare tutta la comitiva in prima classe, Ronaldo con lo spirito giusto. Bonucci il peggiore"
Pagelle Juventus. Dybala decisivo
6,5 Szczesny Dopo gli straordinari con il Sassuolo è ancora decisivo nel finale sulla punizione di Milinkovic.
6 Cuadrado Rilassato da terzino, da esterno alto è più vivace.
6 De Ligt Gestisce bene la linea.
5 Bonucci Sul tiro di Immobile che finisce sul palo lascia troppo spazio. In ritardo anche in area, stende il laziale in maniera goffa.
6,5 Alex Sandro Il flipper in area stavolta termina con un palo. Bella la palla girata di petto a Ronaldo. 6 Ramsey Con lui la manovra davanti gira meglio, ma lo sprint è quel che è.
6 Bentancur Non è al meglio, però il ritmo è basso, anche nei palloni in uscita (vedi azione del palo di Immobile).
6 Rabiot La progressione palla al piede per andare al tiro (parato) è il suo pezzo forte. Ma lo usa poco.
5,5 Douglas Costa Si accentra molto, creando un po’ di confusione.
7,5 Dybala Titolare last minute, fa viaggiare tutta la comitiva in prima classe. Decisivo nel contropiede del 2-0 regala un altro paio di giocate che restano negli occhi.
7,5 Ronaldo Per come si arrabbia per il 3-0 fallito fa capire quanto ci tenga alla Scarpa d’oro (mancano 5 gol): lo spirito è quello giusto.
6 Danilo Conservativo.
6 Matuidi Dirotta Rabiot a destra e non può avere il tocco di Ramsey,
6,5 Sarri Il brivido non manca mai, ma lo scudetto ormai è a un passo
Szczesny 7 Il volo meraviglioso sulla punizione di Milinkovic salva la Juve dall’ennesima rimonta. A salvarlo da Immobile ci aveva pensato il palo. Il rigore, no, quello non si prende.
Cuadrado 6,5 CR7 è CR7, Dybala non ha mai giocato così, ma difficile trovare uno più utile di Cuadrado. Terzino, esterno, difensore e vero regista, anche troppo visto che tutti lo cercano e gli danno palla.
De Ligt 6,5 Un muro, di piede, di testa (soprattutto), di fisico con un senso della posizione che s’affina a ogni partita. Oggi dei centrali juventini sembra quello davvero insostituibile.
Bonucci 5 Serata impeccabile, poi il pasticciaccio brutto a 10’ dalla fine, quando non copre bene la palla in area e fa fallo su Immobile. Rigore e, ripensando alle ultime rimonte, la Juve trema.
Alex Sandro 6 Dopo il Sassulo ci avrà preso gusto a segnare di testa: con la Lazio ci ritenta ma è palo. Buona spinta, al solito. Dietro però qualche amnesia delle sue, come se restare concentrato per 90’ fosse difficile
Ramsey 6 I movimenti sono quelli giusti della mezzala-trequartista che affonda e si offre al triangolo alto. La condizione fisica però è meno brillante di quella mentale, e così non può mai essere decisivo.
Bentancur 6 Davanti alla difesa perde un’altra palla che per poco fa danni (il palo di Immobile). Dovrebbe garantire più copertura di Pjanic. Così, non può essere il centrale del ’20- 21. Però quanto lavoro.
Rabiot 6,5 Due discese “box to box”, o chissà come dicono in Francia, che erano il colpo più famoso una volta. La corsa è bella e a testa alta, il lavoro diligente e intelligente, privarsene invece non lo sarebbe.
Danilo 5,5 Dentro per Douglas, spostando Cuadrado in attacco. Ma in difesa – e non solo per colpa sua – la Juve comincia a traballare. Prende anche un giallo
Matuidi 5,5 Dà riposo a Ramsey ma anche lui sembra indebolire la mediana dove Milinkovic cresce dopo una partenza non indimenticabile
Rugani sv Dentro per Dybala e per rafforzare la difesa schierandosi, quale inedito per Sarri, a cinque come faceva Allegri con Barzagli. Un colpo di testa utile.
D. Costa 6 Quello che avrebbe in mente Sarri, lo spaccapartite, da un po’ non si vede. Però è un bel fastidio per ogni difesa e si sacrifica anche in copertura. Un bel tiro da fuori ma centrale. Esce dopo un’ora.
Dybala 7 Poi capiremo perché doveva restare in panchina. In tutte le azioni c’è lui, anzi è sempre più regista a tutto campo (con Cuadrado). Generosissimo assist a CR7, un piccolo repertorio di magie, manca solo il gol
Ronaldo 7,5 Questo è il CR7 utile. Quello che non vuole portarsi la palla a casa, ma segna due gol, prende una traversa, ha altre occasioni, entra nel gioco e si sacrifica dietro. Deve un paio di caffè a Dybala
Sarri 6, 5 Qualche segnale di sarrismo annacquato nelle solite paure e rimesso in piedi dai colpi dei soliti fuoriclasse.
La Gazzetta dello Sport
6 SZCZESNY Salvato dal palo sulla conclusione di Immobile.
6 CUADRADO Prova a spingere, ma è raramente pericoloso.
6 DE LIGT Pochi problemi.
5 BONUCCI Indecisione decisiva e rigore procurato.
6 ALEX SANDRO Dopo il gol contro il Sassuolo, un palo ieri sera. Più un giallo evitabile.
5 RAMSEY In campo a sorpresa, ha gran voglia di farsi vedere e lo si nota soprattutto in certi recuperi difensivi. Da lui però si vorrebbero anche giocate di qualità (12’ st MATUIDI 6)
5,5 BENTANCUR Pochi guizzi. E la solita, pericolosa, tendenza a perdere palla in uscita. 6,5 RABIOT Qualche sgroppata solitaria e anche una conclusione da fuori che tiene sveglio Strakosha. 5,5 DOUGLAS COSTA Maestro dei ghirigori. E poco altro (12’ st DANILO 6).
7 DYBALA Higuain si fa male nel riscaldamento, lui si prende la scena: assist al bacio a CR7, più altre delizie sparse qua e là (44’ st RUGANI sv).
7 RONALDO Tira appena può, come nemmeno ai campetti dell’oratorio. Però trasforma l’ennesimo rigore e poco dopo raggiunge quota 30 in campionato.
All. SARRI 6,5 Scudetto in tasca.
Il Giornale CITAZIONE TS: "Ramsey al Wolverhampton per arrivare a Jimenez. Paratici ci pensa, ma tiene sempre vive le piste per Milik e Dzeko"
Come riferisce l’edizione odierna di Tuttosport, quello per diventare prima punta della Juventus sta diventando un vero e proprio gran premio, con una griglia di partenza che ormai va delineandosi…
Con l’addio di Higuain, la Vecchia Signora è a caccia di una prima punta. Una che, magari, esalti Ronaldo, così come faceva Mario Mandzukic: disposto a sacrificarsi, ma che sappia anche dare un riferimento preciso là davanti. Il nome più caldo in questo momento è quello di Jimenez del Wolverhampton. C’è la regia di Jorge Mendes, ovviamente: l’agente di CR7 è anche quello dell’attaccante dei Wolves, oltre che consulente di mercato degli stessi. Il Decreto Cresita aiuta sicuramente i bianconeri, permettendo di risparmiare sulle tasse degli stipendi dei giocatori che provengono dall’estero. A questo si aggiunge la valutazione tecnica: 26 gol quest’anno tra campionato e coppe sono il bigliettino da visita migliore.
Per la buona riuscita della trattativa, i bianconeri sono anche disposti ad inserire Aaron Ramsey, che è nato e cresciuto calcisticamente in Premier League. Siamo ancora all’inizio, ma i presupposti sono ottimi. Occhio però alla concorrenza del Manchester United.
Ovviamente Paratici non vuole farsi trovare impreparato e così tiene sempre vive le piste che portano ad altri attaccanti. Arkadiusz Milik si è avvicinato di recente all’agente Fali Ramadani (lo stesso di Sarri) e questo potrebbe favorire il passaggio del polacco in bianconero. I rapporti con la Roma di Fienga sono altrettanto ottimi, qualora si volesse affondare per Dzeko. CITAZIONE CT:"Verso Udinese-Juventus. L’appuntamento con il tricolore potrebbe essere già a Udine giovedì. Se domani l’Inter non batte i viola sarà match point alla Dacia Arena"
La Juve può vincere il titolo già tra due giorni: vincendo a Udine se l’Inter non riuscirà, a San Siro contro la Fiorentina, a fare altrettanto. Ma i Sarri boys potrebbero pareggiare e infilare il nono scudetto comunque se la squadra di Antonio Conte perdesse contro i viola. I nerazzurri saranno di scena domani sera alle 21.45 mentre la Juve fa visita alla squadra di Luca Gotti giovedì alle 19.30. Con la Juve vincitrice alla Dacia Arena sarebbero inutili anche le eventuali due vittorie consecutive dell’Atalanta, impegnata stasera in casa col Bologna e venerdì contro il Milan in trasferta. La squadra di Gasperini, infatti, resterebbe a nove punti di distacco ma la Juve sarebbe comunque irraggiungibile in virtù dei migliori scontri diretti, che sorridono ai bianconeri anche nel confronto con l’Inter. In caso di vittoria di Conte contro la Fiorentina, i festeggiamenti di Ronaldo & co. sarebbero rimandati di qualche giorno. Vincendo a Udine, a Sarri basterebbe poi un punto domenica sera in casa contro la Samp per vincere con due giornate d’anticipo il suo primo campionato di A. Una mera questione aritmetica, insomma, per l’ennesimo tricolore. Con la Champions alle porte, Sarri non disdegnerebbe qualche partita per rifiatare e qualche allenamento in più per preparare il ritorno degli ottavi contro il Lione: allo Stadium il 7 agosto. Prima comincia e meglio è.
Corriere di Torino
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