Il Salotto Bianconero

Il Bar dello Sport 01/01/2020 - 29/02/2020

« Older   Newer »
  Share  
PAG Posted on 13/2/2020, 16:18     +1   -1

I'm Gonna Be Perfect From Now On

Group:
Member
Posts:
16,385
Reputation:
+22

Status:


CITAZIONE (NinaHagen @ 13/2/2020, 15:47) 
L attacco va ringiovanito, dobbiamo puntare Icardi al posto di Gonzalo.

Szzzzz
De sciglio de ligt bonucci sandro
Benta pjanic pogbello
Dybala icardi ronaldo

Si a Icardi no a De Sciglio.

Dobbiamo fare una squadra più glam, ci serve qualcuno che o ascolti o componga musica trap sulla fascia destra.
 
Top
PAG Posted on 13/2/2020, 18:50     +1   -1
Avatar

guru!

Group:
Member
Posts:
5,584
Reputation:
+27
Location:
Catania

Status:


Var a chiamata sperimentato in serie A, il calcio sarà sempre meno calcio.
 
Top
PAG Posted on 13/2/2020, 19:50     +1   +1   -1

I'm Gonna Be Perfect From Now On

Group:
Member
Posts:
16,385
Reputation:
+22

Status:


Stasera 4-3-3 puro, con Dybala punta, Cuadrado esterno alto e Ramsey mezzala.
 
Top
PAG Posted on 13/2/2020, 20:03     +1   -1
Avatar

guru!

Group:
Member
Posts:
5,584
Reputation:
+27
Location:
Catania

Status:


Cuadrado-Dybala-Ronaldo mi fa subito pensare a quella grande partita all’Old Trafford della stagione scorsa, non mi pare che dopo è stato più riproposto o comunque non spesso come avrebbe meritato.
 
Top
PAG Posted on 14/2/2020, 01:01     +1   -1
Avatar

Presidente onorario

Group:
Administrator
Posts:
81,844
Reputation:
+81
Location:
Barletta

Status:




 
Top
PAG Posted on 14/2/2020, 01:12     +1   -1
Avatar

Presidente onorario

Group:
Administrator
Posts:
81,844
Reputation:
+81
Location:
Barletta

Status:


CITAZIONE
Milan – Juve 1-1: l’identità del dolore

fa70cf02-7cb4-47ab-b020-fdc948f7471a-750x391


di Alex Campanelli | febbraio 13, 2020



Si è detto più volte che la Juventus di Sarri è “una squadra senza identità” oppure, ancora peggio, “che è come quella di Allegri“; la partita di Coppa Italia tra i bianconeri e il Milan dovrebbe aver smentito anche i più convinti sostenitori di tali teorie.

Nel primo tempo la Juve ha avuto eccome un’identità di gioco: tecnicamente sopraffina fino ad arrivare al barocco, allo sfarzo eccessivo, al ricamo elaborato quando forse sarebbe più logico e intelligente optare per soluzioni più conservative. Questa Juventus sembra uscita da un’intervista di Xavi, uno di quelli che nel postpartita prima ti porta i dati sul predominio territoriale e sul possesso palla e poi magari ti commenta il risultato, del quale gli importa relativamente. Nei primi 45′ la Juve fino agli ultimi 25 metri sembra davvero il Barça di Pep, tolto Matuidi che è estremamente utile in alcune partite ovvero le partite all’estremo opposto di questa, salvo poi perdersi su una fascia, far saltare tutto per un appoggio calibrato male o un giocatore fuori posizione. Per contro il Milan, con un provincialissimo 35% di possesso palla, ha tirato tantissimo da diverse posizioni, anche se l’unica parata “degna di nota” è stata quella di Buffon su Calabria, mentre dall’altra parte Cuadrado metteva in difficoltà Donnarumma sull’unica vera incursione della Juve.



Se il primo tempo è stato di difficile lettura, non si può dire lo stesso della ripresa: trascinato dal tracimante Bennacer, il Milan ha alzato i giri del motore e messo sotto la Juve sul piano del ritmo, anche se a conti fatti il gol rossonero arriva su un errore da matita blu di De Sciglio, ectoplasmatico in marcatura su Rebic. Emergono qui due dei principali problemi della Juventus, spesso nascosti da chi urla sproloqui non ragionati contro allenatore e giocatori. Il primo è relativo a una precisa scelta in fase difensiva: molto spesso la squadra, quando si trova a difendere una fascia, decide di lasciare molto spazio sul lato debole, rendendo quasi impossibile all’esterno di competenza scalare in caso di cambio di gioco sul lato debole, e permettendo dunque agli avversari di cercare il cross (come successo oggi a Castillejo) o l’1 contro 1 con tutta la calma del mondo. Il secondo, palesatosi immediatamente dopo il primo, è legato alle difficoltà della Juve di cambiare ritmo e spartito una volta che il risultato muta; pur inserendo un giocatore di grande gamba come Bentancur, la squadra oggi (così come molte altre volte) non è riuscita nella sua interezza a cambiare marcia una volta finita in svantaggio, non ha saputo aumentare la frequenza degli scambi in possesso né la veemenza e l’efficacia del pressing. Riguardo al canovaccio tattico, questa Juve purtroppo sembra avere solamente negli spunti individuali, che siano break centrali di Dybala o dribbling sull’esterno di Sandro e Cuadrado, un’alternativa al classico giro palla-imbucata centrale che ne ha caratterizzato la stagione fin qui, come se il prolungato periodo giocato col rombo a centrocampo abbia impedito a Sarri di lavorare su altri automatismi che possano coinvolgere le catene laterali o che disordinino la difesa avversaria per permettere le imbucate delle mezzali (finora le grandi assenti a livello realizzativo, anche per proprio demerito).

L’identità della Juventus è più che chiara, il guaio è che su di essa c’è un grosso cartello con scritto “Lavori in corso”, e la differenza tra ciò che la Juve è e ciò che vorrebbe essere è abissale, con il rendimento bianconero che somiglia più a un elettrocardiogramma che a una retta: incontra la Juve in una giornata positiva e verrai preso a pallonate, incontrala quando ha qualche dubbio in più e la vedrai far melina senza sfogo offensivo e cercare di farsi gol da sola. Non sappiamo quanto tempo la società abbia concesso a Sarri, sappiamo invece fin troppo bene quello concessogli dai tifosi: poco, pochissimo, per molti addirittura già terminato da tempo. Come già scritto, nessuno può sapere se la strada intrapresa sia quella che porterà la Juventus a compiere un ulteriore salto di qualità e vincere in Europa, sabotare l’esperimento proprio ora e tornare all’antico sarebbe folle, talmente folle che per fortuna in casa Juventus nessuno ci pensa neanche lontanamente a quanto pare.

Poi ci sarebbero anche le buone notizie, tipo il ragazzo col 7, un Alex Sandro che non si è scordato come si gioca a calcio, un de Ligt sempre più sicuro, un Pjanic che per 60′ ha fatto girare la testa a tutto il Milan muovendosi incessantemente tra trequarti rossonera e bianconera e ripulendo un centinaio di palloni, un Dybala tanto poco lucido sotto porta quanto immarcabile nelle altre zone del campo. Al momento, però, sembrano non interessarci.

Juventibus
 
Top
PAG Posted on 14/2/2020, 08:11     +1   -1

I'm Gonna Be Perfect From Now On

Group:
Member
Posts:
16,385
Reputation:
+22

Status:


Domanda: Pogba risolve un problema a questa Juve?
Risposta (mia): si, immagino di si.

Domanda: Pogba risolve TUTTI i problemi a questa Juve?
Risposta (sempre mia): ma manco penniente.

Ora, il mio dubbio è: ma non è che se prendiamo Pogba, poi dobbiamo fare un'altra caricata di pipponi a zero?
Perché se così fosse il gioco per me non vale la candela.
 
Top
PAG Posted on 14/2/2020, 08:27     +1   -1

guru!

Group:
Member
Posts:
8,338
Reputation:
+28

Status:


CITAZIONE ("LPG" @ 14/2/2020, 08:11) 
Domanda: Pogba risolve un problema a questa Juve?
Risposta (mia): si, immagino di si.

Domanda: Pogba risolve TUTTI i problemi a questa Juve?
Risposta (sempre mia): ma manco penniente.

Ora, il mio dubbio è: ma non è che se prendiamo Pogba, poi dobbiamo fare un'altra caricata di pipponi a zero?
Perché se così fosse il gioco per me non vale la candela.

Ti dico la mia, pogba risolverebbe alcuni problemi, ne risolverebbe molti di più un giocatore alla vidal.

È giunto il momento che Paratici tiri fuori il coniglio dal cilindro, mi ripeto un demiral del centro campo
 
Top
PAG Posted on 14/2/2020, 09:13     +1   -1
Avatar

Presidente onorario

Group:
Administrator
Posts:
81,844
Reputation:
+81
Location:
Barletta

Status:


CITAZIONE
Si allungano le ombre. Passo indietro dopo Verona. Sarri può, anzi deve ripartire da Dybala che, come si è visto una volta di più, è l’unico trasformatore di corrente in dotazione

Se parliamo di Coppa Italia, la Juventus ha risolto la pratica con il gol che vale doppio segnato dal dischetto da Ronaldo all’ultimo minuto: al ritorno oltretutto il Milan non avrà per squalifica Ibra, Hernandez e Castillejo, tre dei suoi uomini migliori. Se parliamo invece del momento bianconero, c’è stato rispetto a Verona un ulteriore passo indietro. Perché sì, il Milan ha giocato una buona partita, frutto di una partenza analoga a quella del derby, ma poi supportata da un secondo tempo anche migliore: pressando alto, accorciando sempre in avanti ma senza mai dimenticare di presidiare la porzione di territorio in cui si muoveva Ronaldo. Ma la Juve, con tutto il rispetto per il Milan e per il lavoro di Pioli di cui qualche frutto si comincia a intravvedere, non aveva di fronte i satanassi – del momento -di Juric: bensì una squadra che quattro giorni prima l’Inter, alzando le cadenze e l’austostima dopo la prodezza di Brozovic, aveva a gioco lungo disintegrato. La Juve invece, dopo quel primo tempo di sofferenza più o meno controllata, è andata addirittura sotto. E la superiorità numerica dovuta all’espulsione di Hernandez l’ha sfruttata solo a tempo scaduto, grazie alla solita prodezza del solito Ronaldo che ha incocciato il braccio aperto di Calabria: senza mai riuscire, prima, a mettere sotto assedio una squadra che ben di più aveva speso e doveva difendere in dieci. La serata bianconera di San Siro, lungi dal diradarle, allunga le ombre su di un futuro che ormai è adesso: lo stesso Lione, che al tempo del sorteggio era il più ghiotto e il più digeribile dei bocconi, potrebbe adesso non rivelarsi più tale. Sarri può, anzi deve ripartire da Dybala che, come si è visto una volta di più, è l’unico trasformatore di corrente in dotazione: più gli altri giochicchiano più lui trova sempre il modo di illuminare. Ma il resto inquieta se, per esempio, il miglior centrocampista della serata è di gran lunga Kessie. Certo, non Ramsey, sempre più parametro zero.



La Stampa





Sarri rilancia Ramsey da mezzala ma raccoglie poco. È ovvio che la prestazione poco brillante di ieri sera non rilanci le sue quotazioni alla Juventus. A fine stagione Paratici dovrà effettuare riflessioni sul giocatore che beneficia di uno stipendio deluxe, 7 milioni netti, anche se a bilancio grava con un impatto bassissimo (3,7 milioni di oneri accessori). In Inghilterra gli estimatori non mancano: si è parlato del Chelsea, del Manchester United come del Liverpool o di un clamoroso ritorno all’Arsenal. Se da mezzala ha confermato di essere un oggetto misterioso, da trequartista potrà magari beneficiare di una prova d’appello considerando l’infortunio che ha colpito l’altrettanto fragile Douglas Costa. Dopo due panchine con Napoli e Fiorentina e semplici spezzoni di gara, Sarri mercoledì gli aveva dedicato una carezza: «È in crescita, lo tengo in grande considerazione». Vediamo se basterà. Fin qui con il gallese in campo la Juve aveva sempre vinto. Ieri no. Ma i cartellini ai già diffidati Ibrahimovic, Theo Hernandez e Castillejo sicuri assenti a Torino, valgono oro per Madama. «Abbiamo segnato nel finale un gol importante, fuori casa. Ma non possiamo accontentarci — spiega Bonucci a fine gara —. Una squadra come la nostra non può concedere tanto al Milan e poi essere costretta a recuperare. Ci dobbiamo compattare. Siamo in corsa su tutti gli obiettivi ma serve qualcosa da parte di tutti».



Corriere di Torino

CITAZIONE
Milan-Juve,le pagelle dei giornali:"Buffon super, Pjanic idee confuse, Dybala disegna traiettorie spesso geniali, che però i suoi compagni sfruttano sempre male.Ramsey il peggiore"

Buffon 7 Arriva ovunque, pure col piede. SuperGigi non tradisce mai, soprattutto nelle serate che contano. Inizia la serata scaldandosi i guantoni con Rebic, poi sfodera buona parte del suo ampio campionario: prima una respinta a una sola mano su Calabria, poi s’esibisce di piede e in presa bassa ancora su Rebic. C’è anche sull’unico tiro di Ibrahimovic, quando sfiora quel tanto che basta per mettere il pallone in angolo. S’arrende solo in occasione dell’1-0.

5 De Sciglio Ha il compito di coprire le spalle a Cuadrado. Partita dignitosa, ma è grave l’errore sul vantaggio rossonero: lascia calciare Rebic per l’1-0. Sostituito

6 De Ligt Serata tranquilla, gioca senza correre rischi con l’eccezione di un passaggio in orizzontale su cui decide di non intervenire. Un bel recupero su Hernandez.

5,5 Pjanic La serataccia del Bentegodi gli è rimasta appiccicata addosso. L’impegno c’è tutto: lotta e recupera palloni, ma non ha nessuna idea illuminante nemmeno in 11 contro 10.

5 Matuidi Titolare dopo due panchine di fila, perde subito un pallone su Calhanoglu e si capisce che non è serata. Condivide con Alex Sandro la responsabilità sul cross di Castillejo.

6,5 Ronaldo Senza il gol sarebbe stato insufficiente, però è sempre CR7 a tirare la Juve fuori dai guai. Cerca la rete in acrobazia e trova il braccio di Calabria, poi trasforma il rigore.

6 Bentancur Entra a partita già compromessa, con la scimmia del tacco sciagurato di Verona, ma lo fa con il piglio giusto: mette pressione al Milan e fa il cross per la rovesciata di CR7

5 Ramsey Da trequartista a mezzala: Sarri lo arretra e gli chiede inserimenti per riempire l’area svuotata da Dybala, lui non riesce a farlo con continuità. E la condizione non lo aiuta.

6 Bonucci Un paio di buone chiusure, un’attenta protezione della zona, forse qualche lancio di troppo: in generale una prestazione ordinata in una serata in cui in mezzo c’è poco filtro.

5,5 Alex Sandro Le scorribande sulla fascia sinistra sono limitate al minimo sindacale: dover giocare sempre per mancanza di alternative non lo aiuta. Non immune da colpe sul cross di Castillejo.

6 Cuadrado Serata in altalena: da esterno alto parte male, anche perché Theo è un brutto cliente, poi si riprende. Suo il primo tiro in porta della Juve, ma come al solito spreca tanto.

6,5 Dybala Torna al centro del tridente da falso nove ma in realtà gioca a tutto campo. Fa ammonire mezzo Milan e fa cacciare Hernandez. Il dieci è l’epicentro del gioco bianconero.

5,5 Higuain Entra per portare peso e gol davanti: con lui Sarri ripropone il tridente pesante accantonato da qualche tempo, ma il suo apporto è molto limitato. Mai pericoloso.

6 Rabiot Entra al posto di Matuidi ed è subito più dinamico. Sgomita e si propone, si vede che ha voglia e si capisce perché Sarri ha deciso di puntare su di lui.

5,5 Sarri La sua Juventus non è ancora guarita dal brutto virus invernale: concede tanto, tira poco in porta e non sfrutta la superiorità numerica.

La Gazzetta dello Sport







6,5 Buffon Prima partita da 42enne, sempre reattivo. Almeno due interventi decisivi.

5 De Sciglio Da quella parte Rebic lo fa dannare, vedi l’episodio del vantaggio rossonero.

6 De Ligt Duello rusticano con Ibra, esce a testa alta.

6,5 Bonucci Quando occorre, sa usare la le maniere forti.

5,5 Alex Sandro Insidioso, ma non riesce mai a incidere davvero.

6 Cuadrado Con di fronte un Theo in giornata storta poteva fare di più.

5 Ramsey Delusione completa, non chiude e non inventa. Fa bene Sarri a levarlo dopo un’ora.

5,5 Pjanic Regia senza luci, idee scarse e confuse. Non ci siamo, è ancora dentro al tunnel.

5,5 Matuidi La solita corsa generosa, il solito senso tattico, poi però cala.

6,5 Dybala Talento solitario, disegna traiettorie spesso geniali, che però i suoi compagni sfruttano sempre male.

6,5 Ronaldo Serata opaca, poi conquista il rigore e lo realizza con freddezza. E tanto basta.

6 Bentancur Il suo ingresso dà una sveglia al centrocampo.

6 Higuain Aumenta nel finale il peso offensivo.

6 Rabiot Buon impatto.

6 Sarri Cerca un assetto più prudente, con l’effetto che la sua Juve attacca ancora meno e si salva solo con un calcio di rigore. La strada non è quella giusta.

Il Corriere della Sera





Buffon 7 Quarantadue anni e non sentirli. Se la Juve resta in piedi è merito suo: paratona su Calabria, parata su Rebic e poi prodezza su Rebic. Ma non basta, chiude la porta a Ibra e a Hernadez. Sul gol è sorpreso non dal guizzo di Rebic ma dall’incertezza di De Sciglio.

De Sciglio 5,5 Mica facile contro Rebic. Lo soffre fi sicamente e nel momento decisivo, quello del gol, lo perde in area piccola. Higuain (24’ st) 5,5 Non entra in partita.

De Ligt 5 Sembra tornato ai suoi giorni cupi. Difende male, con qualche incertezza di troppo (due suoi errori provocano due occasioni del Milan), e non si fa sentire in attacco.

Bonucci 6 Deve stare attento a quello che combina l’olandese al suo fi anco. Anche per lui, gara di sofferenza.

Alex Sandro 5,5 Spinge quando può, senza troppa intensità e con pochi cross buoni.

Cuadrado 6 Torna a fare l’ala, il suo vecchio ruolo, e si ritrova subito. Arretra quando esce De Sciglio. In assoluto è uno dei bianconeri che produce di più.

Ramsey 5 Si fatica a capire la ragione per cui il gallese non riesca a entrare in sintonia con la sua nuova squadra. Anche stavolta, da centrocampista, resta ai margini. La sua tecnica, nota nel Regno Unito, nella Juve non affi ora.

Bentancur (17’ st) 6 Un po’ meglio degli altri centrocampisti bianconeri, almeno come filtro.

Pjanic 5,5 Solo ordinaria amministrazione. Passaggi facili, ritmo lento, mai un guizzo, mai uno strappo. Non è proprio nel suo momento migliore.

Matuidi 5,5 Di solito non fa mancare il suo dinamismo che stavolta invece è inapprezzabile.

Rabiot (28’ st) 5,5 Venti minuti a basso ritmo, quando invece dovrebbe alzarlo.

Dybala 6,5 Torna di continuo oltre la linea di metà campo (e per esempio: provoca l’ammonizione di Hernandez a ridosso della propria area di rigore), lavora tanto, ma dovrebbe fare l’attaccante o no? Procura l’espulsione proprio di Hernandez.

Ronaldo 6,5 La Juve pareggia quando il genio si sveglia. La sua partita è in una rovesciata, quella che porta al rigore e dagli undici metri Cristiano non sbaglia. Fino a quel momento, non ci sono tracce di CR7, ingabbiato con tre marcature ravvicinate (Calabria, Castillejo e Kjaer) e ben organizzate.

Sarri (all.) 5 D’accordo, il tridente non lo convince. Ma se l’attacco è formato da Dybala e Ronaldo e l’argentino arretra di continuo per giocare la palla, davanti resta solo Cristiano, un fenomeno, come no, ma sempre uno è. Anche con un uomo in più, la Juve fa poco, troppo poco. Fra 12 giorni c’è la Champions, non ci siamo

Il Corriere dello Sport

CITAZIONE
Milan-Juve, la moviola dei giornali: "Braccio largo, rigore al limite. Rosso a Hernandez, per fallo su Dybala giusto. Era però da punire con il rigore la manata a Cuadrado"

Partiamo dalla fine e cioè dal fallo di mani di Calabria che porta al rigore del pari, dopo l’on field review di Valeri suggerita dal Var. Il difensore del Milan viene colpito sul braccio mentre è di schiena dalla rovesciata di Ronaldo. Argomenti a favore: braccio largo, Calabria aumenta il volume per ostacolare il tentativo di girata. Argomenti contrari: distanza ravvicinata e Calabria è voltato di schiena, non vede la palla colpita dal portoghese. L’episodio ricorda il penalty concesso al Brescia a Cagliari alla 1 a giornata di A, ma c’è una piccola differenza: Cerri saltò mancando la palla prima di essere colpito sul braccio dal tocco dell’avversario, invece Calabria va per ostacolare un tiro, assumendosi il rischio col braccio largo. Basta per il rigore? Un po’ di dubbio resta. Al 19’ s.t. Valeri lascia correre una sbracciata di Rebic a Cuadrado in area: il croato rischia. Ammonizioni pesanti ai diffidati Ibra (giusta) e Castillejo (protesta plateale, ma il fallo su Alex Sandro è dubbio). Rosso a Hernandez: netto il secondo giallo per fallo in ritardo su Dybala, sul primo l’azione andava già interrotta per l’irregolarità di Dybala su Bennacer. Insomma, errori da una parte e dall’altra che fanno arrabbiare tutti.



La Gazzetta dello Sport





Bisogna per forza di cose partire dalla scena del 90’ che decreta l’1-1 di San Siro: la girata al volo di Cristiano Ronaldo è impattata da Calabria con il braccio, molto largo, anche se l’esterno del Milan è girato di spalle. Una corsa al Var per l’arbitro Valeri, chiamato al monitor da Nasca, prima di indicare il dischetto, che live aveva negato. Opportuna innanzitutto la scelta di seguire il suggerimento e andare al monitor, alla luce delle recenti polemiche (e delle nuove indicazioni della Figc). È uno dei tanti episodi da leggere con lo schema dell’Uomo vitruviano: la decisione finale appare sostanzialmente corretta. Giallo pesante per Ibrahimovic – era diffidato, salterà il ritorno a Torino – ma giustissimo nel punire la manata in pieno volto rifilata a De Ligt. Ammonizione qualche secondo più tardi anche a Ramsey, che trattiene Theo Hernandez. Qualche dubbio sul contatto in area juventina tra Cuadrado e Rebic. Ok il giallo a Theo Hernandez (diffidato). Era però da punire con il rigore Theo Hernandez per la manata a Cuadrado, poi il brutto fallo su Dybala gli costa la giusta espulsione.



Il Corriere dello Sport

CITAZIONE
In tribuna c’era Mino Raiola a seguire Donnarumma, che potrebbe tornare protagonista la prossima estate proprio in virtù dell'interesse bianconero per il portiere

Pochi minuti prima dell'inizio di Milan-Juve va ad accomodarsi in tribuna anche Mino Raiola: il procuratore di Donnarumma potrebbe tornare protagonista la prossima estate proprio in virtù dell'interesse bianconero per il portiere. Alla Juve, Gigio continua a piacere, anche se il rinnovo di Szczesny non fa esattamente gioco al possibile trasferimento. E l'agente – che tra i propri giocatori ha anche Ibrahimovic, Bonaventura, De Ligt e Matuidi – non ha mai lesinato critiche alla società milanista sulla gestione di Donnarumma, dopo aver assistito dal vivo alla partita di Brescia. Massimi livelli di acredine, invece, da parte del tifo rossonero verso Leonardo Bonucci che proprio in quell'estate – 2017 – aveva scelto il Milan salvo poi fare il percorso inverso nel giro di un anno e tornare alla Juve. Cori indirizzati al difensore durante il riscaldamento, prima dei fischi che hanno accompagnato l'annuncio delle formazioni. Fischiatissimo anche Cristiano Ronaldo, a ogni pallone toccato. La semifinale di andata della Coppa Italia porta a numeri importantissimi nella cornice milanese – il dato ufficiale parla di 72.738 presenze, nel derby di campionato ad ottobre ce n'erano duemila in meno – e fila via sotto una pioggerellina e chiama a raccolta il popolo di San Siro. L'incasso di serata porta al botteghino rossonero 3.144.898,98 euro. Tutto replicabile l'11 aprile, con le ambizioni scudetto della Juve destinate a passare ancora dal Meazza.



La Gazzetta dello Sport

CITAZIONE
Rakitic: "Mi piacerebbe giocare con Ronaldo. Pjanic è sottovalutato"

Il centrocampista del Barcellona non nasconde il desiderio un giorno di essere compagno di squadra del campione della Juve. Poi su Pjanic: "È tra i giocatori più sottovalutati al mondo"



Se mi piacerebbe un giorno giocare con Ronaldo? Ovviamente, è uno dei più grandi calciatori della storia, ti diverti davvero a guardarlo e stanno vedendo tutti quello che sta facendo alla Juve".

Accostato ai bianconeri in più di un'occasione, Ivan Rakitic confessa tutta la sua ammirazione per CR7 rispondendo alle domande dei tifosi su "Bleacher Report".



Ma il centrocampista croato del Barcellona ha grande stima anche per un altro bianconero. "Il giocatore più sottovalutato al mondo? Ce ne sono tanti, Mourinho per esempio ha fatto il mio nome. Per me lo è anche Pjanic".

Parole al miele poi per Messi: "È incredibile giocare con lui, è speciale, è di sicuro il miglior giocatore degli ultimi 15 anni e per me di sempre. Giocare al suo fianco negli ultimi sei anni è stato fantastico".

E se tornasse Neymar... "Mi piacerebbe di sicuro averlo nella mia squadra ma deve decidere lui cosa è meglio per se stesso. È un mio grande amico e voglio vederlo felice, quando lo è diventa uno dei migliori al mondo".



Corrieredellosport.it
 
Top
PAG Posted on 14/2/2020, 09:35     +1   -1
Avatar

guru!

Group:
Member
Posts:
5,584
Reputation:
+27
Location:
Catania

Status:


Ma Pogba gioca ancora? Perché se torna e non è un dito di quello visto da noi il gioco non vale la candela a prescindere.
 
Top
PAG Posted on 14/2/2020, 09:48     +1   -1
Avatar

Presidente onorario

Group:
Administrator
Posts:
81,844
Reputation:
+81
Location:
Barletta

Status:


Secondo me a mente fredda e ascoltando quello che ha detto Buffon ieri sera in mix zone devo ammettere che certe critiche sono state esagerate, lette soprattutto in altri lidi.

A me non sembra che manchi il gioco, se per giochi si intende il fraseggio nello stretto, l'uscita palla al piede della squadra in generale, anzi l'hanno provata spesso se non sempre ieri sera.
E questo serve per dare fiducia alla squadra, tant'è che ha giocato quello che si definisce un senatore (che guarda caso a fine gara ha parlato insieme a Bonucci e Sarri, ma a caso eh).
Hanno bisogno di fiducia, di prendere confidenza con determinate cose, come dice Buffon hanno bisogno "di elevarsi", perché il gioco di Sarri è qualcosa di più grande del classico "palla lunga su Mandzukic e spizzata per Ronaldo o Dybala", di Allegriana memoria (non me ne voglia Max che ho adorato nei nostri anni). Tra l'altro ieri ha giocato col 442 di Allegriana memoria, segno che non è così talebano come lo dipingono.
E' inutile menarla il Milan non è niente di che e le palle pericolose (capirai quante poi) nascono tutte da nostre stupidaggini ed errori tecnici palesi. Tipo ieri il fallo di Cuadrado al 96' vicino alla bandierina o la marcatura di De Sciglio su Rebic, ragazzi come si fa a tenerlo così? Per il resto io non mi sento di dire che la prestazione è stata uno scempio o chissà che, per giunta adattando la squadra a quello che avevamo ossia 15 giocatori su 23 della squadra A perché gli altri sono tutti rotti. In panchina avevamo gli U23, così per dire.


Il punto focale è l'attacco che è sterile, praticamente nelle ultime gare ha segnato solo Cristiano Ronaldo, non segniamo manco a pagare, ma soprattutto servono gli inserimenti dei centrocampisti. Ramsey ieri un pesce fuor d'acqua, ora io non ho visto tutte le gare dell'Arsenal ma non lo ricordavo così, sembra un altro giocatore e non può essere questo dai.
Capitolo Pjanic: io non so cosa dire, lo vedo in difficoltà palese, di condizione e anche mentale, c'è qualcosa che non va. Penso che un po' di riposo non possa che fargli bene in vista di Lione e Inter, speriamo che il mister sia dello stesso avviso dato che finora le ha giocate praticamente tutte.

Questo in merito a ieri e alle ultime prestazioni, siamo in calo da un mese a questa parte ma grazie a qualche fenomeno non ce ne siamo accorti subito ora dobbiamo risalire la china perché ci giochiamo la stagione fra Brescia e Inter.

Permettetemi una cosa: l'arbitro Valeri ieri ha arbitrato malissimo. Conto almeno un rigore su Cuadrado e rosso a Kessiè non dati. Addirittura entrambi non visti al VAR, cosa diavolo se so fumati non lo so. Quello su Ramsey ci sta non darlo, ma che poi tu Milan mi devi fare manfrina per quel rigore sul finale e allora no. L'hanno dato simile ad Alex Sandro in Roma-Juve.
Fermo restando che non darlo non era uno scandalo visto quello che ha detto Rizzoli dopo la partita del Cagliari con un episodio simile, ma sticazzi pure eh..
 
Top
PAG Posted on 14/2/2020, 09:57     +1   -1

I'm Gonna Be Perfect From Now On

Group:
Member
Posts:
16,385
Reputation:
+22

Status:


Ma infatti io ho quasi da subito detto che le critiche verso l'allenatore le trovo sterili, quantomeno se ci si limita all'aspetto tattico.

Edited by 1979 - 16/2/2020, 07:58
 
Top
PAG Posted on 14/2/2020, 11:39     +1   -1
Avatar

Presidente onorario

Group:
Moderatori
Posts:
21,430
Reputation:
+34

Status:


CITAZIONE
Sarri, voto di fiducia dei senatori Juve. Buffon: "Disponibilità totale la via da seguire"

Il tecnico aveva invocato aiuto dai leader dello spogliatoio, a San Siro la risposta del portiere: "Dobbiamo mettere tutto noi stessi in questo progetto"
Giuseppe Nigro

14 febbraio - 11:04 - MILANO

"Dobbiamo dare disponibilità to-ta-le: la strada da seguire è assolutissimamente quella che indica l'allenatore". La risposta all'appello di Maurizio Sarri "ai leader" dello spogliatoio arriva dalla pancia di San Siro, dopo l'1-1 dell'andata della semifinale di Coppa Italia col Milan, dalla voce di Gigi Buffon. Parole, non esattamente suffragate dalla prestazione sul campo, ma parole pesanti.

AIUTO—

"Spero che qualcuno mi aiuti", aveva detto Sarri dopo la sconfitta a Verona, chiarendo ulteriormente alla vigilia della Coppa Italia: "Mi riferivo ai leader, li abbiamo e spero che in campo qualcuno sia in grado di metterci una pezza. Io posso arrivare fino a un certo punto". In mezzo le "cene" chiarificatrici, quella di Sarri con Agnelli e Paratici e quella di quest'ultimo coi veterani dello spogliatoio Bonucci e Buffon. Buffon che, dopo l'ultima (in ordine di tempo) esaltante recita nella Scala del calcio da 42enne uomo ovunque, ha affrontato la questione con la chiarezza che lo contraddistingue: "Siamo con Sarri? No no, siamo contro totalmente al mister... Cosa volete che vi dica?!", è esploso in una risata. Per poi farsi serio.

PROGETTO— "La verità è che il mister sta cercando di insegnarci qualcosa di bello e straordinario che potrebbe elevare all'ennesima potenza le nostre qualità - ha detto Buffon -. È chiaro che il percorso non è facile, dobbiamo dare una disponibilità totale e mettere tutto noi stessi in questo progetto". È l'endorsement dei senatori: "Dal punto di vista delle individualità in Europa ci sono sei o sette squadre che si equivalgono a noi, qualcuna anche più forte: se non recuperi il gap con valori importanti come grinta, compattezza e soprattutto il valore del gioco corale, arriviamo corti. La strada da seguire è assolutissimamente quella che indica l'allenatore". La posizione è chiara, adesso parola alle prestazioni.

parole importanti di Gigi, adesso bisogna tradurle in fatti!
 
Top
PAG Posted on 14/2/2020, 12:14     +1   -1
Avatar

Presidente onorario

Group:
Moderatori
Posts:
21,430
Reputation:
+34

Status:


CITAZIONE
La bomba di Raiola: “Pogba? Non gli dispiacerebbe tornare alla Juve”

L’agente dei campioni parla a San Siro: “Per Paul l’Italia è una seconda casa, ne parleremo dopo l’Europeo. A De Ligt sarebbe servito un professore come Chiellini. Donnarumma? Sta bene”
Filippo Conticello

Là in mezzo, visti i tanti difettucci del reparto, sarebbe oro colato. Paul Pogba, eterno rimpianto bianconero, era presente a San Siro. Non in carne, ma nelle parole del suo superagente, Raiola, che ha assistito a questa semifinale riempita di suoi giocatori. Mino ha poi sganciato una bombetta delle sue nel dopo partita: “Come per Ibra anche per Pogba l’Italia è una seconda casa e non gli dispiacerebbe tornare alla Juve, ma ne riparleremo dopo l’Europeo…”. Più dentro al momento di Pogba, ecco l’aggiunta: “Lui vuole competere ai massimi livelli, ma non certo può scappare adesso se le cose non vanno bene…”. Nel complesso, un’apertura evidente, visto il malessere vissuto da Paul in questo decadente United: quando lasciava Torino per vestirsi di rosso, nel 2016, il francese aveva tutt’altra ambizione.

ASSO DI COPPE —

Di certo, Andrea Agnelli il prossimo anno vorrà calare un altro asso, decisivo in campo e attrattivo sui mercato: il Polpo pare l’indiziato numero uno per far crescere ancora a tutti i livelli il marchio Juventus. Sul gioco attuale, però, l’agente di Paul non si è morso la lingua: “Il gioco di Sarri non lo abbiamo ancora visto e non so perché”.

MINO BOYS— Dal duello raioliano De Ligt-Ibra a Donnarumma e Matuidi, nella notte di San Siro c’erano tanti argomenti cari a Mino.“Zlatan contro Matthijs è stato un duello emozionante per me – ha detto l’agente -. Vedo un’epoca nuova entrare e un’epoca che sta agli ultimi sgoccioli anche se potrebbe durare ancora 10 anni. Certo, per De Ligt sarebbe stato meglio avere professore Chiellini a fianco perché è difficile essere buttato subito a mare”. Di fronte a Ibra, invece, è servito l’inglese: “The sky is the limit”. Il limite per Zlatan sarebbe il cielo. Meno poesia, molta più prosa sul rinnovo di Gigio, uno dei tormentoni del prossimo mercato: “Non vogliamo fare un polverone. Non è il momento per parlare del rinnovo. Donnarumma sta bene, è tranquillo e ha un contratto. È importante per il Milan, poi ci saranno gli Europei. Bisogna anche vedere cosa vogliano fare i rossoneri”. Resta il solo Matuidi: “Lui resta in bianconero. Sicuro”
https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Juv...921835110.shtml

oh, io alla fine per avere Pogba mi sciroppo anche un rinnovo di Matuidi, poi eventualmente plusvalenziamo cedendo Ramsey e Rabiot.
 
Top
PAG Posted on 14/2/2020, 12:42     +1   -1
Avatar

Presidente onorario

Group:
Moderatori
Posts:
21,430
Reputation:
+34

Status:


CITAZIONE (Cocteau Twins @ 14/2/2020, 12:25) 
CITAZIONE (GodOfRock @ 14/2/2020, 12:14) 
oh, io alla fine per avere Pogba mi sciroppo anche un rinnovo di Matuidi, poi eventualmente plusvalenziamo cedendo Ramsey e Rabiot.

No, ma come osi oh! :lol:

ormai abbiam capito che bisogna andare avanti a compromessi, bisogna azzeccare quelli giusti.. :D
 
Top
1425 replies since 31/12/2019, 19:29   10573 views
  Share