Il Salotto Bianconero

Il Bar dello Sport 02/09/2019 - 31/12/2019

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PAG Posted on 2/9/2019, 07:33     +1   -1
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CITAZIONE (Cocteau Twins @ 2/9/2019, 01:22) 




CITAZIONE
Ospite negli studi televisivi di TikiTaka, Wanda Nara lascia all'improvviso lo studio per lavorare al futuro di Mauro Icardi. Prima però fa il punto della situazione del marito-assistito."C'è una speranza, vediamo che succede. Ci sono un paio di squadre. Lavorerò fino all'ultimo. Il rapporto con la dirigenza è sempre ottimo. Le soluzioni sono in Europa. Niente Italia. C'è stata una ipotesi relativa al Boca Juniors, ma è difficile".


che parodia di donna...:doh:
 
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CITAZIONE (Cocteau Twins @ 2/9/2019, 08:17) 
Il Chiringuito stanotte parlava di Rakitic ancora. :uum:

allora, vogliamo affrontare il discorso rakitic?

ottima mezz'ala ed intelligenza tattica da vendere
in più è croato quindi faticatore e non si tira indietro
parliamo di un top, forse non più top come un paio di anni fa, ma top
per il livello richiesto dal barça forse non è più all'altezza e da noi starebbe meglio
ma anche noi ci stiamo proiettando vs un calcio più europeo che non si rintana dietro a difendere ma in avanti
per cui lo prendiamo?
bhè certo, io non dico no, ANZI!

ma dico un'altra cosa.. se mi devi privare di ec calcolando che EmreCan appena entra in forma soffierà il posto a khedira che si infortunerà come sempre, visti i nuovi ritmi della juve, allora non ci sto.

Emre può giocare centrale in difesa o terzino dx il che vuol dire che non ci serve un boateng di turno a meno che non si piazzi Rugani, cosa che non farei sempre perché anche lui conosce Sarri e come abbiamo visto Higuain non è finito per un cazzo, come dicevo, perchè la testa fa molto più dei muscoli..
ora che sta da noi e sa che se la giocherà è rinvigorito e concentrato
chi ne parlava come finito ha toppato, magari in buona fede ovvio, ma lo ha fatto.
Sentite le parole su Matuidi e Khedira mi vengono in mente però alcune cose...
e penso che qualcosa nel mercato è andata storta perchè non sempre vai a compri perchè non siamo alle bancarelle, ma a volte, avendo già una squadra forte, basta cambiare l'approccio ed ecco che non devi fare tutto sto mercato
poi, come dice paratici, ci sono le occasioni
ora occasioni non ce ne sono
se privarmi di Emre o Berna mi sembra una scemenza? si
ma abbiamo una rosa di 20 giocatori forti
se fossero 21 avremmo solo più giocatori forti il che non sarebbe un male.

CITAZIONE (Cocteau Twins @ 1/9/2019, 08:58) 
La progressione di Danilo fa paura :|:



CR7 sulla dx va ancora più forte :D

CITAZIONE (makpuc @ 1/9/2019, 10:15) 
Partita incredibile....con una differenza fondamentale che i giornalai non vogliono sottolineare (visto che sono abituati a giudicare solo in base al risultato)
La Juve ha fatto 3 gol (ma potevano essere 5) con 65 minuti di dominio incontrastato in cui il Napoli è sembrato di due categorie inferiori. Il Napoli ha poi fatto 3 gol (due su punizione laterale) approfittando di un calo fisico e di appagamento della Juve.
La domanda è semplice.
Sarà più facile per la Juve eliminare (crescendo condizione fisica e mentale) quel quarto d'ora di black-out o per il Napoli elevare di due livelli il suo gioco per un' ora abbondante?
Questa è la vera domanda che i giornalai dovrebbero farsi oggi. :lol:

bhè.. io penso che sia anche retaggio allegriano di 5 anni gestiti in un certo modo
la Juve di Allegri faceva il suo e poi stava lì a soffrire ed aspettare
sabato (che non ho visto per cause mediche che mi hanno portato a 12 ore fuori di casa, eh vabbè) la juve ha fatto quanto richiesto da Sarri per 60/65min perchè ce la faceva
poi si è automaticamente Allegrata perchè sà anche quello complice il calo fisico
quella di Allegri era anche una mossa per rifiatare
io penso che se ci fosse stato Chiellini 2 su quei 3 gol non li avremmo presi, soprattutto quelli su calcio piazzato
metteteci anche che in mezzo avevamo un giovane di 19 anni che ha giocato dove le difese non esistono e sono tutti dei quasi centrocampisti.
Sarri in più deve ancora imparare il ns motto, dove vincere è l'unica cosa che conta
e lo impererà alla prossima partita o prossime in cui vinciamo prendendo anche gol
qualcuno glielo farà notare e miglioreremo

io sono molto fiducioso
 
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PAG Posted on 2/9/2019, 08:30     +1   -1
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ORE 9.15— La Roma ha chiuso per il prestito di Henrix Mkhitaryan dall’Arsenal, arriva all’aeroporto di Fiumicino alle 10.55.

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PAG Posted on 2/9/2019, 08:34     +1   -1

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CITAZIONE (GodOfRock @ 2/9/2019, 09:30) 
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ORE 9.15— La Roma ha chiuso per il prestito di Henrix Mkhitaryan dall’Arsenal, arriva all’aeroporto di Fiumicino alle 10.55.

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Che squadrone che mi sta tirando su Petracchi 😍
 
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PAG Posted on 2/9/2019, 08:34     +1   -1
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CITAZIONE (GodOfRock @ 2/9/2019, 09:30) 
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ORE 9.15— La Roma ha chiuso per il prestito di Henrix Mkhitaryan dall’Arsenal, arriva all’aeroporto di Fiumicino alle 10.55.

gazzetta.it

una volta era un giovane promettente e futuro giocatore di alto livello
non saprei ....
se lo danno via in prestito..

comunque bel colpo per la Roma
 
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PAG Posted on 2/9/2019, 08:36     +1   -1
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CITAZIONE (1979 @ 2/9/2019, 09:34) 
CITAZIONE (GodOfRock @ 2/9/2019, 09:30) 

una volta era un giovane promettente e futuro giocatore di alto livello
non saprei ....
se lo danno via in prestito..

comunque bel colpo per la Roma

è finito all'arsenal, quindi qualcosa non è andato per il verso giusto...:ghgh:
 
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TS: "Juve, c'è Barzagli, l'uomo in più per Sarri. Dopo la sosta l’ex difensore s’aggregherà allo staff del tecnico. Terminato il corso di Coverciano, è pronto"


L’ex roccia della difesa juventina, primo eroe dell’acronimo che ha fatto storia (la BBC), è rimasta in contatto con coloro che, senza esagerare, sono sempre stati suoi amici: questione di pelle, preferibilmente a strisce. E anche con Maurizio Sarri il dialogo non è mai mancato. Di più: il tecnico, non appena si era insediato sulla panchina dei campioni d’Italia, aveva voluto confrontarsi subito con mister 281 presenze in otto stagioni e mezza (e se il fisico avesse retto, sai che numeri...). Un intreccio di opinioni, pensieri, consigli, chiesti e dati da chi evidentemente aveva una conoscenza del mondo Juventus ben più evoluta rispetto a chi era appena arrivato. Ed ecco il risultato, liofilizzato in virgolettati immaginari, ma verosimili: caro mister, arrivo, perché io la Juve non la mollo. I tempi di attesa? La sosta, poi Barzagli dovrebbe entrare a far parte dello staff di Sarri. Il peso dei senatori, in questa squadra, si sentirà ancora a lungo. Andrea, per la verità, non si è mai allontanato da un macrocosmo divenuto suo a forza di anticipi perfetti sull’avversario e scontri con rivali fisicati come lui, un modello vincente, l’ideale per chiunque. E la consegna della maglia numero 15 al Museum, datata 30 maggio, rappresentava il classico ponte fra un passato straordinario e un futuro da scoprire passo dopo passo. Otto scudetti messi in fila e sempre da protagonista, in campo e non, Barzagli ha preso parte al corso di Coverciano, propedeutico a una futura carriera da allenatore. Da metà luglio e per le tre settimane successive ha frequentato le lezioni con profitto, due mesi dopo l’uscita di scena allo Stadium contro l’Atalanta un’ora buona per chiudere alla grande, senza rimpianti («Il mio fisico era davvero provato», l’ammissione), meritarsi un indiscutibile 10 in pagella e poi via, liberando spazio alle emozioni più autentiche. «Prima di decidere cosa fare dovrò dimostrare di essere capace e avere la passione»: così parlava l’ex difensore a mente fredda. Già, ma i contatti con tecnici ed ex compagni sono stati molteplici. E anche se più di un tifoso è rimasto deluso per l’assenza del suo nome a luglio, quando la Juventus ufficializzò la composizione dello staff di Sarri, la verità racconta una storia differente: Barzagli non s’è mai slegato dal suo mondo, ha valutato tutte le opzioni, ma senza che il pensiero diventasse ossessione. Andrea è sempre stato onesto con se stesso e con tutti coloro che lo conoscono. «Troverà la sua strada, ma comincerà evitando i ritiri e seguendo orari non opprimenti. Per la Juve è una risorsa importante», disse Giorgio Chiellini dell’amico di mille battaglie. Era il 24 maggio e il capitano, ora infortunato, si esprimeva già da futuro dirigente. A meno di un ripensamento, Barzagli raggiungerà Sarri dopo la sosta. Lui che incarna perfettamente il dna juventino, fatto di impegno, serietà, professionalità, capacità di soffrire. Spirito vincente, ça va sans dire.

Fonte: TuttoSport
 
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PAG Posted on 2/9/2019, 08:44     +1   -1
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CITAZIONE (1979 @ 2/9/2019, 09:36) 
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TS: "Juve, c'è Barzagli, l'uomo in più per Sarri. Dopo la sosta l’ex difensore s’aggregherà allo staff del tecnico. Terminato il corso di Coverciano, è pronto"


L’ex roccia della difesa juventina, primo eroe dell’acronimo che ha fatto storia (la BBC), è rimasta in contatto con coloro che, senza esagerare, sono sempre stati suoi amici: questione di pelle, preferibilmente a strisce. E anche con Maurizio Sarri il dialogo non è mai mancato. Di più: il tecnico, non appena si era insediato sulla panchina dei campioni d’Italia, aveva voluto confrontarsi subito con mister 281 presenze in otto stagioni e mezza (e se il fisico avesse retto, sai che numeri...). Un intreccio di opinioni, pensieri, consigli, chiesti e dati da chi evidentemente aveva una conoscenza del mondo Juventus ben più evoluta rispetto a chi era appena arrivato. Ed ecco il risultato, liofilizzato in virgolettati immaginari, ma verosimili: caro mister, arrivo, perché io la Juve non la mollo. I tempi di attesa? La sosta, poi Barzagli dovrebbe entrare a far parte dello staff di Sarri. Il peso dei senatori, in questa squadra, si sentirà ancora a lungo. Andrea, per la verità, non si è mai allontanato da un macrocosmo divenuto suo a forza di anticipi perfetti sull’avversario e scontri con rivali fisicati come lui, un modello vincente, l’ideale per chiunque. E la consegna della maglia numero 15 al Museum, datata 30 maggio, rappresentava il classico ponte fra un passato straordinario e un futuro da scoprire passo dopo passo. Otto scudetti messi in fila e sempre da protagonista, in campo e non, Barzagli ha preso parte al corso di Coverciano, propedeutico a una futura carriera da allenatore. Da metà luglio e per le tre settimane successive ha frequentato le lezioni con profitto, due mesi dopo l’uscita di scena allo Stadium contro l’Atalanta un’ora buona per chiudere alla grande, senza rimpianti («Il mio fisico era davvero provato», l’ammissione), meritarsi un indiscutibile 10 in pagella e poi via, liberando spazio alle emozioni più autentiche. «Prima di decidere cosa fare dovrò dimostrare di essere capace e avere la passione»: così parlava l’ex difensore a mente fredda. Già, ma i contatti con tecnici ed ex compagni sono stati molteplici. E anche se più di un tifoso è rimasto deluso per l’assenza del suo nome a luglio, quando la Juventus ufficializzò la composizione dello staff di Sarri, la verità racconta una storia differente: Barzagli non s’è mai slegato dal suo mondo, ha valutato tutte le opzioni, ma senza che il pensiero diventasse ossessione. Andrea è sempre stato onesto con se stesso e con tutti coloro che lo conoscono. «Troverà la sua strada, ma comincerà evitando i ritiri e seguendo orari non opprimenti. Per la Juve è una risorsa importante», disse Giorgio Chiellini dell’amico di mille battaglie. Era il 24 maggio e il capitano, ora infortunato, si esprimeva già da futuro dirigente. A meno di un ripensamento, Barzagli raggiungerà Sarri dopo la sosta. Lui che incarna perfettamente il dna juventino, fatto di impegno, serietà, professionalità, capacità di soffrire. Spirito vincente, ça va sans dire.

Fonte: TuttoSport

:wub: bellissima notizia.
 
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PAG Posted on 2/9/2019, 08:48     +1   -1
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GdS: "Higuain si è ripreso la Juve. Vecchia Signora, nuovo Pipita: che svolta Gonzalo tornato al top. Dopo il Mondiale e la stagione con Milan e Chelsea sembrava perso"


Le reazioni contano. Esultanza al gol di Higuain di sabato sera: Pipita che si batte la mano sul petto con la faccia cattiva, Cristiano Ronaldo che corre ad abbracciarlo, Buffon a braccia alzate. È l’ultimo passo della metamorfosi: Higuain in un paio di mesi ha completato la trasformazione da «giocatore sul mercato» a «uomo fondamentale per la Juventus».I primi indizi erano arrivati dal ritiro, quando si raccontava di compagni conquistati dal vecchio amico, tornato rocambolescamente a casa. Gonzalo è stato un po’ al confine tra campo e mercato e adesso, per le esagerazioni del calcio, sembra quasi il tassello più importante della Juventus, un caso unico di numero 9 con tecnica superiore che gioca per la squadra e con la squadra. La Juve e Higuain hanno scoperto di essersi mancati. Il Pipita ha giocato per un anno tra Milan e Chelsea, dove quasi non sembrava lui. Smarrito, appesantito, chiuso nei suoi errori dopo il rigore finito sul palo di Szczesny in Milan-Juventus. Cercava un punto da cui ripartire, proprio nei giorni in cui la Juve cercava un centravanti capace di giocare con Douglas Costa e Cristiano Ronaldo. Parma-Juventus e Juventus-Napoli hanno messo tutto a posto. Il Pipita gioca palla anche lontano dalla porta, arriva poco in area però, quando vede il portiere da vicino, decide. A Parma, assist di tocco per Cristiano Ronaldo. A Torino, dribbling su Koulibaly e collo sotto la traversa. Un giocatore diverso da quello visto in bianconero tra il 2016 e il 2018 Il rapporto con Ronaldo è la chiave più banale della svolta. Higuain sembra vedersi per la prima volta in un ruolo di centravanti atipico, quasi di secondo violino, e forse ripensa a Madrid. La storia del Pipita al Real cambia quando Benzema si afferma nel ruolo di spalla di CR7. Da lì la cessione al Napoli e la vita italiana. Eppure, in quell’estate 2013, c’era stato un siparietto tra Cristiano e Gonzalo alla presentazione della nuova maglia del Madrid. Scattata la tradizionale foto,Ronaldo gridò «Pipita, resta!» e lui, il Pipita, rispose «Si, se mi danno più soldi». Già in quei giorni si parlava di una trattativa con la Juventus, poi tutto girò, Higuain firmò col Napoli e a Torino arrivò comunque, dopo tre stagioni azzurre con Benitez e Sarri. La stagione è lunga, lunghissima, mai presupposti per la svolta positiva sembrano esserci. Higuain conosce Sarri, Cristiano Ronaldo è il centro del sistema e in campo si trovano con naturalezza, come logico tra attaccanti tecnici, che sanno giocare in area e lontano dalla porta.

Arriveranno giorni in cui CR7 farà il centravanti - perché Sarri non ha smesso di immaginarlo anche in quel ruolo, come terminale da 30 gol del suo gioco -e Higuain giocherà meno, perché Dybala non potrà stare sempre fuori e il suo fisico non è quello dei giorni d’oro di Madrid e Napoli. Al momento però il titolare è l’uomo col 21 e la Juventus sabato, con lui, per un’ora è stata uno spettacolo: concreta, divertente, pericolosa ed equilibrata anche grazie a Khedira e Matuidi, che tatticamente su questa squadra incidono sempre. Higuain alla fine ha parlato di 90 minuti di «montagne russe» e la definizione si applica anche ai suoi ultimi due anni nel pallone. È stato fenomeno, idolo di una tifoseria, riserva dimenticata in panchina in nazionale, vincitore di una coppa da comprimario, esubero rifiutato e campione ritrovato. Tutto in uno, senza smettere di essere coerente. Il Pipita ha detto di voler restare alla Juve, ha rifiutato la Roma e ora, quando segna, si batte la mano sul cuore. Juventino.



Fonte: La Gazzetta dello Sport

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CdS-TS: "Bernardeschi out? Dialogo in corso da settimane tra la Juve e il Barcellona, per uno scambio davvero impensabile fino a poche ore fa. Riguarda Rakitic e l'ex viola"


BERNA OUT? C’è una pista che porta al dialogo in corso con il Barcellona, che dura ormai da settimane: è il francese Samuel Umtiti. Con i blaugrana, in verità, l’argomento principale di discussione riguarda Rakitic, per uno scambio davvero impensabile fino a poche ore fa. Sul piatto dell’affare che porterebbe il centrocampista croato in bianconero non ci sarebbe Emre Can, non ci sarebbe Mandzukic, le due ipotesi dei giorni scorsi, ma addirittura Bernardeschi. Se l’idea si concretizzasse, sarebbe davvero clamorosa, considerato che l’ex viola è uno dei giocatori preferiti da Maurizio Sarri. Al momento, però, la trattativa è ancora lontana dal traguardo: le parti non sono d’accordo sulla valutazione dei giocatori. La Juve, infatti, vorrebbe un conguaglio oltre Rakitic, mentre il Barcellona intende impostare uno scambio alla pari. Si tratta, quindi, ad oltranza nella speranza di trovare la quadratura del cerchio entro questa sera. La clessidra scorre, c’è ancora spazio per novità e sorprese.



Fonte: Il Corriere dello Sport

Nell’ambito della negoziazione legata a Ivan Rakitic, che il Barcellona cederebbe volentieri alle giuste condizioni, i blaugrana hanno ancora aperto al club della Continassa chiedendo però in cambio Federico Bernardeschi. Tutto vero, tutto alla luce del sole, anche se i tempi ristretti e l’importanza del carrarese nelle gerarchie sarriane non depongono a favore di un scambio gradito - per ora - solamente ai catalani. Così succede che la soluzione relativa alla mancata uscita in blocco dei calciatori considerati in esubero non meriti di essere scartata: Daniele Rugani, Blaise Matuidi, Mario Mandzukic (a parte Paulo Dybala, già confermato da Paratici) rimangono in attesa.



Fonte: TuttoSport

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CdS: "Juve, Benatia può tornare. Dopo gli infortuni nel reparto arretrato, si corre ai ripari. Un rientro che avrebbe del clamoroso.L’alternativa, ma è più fredda: porta a Boateng"


Benatia per la difesa. No, non è finito il mercato della Juve. Il rush finale, che porterà alla chiusura delle trattative questa sera alle 22, lascia ancora spazio a possibili sorprese. D’altra parte, Fabio Paratici era stato chiaro: «Se ci saranno opportunità, in entrata e in uscita, le coglieremo». E allora, non tutto è concluso. Le mosse delle ultime ore lasciano intendere che ci potranno essere delle novità. Non solo il piano cessioni, per sfoltire la rosa extra-large, ma anche innesti mirati per far fronte alle necessità dell’ultim’ora. RITORNO. In quest’ottica rientrano le mosse per la difesa. Il grave infortunio occorso a Chiellini lascia i bianconeri con quattro centrali di ruolo: Bonucci, De Ligt, Demiral e Rugani. L’idea è quella di inserire una nuova pedina: il nome giusto sembra essere quello di Medhi Benatia. Sì, proprio il centrale marocchino che ha lasciato la Juve nel gennaio scorso, in polemica con Massimiliano Allegri, in direzione Qatar, accasandosi all’Al Duhail. Un rientro che avrebbe del clamoroso ma non sorprendente, visto che pochi giorni fa proprio il giocatore ha rivelato di avere avuto contatti nei mesi scorsi con la dirigenza della Juve per un eventuale ritorno. Benatia aveva dato la sua disponibilità a riparlarne in caso di necessità del club bianconero; ora la pista riprende consistenza dopo lo stop di Chiellini. E proprio Medhi è la soluzione numero uno per completare il reparto. L’alternativa arriva dalla Germania ma è più “fredda”: porta a Jerome Boateng. Il centrale del Bayern Monaco sabato è rimasto in panchina, ieri non si è allena to con la squadra e la stampa tedesca ha riportato con insistenza l’interesse della Juve.



Fonte: Il Corriere dello Sport

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CT: "La Juve su Meunier. Incontro con il Psg per il belga, a Parigi andrebbe De Sciglio. Si è parlato a lungo fino a tarda sera in un incontro tra Juve e Psg: stessi obiettivi"


Oggi si chiude il calciomercato, alle 22. Non un minuto prima. E fino alla chiusura delle porte dell’hotel Sheraton di Milano, tutto potrà accadere. Pavel Nedved è stato chiaro nei giorni scorsi, il lavoro di Fabio Paratici prosegue incessantemente. Il week-end che si è appena concluso poi è stato un po’ la fotografia dell’ultimo mese di trattative per la Juve.C’è un monte ingaggi che preoccupa e rimane ancorato a quasi 150 milioni di euro netti cui aggiungere una valanga di bonus, c’è il sottile equilibrio di plusvalenze da tutelare tra bilancio e fair play finanziario. Tutto poteva accadere, sarà così ancora oggi. Per quanto potrebbe pure restare tutto com’è ora. Premessa necessaria ancora oggi 2 settembre, per capire le prossime mosse e quelle tentate in questi giorni convulsi. Il fatto che tutto possa succedere è riassunto in due nomi e cognomi, rimasti fuori per tutta l’estate dal mercato in uscita: Mattia De Sciglio e Federico Bernardeschi. Partendo dalla fine, del terzino ex Milan e di Thomas Meunier si è parlato a lungo fino a tarda sera in un incontro tra Juve e Psg: stessi obiettivi, sul piatto l’ennesimo scambio, questione di dettagli sperando che il tempo rimasto a disposizione sia stato sufficiente. La Juve balla tra Parigi e Barcellona. E Bernardeschi a un certo punto è sembrato trasformarsi nella soluzione per Juve e club blaugrana, entrambi impegnati a far tornare i conti. Da Barcellona è stato riproposto Ivan Rakitic, uno di quei giocatori che avrebbero messo tutti d’accordo alla Juve nonostante età, ingaggio e l’intasamento del centrocampo tanti gli incastri cercati, non ultimo quello per Emre Can il cui procuratore è rimasto per una settimana in Spagna alla ricerca di una soluzione. A non tornare era la differenza di valutazione dei cartellini, con il Barcellona che ha trovato le porte aperte nel passare da Emre Can a Bernardeschi: trattativa avviata, ma la differenza è rimasta tale. Salvo clamorose accelerate notturne, tutto è rimasto come prima,bianconero dunque. Mentre Emre Can resta nel mirino pure di Bayern Monaco e (ancora) Psg, sempre in contatto con Paratici. Ci resteranno fino alla fine, con altri giocatori sullo sfondo come Mario Mandzukic (nonostante il muro fin qui eretto dal croato rispetto all’ipotesi di una cessione). Tutto può succedere. O niente. Anche e soprattutto in difesa. Già perché dopo il grave infortunio subito da Giorgio Chiellini la prima mossa di Paratici è stata quella di bloccare la cessione di Daniele Rugani. Ce n’è abbastanza, ce n’è per tutti. E il mercato finisce oggi.



Fonte: Corriere di Torino

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TS-GdS: "Juve, De Sciglio da valutare, Chiellini domani l’operazione. Sarri riprenderà gli allenamenti mercoledì. Ramsey, alla ripresa dovrebbe tornare tra i convocati"

De Sciglio da valutare, oggi sarà sottoposto ad esami (si sospetta una lesione del flessore della coscia sinistra), Chiello domani l’operazione- Ha lasciato il campo dopo solo 15 minuti (al suo posto è entrato Danilo che poco dopo ha segnato l’1-0) ma l’infortunio nella partita contro il Napoli è costato a Mattia De Sciglio anche la Nazionale. Il terzino destro soffre di un problema muscolare alla coscia sinistra, la cui entità è ancora da stabilire dallo staff medico bianconero. De Sciglio è stato tolto dalla lista dei convocati di Roberto Mancini e al suo posto è entrato l’interista D’Ambrosio. De Sciglio è il secondo difensore bianconero che si infortuna. Venerdì era infatti stato il giorno nero di Giorgio Chiellini, costretto a fermarsi per la lesione del legamento crociato del ginocchio destro. Il capitano verrà operato domani in Austria e tornerà a Torino giovedì. Non vedrà il campo per almeno sei mesi. E a proposito di campo, ai giocatori della Juve è stato concesso qualche giorno di riposo: il gruppo tornerà ad allenarsi mercoledì pomeriggio.

La Gazzetta dello Sport





Tre giorni di riposo per i giocatori bianconeri, dopo la partita da «montagna russa», per usare le parole di Gonzalo Higuain, vinta sabato sera contro il Napoli. O almeno per i pochi che non raggiungeranno le proprie Nazionali. Proprio in vista della sosta Sarri ha deciso di riprendere gli allenamenti mercoledì pomeriggio, quando i giocatori della prima squadra che resteranno a sua disposizione cominceranno a lavorare in vista della ripresa del campionato, che vedrà la Juventus impegnata domenica 15 settembre, nella sempre difficile trasferta di Firenze. Al Franchi, dopo lo stop forzato per la polmonite, tornerà in panchina anche il tecnico, che nelle prossime due settimane, forse già dopodomani, riprenderà a dirigere in prima persona gli allenamenti. Allenamenti che saranno molto importanti per Aaron Ramsey, che alla ripresa dovrebbe tornare tra i convocati.

Fonte: Tuttosport
 
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PAG Posted on 2/9/2019, 09:19     +1   -1
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Buongiorno ragazzi

allora ve la riporto come hanno detto su Sky de



boateng sarebbe sulla via di Torino in un operazione che vede il giocatore abbassarsi lo stipendio in un prestito



Secondo informazioni di Sky de nerliger (l’agente di boateng) e stato a Milano per trattare infertagli con la dirigenza dopo l’ok del Bayern 



il tutto e stato confermato dalla redazione del Kicker 

questo è ciò che dicono su Sky

Cit shawarnssslaind
 
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continuo a non comprendere queste voci su EC
 
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Neymar - Mbappé - Icardi > Messi - Griezmann - Suarez.
 
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Inter, Marotta spinge Icardi al Psg e Wanda ammette: "Ci sono due club"
Vincenzo D'Angelo
2 settembre - 8:02 - MILANO

I francesi tentano il prestito secco ma l’operazione è complicata. Intanto, uno striscione minaccioso è apparso sotto la casa dell’argentino: “Ora basta, Milano è piccola”

Comunque vada, non finirà qui. E non è una minaccia, ma un’analisi dei fatti. Dopo mesi di chiacchiere, annunci, capricci, tensioni e rifiuti, la telenovela tra Mauro Icardi e l’Inter è ancora lì, ferma a un punto morto. O meglio, bloccata nella convinzione delle due parti. Da un lato il club, che ritiene finita l’avventura di Maurito in nerazzurro e dall’altra la strategia dell’argentino, che per tutta l’estate non ha fatto altro che dire no a qualsiasi offerta, confermando ciò che si sapeva dall’inizio della guerra fredda: o Juve o niente. Ma la tensione è aumentata di giorno in giorno, fino a sfociare in una causa per mobbing con tanto di richiesta di risarcimento danni da 1,5 milioni. Una situazione estrema, che potrebbe anche cadere se oggi l’Inter riuscisse a cedere Mauro prima della chiusura delle trattative. Ipotesi molto complicata ma secondo il club ancora percorribile: pure in prestito, anche se questa soluzione vorrebbe dire sedersi al tavolo con Wanda e Mauro e rinnovare. Dopo tutti gli stracci volati è davvero possibile? Vedremo.

ULTIMA FERMATA? —
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Di nuovo c’è che l’Inter ieri pomeriggio sembrava ottimista sulla possibile cessione e che Wanda tramite Tyc Sports ha aperto addirittura ad una parentesi in Argentina, ovviamente al Boca Juniors: “Il Boca è il Boca, mi piacerebbe che ci andasse per sei mesi in prestito. Non ci potrei credere”. Bluff? Possibile, anche perché difficile credere che dopo aver rifiutato Roma e Napoli per stare vicino alla famiglia e infine Monaco e Atletico, adesso Mauro possa valutare l’ipotesi di trasferirsi dall’altra parte dell’oceano. Però il tempo ci ha insegnato che in questa storia è meglio non escludere alcuna possibilità, in un senso o nell’altro. La fiducia dell’Inter, comunque, porta in Francia ed è riposta nelle mani di un vecchio amico come Leonardo: il suo Psg sta seriamente pensando di provare a chiudere per il prestito di Icardi e sarebbe un gran regalo per il club nerazzurro, anche perché in questo caso cadrebbero anche gli estremi della controversia legale, sulla quale ieri sera è tornato a parlare l’a.d. Beppe Marotta: “Siamo stati molto chiari prima e siamo sereni oggi. Affronteremo anche questa situazione, con la serenità di cui ho parlato prima. Se la risolveremo col mercato? Non è questione di risolvere, non è un problema. È una gestione diciamo, a mio giudizio, anche ordinaria, di quelle che sono le dinamiche nel calcio. Quindi, con la massima serenità, con la massima trasparenza, come abbiamo sempre fatto e abbiamo sempre dimostrato”. E se dovesse restare, nessun dramma: “Nel caso saremo più espliciti e ancora più chiari e affronteremo anche questa situazione”. Intanto però la tensione resta massima e rischia di degenerare. Ieri sotto casa di Icardi è comparso uno striscione che non lascia spazio a interpretazioni: “Icardi ora basta. Milano è piccola”. Minacce, rese ancor più esplicite dai mirini inseriti all’interno delle tre o. Un gesto folle in coda a una situazione tutt’altro che normale.
https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Int...162032747.shtml


CITAZIONE
Juve, tentazione Savic per il 2020: 50 milioni rifiutati dall’Atletico, ma non è finita...

Paratici si è mosso nelle ultime ore per il centrale montenegrino di Simeone: proposto un prestito da 10 milioni con 40 di riscatto
Carlo Laudisa

2 settembre - 8:42 - MILANO

Fabio Paratici nelle ultime ore ha tentato una mossa molto ambiziosa. Il capo dell’area sportiva è tornato alla carica con l’Atletico Madrid per un suo pallino: Stefan Savic, 28 anni, nazionale montenegrino, ex Fiorentina. Nell’ormai famoso pizzino di Paratici, il difensore slavo aveva un posto di rilievo e non a caso ai «Colchoneros» il manager bianconero ha presentato un’offerta da 50 milioni, così calibrata: 10 milioni di prestito e altri 40 per l’obbligo di riscatto.

GENNAIO—
Il no dell’Atletico è stato secco, ma la partita rischia di essere solo rinviata. Savic ha una clausola da 80 milioni, ma ha anche il contratto in scadenza… In ogni caso, l’impressione è che il montenegrino resti nei radar bianconeri pure nel 2020, anche perché in prospettiva resta in sospeso il tema della scelta dell’erede di re Giorgio Chiellini. Un passaggio che, prima o poi, andrà fatto.
https://www.gazzetta.it/Calciomercato/01-0...154155697.shtml

sto qui sta diventando il nuovo Darmian.
50 milioni per una riserva dell'Atletico, come si fa a prendere sul serio una roba del genere?
 
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PAG Posted on 2/9/2019, 09:51     +1   -1
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ORE 10.40— La Roma ha definito la cessione in prestito di Patrick Schick al Lipsia: il suo sostituto, Kalinic, è già a Roma.
gazzetta.it


CITAZIONE
ORE 10— La Juventus ieri ha fatto un sondaggio per Martin Skrtel, che ha lasciato a sorpresa l’Atalanta. Nulla di fatto, quasi certamente il difensore tornerà a Istanbul (ma non necessariamente per giocare di nuovo con il Fenerbahce).

gazzetta.it

:haha:

CITAZIONE
ORE 9.30— Il Napoli ha ufficializzato l’acquisto di Llorente. “Benvenuto Fernando”, il tweet di saluto del presidente Aurelio De Laurentiis.

gazzetta.it

:cry:
 
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PAG Posted on 2/9/2019, 09:56     +1   -1
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Stasera finalmente il mercato finisce....solo 12 ore di fantasie e poi ce lo togliamo.
Rispondo al Boss senza citarlo per lo spazio.....Bernardeschi non mi piace un granchè ed è un altro che non ha fatto progressi, anzi, direi che è lentamente peggiorato ma NON lo darei mai per un giocatore di 30 anni sull'orlo della cottura.
Detto questo vi devo dire che sono rimasto impressionato dalla risalita del duo Matuidi-Khedira nelle gerarchie e nell'utilizzo.
Matuidi è scarso tecnicamente ma Acciughina, (non ce l'ho con lui ma dobbiamo essere obiettivi :woot: ), gli faceva fare un gioco che esaltava i suoi difetti tecnici, mettendolo spesso a dialogare in area con CR7. Sarri lo utilizza come recuperatore di palloni (dote in cui eccelle) e uomo votato al pressing alto. Così da compensare anche le scarse propensioni difensive di Khedira e Pjanic.
Certo è che Matuidi sembra l'unico ad avere queste caratteristiche (che si sposano benissimo con quelle, diversissime, di Khedira). Assisteremo in futuro all'alternarsi di due coppie (matuidi-Khedira in alternativa a Rabiot-Can) ? Od addirittura a due centrocampi diversi (Matuidi-Pjanic-Khedira ed in alternativa Ramsey-Rabiot-Can) ?
Comunque il potenziale di questa squadra è altissimo.....e di Sarri (per quel che si è visto fino ad oggi) mi fido ciecamente, perchè ha dimostrato che persegue il gioco e non solo il minimo risultato. Forse esistono in europa squadre che hanno un 11 migliore del nostro ma nessuno (e lo dico senza tema di smentite) :woot: in Europa ha 20 giocatori di questa qualità. Speriamo di riuscire a sfruttare questa qualità di rosa.
 
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