|
|
| CITAZIONE
Caldara: "La Juve? Andrò a Torino e mi calerò nella mentalità. Scudetto? Bianconeri in pole. Bonucci-Milan inaspettato. Mandzukic più duro da marcare"
Caldara: "Scudetto? Juve favorita. Chiellini e Nesta i miei modelli"
BERGAMO, 25 agosto 2017 - Mattia Caldara alla Gazzetta dello Sport: "Alla Juve non avrò tempo per sbagliare: questa stagione all’Atalanta mi servirà per fare altra esperienza. Sono grato al club che mi ha mandato in B quando era giusto per crescere. Chiellini e Nesta i miei modelli: cosa vorrei avere di questi grandi difensori? Di Chiellini la grinta, che non penso di avere purtroppo, e la forza sull’uomo. Di Nesta l’eleganza e la testa: capiva sempre prima dove arrivava la palla. Spinazzola? E’ un giocatore molto forte, chiunque vorrebbe giocare con lui. Detto questo, non voglio entrare nello specifico di una vicenda che non mi coinvolge direttamente. Il mio distacco a fine stagione sarà difficile? Non ci sto pensando. Vivrò serenamente il passaggio alla Juve, sono consapevole che prima o poi bisogna staccarsi. Come sono andato a Trapani e Cesena andrò a Torino e mi calerò nella mentalità. Il mio lato negativo? Sono molto timido, è una cosa che vorrei correggere. Quello positivo? Mi alleno sempre al meglio, è importante per stare concentrato sulla partita. E sono uno che sta con i piedi per terra. Ho genitori, mamma impiegata, papà operaio, che mi hanno insegnato a rimanere me stesso. E’ una cosa fondamentale. Pronostico scudetto? Dico Juve favorita. Napoli e Roma subito sotto. Se ho già parlato con Allegri? Non ho ancora avuto contatti. L’attaccante più difficile da marcare nel mio primo anno di A? Mandzukic mi ha fatto fare più fatica, ma ce ne sono parecchi forti. Il passaggio di Bonucci al Milan? Sinceramente non me l'aspettavo, ma credo non se lo aspettasse nessuno. Per me e per il mio futuro alla Juve è meglio? Da questi campioni c’è sempre da imparare".
Fonte: GdS
CITAZIONE Cassano: "Scudetto? Inter favorita. Schick più forte di Dybala. Addio Alves conferma teoria dei "soldatini". Io sono sulla Treccani e in un film..."
Cassano: "Schick è più forte di Dybala. Scudetto? Solo l'Inter del genio Spalletti può battere la Juve"
GENOVA, 25 agosto 2017 - Antonio Cassano alla Gazzetta dello Sport: "Se non arriva la chiamata giusta entro settembre smetto. Sono senza agente: chi mi vorrà saprà come contattarmi. Quali squadre potrebbero convincermi a rientrare? Entella o Cagliari. In questo momento nient’altro. Con Gozzi ho un rapporto che va al di là del calcio. A Cagliari invece ritroverei Tibaudi, il mio preparatore storico: lui sa come allenarmi. Pentito di aver lasciato Verona? No. Non era scattata la scintilla. Dopo 3-4 giorni ho detto a Pecchia che volevo andare via, mi sentivo come un pesce fuor d’acqua: tutti giovani, non era l’ambiente ideale per me e ho preferito lasciare subito e non a campionato iniziato. Io impazzito? Cassano è un uomo felice. Molto felice. Non sono né pazzo né depresso, sono coerente: a Verona non mi trovavo bene e sono andato via. Quanti calciatori sono citati nella Treccani? Io ci sono. Lo sa che nel film “Notte da Leoni” c’è un scimmia che sfoglia un quotidiano russo: su quel giornale in prima pagina c’è Cassano. Chi mi è stato vicino del mondo del calcio in questo mese? Ne cito soltanto tre. Allegri, Ausilio e Palmieri. E ho ricevuto una telefonata speciale: quella di Urbano Cairo. Roma- Inter? Tiferò Inter e credo vincerà. In panchina l’Inter quest’anno ha un genio: Spalletti. Lui può battere la Juventus che è sempre la più forte. In nerazzurro ho giocato solo un anno ma sono rimasto interista dentro. Icardi o Dzeko? Dzeko gioca a calcio e segna, Icardi lavora poco per la squadra. Schick? E’ più forte di Dybala e per le sue caratteristiche gli consiglio di andare all’Inter. Chi vincerà il campionato? Dico Inter davanti a Juventus e Napoli. L’Inter ha fatto un mercato intelligente e non aveva bisogno di Sabatini. Skriniar è un fenomeno, mi bastarono pochi allenamenti alla Samp per capirlo. Lui, Borja Valero e Vecino sono colpi di Ausilio. La Juve senza Bonucci è più debole? Bonucci è diventato forte grazie a Barzagli e Chiellini. Piuttosto è grave la partenza di Dani Alves. Ha detto che lo spogliatoio Juve era triste, evidentemente non mi sbagliavo quando dissi che alla Juve erano dei soldatini. Chi sono i 3 top player della A? C’è un campione assoluto, Higuain. Poi gli altri. Sul podio metto Insigne e Dzeko. Neymar vale i 220 spesi dal Psg. Se Belotti vale 100 milioni allora Suarez ne vale 500. Pure Dybala ne vale 100? Per me non può giocare nel Real o nel Barcellona. Se per il futuro l’Italia è ben rappresentata dalla generazione di Bernardeschi e Berardi? No. Nel 2003 quando arrivai in azzurro gli attaccanti erano: Cassano, Totti, Del Piero, Vieri e Inzaghi. C’è una bella differenza credo. Con disponibilità economica illimitata, che squadra farei? 4-2-3-1. Neuer, Dani Alves, Sergio Ramos, Hummels e Alaba in difesa. In mezzo Modric e Iniesta. Poi Cristiano Ronaldo, Messi, Neymar. Punta Suarez. Allenatore Allegri. Perchè Max? Il ruolo più delicato. Lo merita: gestisce alla perfezione i fenomeni. Dà due-tre indicazioni e poi spazio alla tecnica. Se in questi giorni mi sto allenando? Ora peso 88 chili. Corro, niente pallone. Ma la tecnica non si dimentica".
Fonte: GdS
|
| |