Verratti-Psg, che scintille. I media: "Se vuole, se ne vada"
L’abruzzese ha contestato Emery e il suo vice in occasione della sostituzione contro il Marsiglia, indizio di un nervosismo latente in una squadra che ancora non è entrata in sintonia col nuovo tecnico
24 OTTOBRE 2016 - PARIGI
Prima se l’è presa con l’allenatore, coprendosi però la bocca con la mano. Poi sul vice di Emery ha scaricato una rabbia plateale, colta puntualmente dalle telecamere. Così, più dello 0-0 finale col Marsiglia, fa clamore lo sfogo di uno dei giocatori di riferimento di un Psg sempre meno sicuro di se stesso e sempre più lontano dalla vetta, occupata dal Nizza di Balotelli. Il protagonista è Marco Verratti che, ieri, contro l'OM di Rudi Garcia, ha contestato il cambio. Indizio di un nervosismo latente in una squadra che non ha ancora aderito al nuovo corso voluto dal tecnico spagnolo. Ma in Francia c’è già chi critica apertamente il centrocampista azzurro.
FUOCO — La prima bordata, ieri sera, è arrivata infatti dai microfoni dell’influente radio-tv Rmc, tramite uno dei suoi opinionisti di spicco, Daniel Riolo: “Verratti non fa gol, non fa assist, non produce gioco. Se vuole andarsene, non c’è problema”. In realtà, a non essere soddisfatto, non è neppure Matuidi che aveva cominciato la partita dalla panchina, subentrato al 14’ della ripresa a Verratti che uscendo ha gridato al vice di Emery: “Che cosa significa? Dice che faccio male, gioco male?”. E pure Di Maria, sostituito al 30’ s.t. da Jesé, si è lamentato del cambio. Emery, a fine gara, chiusa con un inatteso 0-0, ha minimizzato: “Normale che chi esca o parta dalla panchina non sia contento”. Anche Thiago Motta, mentore dei Verratti, butta acqua sul fuoco: “Non ce l’aveva con nessuno, non era contento perché non abbiamo vinto”. Ancora più diplomatico il capitano Silva: “Aveva preso una botta, magari non voleva uscire, ma bisogna pensare anche alle partite che verranno”.
RISPETTO — Gare già cruciali per non perdere altro terreno, visto che il Nizza viaggia imbattuto a +6, anche senza Balotelli, infortunato e sostituito da Plea che ha segnato una tripletta a Metz (2-4). Ancora Motta: “La classifica non mente, dobbiamo cominciare a fare attenzione perché il Nizza merita il primo posto”. Ma dalla sceneggiata di Verratti emerge anche la perplessità per un cambio di rotta del progetto incompreso dallo spogliatoio, come ammette lo stesso tecnico, al ‘Parisien’: “I giocatori ti ascoltano quando guadagni il loro rispetto. E su questo rimane ancora molto da lavorare”. Di sicuro non tutti, in rosa, sono convinti dalla campagna acquisti poco brillante che non ha compensato un addio di peso come quello di Ibrahimovic, portando a Parigi innesti come Krychowiak, pagato 30 milioni, e Jesé, 25, o Ben Arfa, giunto a parametro zero, tutti stabilmente in panchina.
gazzetta
