LIVE TJ - ALLEGRI in conferenza: "Gli arbitri fischiano quello che vedono. Arrabbiato con Lemina? Mario non ha capito nulla. Questa squadra deve crescere"
20.03.2016 17:58 di Redazione TuttoJuve
LIVE TJ - ALLEGRI in conferenza: "Gli arbitri fischiano quello che vedono. Arrabbiato con Lemina? Mario non ha capito nulla. Questa squadra deve crescere"
Massimiliano Allegri risponde alle domande dei cronisti in conferenza stampa. Ecco quanto evidenziato da Tuttojuve.com:
Dopo Berlino era questa che lei immaginava? Verso la fine della gara era piuttosto arrabbiato. Perchè?
"Ero arrabbiato... più che arrabbiato, c'era un momento in cui sul 4-1 facevamo un po' di lotte personali e la palla andava gestita in modo diverso, perchè alla fine rischi di prendere calci. E' normale che una squadra che perde non c'è bisogno di farla innervosire ma bisogna addormentare la partita. Su questo bisogna crescere, il filo è sottile, ma da fare questo a non farlo, ce ne passa. Ecco perchè questa squadra ha grandi margini di miglioramento, soprattutto a livello di maturità. Ma è anche vero che quando in campo hai tanti ragazzi tra i 22 e i 23 anni in certi momenti si sentono un po' troppo belli ed eccedono in delle giocate. Sulla reazione non avevo nessun dubbio perchè la squadra è responsabile, ho dei vecchietti che sono molto bravi. Poi come ho detto tante volte, la Champions dagli ottavi di finale alla finale è episodica, a meno che una squadra non sia nettamente superiore. Ma quando le partite sono equilibrate, bisogna essere bravi e fortunato. E normale che noi da quella partita di mercoledì dobbiamo migliorare perchè nell'ultimo quarto d'ora potevamo fare meglio, negli ultimi cinque minuti dovevamo fare meglio. Però non è detto che facendo in un altro modo non prendevamo il 2-2. Basta vedere la storia delle ultiem Champions. Giocatori che scivolano sul dischetto del rigore e la palla va alta, squadre che vincono 2-0 e in due minuti prendono due gol. Noi non dobbiamo farci intaccare da quella che è stata la partita di mercoledì, perchè la Champions è una cosa. State facendo cose importanti, avete vinto la Supercoppa questa estate, avete fatto una rimonta importante e state lottando per lo Scudetto, avete raggiunto una finale di Copapa Italia, credo che una stagione meglio di così al momento nessuno se la augurava. Ora però bisogna continuare. Intanto passiamo una Pasqua serena, importante, con una bella vittoria, per rimanere in testa al campionato. Poi ritorneremo e avremo otto partite di cui cinque in casa e tre fuori. E' difficile, dobbiamo fare dei punti. Oggi è una vittoria in meno che manca alla fine della stagione".
La Juventus ha saputo derubricare gli episodi oggi, quasi esorcizzando il sacrilegio di Monaco...
"Dovevamo farlo, perchè il risultato di Monaco non cambiava assolutamente niente, rimane tale e quale. Nessuno lo può cambiare, anche perchè c'è stato già il sorteggio. Noi la Champions non la giochiamo più. Quindi bisogna concentrarsi sul campionato che è un'altra competizione, dove ora più avanti vai e meno c'è possibilità di sbagliare. Il Napoli può arrivare a 91 punti e la Roma può arrivare a 84, visto che mancano 8 partite. Vincere oggi era importante, non era semplice, perchè noi come Milan, Inter e Roma giochiamo il derby che il Napoli non gioca e che è sempre una partita particolare".
Ventura si è molto lamentato dell'arbitraggio, non solo sul gol di Maxi Lopez annullato, ma soprattutto sulla mancata espulsione di Alex Sandro...
"Che devo dire sull'arbitraggio, noi ci siamo un pochino addormentati sulla situazione del rigore. Io posso dire che la squadra ha fatto 20 partite, 19 vittorie e un pareggio. E non so se Alex Sandro fosse stato buttato fuori, se in quell'episodio fosse venuto il 2-2, se magari avessimo fatto il 3-1, non so se Pereyra a Monaco invece di dare la palla indietro a Lichtsteiner avesse cambiato giocato, poi saremmo andati ai quarti di finale. Il calcio è questo, gli arbitri fischiano quello che vedono, nel bene e nel male: Ogni tanto ti tocca prendere, ogni tanto ti tocca dare".
Oggi eri più agitato del solito in panchina, forse a un certo punto hai anche litigato con Lemina. Come mai?
"No, non ho litigato con Lemina, perchè Lemina non ha capito niente. Non ce l'avevo con lui, ma con Cuadrado che era andato dentro il campo. Non è che mi sono arrabbaito, questa squadra deve crescere. Ci sono dei momenti della partita in cui deve scattare la gestione della partita in modo diverso. Questo non vuol dire tenere la palla e non andare a fare gol. Vuol dire non fare la guerra personale, non prendere calci ma soprattutto addormentare la partita e andare a chiudere l'azione a colpo sicuro. Questa squadra deve imparare a fare questo. Abbiamo già pagato abbastanza, abbiamo lasciato lì una qualificazione negli ultimi cinque minuti dove dovevamo gestire la palla meglio. E' una fase di crescita della squadra. Alla fine tutte le cose sembrano semplici. Ma quando hai 22-23-22-23-21 in campo, è normale che ogni tanto lasci qualcosa per strada. Però è un passo in avanti che bisogna fare di maturità e di crescita della squadra. Dal '92, da quando è stato abolito il passaggio all'indietro al portiere, c'è solo una soluzione per gestire le partite, tenere la palla, non ce n'è altra. Quindi bisogna essere bravi, bisogna migliorare. Ecco perchè mi arrabbio molto. In quel momento mi sono arrabbiato poco".
Con Dybala ti sei preso un rischio?
"Mi sono preso il rischio perchè stava discretamente bene, tra l'altro non ha avuto un problema al polpaccio dove aveva avuto un'infiammazione, ma ha preso un colpo sul flessore e gli si è indurito, lì è uscito. Non so se ha subito un infortunio o no. Lo valuteranno nei prossimi giorni. Mi sono preso questo rischio perchè oggi era una partita dove giocavamo alle 3, c'era molto caldo, il campo non era in bellissime condizioni, ma la palla non si sa dove andava a finire, quindi ci voleva tecnica. Quindi bisognava che Dybala ci desse una mano in quel momento della partita. E così è stato perchè finchè è stato in campo ha fatto una bella partita. poi è entrato Morata e ha fatto altrettanto. Possiamo dire che il cambio era preventivato, invece di farlo al 45' l'ho fatto 20 minuti prima"