LIVE TJ - ALLEGRI: "Non ci sono finali facili. Troveremo un Milan completamente diverso. Formazione? Non la indovinate". CHIELLINI: "Teniamo alla Coppa Italia, sarebbe traguardo storico. Rugani pronto"
20.05.2016 16:55 di Redazione TuttoJuve
LIVE TJ - ALLEGRI: "Non ci sono finali facili. Troveremo un Milan completamente diverso. Formazione? Non la indovinate". CHIELLINI: "Teniamo alla Coppa Italia, sarebbe traguardo storico. Rugani pronto"
Entra nel vivo il programma della Finale di Coppa Italia. Dopo l'udienza dal Papa, è arrivato il momento delle conferenze stampa. Alle 17:00, nella sala stampa dello Stadio Olimpico, saranno Massimiliano Allegri e Giorgio Chiellini a rispondere alle domande dei giornalisti. Tuttojuve.com, presente nella Capitale, vi riporta integralmente e in tempo reale le dichiarazioni dell'allenatore e del difensore della Juventus.
PARLA CHIELLINI
Che valore ha questa Coppa per te?
"E' qualche anno che siamo sempre in lotta e per fortuna. Da parte mia c'è grande soddisfazione per essere a questi livelli, grande responsabilità anche fuori dal campo per cercare di arrivare in fondo in ogni manifestazione che facciamo, cerchiamo di vincere più titoli possibili, sia io che i miei compagni".
Qual è la sensazione in vista di domani?
"Domani sarà sicuramente una partita difficile e secondo me anche equilibrata. Arriva in fondo ad una stagione dove tante squadre hanno speso tanto e in una partita secca i valori che hai dimostrato durante l'anno purtroppo si azzerano. Secondo me ci siamo preparati bene, in queste due settimane abbiamo lavorato con intensità, con concentrazione e speriamo di dimostrarlo in campo domani. Ci teniamo tantissimo a vincere questa coppa perchè per noi sarebbe un traguardo storico la doppietta per due anni consecutivi".
Per te non è stata una stagione tra le più felici...
"Diciamo che con il rientro e il gol di sabato ho messo una pietra sopra agli ultimi mesi poco fortunati. Quello che provo io è quello che prova la squadra, quello di raggiungere un traguardo storico, di vincere una coppa di sentiamo di meritare e che abbiamo voluto vincendo quasi tutte le altre partite per arrivare qui. Siamo consapevoli della difficoltà e siamo altrettanto consapevoli che tutte le chiacchiere che si fanno sul fatto che siamo favoriti sono solo chiacchiere da bar, perchè siamo persone di calcio, tanti siamo esperti e sappiamo benissimo perchè siamo stati anche dall'altra parte, che non sempre è così. Quindi abbiamo fatto le ultime settimane molto bene, oggi abbiamo l'ultima rifinitura e non vediamo di scendere in campo domani per vincere questa coppa".
Fisicamente come ti senti?
"Sto bene, ripeto che sono rientrato bene dalla scorsa settimane, da parte mia c'è tanta voglia di giocarmi questa finale domani".
Ci può essere un motivo in più per te domani per essere protagonista?
"No, alla fine ho saltato gli ultimi tre mesi, quindi è normale che ho saltato partite importanti. Sono stato accanto alla squadra, purtroppo da fuori, soffrendo e gioendo insieme a loro e domani non cambia niente personalmente. E' tutta la Juventus, i giocatori in primis, ma anche il resto della società, che vuole fortemente questa vittoria e questa coppa perchè sentiamo di meritarla e di poter raggiungere un risultato storico. Tutti gli altri discorsi non mi e non ci interessano".
Hai le sensazione di giocare nella Juventus più forte?
"Sai, la Juventus più forte... i paragoni secondo me con la storia si fanno difficilmente, nel senso che già a quel tempo c'erano grandi giocatori e grandi avversari. Sicuramente la storia la stiamo scrivendo giorno dopo giorno e non mi interessa fare paragoni tra la squadra del 2016 e quella del 2006, noi dobbiamo pensare al presente e al futuro. Ho la fortuna di giocare per una società che lo sta facendo e bene".
Domani ci sarà Rugani. In cosa ti ha impressionato nella sua crescita? E' pronto per giocare l'Europeo al fianco vostro?
"Io avevo parlato di Daniele quando tutti dicevano 'deve giocare, deve andare via', c'era questo dibattito così. Ho sempre predicato calma perchè la prima stagione in una grande squadra alla sua età è sempre difficile, noi che lo vediamo quotidianamente possiamo apprezzare i miglioramenti che ha avuto e che sta continuando ad avere, sia a livello tecnico che di personalità, ma proprio di amalgama con noi compagni. Si sta integrando ogni giorno che passa sempre di più ed è pronto a giocare una finale di Coppa se lo riterrà opportuno o anche di giocare un Europeo se l'altro mister lo riterrà opportuno. E' pronto e quest'anno, a parte il fatto che ha fatto 20 presenze.... ma le 20 alla Juve valgono più delle 40 che ha fatto l'anno scorso, con tutto il rispetto per l'Empoli".
Il fatto che il Milan abbia l'ultima chance, credi che i rossoneri possono colmare con questa grande motivazione il gap tecnico?
"Penso che a livello di motivazioni dovremo averne più noi. Noi siamo a un passo dalla storia, loro vanno in Europa, penso che motivazioni non manchino per nessuna delle due squadre. Loro salverebbero la stagione ed è chiaro che avranno una grande spinta. La forza di questi nostri anni è stata di voler continuare a vincere a tutti i costi, perchè 5 Scudetti di fila non si vincono per caso e quest'ultimo ne è la dimostrazione più grande. Nonostante qualcuno possa pensare che abbiamo la pancia piena, non è così e ci teniamo a dimostrarlo anche domani".
Come vedi la sfida con il Milan in crisi?
"Sicuramente il Milan non ha avuto dei buoni risultati durante questa stagione, ma purtroppo si parte da 0-0 e vengono azzerati i valori dimostrati durante l'anno. Sono un'ottima squadra, hanno dei buoni giocatori e sicuramente come tutte le finali sarà una partita equilibrata e molto difficile per noi".
PARLA ALLEGRI
Quanto le dà fastidio essere così favorito?
"Fastidio no, ma siamo consapevoli che è una finale, che i valori si azzerano, perchè in una partita secca può succedere di tutto. Tra l'altro affronteremo un Milan che ha l'ultima chance per giocare l'Europa League l'anno prossimo e soprattutto una squadra che ha chiuso il campionato giocando una brutta partita con la Roma. Domani troveremo una squadra completamente diversa e quindi bisogna essere molto bravi"
Cosa c'è da temere di questo Milan? Dopo la sconfitta con il Verona hai detto di avere il problema di riattaccare la spina elettrica. Dopo la vittoria con la Samp sei più tranquillo in questo senso?
"Era normale, abbiamo vinto il campionato e abbiamo avuto un mese di riposo, dove ci sono state tre partite di campionato più una settimana che precedeva la partita di domani sera. Quindi le prime due settimane sono state molto blande. Poi i ragazzi si sono rimessi in carreggiata, già la partita con la Sampdoria è stata diversa, ma indipendentemente che la Samp possa essere rimasta in dieci, già l'approccio è stato diverso, ma la settimana era era stata diversa. Così come è stata diversa prima della partita di domani. Ma questo non vuol dire, perchè il Milan indipendentemente da come giocherà, se giocherà come nelle ultime partite, se giocherà con i tre davanti o con un modulo diverso, avrà una reazione e credo sia normale. Quindi sarà secondo me una partita equilibrata, dove bisognerà essere aggressivi, ordinati, perchè il Milan come organico ha un organico di qualità, perchè Bacca è un giocatore che ha fatto tantissimi gol in campionato ed è sempre pericoloso. Bonaventura è diventato un giocatore importante, Honda è stato criticato, ma ha dato sempre il suo contributo alla squadra, Montolivo Kucka, è una squadra che quando è ordinata e ha la cattiveria giusta può fare delle buone partite. Poi noi con il Milan abbiamo fatto due partite molto equilibrate, quindi non vedo perchè domani debba essere una partita facile, finali facili non ce ne sono. Noi dobbiamo fare una partita giusta, attenta ordinata e soprattutto bisogna giocare bene tecnicamente, perchè nelle partite secche diventa fondamentale, le giocate dei singoli sono quelle che fanno la differenza".
Al netto di Neto, che giocherà, le scelte di domani azzerano tutto il resto o giocheranno i giocatori che hanno portato la Juventus in finale? Morata-Zaza giocavano sempre in coppa, Dybala-Mandzukic sempre in campionato: domani?
"Domani è probabile che partano Mandzukic e Dybala, ma non è una questione di Coppa Italia e campionato, è questione di far riposare in quel momento dei giocatori e farne giocare altri. A parte la scelta del portiere, di cui tra l'altro sono molto contento, perchè Neto dopo tanto che non giocava, da Verona in poi, è cresciuto molto, sia nelle due partite, tra Verona e Samp, e durante l'allenamento. E' normale per un portiere stare tutto l'anno fuori e giocare poche partite è sempre difficile. Per gli altri non c'è da inventarsi niente, i difensori sono tre e giocheranno quelli lì. Poi davanti ho detto che molto probabilmente giocheranno Dybala e Mandzukic. Morata e Zaza sono due giocatori che a partita in corso possono determinare come hanno determinato durante l'arco del campionato. E poi dovrò decidere a metà campo per far giocare. A parte Pogba, davanti alla difesa e l'interno destro sono due giocatori che dovrò scegliere".
La Juve ha molto equilibrio. Qual è il segreto?
"Il segreto non è un segreto, è che bisogna mantenere l'equilibrio. Diciamo che i ragazzi sono stati bravi a mantenere l'equilibrio soprattutto quando le cose non andavano bene. Domani è una partita a sé, è l'ultima partita della stagione, quindi noi abbiamo il dovere di cercare di vincerla perchè sarebbe una cosa straordinaria, perchè nessuna squadra è riuscita a vincere per due volte il campionato e per due volte la Coppa Italia di seguito, quindi questo è un altro stimolo in più che dobbiamo avere per giocare una grande partita. Poi il risultato speriamo sia dalla nostra parte. L'importante è fare una grande partita ed essere pronti e all'altezza, perchè noi veniamo da un mese dove abbiamo avuto un po' di settimane ballerine".
Ha ricordato ai suoi ragazzi anche la semifinale contro l'Inter?
"Non ho ricordato questo perchè domani è una finale secca, ho ricordato che al momento - e lo ricorderò domani nella rifinitura e domani prima della partita - che troveremo un Milan che sarà agguerrito e vorrà vincere la partita come vogliamo farlo noi. Quindi non bisognerà essere presuntuosi e superficiali, ma bisognerà giocare una partita tosta, da grande squadra".
Dopo campionati vinti, finali, riesci ancora ad essere emozionato o hai messo il pilota automatico? Cosa dici ai tuoi giocatori che potrebbero essere assuefatti a questo genere di partite?
"Innanzitutto assuefatti no, perchè quando giochi le finali, lavori per arrivare nelle finali e poi le finali devi giocarle per vincerle. Per quanto riguarda l'emozione, è normale che giocare in uno stadio con 65mila persone sarà un'emozione straordinaria come lo è stata l'anno scorso. Come una grandissima emozione che rimarrà dentro di me, è quella di stamattina, quando siamo stati ricevuti dal Santo Padre. Credo che quella sia stata un'emozione che mi rimarrà per sempre e sono stato fortunato ad essere ricevuto insieme a tutti gli altri insieme al Santo Padre. Poi domani è una partita che va giocata con entusiasmo, con voglia, con equilibrio, come deve essere giocata una finale. Assuefazione non ce n'è perchè altrimenti dopodomani andremo tutti a casa e smetteremo. Invece poi l'anno prossimo dobbiamo pensare che abbiamo da lottare per vincere il sesto Scudetto, che sarebbe una cosa che nessuna squadra ha mai fatto, lottare per la Champions e rilottare per la Coppa Italia. Quindi non è che la vita finisce domani, domani è un'altra trappa della vita, siamo stati fortunati e soprattutto bravi i ragazzi a voler questa finale perchè non era semplice. Quindi domani dovremo fare il possibile e troveremo un Milan in grado di crearci delle difficoltà".
Lei è stato l'ultimo allenatore a vincere un trofeo con il Milan. Le dà un'emozione particolare affrontarlo in finale?
"Ripeto, domani sarà una partita particolare e soprattutto una partita di fascino perchè Milan-Juventus è sempre una partita di fascino, sia in campionato che quando ci sono le finali come nel 2003 a Manchester. Sono sempre sfide di fascino e sono belle da giocare. Bisognerà essere bravi, noi dobbiamo essere più bravi e nelle finali ci vuole un pizzico di fortuna. L'anno scorso sull'1-1, dopo uan bella partita, Djordjevic ha preso un doppio palo, siamo andati dall'altra parte noi e abbiamo fatto gol. Quindi noi dobbiamo giocare una grande partita, poi vedremo se saremo capaci a vincere o più sfortunati".
Questa finale la vedi come la chiusura di un grande quinquennio o come il trampolino per la Champions del prossimo anno?
"Non c'è chiusura di quinquennio, al limite la chiusura del ciclo della Juventus è stata l'anno scorso. Quest'anno sono cambiati dieci giocatori, molti giocatori giovani, quindi siamo ripartiti favoriti, quest'anno. Poi abbiamo fatto un disastro nelle prime dieci partite, poi i ragazzi hanno fatto una cosa straordinaria. Domani non si chiude niente, si chiude la stagione perchè poi ce n'è andiamo un po' al mare. Ma il 6 luglio, quando riprenderemo, bisognerà prepararsi di nuovo, per nuove sfide, contro di noi e contro gli altri. Non deve essere un trampolino, deve essere la normalità giocare una finale e cercare di vincere. Domani sera, quando vedremo se avremo vinto o perso, non cambierà niente nella strategia e negli obiettivi dell'anno prossimo".
Domani cosa è più importante per la squadra?
"Più importante come giocare la partita. Quando si gioca una partita di calcio ci vuole ordine, tecnica, entusiasmo, volontà e soprattutto avere ben chiaro l'obiettivo davanti, sapendo di avere una squadra di fronte che cerca di batterci".
E' pericoloso affrontare il Milan da favoriti?
"Pericoloso niente, basta essere consci che domani la partita sarà equilibrata perchè lo dicono le due partite che abbiamo giocato in campionato e lo dice la statistica delle finali. E' una partita secca e non è che abbiamo la rivincita tra una settimana. Domani c'è quella e una volta finita quella ce ne andiamo a casa e dobbiamo cercare di vincerla".
Si parla tanto di Pjanic alla Juventus...
"No, scusi, prima di fare una domanda sul mercato, domani c'è una partita e il mercato....".
No, le chiedo solo un commento su alcune dichiarazioni di Pjanic e Nainggolan ...
"No, mercato non ne faccio, soprattutto per i giocatori delle altre squadre, per rispetto in primis dei miei giocatori e poi al mercato c'è la società che ci pensa. Non rispondo e non faccio commenti alle dichiarazioni altrui. Domani c'è la partita tra Juventus e Milan, è una bellissima finale, pensiamo a quella e godiamoci quella. Poi dopo ne succederà, avete tempo per scrivere di mercato".
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"Secondo me domani la formazione non la indovinate"(redazione Tuttojuve.com)
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