LIVE - ALLEGRI in conferenza: "Record fine a se stessi, conta l'albo d'oro. Una vittoria in meno per l'obiettivo finale. Noi come il Barça? La Juve è la Juve. Khedira non ha niente"
31.01.2016 15:02 di Redazione TuttoJuve
LIVE - ALLEGRI in conferenza: "Record fine a se stessi, conta l'albo d'oro. Una vittoria in meno per l'obiettivo finale. Noi come il Barça? La Juve è la Juve. Khedira non ha niente"
Massimiliano Allegri parla in conferenza stampa nella pancia del Bentegodi. Tuttojuve.com sta riportando integralmente le sue dichiarazioni:
E' stata la Juve più bella da vedere?
"Oggi è stata una bella partita, la Juve ha giocato molto bene tecnicamente. Abbiamo concluso molto in porta, ci sono stati molti tiri. Nella vittoria di oggi ci sono molti meriti della Juventus, pochi demeriti del Chievo. I ragazzi stanno bene, bisogna continuare a stare bene perchè hanno vinto una partita importante, non facile, perchè vincere qui a Verona con il Chievo non è mai semplice. Però mercoledì ne abbiamo un'altra, è una vittoria, è una vittoria che serve per portare tre punti a casa e soprattutto una vittoria in meno che ci serve per arrivare a quello che è il nostro obiettivo finale".
Khedira cosa si è fatto? Ti preoccupa il fatto che in qualche azione la Juve ricorda il Barcellona?
La Juve è la Juve, il Barcellona ha giocatori completamente diversi, con caratteristiche diverse. Però la Juve ha grandi qualità tecniche per giocare a calcio, e per giocare a calcio ci vuole grande qualità oltre che intensità fisica, ma soprattutto intensità tecnica. I ragazzi giovani stanno migliorando, i vecchi stanno migliorando ancora di più di quanto erano bravi, e soprattutto sono da guida, nel trasmettere una giusta mentalità ai nuovi giocatori. Per quanto riguarda Khedira è uscito in modo precuazionale e quindi non è successo assolutamente niente. Gli altristanno tutti bene a parte Mandzukic e Asamoah".
Ci spieghi la scelta di Barzagli a sinistra?
"Perchè mettendo Caceres a sinistra si poteva tranquillamente comporre la difesa a quattro nello sviluppo del gioco, altrimenti Barzagli andava a fare il terzino destro e invece ho preferito lasciare Caceres da quella parte".
Avete completato la rincorsa. Cosa fare da qui in avanti?
"La rincorsa non è ancora terminata, perchè abbiamo 16 partite da giocare e servono tante vittorie. Ora mancano nove partite in casa e sete fuori. Vincere in casa del Chievo non è facile, ora abbiamo mercoledì, poi domenica col Frosinone e poi ci prepareremo per lo scontro diretto. La cosa che bisogna fare è continuare a lavorare, non fermarsi, cercare di migliorare, perchè questa squadra ha ancora margini di miglioramento".
Hai la sensazione che questa squadra stia cominciando a divertirsi?
"L'obiettivo finale è quello di avere una squadra che ha il dovere di vincere e il piacere di giocare a calcio. Perchè alla fine il calcio è uno spettacolo, dove l'obiettivo è quello di vincere. Però per arrivare alle vittorie devi cercare di giocare bene, devi essere ordinato, soprattutto giocare bene tecnicamente. La squadra sta migliorando nella gestione delle partite, nella gestione della palla, quindi questo è un dato importante. Però non bisogna fermarsi, perchè mantenere non ha senso, bisogna cercare di migliorare. E visto che questa squadra ha ancora margini di miglioramento sotto il punto di vista tecnico, tattico, di squadra, ma soprattutto singolo, bisogna cercare di farlo".
Hai detto ieri che i record non ti interessano, però un po' di soddisfazione ci sarà per aver raggiunto questa striscia di 12 vittorie, che dà anche l'idea della forza della Juve....
"Le 12 vittorie danno un segnale al campionato perchè la Juventus è tornata a lottare per il campionato. Ripeto, sono contento per le vittorie che i ragazzi hanno fatto, ma il record è fine a se stesso se non riusciamo a centrare l'obiettivo, quindi come dico sempre questa è una vittoria, va messa da una parte. Mercoledì c'è un'altra partita e bisogna fare un'altra vittoria, perchè l'ultima partita che abbiamo giocato a Genova con la Sampdoria, che chiudeva il girone d'andata, in quel momento la squadra ha fatto nove vittorie, ma non scordiamoci che nelle prime dieci partite la squadra ha lasciato molti punti per strada, quindi abbiamo pareggiato quello che abbiamo buttato nelle prime dieci partite. Nel girone di ritorno è iniziato un campionato di 19 partite, siamo partiti con due punti in meno del Napoli e quindi il nostro obiettivo è quello di arrivare un punto sopra le altre, che sia il Napoli, l'Inter, quelle che saranno. Per far questo bisogna vincere, indipendentemente dal record. I record rimangono fine a se stessi, l'unica cosa che rimane è l'albo d'oro, quando si vince".
L'incoscienza che chiedevi è questa? O ci sono margini di miglioramento anche in quello?
"L'incoscienza è il fatto di giocare delle partite così, soprattutto in questo momento non bisogna pensare a quello che è stato fatto, ma a quello che si deve fare. E credo si possano fare delle grandissime cose, soprattutto in campionato, in Coppa Italia
e Champions, perchè non scordiamoci che il nostro obiettivo è quello di passare il turno con il Bayern Monaco e poi affrontare un'altra squadra ai quarti di finale, sapendo che è un ottavo difficile, ma con la possibilità di poter andare avanti".
Se fosse stato nei panni di Maran cosa avrebbe detto?
"Quando trovi una Juventus così, una squadra che gioca a questi livelli, con intensità fisica e tecnica, è difficile giocarci contro. Maran sta facendo un ottimo lavoro, lo ha dimostrato in tutte queste partite di campionato come l'anno scorso. E' normale che quando giochi contro una squadra nettamente più forte e la trovi in giornata come la Juventus, è difficile non solo per il Chievo ma per tutti".
Hai sempre detto che chi è davanti è favorito per lo Scudetto. Alle tre di oggi la Juve è favorita per lo Scudetto?
"Alle tre, magari è già iniziata e ha fatto gol il Napoli".