[Uefa Euro 2016] IL CAMMINO DEGLI AZZURRI, Belgio, Italia, Irlanda, Svezia

GdS: "Nazionale, inizia l'era Ventura. La prima missione del ct: convincere Barzagli a continuare. In attacco Berardi-Belotti la coppia del futuro"

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GdS "Italia cuore immenso, ma dopo 9 rigori calciati passa in semifinale la Germania. Barzagli, Bonucci e Buffon in lacrima a fine gara, non basta il cuore agli azzurri che restano eroi dopo una cavalcata pazzesca"

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GdS "Le pagelle: Buffon e Bonucci super, Kroos delude Gomez è il faro dei tedeschi ma il migliore è Neuer. Pellè e Zaza bocciati"

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GdS "L'analisi tattica del match: Conte ordina di fermare Kroos e Pellè fa il primo difensore, come Llorente ai tempi della sua Juve"

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GdS "Conte ai saluti ora, ma non sarà un addio solo un arrivederci. Buffon e Barzagli in lacrime nel finale, sconfitta scioccante"

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GdS "Löw fa i complimenti all'Italia: "Germania fortunata ma che forza l'Italia" "


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"Italia quanti dolori dal dischetto, da Baggio e Di Biagio fino a Zaza e Pellé, le interviste a De Biasi, Maran e Gasperini"

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PELLÈ PENTITO: "CHIEDO SCUSA A TUTTI, NON SONO NESSUNO"

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Redazione Goal Italia

13:22


Dopo l'errore dal dischetto contro la Germania, preceduto dalla presa in giro a Neuer, Graziano Pellè si scusa: "Non volevo mancargli di rispetto, solo ingannarlo".
Massacrato da un'intera nazione dopo la figuraccia di Bordeaux, con quella presa in giro a Neuer seguita da un rigore calciato orrendamente a lato, Graziano Pellè fa sfoggio d'umiltà e si scusa. Discolpandosi da un lato per quanto accaduto prima dell'esecuzione, ma al contempo prendendosi tutte le responsabilità dell'errore.
"Non volevo mancare di rispetto a Neuer" le parole del centravanti pugliese, che in aeroporto ha spiegato il gesto del cucchiaio da un punto di vista puramente tecnico: "Volevo ingannare il portiere della Germania: vedevo che saltellava e si muoveva prima di ogni esecuzione e che quando si tuffava negli angoli sembrava sempre volare. Mimando lo scavetto ho tentato di tenerlo fermo".
"Non mi importa se l'Europeo è andato bene: sono triste e chiedo scusa a tutta l'Italia - ha continuato un affranto Pellè - ai compagni, al mister, ai tifosi, a tutti quelli che mi vogliono bene. Avrei dovuto fare soltanto una cosa: segnare quel rigore. Se l'avessi fatto sarei diventato un fenomeno. Ma ho sempre dato tutto per questa maglia".

E ancora, un'altra frase che sintetizza un personaggio che dopo il rigore di ieri sera molti hanno dipinto come un divo spocchioso, ma che vuole dimostrare di essere il contrario: "Sono arrivato all'Europeo che non ero nessuno e continuerò a non essere nessuno".
Già questa mattina Pellè aveva postato un primo pensiero attraverso il proprio profilo di Instagram. Esprimendo delusione per l'eliminazione dell'Italia, ma evitando di parlare del proprio errore dal dischetto: l'ha fatto ora.

CONTE, FATTO IL MASSIMO: LA SUA ITALIA HA SFIORATO LA PERFEZIONE

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Romeo Agresti

06:00

Antonio Conte saluta l'avventura in azzurro da condottiero vero: sarà difficile fare meglio con un patrimonio tecnico così basso. Adesso palla a Ventura.
Intendiamoci: la perfezione nel calcio non esiste. Ma l'Italia selezionata da Antonio Conte , indubbiamente, l'ha sfiorata. Pochezza tecnica sopperita da organizzazione di gioco e carattere, ingredienti che hanno contraddistinto l'ascesa del tecnico salentino. Ecco perché l'eliminazione contro la Germania fa malissimo. Una splendida cavalcata non sfociata nel sogno, ma d'altronde i rigori possono rivelarsi dannatamente crudeli.
L'allenatore pugliese saluta la sua avventura in azzurro con un voto positivo. Il patrimonio tecnico è stato gestito oculatamente, adesso spetterà a Giampiero Ventura lanciare qualche giovane che possa risollevare, a suon di tecnica, il movimento nostrano. Da sottolineare la grande intelligenza mostrata da Conte, poche parole e tanto lavoro, il biglietto da visita ideale per potersi presentare da leader a Londra.
Nel pre-Europeo in pochi avrebbero potuto pronosticare un cammino simile dell'Italia, completamente a suo agio contro le big del momento. Di Conte c'è stato tanto, condottiero e uomo vero, pronto ad esaltarsi nelle condizioni più difficili. Il resto è opera di un gruppo ligio alle regole, trascinato dalla mentalità vincente degli juventini.

Da domani, dunque, il Belpaese è chiamato a guardare con ottimismo cosa accadrà in futuro. Conte lascia un gruppo intenso e con ampi margini di miglioramento, a patto però che lo stesso Sistema Calcio Italia decida di supportare il lavoro del prossimo commissario tecnico.
Con i “se” e con i “ma” non si va da nessuna parte. Ma, appunto, con Marchisio e Verratti disponibili, e magari Candreva non out dopo le prime apparizioni, il tutto si sarebbe potuto rivelare ancor più positivo. Perché con Conte in panchina, infatti, l'impossibile non esiste.
Il biennio alla guida degli Azzurri ha forgiato ulteriormente le qualità di un allenatore che non può fare il selezionatore. E se l'insofferenza nei mesi scorsi è arrivata alle stelle, Euro 2016 ha sorriso – eccome – al pedigree europeo di un profilo pronto a rilanciare il Chelsea .
Per Conte si conclude una storia travagliata ed emozionante. “Non è un addio ma un arrivederci”. E forse è giusto che sia proprio così...

GdS "Zaza e Pellé pagano la lotteria dei rigori, sui social piovono critiche. I due costretti a scusarsi pubblicamente. Sempre fatali i rigori per gli azzurri"


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GdS "Il rientro in Italia è qualcosa di magico per gli azzurri, accolti come eroi. La stella è Conte, abbracci anche da parte di Buffon, Parolo, Giaccherini, Chiellini, Eder, Bonucci e non solo"

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