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CALCIOPOLI - IL GIORNO DEL GIUDIZIO

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PAG Posted on 24/3/2015, 00:51     +1   -1
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LIVE CALCIOPOLI - Il giorno del giudizio. PG Cassazione: prescrizione per Moggi e Giraudo. Chiesta assoluzione per Bertini e Dattilo. Sentenza in serata
23.03.2015 23:59 di Redazione TuttoJuve
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© foto di Stefano Porta/PhotoViews



00:00 - CALCIOPOLI, IL GIORNO DEL GIUDIZIO - La vicenda Calciopoli è giunta al suo capitolo finale: oggi nella III sezione penale della Cassazione presieduta da Aldo Fiale, sono in programma la relazione del procuratore generale Mazzotta e le arringhe dei difensori. A seguire la Camera di consiglio per la sentenza attesa quasi 9 anni dopo l'esplosione dello scandalo che, fra l'altro, tolse due scudetti alla Juventus. Fra i protagonisti, l'ex dg bianconero Luciano Moggi, condannato in appello a due anni e 4 mesi per associazione per delinquere.

08:30 - LA STAMPA - CALCIOPOLI ULTIMO ATTO - Come riporta La Stampa, oggi dovrebbe esserci l'ultimo atto per il processo di Calciopoli. Per Moggi e Giraudo verdetto in Cassazione con la Juve che aspetta le motivazioni. Processo riguardante fatti di nove anni fa e più di tremila giorni dopo, il processo sullo scandalo più grande del nostro calcio arriva anche al suo traguardo in sede penale. L’appuntamento è per le 10 di questa mattina, nell’aula della terza sezione della Cassazione: la Suprema Corte si pronuncerà sulle condanne di appello di Luciano Moggi (2 anni e 4 mesi per associazione a delinquere), Innocenzo Mazzini e Pierluigi Pairetto (2 anni), dell’ex arbitro Massimo De Santis (1 anno), tra gli altri. Impossibile fare una previsione.

09:30 - TUTTOSPORT - IN TRE CONTRO LA PRESCRIZIONE - Guido Vaciago, su Tuttosport, si sofferma sulla battaglia dei tre ex arbitri: "Tre uomini contro la prescrizione: De Santis, Bertini e Dattilo oggi affronteranno la Cassazione senza nessuna rete di protezione. I tre ex arbitri hanno rinunciato alla prescrizione, perché vogliono essere riconosciuti innocenti. Sono gli ultimi fischietti ancora coinvolti nel processo che, nel corso dei due precedenti gradi di giudizio, ha visto assolvere via via tutti i direttori di gara. E’ stato il più evidente e clamoroso sgretolamento dell’impianto accusatorio, perché la famigerata “cupola moggiana” perde non poco potere se, alla fine, poteva contare solo su tre arbitri, ammesso che oggi il numero non si restringa ulteriormente. Come si truccano i campionati se gli arbitri non fanno parte dell’associazione a delinquere? A cosa serve manipolare le designazioni se poi sul campo tutto è regolare (come scritto la giudice Casoria nella sua sentenza)? E’, quindi, significativo che gli unici a rinunciare alla prescrizione, siano tre arbitri. Se vincessero la loro battaglia sarebbe complicato tenere in piedi la teoria dell’associazione e di conseguenza quasi tutto il resto".

10:00 - LA REPUBBLICA - JUVE PRONTA A CHIEDERE LA RESTITUZIONE DEI TITOLI IN CASO DI ASSOLUZIONE - Sullo sfondo del processo penale - riporta La Repubblica -, resta lo scontro che il caso ha determinato in sede sportiva. La decisione della Cassazione si riverbererà sul contenzioso ingaggiato dalla Juventus, che ha chiesto alla Figc un risarcimento di 443 milioni di euro. Più difficile, ma non impossibile, una richiesta di revisione (in caso di assoluzione con la formula più ampia) del processo sportivo che portò alla revoca dei due scudetti vinti sul campo dai bianconeri.

10:20 - UDIENZA INIZIATA, MOGGI C'E' - E' cominciata l'udienza in Cassazione sul processo Calciopoli. Luciano Moggi è presente in aula. A prendere la parola in aula per primo sara' il sostituto pg di Cassazione Gabriele Mazzotta.

11:00 - LA NAZIONE - BERTINI, ARBITRO AI TEMPI SUPPLEMENTARI - Il quotidiano La Nazione focalizza l'attenzione sulla situazione di Paolo Bertini: "Paolo Bertini, da buon arbitro, aspetta i tempi supplementari: condannato per Calciopoli, non si arrende e cerca la riabilitazione in cassazione. E' l’ultimo atto dopo il quale o la sentenza diventa definitiva o si riparte con un nuovo processo in appello. Chi era dunque Bertini ai tempi in cui passava per uno dei migliori arbitri della serie A, uno dei pochi con la qualifica di internazionale: un ingranaggio del sistema Moggi, ammesso sia esistito, come dicono le due sentenze di Napoli, o uno, come lui proclama, finito dentro una storia più grande di lui con la quale sono stati regolati conti occulti dentro il calcio che vale? Bertini è convinto della sua innocenza e ha rinunciato in appello alla prescrizione.

Per i Pm napoletani l’arbitro era il titolare di una delle sim svizzere regalate da Moggi e con le quali Big Luciano avrebbe tenuto i contatti con i suoi fedelissimi. Inutile dire che Bertini ha sempre negato di averne mai avuta una, i due verdetti gli danno torto. Stamani il suo avvocato Mauro Messeri, suo cugino, cercherà di dimostrare l’illogicità delle sentenze di condanna, sia pure con la seconda che ridimensiona la prima: un anno e mezzo in primo grado e solo dieci mesi (ma bruciano anche quelli) in appello. L’udienza in cassazione sarà lunga. Sentenza, se arriva oggi, a tarda ora".

11:15 - PARLA IL PG - A prendere la parola in aula è il sostituto pg di Cassazione Gabriele Mazzotta.

11:45 - PG CASSAZIONE: PRESCRIZIONE PER MOGGI E GIRAUDO - Il pg Gabriele Mazzotta ha chiesto la prescrizione del reato di associazione per delinquere per l'ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi e per l'ex amministratore delegato della società torinese, Antonio Giraudo, in secondo grado. L'ex dg bianconero era stato condannato in appello a 2 anni e 4 mesi, mentre l'ex ad aveva ricevuto una condanna con rito abbreviato a 1 anno e 8 mesi Il pm, inoltre, ha chiesto per Moggi l'annullamento senza rinvio per i capi d'imputazione riguardanti la frode in competizione sportiva.

11:55 - ANCHE PER PAIRETTO E MAZZINI CHIESTA PRESCRIZIONE - Chiesta la prescrizione anche per l'ex designatore arbitrale Pierluigi Pairetto e per l'ex vicepresidente federale Innocenzo Mazzini.

12:00 - DE SANTIS, CHIESTO RIGETTO RICORSO - Per l'ex arbitro Massimo De Santis è stato invece chiesto il rigetto del ricorso che aveva presentato.

12:09 - RIGETTATO RICORSO PROCURA PER PIERI, DONDARINI E ROCCHI - Rigettato il ricorso per Pieri, Dondarini e Rocchi. I tre ex arbitri erano già assolti in appello. Giudicata inammissibile il ricorso della Procura di Napoli.

12:10 - CHIESTA ASSOLUZIONE PER BERTINI E DATTILO - Per gli ex arbitri Paolo Bertini e Antonio Dattilo, invece, i pg hanno proposto l'annullamento senza rinvio della sentenza e quindi l'assoluzione con la formula "perché il fatto non sussiste".

12:20 - Ora la parola passa agli avvocati, poi la sentenza.

13:00 - MOGGI PRESCRITTO MA NON ASSOLTO - Riepilogando: è da annullare senza rinvio, per prescrizione, la condanna a due anni e 4 mesi inflitta all'ex dirigente juventino Luciano Moggi per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Lo ha chiesto il pg della Cassazione Gabriele Mazzotta chiedendo inoltre l'annullamento senza rinvio per alcune singole imputazioni di frode sportiva con formula "perché il fatto non sussiste". Invece, per quanto riguarda la richiesta di proscioglimento dall'accusa di essere stato il "promotore" dell'associazione, il pg l'ha respinta. E' significativo il fatto che l'arbitro Paparesta avrebbe potuto deferire Moggi ma non lo ha fatto e questa omissione arbitrale denota" l'esistenza "di un sistema associativo". Lo ha detto il Pg della Cassazione Gabriele Mazzotti ricordando che per la minaccia a Paparesta Moggi é stato condannato.

13:15 - DELLA VALLE, MEGLIO SE DENUNCIAVANO - Il pg della Cassazione Gabriele Mazzotta ha chiesto la prescrizione delle condanne inflitte ad Andrea e Diego Della Valle, proprietari della Fiorentina, e all'altro coimputato Pucci nell'ambito del processo Calciopoli per due episodi di frode sportiva. Il pg ha respinto la tesi difensiva in base alla quale gli abboccamenti della dirigenza 'viola' con il 'sistema' Calciopoli di Luciano Moggi erano finalizzati a "normalizzare i rapporti con i vertici della Lega". Per il pg "la scelta corretta era denunciare i soprusi". "E' provata l'attività di dossieraggio" da parte del 'sistema Moggi' nei confronti "della parte avversa" al sistema stesso "dei Della Valle ritenuti 'colpevoli'" di non voler appoggiare l'elezione di Carraro al vertice della Lega Calcio. Lo ha detto il Pg della Cassazione Gabriele Mazzotta all'udienza del processo Calciopoli in corso in Cassazione. In base alle accuse ai 21 imputati sarebbero stati alterati "gli esiti delle partire del campionato di calcio 2004-2005"

20:00 - SENTENZA IN SERATA - I giudici della terza sezione penale della Corte di Cassazione sono entrati in Camera di consiglio. La sentenza dovrebbe essere pronunciata attorno alle 21:30 o comunque nella tarda serata di oggi.

22:00 - GIUDICI ANCORA IN CAMERA DI CONSIGLIO - La sentenza era attesa attorno alle 21:30, ma i giudici sono ancora in camera di Consiglio. Secondo gli ultimi spifferi, dovrebbero uscire comunque a breve.

23:00 - CRESCE (E SI PROLUNGA) L'ATTESA - Si va per le lunghe. La porta è ancora chiusa. La sentenza ancora non arriva.

00:15 - DIBATTITI ALL'INTERNO DELLA CORTE DI CASSAZIONE - Alberto Rimedio, inviato della Rai in Corte di Cassazione, ha parlato poco fa nel corso del Processo del Lunedì. Ecco quanto evidenziato da Tuttojuve.com: "Oltre cinque ore di camera di consiglio. Una lunghissima camera di consiglio, più lunga del previsto. Questo significa che sicuramente ci sono dei dibattiti all'interno della sezione della Corte di Cassazione e si discute su quello che sarà l'esito finale. La parola dominante è chiaramente 'prescrizione', perchè la stagione dei quali si parla si riferiscono alla stagione 2004/05, dunque sono passati oltre 10 anni. Ma bisognerà vederà se si parlerà di una prescrizione o di un annullamento delle sentenze che sono state pronunciate nei gradi precedenti. Quindi se si ammetterà la prescrizione per quanto riguarda i reati legati a Calciopoli oppure si distruggerà in qualche modo, si demolirà l'impianto accusatorio. Soltanto in quattro hanno rinunciato alla prescrizione: si tratta di quattro ex arbitri: Pieri, Bertini, Dattilo e De Santis. Va detto che il procuratore generale ha detto che venga rigettato il ricorso soltanto di De Santis, mentre per quanto riguarda gli altri tre è stata chiesta l'assoluzione. La decisione della Corte di Cassazione però si fa attendere".
 
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PAG Posted on 24/3/2015, 01:47     +1   -1
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LIVE CALCIOPOLI - Moggi assolto per prescrizione, ecco le sentenze
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24.03.2015 01:28 di Massimo Pavan



Sono state lette poco fa le sentenze del processo di CAlciopoli, Luciano Moggi e' stato prescritto per associazione e assolto per due frodi sportive, prescritto anche Antonio Giraudo, assolti gli arbitri Bertini e Dattilo, confermata la condanna per De Santis e Racalbuto.

La terza sezione della Corte di Cassazione ha proclamato la sentenza all'1.15 di notte annullando la condanna di secondo grado di 2 anni e 4 mesi a carico di Luciano Moggi nell'ambito del processo penale su Calciopoli in quanto il reato è oggi prescritto accogliendo le richieste del procuratore generale della Cassazione, Gabriele Mazzotta.

Annullata senza rinvio anche la condanna per l’ex arbitro Pierluigi Pairetto. Prescritto il reato anche per Innocenzo Mazzini, ex vicepresidente della Figc. Luciano Moggi, era stato condannato a 2 anni e 4 mesi, Antonio Giraudo a 1 anno e 8 mesi con rito abbreviato.

A questo punto la situazione vede una cupola formata da soli due arbitri, veramente poco per poter sostenere un vantaggio per la Juventus che ora potrebbe anche richiedere la revisione del processo.

CITAZIONE
Calciopoli, Moggi prescritto. Senza arbitri, niente Cupola

All'una di notte la sentenza: prescrizione per Moggi e Giraudo (associazione a delinquere), assolti Bertini, Dattilo e Mazzei. La Cupola rimane solo con De Santis e Racalbuto. E traballa...

ROMA - All'una in punto si è sciolta la camera di consiglio e i giudici della terza sezione penale della Corte di Cassazione hanno iniziato a leggere il dispositivo. Moggi prescritto per l'imputazione di associazione a delinquere, mentre viene annullata la sentenza per due frodi sportive poerché il fatto non sussiste. Giraudo prescritto per associazione a delinquere. Bertini, Dattilo e Mazzei assolti perché il fatto non sussiste. Rigetto del ricorso per De Santis e Racalbuto per i quali viene confermata la condanna. Inammissibili i risarcimenti civili. Rinvio al giudice civile competente per l'eventuale risarcimento della Figc.
LUNGA GIORNATA - Quasi sei ore di camera di consiglio, iniziata intorno 19.15 e finita all'una. Non è stata una decisione facile per i giodici della terza sezione. Nella mattinata il procuratore generale Gabriele Mazzotta aveva chiesto l’assoluzione per Bertini e Dattilo, due dei tre arbitri che avevano rinunciato alla prescrizione, e anche per il designatore dei guardalinee Mazzei. Inoltre aveva respinto il ricorso della procura di Napoli che aveva chiesto la condanna di Pieri, Dondarini e Rocchi (già assolti in appello). Richiesta ratificata dalla Corte che ha tenuto in piedi la teoria dell'associazione, sfrondandola però di ulteriori affiliati (Mazzei, Bertini e Dattilo).
E QUINDI? - Insomma, resta l'impressione di un'associazione che non è... riuscita a delinquere. Perché senza arbitri come si alterano i risultati delle partite? E di arbitri alla fine ne sono rimasti due: De Santis e Racalbuto. Un po' poco, anche perché le assoluzioni degli altri fischietti hanno ulteriormente ridotto le frodi. Bisognerà aspettare le motivazioni (tra qualche mese) e le analisi del giorno dopo (tra poche ore) per avere una visione completa. L'impressione è che, a questo punto, la Cupola Moggiana, grandiosa costruzione di architettura giudiziaria nel 2006, finisca per assomigliare a un edificio diroccato, che ha perso nel corso degli anni mattoni e architravi. Della Calciopoli del 2006 rimangono i resti e delle condanne che, alla luce di quanto emerso in questi anni, stridono un po'. Ma non finisce certo qui, perché da questo momento potrebbe rientrare in scena la Giustizia Sportiva: la Juventus ha pronto il ricorso all'articolo 39 per la revisione e le assoluzioni della Cassazione sono altri proiettili per la sua cartuccera.

Tuttosport
Guido Vaciago


Edited by Cocteau Twins - 24/3/2015, 08:21
 
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PAG Posted on 24/3/2015, 08:38     +1   -1
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Calciopoli, la Cassazione: "Prescrizione per Moggi-Giraudo". Accuse confermate, ma reato estinto. Ora il fronte civile. L'importanza delle motivazioni

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Fonte: GdS


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Fonte: Corsera


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Fonte: La Repubblica


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Fonte: Il Giornale


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Fonte: La Stampa
 
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Quella notte di 9 anni fa
(di Simone Navarra)
24/03/2015

C’erano i tifosi della Lazio fuori a gridare e minacciare. C’erano i camerieri e il personale dell’albergo troppo gentili. C’era la polizia come se dovesse da un momento all’altro succedere qualcosa. Si sentivano i rumori dello zoo che è lì a 100 metri di distanza in linea d’aria. C’erano giornali appallottolati agli angoli e mobili accatastati nei corridoi. Fuori era quasi estate ma ad un certo punto è venuto a piovere e non ha più smesso, come fosse autunno o un marzo qualunque. In quel posto, interrato e con la vista su un parco abbandonato. A pochi isolati dalla sede della Federazione italiana gioco calcio. In quella merda di serata litigai con il mondo e la Juventus venne mandata in serie B con 30 punti di penalizzazione. Era già stato scritto sulla Gazzetta dello Sport ed una mezz’ora dopo la lettura del dispositivo la sentenza, con motivazioni giuridiche e valutazioni probatorie, era scaricabile dal sito della Figc. Come in un paese moderno, non in uno con processi incancreniti nei tribunali, avvocati che si mettono di traverso, sovrapposizioni e conflitti a non finire. Come una sorta di Norvegia e non la peggiore Albania che si vive in questo paese a forma di stivale.
Non solo la privazione degli scudetti, il pubblico ludibrio, la lapidazione pubblica dei dirigenti, ma anche la retrocessione, mai avvenuta nella storia, su un campo di calcio. Perché tutto questo? Lo chiedo a me stesso mentre corro verso casa. Mentre urlo al telefono la sentenza. Mentre detto pezzi e lanci che poi saranno letti alla radio od in tv. Mentre contribuisco a quella valanga di fango che si porterà via o quasi 100 anni e più di storia. In quei giorni infami non conta il savoir faire, la classe, le battute sapide. Servirebbero gli ordigni, un criminale alla Robin Hood. Il menù restituisce un superconsulente come Guido Rossi, che ha preparazione e stipendi degni d’enciclopedia.
Roma è maledetta. Nei circoli la decapitazione della Juventus è cosa nota da giorni. Lo si ripete nel piazzale interno al tribunale. Lo si capisce quando vedi i migliori nomi del Foro tirarsi indietro, voltarsi da un’altra parte, mostrar la maglia del Bari o del Verona, far capire che da Torino hanno deciso di patteggiare, di definire la condanna prima di entrare sulle questioni vere. E’ il metodo usato negli anni passati. Butti a mare un manager ma salvi la società, gli operai, il lavoro. Non c’è nessuno che grida in nostra difesa. Nessuno alza i toni. Tutto resta nel confine dove ci hanno chiuso le femmine da quando siamo alle scuole medie. Tutto insomma è una guerra a chi piscia più lontano, non a chi fa meglio l’amore.
Il sentimento è stato strappato. Alla manifestazione di Torino, bella e colorata, semplice e autogestita, non c’è uno scontro, una bottiglia lanciata per aria. Le persone, la gente, il popolo di provincia e di città, ha pagato il biglietto e organizzato i pullman. Ma non c’è alcuna organizzazione. Solo quella spontaneità che si scontra sempre con le legioni schierate, i giornali che raccontano e quello che passa sopra alle teste. La sera in cui la Juventus morì ero lì, dentro un albergo romano mezzo abbandonato, in mezzo alla confusione. Nella merda a spalare merda, direbbe il maestro Frank. Lacrime strozzate, voglia di fuggire, di vendette casa per casa. E andate a quel paese voi che tifate per la Sambenedettese e adesso volete chissà cosa perché nel ’64 non vi hanno dato un rigore.
E’ tutto un recriminare e continuare a scoprire che Moggi Luciano è un serial killer, uno stupratore di minori, uno indegno. Per questo che dentro quel tumulto osservo e quasi piango quando sento Luigi Chiappero, l’avvocato della Juventus, raccontare cosa è stato, cosa ha vinto, cosa hanno fatto i giocatori, con la casacca bianconera e quella della nazionale. Scansando le cose orribili, mettendo in fila i nomi e le coppe, gli scudetti e le facce di chi non c’è più. Non potete uccidere questa società. Porca miseria. Dentro lo stadio Olimpico quelle parole, giorni prima, hanno catalizzato l’attenzione, convinto o quasi anche i cronisti di Napoli e di Roma, che non fanno mistero del tifo, e hanno esultato come ad un goal alla requisitoria di Palazzi.
Poi ogni desiderio e illusione si è infranta sul rigore logico del penalista Cesare Zaccone, uno che certamente sapeva dove si sarebbe finiti e quindi pretendeva che si rispettassero i patti. Una illazione questa mia, adesso. Ma chi ha visto questo professionista combattere e parlare in aula comprende che con la Juve nel 2006 abbia svolto un compito che gli era stato assegnato. Nulla di più. Così quando arriva una intervista del nuovo presidente, con due cognomi e buoni amici a Milano, puoi anche credere che si può uscire. Non grazie a lui, certamente. Ma questo lo abbiamo capito poi.


Juventibus


CITAZIONE

Calciopoli, Moggi: «Processo abnorme. Abbiamo scherzato per 9 anni»
L'ex dirigente della Juventus dopo il verdetto della Cassazione: «Si è appurato che il campionato è stato regolare, i sorteggi regolari e non ci sono state conversazioni sulle designazioni»



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© LaPresse


ROMA - "Abbiamo scherzato per nove anni e questa è una cosa spiacevole, perché questo processo abnorme si è risolto in nulla: solo tante spese e tante persone rovinate. In nove anni si è appurato che il campionato è stato regolare, i sorteggi regolari e non ci sono state conversazioni sulle designazioni. La Juve deve chiedere due scudetti? Questo è un problema della Juventus, non è un problema mio". Questo il commento dell'ex dg della Juve, Luciano Moggi, al verdetto della Cassazione che ha prescritto l'accusa contro di lui per associazione a delinquere e ha annullato la frode sportiva. "Sono felice - spiega Moggi - per quelli che sono stati assolti, sono felice per quelli che mi sono stati vicini. Sono meno felice per quello che è successo. Assoluzione totale? Ma no, io sono contento in questa maniera. Noi non abbiamo chiesto la prescrizione, anzi abbiamo snellito il processo, abbiamo eliminato i nostri testi quindi più di così cosa potevamo fare?".

LEGALE MOGGI - L'avvocato Prioreschi, legale di Moggi, commenta così la sentenza: "Mi aspettavo qualcosa di meglio, devo dire che questa sentenza non scioglie un nodo principale che è quello dell'associazione a delinquere che adesso è rimasta veramente poca cosa. Perché questo processo è partito con 41 tra arbitri e assistenti di linea prima indagati e poi imputati e praticamente è rimasta un'associazione con soli due arbitri, Racalbuto e De Santis, e solo tre frodi sportive sulle 21 contestate all'inizio nelle quali sono state condannate due arbitri: Racalbuto per Cagliari-Juve e Roma-Juve e De Santis per Fiorentina-Bologna. Mi sembra veramente poca cosa rispetto a quello che era stato ipotizzato dai pubblici ministeri all'inizio. Questo è un po' il dato che stona con una dichiarazione di prescrizione su un'associazione a delinquere. Predeterminare i risultati del campionato di calcio 2004-2005? Mi sembra un po' difficile farlo con due arbitri e tre partite. Rimane un processo che è stato fatto con un obiettivo predeterminato che era quello di Luciano Moggi alla Juventus perché se la difesa di Luciano Moggi nel corso del giudizio di primo grado non avesse tirato fuori le intercettazioni di tutti gli altri, probabilmente ci sarebbe stato un altro processo oppure non ci sarebbe stato nessun processo. Questo è un dato che nessuna sentenza potrà mai cancellare: comportamenti simili sono stati valutati in maniera diversa, questo lascia un po' l'amaro in bocca. Il bilancio è comunque positivo. Dal punto di vista morale c'è stata una rivalutazione da parte dell'opinione pubblica della figura di Luciano Moggi quando sono uscite le intercettazioni di tutte le altre società e si è scoperto che non soltanto Luciano Moggi parlava con i designatori ma che ci parlavano tutti e che era un fatto normale e nemmeno vietato dal regolamento".

Tuttosport
 
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Calciopoli-Cassazione, Agnelli rivuole scudetti e soldi. GdS:"È finita come doveva". Moratti: "Tutto confermato". Il Tempo:"Bluff, dubbi e buchi neri"

Fonte: GdS

Fonte: Corsera


Fonte: La Repubblica


Fonte: La Stampa

Fonte: Tuttosport

Fonte: CorSport

Fonte: Il Messaggero




Fonte: Libero



Video scomparsi e prove deboli Tutti i buchi neri di Calciopoli

Ma davvero Calciopoli è stato il più grande scandalo del calcio mondiale, oppure si è trattato di un’altra inchiesta all’italiana, con accuse deboli, riscontri incerti, grosse incongruenze e tanti «buchi neri»?
La tesi della procura di Napoli è nota: Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus, era, insieme ad Antonio Giraudo, ex amministratore delegato dei bianconeri, a capo di una «cupola calcistica» in grado di truccare le partite con la complicità dei designatori arbitrali, Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto, e di molte «giacchette nere». Ma uno dei «buchi» più evidenti dell’inchiesta, che è costata un’indagine, poi archiviata, al pm che l’ha condotta, Giuseppe Narducci, sta proprio nella «prova regina» che avrebbe dovuto documentare il taroccamento dei sorteggi arbitrali. Si tratta del filmato girato a Corveciano dal maresciallo Sergio Ziino in cui è immortalata l’estrazione delle palline con le partite e il nome dell’arbitro.
Il sorteggio avveniva così: Pairetto estrae il bussolotto delle squadre sfidanti, poi un giornalista, nominato settimanalmente dall’Unione stampa sportiva italiana, estrae la pallina col nome dell’arbitro e passa subito il biglietto a Bergamo, che lo legge.
Quel video, dopo il 2009, scompare dagli atti (per pm e gip fu preso da Narducci ma solo per la necessità di produrne delle copie nei processi stralcio) e viene sostituito da fotografie che però raccontano i fatti in modo inverso: prima si vede Bergamo con in mano la pallina contenente il nome dell’arbitro, dopo il giornalista che passa il bussolotto e solo alla fine Pairetto che estrae la pallina della partita da disputare. La differenza è cruciale. Solo se è prima il giornalista ad estrarre il nome dell’arbitro, come appare nelle foto, Pairetto, designatore «complice» di Bergamo, può, attraverso palline «segnate», scegliere l’arbitro compiacente. Se invece, come appare nel dvd, è prima il designatore a estrarre i nomi delle squadre, e solo dopo il giornalista estrae la pallina col nome dell’arbitro, per affermare che il sorteggio è truccato, occorre accusare di complicità anche tutti i giornalisti che settimana dopo settimana si alternavano nel sorteggio. Ma non è tutto. Nelle foto «incriminate», infatti, il giornalista, che non lavora per la Figc e indossa abiti civili, viene definito «dipendente Figc» con addosso una «divisa ufficiale della federazione».
Ma di anomalie, nell’inchiesta che diffuse in tutto il mondo l’immagine del «calcio marcio» italiano, ce ne sono molte altre. Ad esempio, delle 171mila telefonate intercettate dai carabinieri diretti dal tenente colonnello Attilio Auricchio, investigatore principe di Calciopoli, ne vennero trascritte circa 3mila, ordinate con «baffetti» colorati in base all’importanza: verdi quelle poco interessanti, gialle e arancioni interessanti, rosse molto interessanti. Alcune che riguardavano Inter, Cagliari e Roma, seppure colorate di giallo e rosso, non vennero approfondite. Non a caso, dunque, nella sentenza di condanna, i giudici scrissero che «la difesa è stata (...) molto ostacolata nel compito suo proprio dall’abnorme numero di telefonate intercettate e dal metodo adoperato per il loro uso, indissolubilmente legato a un modo di avvio e sviluppo delle indagini per congettura».
C’è dell’altro. Narducci in un’occasione disse che «piaccia o non piaccia», di telefonate di Bergamo e Pairetto con gli allora presidenti di Inter, Roma e Chievo, «non c’è traccia». La traccia, invece, c’era, ma venne fuori solo dopo quattro anni.
Altri interrogativi sono relativi ad alcuni testi che mentirono in aula, a telefonate trascritte in modo errato e ad altre, del tutte ininfluenti, inserite invece nei faldoni. Dubbi nacquero anche in relazione al ruolo giocato da Franco Baldini, ex dg della Roma, nel fornire gli elementi per l’avvio dell’inchiesta. Baldini in sentenza viene definito «grande suggeritore di accusa, per collaborazione con l’investigatore Auricchio dichiarata da entrambi», e quando si tratterà di spiegare luoghi e circostanze di questa collaborazione, si contraddirà più di una volta.
E poi le domande senza risposta: perché gli arbitri Massimo De Santis, Paolo Bertini e Antonio Dattilo, dopo la condanna, rinunciarono alla prescrizione andando incontro al rischio della condanna definitiva? E perché molte «giacchette nere», accusate di far parte del «sistema Moggi» e figure necessarie per puntellare tutte le accuse, vennero invece assolte in appello?
I dubbi su quello che fu Calciopoli sono destinati a rimanere in eterno.
Luca Rocca


Fonte: Il Tempo
 
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Moggi: "Cupola? Una presa in giro, era Carraro a telefonare. Ce l'ho pure con Petrucci-Abete. Se non fossero morti gli Agnelli... Scriverò un libro"
rep2kju4f

Fonte: La Repubblica
 
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LIVE SPORTITALIA - MOGGI: "Chi ci voleva fregare? I padroni volevano cambiare dirigenza. Mai date schede svizzere agli arbitri. Su Carraro e Zaccone...". D'ONOFRIO: "Prescrizione sconfitta della procura". DATTILO: "Moggi e la Juve? Mai incontrati"
27.03.2015 22:58 di Redazione TuttoJuve
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© foto di Stefano Porta/PhotoViews



22:00 - Stasera, alle 23:00, su Sportitalia, è in programma un'imperdibile puntata di "Calcio & Mercato". I riflettori della seguitissima trasmissione condotta da Michele Criscitiello si accenderanno su Calciopoli. Il processo proseguirà stasera in tv con autorevoli ospiti: in studio a Milano ci saranno l'ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi, l'avvocato Paco D'Onofrio e il giornalista di Panorama, Giovanni Capuano. A Roma, come ogni sera, l'esperto di mercato Alfredo Pedullà. In collegamento telefonico, l'ex arbitro Dattilo, prima condannato (per ben due volte) e poi assolto (dopo nove anni). Appuntamento da non perdere stasera per i veri tifosi juventini. Tuttojuve.com seguirà in diretta la trasmissione e riporterà le dichiarazioni dei protagonisti.

23:10 - L'avvocato Paco D'Onofrio: "Sì è molto commentato in ordine alla prescrizione, come se la prescrizione fosse una sorta di colpevolezza un po' più blanda. In realtà è il contrario, la prescrizione è una sconfitta della procura, perchè se avesse avuto elementi certi, incontrovertibili di colpevolezza, sarebbe arrivata a quell'esito sin da subito".

23:15 - Luciano Moggi: "Il processo è cominciato con uan colpevolezza ben precisa: campionato falsato, sorteggio taroccato, comunicazioni con i deisgnatori esclusive. Quando hanno visto che il campionato era regolare, quando hanno visto che il sorteggio era regolare, nonostante i filmati che sono stati fatti a La 7, hanno cambiato, hanno girato pagina e sono andati sugli interessi personali. Adesso se si parla di interessi personali bisogna andare un attimo ai falsi in bilancio. Cominciamo col dire che la Juventus nella gestione Moggi, Giraudo e Bettega è l'unica società di calcio che ha rifiutato lo spalma-debiti perchè non ne aveva bisogno. E significa che era una gestione sana, tenuta bene in pugno dai dirigenti che nonostante l'assenza dell'azionista - economicamente - sono riusciti a portare avanti nei risultati, dando lustro al calcio italiano nel mondo - siamo diventati anche campioni mondiali per club -, senza che ci sia stata data una lira dall'azionista. Anzi, facevamo i dividendi per gli azionisti. La Juventus era tra le società che non aveva falso in bilancio, c'erano 5 milioni perchè sul fallimento della Fiorentina ci avevano chiesto di prendere un giocatore per aiutare la Fiorentina e abbiamo preso Moretti, contro i 200-300 milioni degli altri. Bene, c'è stato un processo. Voi sapete che i processi per falso in bilancio in tutte le città sono stati archiviati nel giro di due mesi, il nostro è durato due anni. Due anni perchè la Juventus di quel tempo aveva fatto una querela contro ignoti sul comportamento dei propri dirigenti a livello patrimoniale, gestionale. Sapete quanto è finita quella richiesta della Juventus, che ha subito patteggiato per dimostrare che i propri dipendenti non erano gente dava sicurezza? La Juventus aveva patteggiato e il gup aveva rifiutato il patteggiamento della Juventus,dicendo che il fatto non esiste. Questo sta a dimostrare che non c'erano interessi particolare, c'era solo l'interesse di far vincere. Interessi personali in correlazione con la Gea hanno detto per me, la Gea è stata assolta dall'associazione, quindi è stato assolto mio figlio, io, tutti quanti. Dove stanno questi interessi? Sembra che fossi io il presidente della Juventus. Sim svizzere? Averle non è un reato. Servivano perché ritenevo che ci fosse uno spionaggio, parlando al telefono sentivo una sensazione particolare e la Juve ha deciso, le schede le aveva comprate la società. Dovevamo mantenere una certa segretezza. Non ho mai dato le schede svizzere agli arbitri. Dattilo e Bertini sono stati assolti perchè non avevano la scheda. Ma lo deve capire la Cassazione? Ora parlano tutti, Carraro, Auricchio, Narducci. Nessuno però dice che chi ha fatto l'investigazione, il maggiore Auricchio, ha cominciato dalla fine, ha dato le colpevolezze senza avere le prove. Io non mi fido di Auricchio, ha un passato tempestoso. E' andato a Napoli, indagato per turbativa d'asta; la Corte d'Appello di Crotone se non vado errato che lo sanziona perchè ha cambiato il senso di alcune intercettazioni, non mi fido di lui".

23:30 - L'ex arbitro Antonio Dattilo: "Se ho avuto schede? Se ho avuto contatti con Moggi e la Juve? Mi viene da ridere, non esiste questo problema delle schede, è stato sentenziato dalla Cassazione. Io volevo solo dire che purtroppo siamo stati messi alla gogna, poi alla fine abbiamo avuto ragione. Io in riferimento al signor Moggi, nel 2004-2005, sul piano sportivo, non l'ho mai incontrato, non ho mai arbitrato la Juve. Dopo quel famoso Udinese-Brescia mi hanno sospeso per 30 giorni, ho arbitrato tre mesi in Serie B, ho ripreso nel mese di gennaio ad arbitrare in serie A. Se avessi fatto parte della cupola del signor Moggi, come si diceva, non sarei stato sospeso, ne sarei andato in serie B. Io se non sbaglio ho arbitro la Juve 5 volte in 6 anni, ma nel 2004/05 non ho mai visto la Juve nè in Coppa Italia nè in campionato. Sono una persona molto calma di natura, ma sono molto incazzato perchè non è possibile che si possano fare delle indagine come sono state fatte. Io sono stato messo alla porta a 35 anni, ne ho 43, se voi calcolate quanto io potevo ancora arbitrare mi viene soltanto da piangere. Se chiederò un risarcimento? Io aspetto le motivazioni con i miei legali, poi vedremo quello che si deve fare. Pressioni da parte di Moggi e della Juve? Assolutamente no. Io il signor Moggi l'ho visto quelle poche volte che ho arbitrato al Juve nel 2005/06. Veniva a fine partite nello spogliatoio e ci dava la mano, faceva i complimenti a tutti e quattro. Quando ho arbitrato Como-Juve nel 2002-03, disputata nel campo neutro di Piacenza, non l'ho mai visto il signor Moggi e neanche il signor Giraudo".

23:35 - Luciano Moggi: "Risarcimento danni? Il problema è che tu lo chiedi e ti vengono dati 30-40 mila euro ma qui parliamo di 9 anni persi. Io Dattilo l'ho conosciuto al processo a Napoli, se non lo me lo avessero presentato, io non lo conoscevo, è veramente una vergogna. Ci sono tante persone che hanno sofferto, questo è quello che ha combinato Calciopoli. Io ho visto pianegere Bertini. L'ho trovato in una panchina di Piazza Cavour, davanti alla Cassazione, che ancora non si era ripreso. Questo è quello che ha combinato Calciopoli. Bisogna capire se è uno scandalo vero oppure è tutta una buffonata. L'impianto accusatorio messo in piedi è fallito completamente. Arrivi alla Cassazione e il Procuratore Generale cosa dice? Che non è vero che c'è stato il sequestro di Paparesta. E' vero che io sono stato punito per le minacce a Paparesta, ma voi l'avete vista la querela di Paparesta? Io non l'ho vista. Sono insoddisfatto, il problema di fondo è che hanno cancellato tutte le altre intercettazioni, le hanno definite esclusive perché hanno cancellato il resto delle intercettazioni. Carraro? Lui si difende sulle intercettazioni ma è una difesa che non regge. Il campionato del 1998 è stato falsato da Carraro. Lui in un consiglio federale aveva detto che non poteva far retrocedere Moratti perchè aveva speso 600 milioni. L'Inter ha preso solo una multa dopo il caso Recoba, se l'Inter era retrocessa la partita con la Juve nel 98 non doveva nemmeno esistere. La Juve era avanti 1-0, se avesse dato il rigore sarebbe stato 1-1, non cambiava perfettamente nulla. La verità è che Carraro ha telefonato a più riprese per salvare la Lazio ed era un problema abbastanza evidente perché ha litigato anche con Bergamo. Ai tempi non sapevo di queste cose, pensavo però ci fosse sotto qualcosa.

23:50 - L'avvocato Paco D'Onofrio: "La radiazione è stata comminata sulla base di presupposti che oggi non oggi sono più e probabilmente non ci sono mai stati. Oggi in base alla Cassazione, questi presupposti non ci sono più, per cui aspetteremo le motivazioni, che saranno sicuramente coerenti col dispositivo della Cassazione, poi probabilmente valuteremo la possibilità di ricorrere contro quella radiazione, perchè è davvero illegittima. Questo porrà anche il problema alla Juventus di ricorrere per l'attribuzione degli Scudetti, perchè è palese che a questo punto, essendo stati i due campionati regolari, non si capisce in base a quale motivo quei due campionati siano stati revocati. Con l'assurdo che uno dei due è stato attribuito ad una società, cioè l'Inter, che si è salvata dall'illecito grazie alla prescrizione. Quindi credo che da questo punto di vista ci sia stato un corto circuito. "

23:59 - Luciano Moggi: "Chi ci voleva fregare nel 2006? Io so che si sono incontrati con Blanc. Chi? Non lo so, non c'ero, me l'hanno detto. Era il 2003 se non vado errato. Era il tempo in cui io, Giraudo e Bettega volevamo mettere in consiglio Andrea Agnelli e non c'è mai riuscito. Blanc è entrato di soqquatto senza che noi lo sapessimo. E' stato zitto per un anno e poi ha preso il posto di Giraudo. Evidentemente era nella testa di questi signori. Per carità, sono i padroni e possono fare quello che vogliono. I padroni... sono venuti gli eredi dell'Avvocato Agnelli e del Dottor Agnelli, che se fossero stati in vita non sarebbe successo niente. C'era la voglia di scaricare questi dirigenti che non potevano essere scaricati perchè erano carichi di successi. Noi non abbiamo mai chiesto niente all'azionista e abbiamo sempre portato avanti la Juventus da soli. Risultati anche in collaborazione con la Nazionale, che hanno portato a vincere il titolo mondiale. Dopo il 2006 stranamente è successo di tutto; la Nazionale 2010 e 2014 eliminata al primo turno, nel 2006 campione del mondo con tanti giocatori della Juventus, compreso l'allenatore. L'avvocato Zaccone è sicuramente il perno di questa cosa, perchè quando un difensore va davanti a una corte e dice: ho letto tutto, in una settimana, andremo in Serie B al posto della Serie C, accettiamo la Serie B con penalizzazione, vuol dire che si vuole scaricare. Il mio rapporto con Galliani? Come uomo è buono. Dopo le intercettazioni un po' meno. Se avessero intercettato Meani come hanno fatto con me per cinque anni.... in tre mesi gli hanno portato via 11mila telefonate".
 
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PAG Posted on 4/4/2015, 08:04     +1   -1
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Vernazza: "Gli scherani di Moggi sui social se lo mettano in testa: Calciopoli è esistita". Classifica penalizzazioni A e B, Roma-Inter uniche pulite

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Fonte: SportWeek della GdS
 
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