Messico-Camerun 1-0: Il guizzo di Peralta scaccia le polemiche
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di Stefano Silvestri
13/giu/2014 19.55.34
Due reti regolari annullate a dos Santos fanno disperare il Messico, Eto'o colpisce un palo. Nella ripresa decide Peralta, e il Tri vola in vetta col Brasile.
Buona la… terza. Due reti annullate ingiustamente, poi quella decisiva per sbranare i Leoni Indomabili: Messico batte Camerun grazie al rapace Peralta, che scaccia sfortuna e polemiche al quarto d’ora della ripresa e regala i primi 3 punti al Tri. Sofferti, ma meritati. E ora, Chicharito e soci fanno compagnia al Brasile in vetta al Gruppo A.
FORMAZIONI – Herrera schiera una difesa a tre, con i due laterali – Aguilar e l’ex atalantino Layun – molto alti. Guardado fa la mezzala con Herrera e Vazquez, e davanti l’assenza eccellente è quella del Chicharito Hernandez: giocano Peralta e Giovani dos Santos.
Il Camerun gioca con il consueto 4-3-3. Assou-Ekotto vince il ballottaggio con Bedimo sulla sinistra della retroguardia, rinforzata da Nkoulou e Chedjou in mezzo. In mezzo c’è Song, davanti Eto’o è affiancato da Moukandjo e Choupo-Moting.
PRIMO TEMPO – Sostenuto dai propri tifosi, che vanno di “olé” già al primo pallone toccato, il Messico parte alla grande schiacciando il Camerun nella sua metà campo. E recrimina per la prima volta all’11’: sul cross di Herrera, dos Santos è per centimetri in gioco al momento della conclusione vincente, ma il colombiano Roldan gli strozza in gola l’urlo del goal.
Lo fa anche nell’area opposta con Choupo-Moting, ma qui i dubbi sono ben pochi: Eto’o è in netto offside di rientro al momento dell’assist al compagno. È comunque il segnale di una riscossa africana, quasi concretizzata al 21’: splendida azione di Assou-Ekotto a sinistra, tocco all’indietro per Eto’o e palo scheggiato dall’ex interista.
A menare le danze, comunque, è sempre il Messico. Il Tri sbaglia occasioni favorevoli con Rafa Marquez e dos Santos, poco convinti al momento del dunque. Ma se la prende ancora contro Roldan e i suoi assistenti, che per la seconda volta annullano ingiustamente un goal dell’attaccante del Villarreal (deviazione sotto porta). Se non è un record, poco ci manca.
SECONDO TEMPO – Le due reti paiono essere stregate. La riprova arriva a inizio ripresa: prima Peralta si presenta solo davanti a Itandje, venendo però stoppato da una grande uscita dell’ex portiere del Liverpool, quindi è Assou-Ekotto a provarci direttamente da calcio di punizione, con un sinistro deviato dalla barriera e terminato a centimetri dal palo destro di Ochoa.
Finalmente, al minuto 61 l’incantesimo è rotto da Oribe Peralta, bravo a farsi trovare al posto giusto al momento giusto: l’attaccante passato dal Santos Laguna all’America ribadisce in rete la respinta corta di Itandje sulla conclusione di dos Santos. Messico avanti, e più tranquillo al termine di un’ora di assalti vani e sfortunati.
In un finale rovente, Ochoa è bravo e spettacolare a tenere fuori dalla linea con un tuffo plastico un colpo di testa a botta sicura di Moukandjo. Dall’altra parte, Hernandez si mangia un goal fatto sparando alto da un passo dopo il recupero generoso di Layun. Poco male: il Tri resiste e alla fine può esultare per una vittoria che significa primo posto alla pari col Brasile.
LA CHIAVE – Il guizzo di Peralta, proprio quando pare che le due porte siano stregate, decide un match vivace nonostante le reti si gonfino solo una volta. Nel Camerun pesa la giornata mediocre di Eto’o, che colpisce comunque un palo.
MOVIOLA – Inguardabile il colombiano Roldan, inguardabile il suo assistente Clavijo: due reti regolari annullate al disperato dos Santos nel primo tempo. Dopo il rigore concesso ieri al Brasile, altre polemiche mondiali.
Goal.com
Spagna-Olanda 1-5: Manita oranje, Robben e Van Persie show
Arjen Robben sugli scudi
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di Valentino Cesarini
13/giu/2014 22.53.19
L'Olanda travolge la Spagna col risultato di 5-1: doppiette per Van Persie e Robben, serataccia per gli uomini di Del Bosque.
Manita Olanda, umiliazione Spagna. Gli orange si prendono la rivincita della finale del 2010, battendo con un secco 5 a 1 i campioni iberici, dopo essere andati in svantaggio con un rigore dubbio di Xabi Alonso. Nel finale di prima frazione arriva l’eurogol di Van Persie, che di fatto “uccide” la Spagna. Nella ripresa è un monologo dell’Olanda che dilaga andando a segno altre quattro volte, con una doppietta di Robben ed un goal a testa per Van Persie (doppietta) e De Vrij.
Per la Spagna una sconfitta pesantissima, visto che è la seconda volta che subisce più di 3 goal in una gara del Mondiale; l’ultima volta fu il Brasile (6-1) ai mondiali del 1950. Nel 2010, nelle sette partite disputate le furie rosse subirono solamente 2 reti. A questo punto, per la Spagna è decisiva la prossima gara contro il Cile.
FORMAZIONI - Del Bosque recupera Diego Costa e lo lancia dal primo minuto come terminale offensivo. A supporto dell’attaccante ci sono Xavi, Silva ed Iniesta, con Busquets e Xabi Alonso a dirigere il centrocampo. In difesa davanti a Casillas ci sono Azpicueta e Jordi Alba sulle corsie laterali con Piqué e Sergio Ramos centrali.
Sull’altra sponda Van Gaal risponde con il 5-3-2. In porta c’è Cillesen che guida la difesa formata da Janmaat e Blind terzini con De Vrij, Vlaar e Martins Indi centrali. In mezzo al campo spazio a De Jong, Sneijder e De Guzman, mentre i due attaccanti sono Robben e Van Persie.
PRIMO TEMPO - Come era prevedibile la gara è da subito divertente. La prima palla goal del match capita all’Olanda, con Sneijder che a tu per tu con Casillas gli calcia addosso. La Spagna fa girare palla e prima Iniesta e poi Diego Costa non riescono a trovare lo specchio della porta. Specialmente gli olandesi sembrano essere più aggressivi, e al 26’ De Vrij atterra in area Diego Costa.
Per Rizzoli è calcio di rigore: dal dischetto va Xabi Alonso che non sbaglia. Il vantaggio però non demoralizza gli orange che provano a farsi vedere prima con Robben e poi con Van Persie dalle parti di Casillas. Prima del riposo Iniesta regala un assist al bacio a Silva, che prova il pallonetto a tu per tu con Cillesen, bravissimo a restare in piedi e deviare in angolo.
Goal sbagliato, goal subito, perché sul capovolgimento di fronte l’Olanda pareggia. Lancio lungo di Blind, Van Persie si tuffa di testa dal limite dell’area e beffa Casillas, con una traiettoria imprendibile. Grandissimo goal per l’attaccante del Manchester United.
SECONDO TEMPO - Ci prova subito Iniesta ad impensierire Cillesen con un destro dal limite, ma è un fuoco di paglia spagnolo, perché al 53’ Robben porta in vantaggio gli olandesi. Ancora un lancio di Blind per Robben che aggancia in area, si porta il pallone sul sinistro eludendo l’intervento di Piqué e trafigge Casillas.
Il vantaggio dà ulteriore morale agli orange che al 60’ sfiorano il tris con Van Persie che calcia di prima intenzione, colpendo in pieno la traversa. Del Bosque corre ai ripari inserendo sia Pedro che Torres per Xabi Alonso ed uno spento Diego Costa, ma l’Olanda al 64’ si porta sul doppio vantaggio.
Punizione velenosa di Snejder, Casillas forse è disturbato da Van Persie, sul pallone si avventa De Vrij che di testa non ha problemi ad insaccare. Nonostante i due goal di svantaggio, la Spagna non si arrende e vede annullarsi un goal a Silva che aveva ribattuto in rete una corte respinta di Cillesen.
L’Olanda può colpire in contropiede e al 72’ chiude la pratica, complice anche un clamoroso errore di Casillas che si allunga il pallone, ne approfitta Van Persie che a porta vuota fa 4 a 1. Il match si chiude qua. Nell’ultimo quarto d’ora arriva la meritata standing ovation per Van Persie che lascia il campo a Lens e Robben, con la fascia di capitano al braccio, umilia la Spagna con una grande giocata fissando il punteggio sul 5 a 1.
Al 90’ ancora Robben scatenato alla ricerca della tripletta, ma questa volta Casillas evita il sesto goal con una doppia parata, mentre Torres a porta vuota si addormenta, facendosi recuperare da Veltman.
CHIAVE - Il finale di primo tempo che cambia l’inerzia del match. Prima il clamoroso errore di Silva che a tu per tu con Cillesen non riesce a superarlo, che poteva chiudere il discorso, poi sul capovolgimento di fronte il magnifico pareggio di Van Persie. Nella ripresa è un monologo degli orange che “umiliano” la Spagna, andando a segno per altre quattro volte.
MOVIOLA - Il rigore assegnato alla Spagna lascia qualche dubbio. A velocità normale sembrava essere penalty, rivedendo il rigore, Diego Costa è furbo a “lasciare” la gamba, con De Vrij che la tocca. Siamo proprio al limite. Dubbi anche sulla terza rete dell’Olanda, perché Van Persie forse disturba Casillas. Giusto annullare il goal alla Spagna, perché Silva è avanti a tutti sul colpo di testa di Pedro.
Goal.com