Il Salotto Bianconero

[Brasile 2014] Il cammino degli azzurri, Qui tutte le news sulla nostra nazionale

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PAG Posted on 10/6/2014, 13:36     +1   -1
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PIRLO IN CHIAVE AZZURRA
(di Giulio Gori)
10/06/2014

Difesa a tre o a quattro? Tridente, due punte o albero di Natale? I tanti dubbi di Cesare Prandelli e di un’Italia che sembra ancora irrisolta a pochi giorni dai Mondiali riguardano soprattutto la difesa e l’attacco. Ma paradossalmente i problemi hanno tutti origine dal reparto che sembra più solido e competitivo, quello di centrocampo: perché, volenti o nolenti, le scelte discendono tutte da lì. Andando dritti al punto, il «problema» di Cesare Prandelli si chiama Andrea Pirlo; o, per dirla meglio, la coesistenza di Pirlo con Daniele De Rossi. Si tratta di due giocatori che chiunque vorrebbe avere con sé, due pezzi dello scacchiere azzurro che in campo ci devono stare per forza. Ma che non è così scontato far coesistere.

Entrambi infatti, nelle proprie squadre, giocano come terminali bassi del centrocampo, come registi arretrati. Pur con caratteristiche diverse sono il punto di riferimento di reparti che vedono il ricorso a due mezzali. Quindi cosa fare perché possano andare d’accordo? La soluzione apparentemente più semplice sarebbe quella di ricorrere a moduli che prevedono l’uso di due centrali, ovvero i moduli con una mediana disposta in linea: in particolare, il 4-4-2 e il 3-4-3 (in tutte le immagini Pirlo sarà identificato col colore bianco, De Rossi con il rosso).

Nel primo caso (4-4-2) però servirebbero due tornanti di grande qualità tecnica, ma capaci di fare le due fasi. Ma in Italia ce ne pochi, molto pochi. E il migliore, Florenzi, è stato lasciato a casa (è l’errore più grave compiuto da Prandelli). Nel secondo caso (3-4-3), i giocatori ci sarebbero pure (gli attaccanti esterni), ma a conti fatti la loro qualità è mediamente inferiore a quella dei nostri interni di centrocampo. E Cesare Prandelli, che non è uno sprovveduto, sa che è bene puntare anzitutto sulla qualità. Quindi la risposta è quella di un centrocampo in cui agisce un regista arretrato e due mezzali ai suoi fianchi. In questo caso le soluzioni possono essere molte: 4-3-3, 4-3-2-1 o 3-5-2.

Alla Confederation Cup dello scorso anno, la soluzione adottata inizialmente fu quella del 4-3-2-1 (l’albero di Natale). Come logica voleva, Pirlo al centro e De Rossi mezzala destra, perché rispetto al bianconero ha un passo superiore. Del resto il romanista da giovane giocava proprio in questa posizione, accanto a Emerson. Il sistema Azzurro funzionava sulla base di una asimmetria in cui comunque De Rossi faceva da regista aggiunto e restava più basso rispetto alla mezzala sinistra, che invece aveva maggiore libertà di attaccare. Fin qui tutto bene. Il problema era semmai che, con un regista e mezzo, come mezzala sinistra veniva schierato un altro palleggiatore come Montolivo (una scelta inutilmente ridondante) e non un giocatore di movimento come Marchisio (che invece veniva schierato da mezzapunta): risultato, spazi peggio coperti, inserimenti assenti, squadra troppo contemplativa e poco incisiva. (Montolivo in viola e Marchisio in giallo).

Ma la convivenza Pirlo-De Rossi, in realtà, non era la causa del problema, anzi era il valore aggiunto. Ora, con Montolivo infortunato, Prandelli sembra voler insistere nell’errore del terzo regista, avanzando di nuovo il povero Marchisio a mezzapunta e schierando Verratti come mezzala. Alla luce della partita contro il Lussemburgo sembra, però, voler fare ancora di più e di peggio, schierando lo stesso Pirlo come mezzala. Sia chiaro, la scelta di De Rossi centrale è tutt’altro che illogica: il romanista arretrando può consentire alla difesa a 4 di trasformarsi in difesa a tre (o a cinque), sfruttando le sue buone doti difensive e le sue eccellenti capacità aeree. È forse l’unico giocatore in Italia capace di fare al tempo stesso il regista e il difensore. Di certo, Pirlo non può. Ma se si vuole scegliere De Rossi regista, non ha comunque senso schierare mezzala un giocatore dal passo compassato come lo juventino, tra l’altro non più giovane abbastanza da poter battere il campo in largo e in lungo come viene richiesto a chi ricopre quel ruolo (non dimentichiamo che il tema centrale dei Mondiali sarà la complicatissima tenuta fisica dei giocatori di fronte alla temperature afose).

Quindi, le soluzioni sono due e solo due: o Prandelli torna a un centrocampo a tre con Pirlo al centro, De Rossi a destra e Marchisio a sinistra (da questi tre nomi non si prescinde), e in questo caso vanno benissimo sia il 4-3-3, il 4-3-2-1 o il 3-5-2; o, invece, se vuole insistere su De Rossi centrale, il ct dovrebbe essere obbligato a fare una scelta azzardata, coraggiosa, ma anche affascinante: vista la qualità piuttosto scadente degli avanti azzurri (difesa e centrocampo sono di livelli mondiali, l’attacco rispetto ad altri squadroni è di un pallore imbarazzante), dovrebbe scegliere un 4-3-1-2, il famoso modulo a rombo, e rimettere Pirlo là dove giocava da ragazzo, ovvero trequartista. Da Pirlo non si può prescindere, uno come lui in campo ci deve stare per forza; e quello da trequartista è un ruolo che non richiede grande quantità in termini di corsa, che non richiede velocità di passo (ma di pensiero e di esecuzione) e che richiede grandi qualità tecniche.

Chissà, con Pirlo schierato da classico 10 l’Italia anche gli abulici attaccanti Azzurri potrebbero trovare la giusta ispirazione. Che sia un’idea strampalata? Può darsi, ma di sicuro sarebbe una soluzione meno illogica del guazzabuglio visto nelle ultime uscite della Nazionale.
 
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PAG Posted on 10/6/2014, 14:33     +1   -1
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MaxNerozzi: Verratti non si sta allenando con il resto dell'Italia: ieri aveva la febbre. Allarme per l'Inghilterra
 
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PAG Posted on 11/6/2014, 17:09     +1   -1
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Prove di formazione per Prandelli. C'è anche Verratti

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Nel ritiro azzurro di Mangaratiba, a 4 giorni dall'esordio mondiale contro l'Inghilterra a Manaus, dove continuano i lavori allo stadio, il ct ha fatto un po' di esperimenti. Il centrocampista del Psg potrebbe essere titolare. Visita speciale per Pirlo

Prove tecniche di centrocampo nella sessione mattutina dell'allenamento azzurro, a quattro giorni dall'esordio mondiale contro l'Inghilterra a Manaus. Il ct, Cesare Prandelli, dopo un leggero riscaldamento della squadra, ha fatto disputare una partitella a tutto campo provando uomini e schemi: dapprima ha schierato a centrocampo Canderva, Pirlo, De Rossi e Verratti dietro a Immobile e Insigne, poi Marchisio è stato inserito al posto di Verratti, completando così l'ipotetico centrocampo.

formazione_italia



Prove anche in difesa: da una parte De Sciglio, Paletta Barzagli e Chiellini e dall'altra retroguardia a tre con Ranocchia, Bonucci e Abate. La preparazione degli Azzurri proseguirà nel pomeriggio, sempre al Portobello Resort, con la parte di lavoro tattico. Prandelli continua a mischiare le carte e poco trapela sulle ipotesi legate alla formazione da schierare nel debutto.

Stadio Manaus ancora incompleto - Si lavora giorno e notte allo stadio di Manaus, che sabato prossimo, dalla mezzanotte italiana, ospiterà Italia-Inghilterra, partita di esordio degli azzurri ai Mondiali in Brasile. Nonostante l'intenso ritmo, tuttavia, i responsabili dei cantieri ancora non hanno stabilito una data per la fine delle opere, soprattutto nei dintorni dell'impianto. La Arena Amazonia è tra l'altro quella dove si è registrato il maggior numero di incidenti sul lavoro, con ben quattro operai morti dall'inizio della sua costruzione.



Fonte: Skysport
 
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PAG Posted on 15/6/2014, 19:37     +1   -1
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LIVE BRASILE - Italia rientrata a Mangaratiba. Nel pomeriggio esami per Buffon, ma c'è ottimismo. In serata esordio Mondiale per Pogba e Lichtsteiner. Vidal in panchina contro la Spagna
15.06.2014 19:11 di Camillo Demichelis
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport



13:05 - In questi istanti l'Italia sta partendo da Manaus per tornare a Mangaratiba. Gli azzurri inizieranno, così, la marcia di avvicinamento alla gara contro la Costa Rica. Nella giornata di oggi si avranno ulteriori novità sulle condizioni fisiche di Gigi Buffon. In serata, invece, ci sarà l'esordio ai Mondiali per altri due juventini: alle 21 toccherà a Paul Pogba che sarà titolare nel centrocampo della Francia. Alle 18 farà il suo esordio Mondiale Lichtsteiner con la sua svizzera contro l'Ecuador.


15:48 - L'Italia alle 13 ora brasiliana sbarcherà a Mangaratiba. A seguire Buffon si recherà in ospedale per fare ulteriori controlli alla caviglia. Poi il professor Castellacci terrà una conferenza stampa dove probabilmente rivelerà in quanto tempo riuscirà a recuperare il capitano della Juventus. L'Italia quando rientrerà a Mangaratiba pranzerà, mangiando cibi leggeri, perché poi ci sarà l'allenamento, il primo in vista della Costa Rica.

19:11 - Gigi Buffon al 99% - riferisce Sky Sport - dovrebbe essere a disposizione per la gara contro la Costa Rica. Tra poco il medico della nazionale terrà una conferenza stampa per parlare proprio delle condizioni del portiere bianconero e Di Sciglio.
 
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PAG Posted on 16/6/2014, 19:06     +1   -1
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Andrea Pirlo impartisce lezioni ai giovani inglesi (Fonte: Goal.com)

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PAG Posted on 17/6/2014, 13:55     +1   -1
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IL LAVORO OSCURO DEL JOLLY MARCHISIO
17/06/2014

“Oggi era veramente difficile giocare a calcio, con questo clima.
In certi momenti, sembrava di avere le allucinazioni dal caldo che faceva.” Claudio Marchisio

Ecco, non solo l’Italia a calcio ci ha giocato, con 642 passaggi al 93% di successo –record nella storia dei mondiali “monitorati”, dal 1966- ma Marchisio ha disputato, dati alla mano, una gara atleticamente sovraumana, e vedremo perché.

Prandelli ha voluto combattere caldo&umidità evitando di correre a vuoto e tenendo SEMPRE il pallone. Il CT ha messo in campo un cerchio magico, più preciso, smaliziato e compassato del trio croato Modric-Rakitic-Kovacic, schierando tre tra i migliori “passatori” al mondo:
- Pirlo (108 passaggi al 95%)
- DeRossi (105 passaggi al 94%)
- Verratti (61 passaggi al 97%),
quest’ultimo sostituito da un altro metronomo come Thiago Motta, in mezz’ora 26 passaggi al 100%.

Da qui, e dall’attitudine al palleggio di 3 dei 4 difensori -i due juventini più Darmian, scuola Conte-Ventura- degli interni e di un Balo votato al sacrificio, nasce inevitabilmente la gara con più passaggi della storia del calcio.
Tutto molto tiqui taqua, tutto molto statisticamente apprezzabile. Ma, per evitare di fare la fine dei palleggiatori croati e del trio inventore dell’originale palleggio spinto Xavi-Xabi Alonso-Iniesta, supportati da Busquets e Silva, al centrocampo azzurro è servita;
- la spinta della fascia destra –Darmian, Candreva- giustamente elogiati e magnificati da tifo e critica,
- l’onnipresenza della fascia sinistra, personificata nell’ormai prototipo del giocatore universale, Marchiso.

ONNIPRESENZA

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Ecco la tabella che supporta l’argomento. I dati del tracking FIFA che, come l’UEFA fa in Champions, segue i giocatori, non limitandosi al numero dei km, ma distinguendo quelli in possesso/non possesso (altri km non distinti in fase di possesso incerto), aggiungendo la chicca degli Sprint (scatti) e della mediatica Top Speed:

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Marchisio non è solo l’azzurro con più km percorsi (11,15), secondo solo a Rooney (11,22, a mio avviso ingiustamente crocifisso dalla critica britannica), ma anche quello con più km in fase di possesso (4,75) e il 3° in fase di non possesso (4,42), pochi metri dietro Chiellini e De Rossi.
Soprattutto il Principino, nel caldo amazzonico, è primissimo per numero di scatti 47 (QUARANTASETTE!) due in più di Candreva e ben 10 in più del più scattante degli inglesi (Baines). Il dato di Marchisio è sovraumano perché i suoi scatti sono in entrambi le fasi e in momenti diversissimi della gara.
Se Candreva scatta solo in fase di possesso e in avanti (non a caso il laziale percorre 2 km meno del nostro uomo e soprattutto 1,2 km in meno in fase difensiva), Marchisio scatta dovunque.
Claudio scatta per proporsi in attacco convergendo in area, mentre Candreva e Darmian corrono paralleli. Claudio scatta centralmente quando Verratti e Pirlo si affacciano a sinistra (sfruttando la copertura di un Chiellini che resta più basso di Darmian).
Claudio scatta soprattutto indietro, in verticale e in diagonale, come sappiamo bene noi bianconeri.

Marchisio inizia INTERNO SINISTRO, si trasforma in ALA SINISTRA in fase di possesso perché Chiellini è impacciato in fase offensiva e costretto a curare Sterling o Sturridge, poi, dopo il 2-1, col passaggio dal 433 al 451 e infine ad un 361, Marchisio fa legna in MEZZO e, con l’ingresso di Parolo, finisce per fare interno, esterno e terzino DESTRO a seconda delle fasi del gioco. Fantastico.

di Sandro Scarpa
 
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50 replies since 25/5/2014, 09:49   328 views
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