Il Salotto Bianconero

Le analisi tattiche di LPG, Buon campionato a tutti (cit.)

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PAG Posted on 3/9/2012, 21:04     +1   -1

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No ma sul Liverpool non posso dar giudizi a 360°, parlavo solo dell'inserimento di Suarez in un contesto squadra e non in 10 giocatori tutti votati a lui.
E su AVB (Abbreviare il suo cognome prova il disprezzo che ho nei suoi confronti) la pensiamo allo stesso modo, non riesce a confrontarsi con una realtà come quella inglese. Quello che ha fatto l'anno scorso al Chelsea lo racconterò a mio nipote quando gli spiegherò cosa significa la parola "Incompetente".
 
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PAG Posted on 3/9/2012, 21:09     +1   -1
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The real only Black Pope.

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Ma sai non è questione d'incompetenza secondo me,in effetti ha delle buone idee tattiche(anche se mettere un cavallo come Bale in una posizione così avanzata è na bestemmia)solo che..veramente troppo troppo lento,sopratutto a centrocampo dove gente come Huddlestone Sandro e Parker non sono dei fulmini di guerra.
Io il Liv'pool ogni tanto l'ho visto,Rodgers è un ottimo allenatore ma il suo modo di giocare deve essere ben recepito altrimenti sono guai.
E sopratutto BASTA Gerrard,è stato un campione grandissimo ma ormai non è più lo stesso.
 
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PAG Posted on 4/9/2012, 13:47     +1   -1

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A Settembre, si sa, son tutti chiacchieroni. Bastano due vittorie e subito si è la sorpresa del campionato. Di solito, chi tra le big passa un Settembre in sordina è colei che vincerà a Maggio. E se un rotondo 4-1, per di più sul campo dell'Udinese non è bastato per far concentrare Sky su di noi, direi che ci dovremo "accontentare" di un mese passato lontano dalle luci della ribalta (Sebbene ci aspetti un finale che tra Chelsea, Fiorentina e Roma promette spettacolo). Ecco, il rapporto tra media e Juventus, dal ritorno della VERA Juve, è stato effettivamente molto particolare: già all'esordio contro il Parma l'anno scorso si videro dei picchi di calcio mostruosi, che poi ebbero un climax vincente in quella striscia clamorosa di 11 gare in cui tritammo tutto e tutti (Bertolacci unica eccezzione). Eppure, in tutti quei mesi, il ritornello era infinito: squadra fisica, muscolare, corre a mille perchè non ha le coppe, effetto sorpresa, e così via. Raramente accenni alla tattica e ai moduli utilizzati, oppure a dati oggettivi come il dominio territoriale, i tiri in porta e il possesso palla. Ma infondo lo Scudetto ce lo siamo portati a casa e, diciamoci la verità, ci aspettavamo un po' tutti un po' di riconoscenza che, infondo infondo, è arrivata. E non poteva essere altrimenti, per una squadra che ha vinto da imbattuta. Passa l'estate, durante il quale i botti (O meglio i non-botti, vista la sessione appena passata) tengono banco e si ritorna a Settembre, sperando che qualcosa sia cambiato. Effettivamente, e questo va detto, non c'è giornalista o emittente che non parli della Juve come favorita. E ciò ragazzi è davvero il minimo. Quello che mi lascia interdetto è però il messaggio che si sta diffondendo, sia tramite canali ufficiali che non, sul divario rispetto alle altre: riparliamo un attimo di Udinese - Juventus 1-4. In 10 minuti arriviamo due volte a tu per tu con Brkic, la seconda ci guadagnamo un rigore e l'espulsione del portiere avversario e facciamo i restanti 80 minuti a ritmi da dopolavoro. I più perspicaci, vedendo la gara, avran detto: "Diamine, la Juventus è capace di massacrare in 10 minuti l'Udinese e si permette di giochicchiare". Eppure, sui vari forum, persino di tifosi juventini, cosa leggo? Juventus in difficoltà, incapace di imporre il proprio ritmo. E gli altri? Questo come si lega ad esempio al mirabolante Napoli o alla pazza pazza Roma? Un momento, ci arriviamo. Nel frattempo, il Napoli batte grazie a due rimpalli la Fiorentina che aveva tenuto molto meglio il campo. Cosa dice Sky tramite i giornalisti collegati rigorosamente dal capoluogo campano? "Napoli capace di vincere nonostante un primo tempo non brillante, troppo più forte della Fiorentina, una corazzata". Eheh...non penso si debba essere juventini, ma solo intellettualmente onesti, per vedere la differenza. E tutto ciò si riflette, attenzione, in molti atteggiamenti e in molte dichiarazioni: sembra quasi che uno stravolgimento simile a quello nostro dell'anno appena passato sia dietro l'angolo, solo che stavolta dovremmo fare la parte del Milan, della superfavorita che perde contro l'outsider meritevole e semplicemente più forte. Sia chiaro, le mie son sensazioni, percezioni, puramente soggettive, ma in molti cercano a mio modo di vedere di sminuire la Juve, spesso in maniera indiretta e subdola, ammettendone in primis la superiorità ma poi gettando a caso nel calderone una serie di incertezze di dubbia consistenza come non so, la presenza delle Coppe (Manco fossimo la prima squadra di sempre a giocare sia in campionato che in Champions), la mancanza di fame (Blocco Juve che ricordiamolo arriva da una finale all'Europeo persa), oppure anche come accennavo prima la condizione fisica approssimativa (A Settembre). "Si, la Juve è la più forte, però...": una filastrocca ripetuta all'infinito, sperando che diventi realtà. Invece, purtroppo per questi signori, ad oggi la realtà è una: la Juve è infinitamente più forte. E se quest'anno non commette suicidi clamorosi, ben peggiori di quello del Milan dell'anno scorso, vince lo Scudetto in assoluta scioltezza. Non servirà a nulla far finta che si possano recuperare oltre 20 punti cedendo il giocatore più importante per il tuo modulo e sostituendolo con uno che non ha mai fatto un secondo in A prima d'ora (Napoli), nè che lo si possa fare con un mister che non ha mai vinto nulla nella piazza più esaltata di tutto il panorama italiano (Dietro, FORSE, il solo Napoli). Per non discutere poi delle assurdità sull'Inter, che schiera una coppia di difensori centrali Ranocchia-Silvestre e spaccia Guarin come il fenomeno dei due mondi. Il primo passo verso la risoluzione di un problema è l'accettazione del problema stesso: finchè i nostri avversari continueranno ad accampare scuse, creando pretesti assurdi e inutili finalizzati ESCLUSIVAMENTE a creare una realtà parallela in cui loro son comunque i migliori, potremo dormire sonni tranquilli in Italia. Il problema ci sarà quando qualcuno si sveglierà, rendendosi conto che non è semplicemente la Juventus sul campo ad esser superiore, ma è TUTTO il progetto che rappresenta un modello da seguire e da imitare, nonchè infine emulare. Lì dovremo tornare ad aver paura degli altri. Ma finchè la loro spocchia non gli permetterà di analizzare lucidamente e in maniera chiara l'attuale situazione del calcio italiano...nessun sogno sarà troppo grande per noi.

 
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PAG Posted on 4/9/2012, 14:04     +1   -1
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sono d'accordo in toto, stiamo dimostrando una sicurezza incredibile in queste prime uscite...nonostante le gambe chiaramente pesanti dominiamo la partita camminando e quando accelleriamo la facciamo nostra, è una chiarissima prova di forza...e siamo veramente lontani dal top, quindi sono proprio curioso di vedere l'evoluzione...

riguardo ai vari "esperti" noto anch'io una grande esaltazione delle outsiders, mentre l'unico che è stato veramente sincero è stato incredibilmente Mondonico...
(patetico come sempre italo cucci :.doh: )
 
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PAG Posted on 4/9/2012, 14:53     +1   -1
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Concordo anche io sulla valutazione data alle nostre avversarie.

Devo dire che in tanti anni che seguo il campionato italiano non avevo mai sentito tanta esaltazione per squadre tutto sommato mediocri o al massimo rivedibili.

E' chiaro che quello che molti tifosi juventini fanno fatica a valutare i nostri avversari lo hanno ben compreso. Per molti anni non ci sarà spazio per nessun'altra squadra in Italia. E credo che bruci ancora di più l'inopinata rinascita della Juve a soli 5 anni da farsopoli. Evidentemente in molti si erano convinti che quel complotto avrebbe azzerato la juve per molto più tempo.

Nel frattempo le nostre antagoniste (Inter e Milan su tutte) non hanno saputo capitalizzare il vantaggio accumulato. Hanno vissuto come le cicale e hanno sperperato tutto. E ora pagheranno salato.

In questo quadro evidentemente l'anti juventino deve trovare in realtà estemporanee come il Napoli o in favole e leggende come la Fiorentina di Montella e soprattutto la Roma di Zeman delle possibili avversarie credibili.
 
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PAG Posted on 4/9/2012, 15:22     +1   -1

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Quello che si evince, comunque, è che non si tratta di una linea editoriale precisa, come ad esempio l'atteggiamento di molti su Calciopoli: sono proiezioni dettate da speranze personali dei singoli che vanno di volta in volta a parlare e a discutere. Il che è, per certi versi, ancor più clamoroso.
 
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PAG Posted on 4/9/2012, 15:52     +1   -1
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QUOTE ("LPG" @ 4/9/2012, 16:22) 
Quello che si evince, comunque, è che non si tratta di una linea editoriale precisa, come ad esempio l'atteggiamento di molti su Calciopoli: sono proiezioni dettate da speranze personali dei singoli che vanno di volta in volta a parlare e a discutere. Il che è, per certi versi, ancor più clamoroso.

E' vero ognuno cerca di tirare l'acqua al suo fottuto mulino. Devo dire che anche alcuni commenti di addetti ai lavori come Lippi, che pronosticava il Palermo come possibile sorpresa del campionato mi hanno stupito. Ora siamo solo alla seconda giornata e di tempo per recuperare ce n'è in abbondanza. Ma come mi sento di dire che il pescara visto nelle prime due andrà in serie B di filato, è possibile dire che il Palermo potrebbe non essere affatto una sorpresa. E tutto sommato l'organico del Palermo non suggerisce niente di sorprendente.
 
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Ettò
PAG Posted on 4/9/2012, 17:09     +1   -1




Per me il Palermo dopo il pescara e il siena è la peggiore della serie A. Il chievo è inutile, il che è diverso.Non vedo al momento altre squadre che possano retrocedere...il genoa in fondo ha un buon attacco per le zone mediocri quindi si salverà. In fonde se si è salvato fino ad ora
 
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PAG Posted on 4/9/2012, 18:35     +1   -1
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io terrei d'occhio anche il bologna che ha perso di vaio, ramirez, mudingay, raggi e gillet.....non fenomi a parte i primi due ma giocatori che comunque assicuravano un rendimento medio costante assolutamente determinante per chi lotta per la A.........inoltre cambiare metà squadra non è mai facile
 
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PAG Posted on 4/9/2012, 19:50     +1   -1
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Il Napoli è sicuramente la nostra antagonista.L'inter mi ha fatto "paura" dopo Pescara ma ha dimostrato che con squadre che hanno un minimo di organizzazione le prende e basta.In Italia rimaniamo la squadra più forte.


Un bello SGRAAATTT comunque ci sta tutto :D
 
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PAG Posted on 5/9/2012, 20:53     +1   -1

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CITAZIONE
Ho avuto l'immensa sfortuna di iniziare ad approcciarmi al calcio e dunque alla Juventus proprio durante la disgraziata stagione 1998/1999: l'eliminazione in semifinale con lo United dopo che vincevamo 2-0 a Torino, il settimo posto in campionato, l'addio di Lippi dopo quel clamoroso 2-4 col Parma e soprattutto l'infortunio di Del Piero. Il vero Alex, dal vivo, non l'ho mai visto. Eppure, di lui potrei citare tanti momenti incredibilmente emozionanti e assolutamente unici: il gol a Bari dopo la scomparsa del padre, quel controllo pazzesco in semifinale di Champions League con successivo tunnel a Hierro per il 2-0 contro il Real, la rovesciata contro il Milan per l'assist a David, il gol del 2-1 contro l'Inter il 12 Febbraio 2006, la 200esima rete contro il Frosinone in B, la doppietta al Bernabeu. Ma preferisco far parlare voi di tutti questi eventi e il mio post non vuole essere l'ennesimo amarcordo sulla carriera di un giocatore che non aveva bisogno di scrivere in dialetto piemontese (Ogni riferimento è preciso e voluto) che in realtà era di più, era un'icona, una leggenda, e infondo se lo vogliono sino in Australia lo è ancora. Io voglio parlare di un momento, che per me è stato IL momento di Alex Del Piero: siamo all'11 Aprile 2012, allo Juventus Stadium va di scena Juventus - Lazio. Il Milan, il giorno prima, giocando in maniera oscena vince a Verona contro un Chievo che avrebbe meritato il bottino pieno, sciupone si ma immensamente sfortunato. Il giorno dopo la Juventus, per tenere il sorpasso appena effettuato, DEVE battere i biancocelesti. La squadra scende in campo concentrata e precisa: creiamo, sciupiamo, ma troviamo il vantaggio con un doppio colpo di genio, la palla di Pirlo e la rovesciata di Pepe. 1-0, siamo in vantaggio noi. In quei successivi 20 minuti accade un qualcosa di particolare: lo spirito del calcio si impossessa degli 11 giocatori in maglia bianconera, che esprimono un gioco assolutamente...divino, è il caso di dirlo. Azioni splendide, tiri da metacampo, occasioni su occasioni: talvolta è bravo Marchetti, più spesso è fortunata la Lazio, con Diakite che salva due volte due gol fatti semplicemente buttandosi a casaccio e respingendo il pallone. A un certo punto, quando il primo tempo sta per scadere, l'incantesimo si rompe: Mauri sfrutta l'unico errore stagionale di Andrea Barzagli e fa 1-1. Gelo. Cala il gelo. Cala il gelo tra i tifosi e soprattutto tra i calciatori, che iniziano ad avere paura. Paura che forse quello Scudetto è ancora troppo, che non sono all'altezza, che non ce la faranno. E si vede, perchè nel secondo tempo scendiamo in campo malamente, attaccando in maniera confusionaria, creando poco. Reja inizia a pregustare l'impresa, quando a un certo punto un signore si alza dalla panchin con le spalle abbastanza larghe da caricarsi tutto quel peso addosso: Alex Del Piero. Prima ci prova con un tiro a giro dal limite, basso, centrale, rimaniamo quasi sorpresi nel vederlo calciare così male: "Ormai è finito, non ce la fa più, se non gli riesce nemmeno il tiro con l'interno destro...".
Punizione. Distanza siderale. 30 metri. Marchetti posiziona la barriera alla sua sinistra, certo che Del Piero calcierà a girare sopra di essa: ha sempre fatto così, perchè a 37 anni dovrebbe cambiare? Ero a Roma a vedere la partita e ricordo benissimo che lo streaming si bloccò, proprio mentre Alex partiva: il pallone era molto distante dalla porta e lungo tutto quel tragitto la voce di un cronista inglese che andava e tornava mi accompagnava. E mentre ero all'oscuro di tutto questo, mentre non vedevo la sfera muoversi, ebbi l'illuminazione: sarà gol. Perchè? Ma perchè è Del Piero, ovvio. Questi sono i SUOI gol. Quando sentì il telecronista dire "AND HE SCORES!!! UNBELIEVABLE!!!" quasi non ero sorpreso. Un'esultanza composta la mia, perchè forse non mi rendevo conto di cosa significasse quel gol, di cosa rappresentasse. Era il gol Scudetto, più di quello di Bonucci al Palermo, più di quello di Vucinic al Cagliari, più di quello di Amauri al Milan. Quel momento è stato quello in cui abbiamo vinto lo Scudetto. La mia gioia fu talmente tanta che ero in difficoltà nell'esultare: per citare The Eternal Sunshine Of The Spotless Mind, "Ero esattamente dove volevo essere". Provai una sorta di pace dei sensi, mi pervase un misticismo assolutamente oltre ogni intelletto umano: probabilmente il mio incoscio realizzò che lì si era appena deciso il trentesimo Scudetto. Rido, tanto, a pensare a quelli che davvero son convinti che Del Piero non sia stato decisivo per questa cavalcata: questo gol da solo basterebbe, ma anche la sua entrata al 52' sullo 0-0 contro l'Inter (Assieme a Bonucci, ndr, che da quella gara iniziò una ascesa inarrestabile, almeno sinora) fu decisiva. Altra gara sbloccata, decisiva, che ci avrebbe portato a -6 in caso di pareggio. Conte si è affidato a Del Piero quando era delicato, quando era difficile, quando ci voleva quel quid in più che i ragazzi inevitabilmente non avevano. E sapete quale è stata la grandezza di Alex? Quella di lasciare in dono questa sua abilità, questa capacità di starci quando conta. La Juve di queste prime uscite stagionali, autoritaria, solida, capelliana dal punto di vista di gestione della gara (Nel senso di un muro di cemento armato contro il quale ci si scaglia), è figlia solo ed esclusivamente di Del Piero, che ci ha fatto il dono più grande possibile: non solo il trentesimo Scudetto, ma anche quel quid in più che distingue la leggenda dal campione, il vincente dal perdente, il Del Piero dagli altri. Continueremo a lungo a vincere con questi ragazzi, e sarà SEMPRE e COMUNQUE anche merito di Alex Del Piero. Grazie di tutto Capitano. Come Te, nessuno mai.

 
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PAG Posted on 5/9/2012, 21:29     +1   -1
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questo è un goal di Del Piero che forse in pochi si ricordano. Notare che cosa fa Alex per servire al volo Zidane sul rinvio della nostra difesa...succedeva nell'autunno 1996.

L'azione in questione comincia al minuto 2.33

 
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PAG Posted on 5/9/2012, 21:49     +1   -1
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ifi secondo me quella è stata la juventus più forte che ho visto....
 
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PAG Posted on 5/9/2012, 22:10     +1   -1
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CITAZIONE ("LPG" @ 5/9/2012, 21:53)
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Ho avuto l'immensa sfortuna di iniziare ad approcciarmi al calcio e dunque alla Juventus proprio durante la disgraziata stagione 1998/1999: l'eliminazione in semifinale con lo United dopo che vincevamo 2-0 a Torino, il settimo posto in campionato, l'addio di Lippi dopo quel clamoroso 2-4 col Parma e soprattutto l'infortunio di Del Piero. Il vero Alex, dal vivo, non l'ho mai visto. Eppure, di lui potrei citare tanti momenti incredibilmente emozionanti e assolutamente unici: il gol a Bari dopo la scomparsa del padre, quel controllo pazzesco in semifinale di Champions League con successivo tunnel a Hierro per il 2-0 contro il Real, la rovesciata contro il Milan per l'assist a David, il gol del 2-1 contro l'Inter il 12 Febbraio 2006, la 200esima rete contro il Frosinone in B, la doppietta al Bernabeu. Ma preferisco far parlare voi di tutti questi eventi e il mio post non vuole essere l'ennesimo amarcordo sulla carriera di un giocatore che non aveva bisogno di scrivere in dialetto piemontese (Ogni riferimento è preciso e voluto) che in realtà era di più, era un'icona, una leggenda, e infondo se lo vogliono sino in Australia lo è ancora. Io voglio parlare di un momento, che per me è stato IL momento di Alex Del Piero: siamo all'11 Aprile 2012, allo Juventus Stadium va di scena Juventus - Lazio. Il Milan, il giorno prima, giocando in maniera oscena vince a Verona contro un Chievo che avrebbe meritato il bottino pieno, sciupone si ma immensamente sfortunato. Il giorno dopo la Juventus, per tenere il sorpasso appena effettuato, DEVE battere i biancocelesti. La squadra scende in campo concentrata e precisa: creiamo, sciupiamo, ma troviamo il vantaggio con un doppio colpo di genio, la palla di Pirlo e la rovesciata di Pepe. 1-0, siamo in vantaggio noi. In quei successivi 20 minuti accade un qualcosa di particolare: lo spirito del calcio si impossessa degli 11 giocatori in maglia bianconera, che esprimono un gioco assolutamente...divino, è il caso di dirlo. Azioni splendide, tiri da metacampo, occasioni su occasioni: talvolta è bravo Marchetti, più spesso è fortunata la Lazio, con Diakite che salva due volte due gol fatti semplicemente buttandosi a casaccio e respingendo il pallone. A un certo punto, quando il primo tempo sta per scadere, l'incantesimo si rompe: Mauri sfrutta l'unico errore stagionale di Andrea Barzagli e fa 1-1. Gelo. Cala il gelo. Cala il gelo tra i tifosi e soprattutto tra i calciatori, che iniziano ad avere paura. Paura che forse quello Scudetto è ancora troppo, che non sono all'altezza, che non ce la faranno. E si vede, perchè nel secondo tempo scendiamo in campo malamente, attaccando in maniera confusionaria, creando poco. Reja inizia a pregustare l'impresa, quando a un certo punto un signore si alza dalla panchin con le spalle abbastanza larghe da caricarsi tutto quel peso addosso: Alex Del Piero. Prima ci prova con un tiro a giro dal limite, basso, centrale, rimaniamo quasi sorpresi nel vederlo calciare così male: "Ormai è finito, non ce la fa più, se non gli riesce nemmeno il tiro con l'interno destro...".
Punizione. Distanza siderale. 30 metri. Marchetti posiziona la barriera alla sua sinistra, certo che Del Piero calcierà a girare sopra di essa: ha sempre fatto così, perchè a 37 anni dovrebbe cambiare? Ero a Roma a vedere la partita e ricordo benissimo che lo streaming si bloccò, proprio mentre Alex partiva: il pallone era molto distante dalla porta e lungo tutto quel tragitto la voce di un cronista inglese che andava e tornava mi accompagnava. E mentre ero all'oscuro di tutto questo, mentre non vedevo la sfera muoversi, ebbi l'illuminazione: sarà gol. Perchè? Ma perchè è Del Piero, ovvio. Questi sono i SUOI gol. Quando sentì il telecronista dire "AND HE SCORES!!! UNBELIEVABLE!!!" quasi non ero sorpreso. Un'esultanza composta la mia, perchè forse non mi rendevo conto di cosa significasse quel gol, di cosa rappresentasse. Era il gol Scudetto, più di quello di Bonucci al Palermo, più di quello di Vucinic al Cagliari, più di quello di Amauri al Milan. Quel momento è stato quello in cui abbiamo vinto lo Scudetto. La mia gioia fu talmente tanta che ero in difficoltà nell'esultare: per citare The Eternal Sunshine Of The Spotless Mind, "Ero esattamente dove volevo essere". Provai una sorta di pace dei sensi, mi pervase un misticismo assolutamente oltre ogni intelletto umano: probabilmente il mio incoscio realizzò che lì si era appena deciso il trentesimo Scudetto. Rido, tanto, a pensare a quelli che davvero son convinti che Del Piero non sia stato decisivo per questa cavalcata: questo gol da solo basterebbe, ma anche la sua entrata al 52' sullo 0-0 contro l'Inter (Assieme a Bonucci, ndr, che da quella gara iniziò una ascesa inarrestabile, almeno sinora) fu decisiva. Altra gara sbloccata, decisiva, che ci avrebbe portato a -6 in caso di pareggio. Conte si è affidato a Del Piero quando era delicato, quando era difficile, quando ci voleva quel quid in più che i ragazzi inevitabilmente non avevano. E sapete quale è stata la grandezza di Alex? Quella di lasciare in dono questa sua abilità, questa capacità di starci quando conta. La Juve di queste prime uscite stagionali, autoritaria, solida, capelliana dal punto di vista di gestione della gara (Nel senso di un muro di cemento armato contro il quale ci si scaglia), è figlia solo ed esclusivamente di Del Piero, che ci ha fatto il dono più grande possibile: non solo il trentesimo Scudetto, ma anche quel quid in più che distingue la leggenda dal campione, il vincente dal perdente, il Del Piero dagli altri. Continueremo a lungo a vincere con questi ragazzi, e sarà SEMPRE e COMUNQUE anche merito di Alex Del Piero. Grazie di tutto Capitano. Come Te, nessuno mai.

gran post! :.allah:
CITAZIONE (ificse decentocelle @ 5/9/2012, 22:29)
questo è un goal di Del Piero che forse in pochi si ricordano. Notare che cosa fa Alex per servire al volo Zidane sul rinvio della nostra difesa...succedeva nell'autunno 1996.

L'azione in questione comincia al minuto 2.33


wow che classe!!!
era una Juve incredibilmente completa, un mix di classe, fantasia, determinazione e potenza...avevo solo 10 anni ma impazzivo per quella Juve... :.allah:
 
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PAG Posted on 5/9/2012, 22:54     +1   -1
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CITAZIONE (simpuk @ 5/9/2012, 22:49) 
ifi secondo me quella è stata la juventus più forte che ho visto....

un miracolo sportivo al conrario. E' impensabile aver perduto la finale di champions contro il Borussia dopo aver schiantato senza difficoltà tutti sino alla semifinale contro l'Ajax. In mezzo Intercontinentale e l'umiliazione al PSG in Supercoppa. Ancora non mi spiego quella partita assurda.

E' vero forse quella era la più forte di tutte. Dal maggio 96 al maggio 97 vinciamo champions, Supercoppa europea, Intercontinentale, scudo e finale champions 365 giorni pazzeschi.
 
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