Il Salotto Bianconero

Le analisi tattiche di LPG, Buon campionato a tutti (cit.)

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GodOfRock
PAG Posted on 5/9/2012, 22:10 by: GodOfRock     +1   -1
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CITAZIONE ("LPG" @ 5/9/2012, 21:53)
CITAZIONE
Ho avuto l'immensa sfortuna di iniziare ad approcciarmi al calcio e dunque alla Juventus proprio durante la disgraziata stagione 1998/1999: l'eliminazione in semifinale con lo United dopo che vincevamo 2-0 a Torino, il settimo posto in campionato, l'addio di Lippi dopo quel clamoroso 2-4 col Parma e soprattutto l'infortunio di Del Piero. Il vero Alex, dal vivo, non l'ho mai visto. Eppure, di lui potrei citare tanti momenti incredibilmente emozionanti e assolutamente unici: il gol a Bari dopo la scomparsa del padre, quel controllo pazzesco in semifinale di Champions League con successivo tunnel a Hierro per il 2-0 contro il Real, la rovesciata contro il Milan per l'assist a David, il gol del 2-1 contro l'Inter il 12 Febbraio 2006, la 200esima rete contro il Frosinone in B, la doppietta al Bernabeu. Ma preferisco far parlare voi di tutti questi eventi e il mio post non vuole essere l'ennesimo amarcordo sulla carriera di un giocatore che non aveva bisogno di scrivere in dialetto piemontese (Ogni riferimento è preciso e voluto) che in realtà era di più, era un'icona, una leggenda, e infondo se lo vogliono sino in Australia lo è ancora. Io voglio parlare di un momento, che per me è stato IL momento di Alex Del Piero: siamo all'11 Aprile 2012, allo Juventus Stadium va di scena Juventus - Lazio. Il Milan, il giorno prima, giocando in maniera oscena vince a Verona contro un Chievo che avrebbe meritato il bottino pieno, sciupone si ma immensamente sfortunato. Il giorno dopo la Juventus, per tenere il sorpasso appena effettuato, DEVE battere i biancocelesti. La squadra scende in campo concentrata e precisa: creiamo, sciupiamo, ma troviamo il vantaggio con un doppio colpo di genio, la palla di Pirlo e la rovesciata di Pepe. 1-0, siamo in vantaggio noi. In quei successivi 20 minuti accade un qualcosa di particolare: lo spirito del calcio si impossessa degli 11 giocatori in maglia bianconera, che esprimono un gioco assolutamente...divino, è il caso di dirlo. Azioni splendide, tiri da metacampo, occasioni su occasioni: talvolta è bravo Marchetti, più spesso è fortunata la Lazio, con Diakite che salva due volte due gol fatti semplicemente buttandosi a casaccio e respingendo il pallone. A un certo punto, quando il primo tempo sta per scadere, l'incantesimo si rompe: Mauri sfrutta l'unico errore stagionale di Andrea Barzagli e fa 1-1. Gelo. Cala il gelo. Cala il gelo tra i tifosi e soprattutto tra i calciatori, che iniziano ad avere paura. Paura che forse quello Scudetto è ancora troppo, che non sono all'altezza, che non ce la faranno. E si vede, perchè nel secondo tempo scendiamo in campo malamente, attaccando in maniera confusionaria, creando poco. Reja inizia a pregustare l'impresa, quando a un certo punto un signore si alza dalla panchin con le spalle abbastanza larghe da caricarsi tutto quel peso addosso: Alex Del Piero. Prima ci prova con un tiro a giro dal limite, basso, centrale, rimaniamo quasi sorpresi nel vederlo calciare così male: "Ormai è finito, non ce la fa più, se non gli riesce nemmeno il tiro con l'interno destro...".
Punizione. Distanza siderale. 30 metri. Marchetti posiziona la barriera alla sua sinistra, certo che Del Piero calcierà a girare sopra di essa: ha sempre fatto così, perchè a 37 anni dovrebbe cambiare? Ero a Roma a vedere la partita e ricordo benissimo che lo streaming si bloccò, proprio mentre Alex partiva: il pallone era molto distante dalla porta e lungo tutto quel tragitto la voce di un cronista inglese che andava e tornava mi accompagnava. E mentre ero all'oscuro di tutto questo, mentre non vedevo la sfera muoversi, ebbi l'illuminazione: sarà gol. Perchè? Ma perchè è Del Piero, ovvio. Questi sono i SUOI gol. Quando sentì il telecronista dire "AND HE SCORES!!! UNBELIEVABLE!!!" quasi non ero sorpreso. Un'esultanza composta la mia, perchè forse non mi rendevo conto di cosa significasse quel gol, di cosa rappresentasse. Era il gol Scudetto, più di quello di Bonucci al Palermo, più di quello di Vucinic al Cagliari, più di quello di Amauri al Milan. Quel momento è stato quello in cui abbiamo vinto lo Scudetto. La mia gioia fu talmente tanta che ero in difficoltà nell'esultare: per citare The Eternal Sunshine Of The Spotless Mind, "Ero esattamente dove volevo essere". Provai una sorta di pace dei sensi, mi pervase un misticismo assolutamente oltre ogni intelletto umano: probabilmente il mio incoscio realizzò che lì si era appena deciso il trentesimo Scudetto. Rido, tanto, a pensare a quelli che davvero son convinti che Del Piero non sia stato decisivo per questa cavalcata: questo gol da solo basterebbe, ma anche la sua entrata al 52' sullo 0-0 contro l'Inter (Assieme a Bonucci, ndr, che da quella gara iniziò una ascesa inarrestabile, almeno sinora) fu decisiva. Altra gara sbloccata, decisiva, che ci avrebbe portato a -6 in caso di pareggio. Conte si è affidato a Del Piero quando era delicato, quando era difficile, quando ci voleva quel quid in più che i ragazzi inevitabilmente non avevano. E sapete quale è stata la grandezza di Alex? Quella di lasciare in dono questa sua abilità, questa capacità di starci quando conta. La Juve di queste prime uscite stagionali, autoritaria, solida, capelliana dal punto di vista di gestione della gara (Nel senso di un muro di cemento armato contro il quale ci si scaglia), è figlia solo ed esclusivamente di Del Piero, che ci ha fatto il dono più grande possibile: non solo il trentesimo Scudetto, ma anche quel quid in più che distingue la leggenda dal campione, il vincente dal perdente, il Del Piero dagli altri. Continueremo a lungo a vincere con questi ragazzi, e sarà SEMPRE e COMUNQUE anche merito di Alex Del Piero. Grazie di tutto Capitano. Come Te, nessuno mai.

gran post! :.allah:
CITAZIONE (ificse decentocelle @ 5/9/2012, 22:29)
questo è un goal di Del Piero che forse in pochi si ricordano. Notare che cosa fa Alex per servire al volo Zidane sul rinvio della nostra difesa...succedeva nell'autunno 1996.

L'azione in questione comincia al minuto 2.33


wow che classe!!!
era una Juve incredibilmente completa, un mix di classe, fantasia, determinazione e potenza...avevo solo 10 anni ma impazzivo per quella Juve... :.allah:
 
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70 replies since 1/9/2012, 18:08   575 views
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