| Guarda Coc, sarà che sono cresciuto coi Beatles e con Lennon che diceva "io faccio i testi strani tanto poi ci pensano loro a vederci un significato", però non penso che quel gesto abbia un significato ben preciso. Secondo me Twin Peaks ha un suo linguaggio che però parla in termini di estetica, di codici, di rappresentazioni, ma è difficile pensarlo così nel dettaglio. Poi sicuramente Lynch aveva un perché per il gesto, per il cavallo, per il gigante, per quello che vuoi, ma credo che in generale il modo di comunicare di Twin Peaks vada calcolato nel complesso: è il misterioso, l'oscuro, lo sconosciuto, l'ignoto, che ci affascina e che ci guida: o lo accettiamo, giocando coi sogni come Cooper, o finiamo schiavi di questo modo così deterministicamente casuale.
Nel dettaglio del gesto, a me è sempre parso un gesto di bellezza, una posa classica quasi da statua (e quindi stasi, e quindi i 25 anni) che Laura, manifestazione di un certo tipo di bellezza malata, assume. Ma è una mia interpretazione, ovvio.
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