| NEW YORK, 15 febbraio 2011 - Peggior sconfitta stagionale per i Lakers, umiliati dai Charlotte Bobcats, mentre San Antonio continua a vincere, passando anche in casa dei Nets. Importanti vittorie esterne per Atlanta e Portland, tonfo dei Nuggets a Houston.
Charlotte Bobcats-Los Angeles Lakers 109-89 I Lakers non rispondono nemmeno a Charlotte, venendo addirittura spazzati via nella seconda metà di gara. Non entra il tiro da fuori, e il 3/19 rappresenta benissimo lo stato di fatica attuale dei campioni Nba in carica. "Sono imbarazzato per quello che abbiamo fatto stasera, ecco tutto. Grazie". Queste le parole di Phil Jackson a fine gara, che non promettono nulla di buono per lo spogliatoio dei Lakers, finiti anche a -28 nel corso dell'ultimo quarto (96-68 con la tripla di Gerald Henderson. I Bobcats, dal canto loro, portano il record interno al 50% (14 vittorie e altrettante sconfitte, 24-31 il totale), mentre per i Lakers questa è la più pesante sconfitta stagionale, dopo i -19 subiti da Memphis e Milwaukee. Charlotte: Wallace 20 (7/12, 2/4, 0/2 tl), Henderson 18, Diaw e Najera 16. Rimbalzi: Wallace 11. Assist: Augustin 9. L.A. Lakers: Bryant 20 (7/16, 1/4, 3/4 tl), Gasol 17, Artest 10. Rimbalzi: Gasol 10. Assist: Gasol e Artest 5.
New Jersey Nets-San Antonio Spurs 85-102 Tutto facile per gli Spurs, che vincono la sesta gara su 8 consecutive in trasferta (ne manca ancora una), e mettono al tappeto anche i Nets dell'ex Avery Johnson, l'uomo che segnò il tiro decisivo a New York per la vittoria 4-1 nella finale del 1999, quella del primo titolo dei texani. Questa volta, però, l'ex playmaker vede gli Spurs dominare la partita, costringendo i Nets al 34.8% dal campo e producendo un parziale di 16-2 (con 10 punti di Ginobili e le triple di Neal e Hill) che mette il risultato al sicuro per gli ospiti con 8'55 da giocare (88-68). A proposito di Gary Neal, l'ex trevigiano ha prodotto la sua 22esimaª gara stagionale in doppia-cifra, e sta tirando con il 40% da fuori: niente male per un "esordiente" specialista. New Jersey: Outlaw 11 (2/8, 2/5, 1/1 tl), Lopez 11 (5/16, 1/2 tl), Harris e Farmar 10. Rimbalzi: Lopez 10. Assist: Farmar 7. San Antonio: Ginobili 22 (4/10, 2/4, 8/8 tl), Duncan 15, Parker e Hill 13, Neal 11, Blair 10. Rimbalzi: Blair e Duncan 11. Assist: Parker 7.
Detroit Pistons-Atlanta Hawks 79-94 I Pistons tirano con un pessimo 28% dal campo nella seconda metà di gara, con un 3/16 nel solo ultimo quarto per 11 punti. Impossibile pensare di battere una squadra con la qualità degli Atlanta Hawks, che si riprendono il quarto posto a Est (34-20 contro il 35-21 di Orlando), in quella che comunque si annuncia come una lotta fino all'ultima partita con i Magic, per il vantaggio del campo nei playoff. E dire che i Pistons, con 5 triple consecutive a cavallo dei primi due quarti (3 Daye, 1 a testa per Gordon e Villanueva) avevano costruito un vantaggio di 15 punti (39-24 a 9'30 dal'intervallo). Poi, però, sono letteralmente scomparsi. Detroit: McGrady 14 (1/7, 2/2, 6/6 tl), Villanueva 13, Stuckey 12, Daye 11, Prince 10. Rimbalzi: Wallace 7. Assist: Bynum 7. Atlanta: Smith 27 (10/14, 1/3, 4/4 tl), Bibby 17, Williams 15, Johnson 14, Horford 10. Rimbalzi: Smith 14. Assist: Bibby 7.
Houston Rockets-Denver Nuggets 121-102 Con tre giocatori usciti dalla panchina tra i migliori marcatori (55 punti per il trio Lee-Brooks-Budinger), i Rockets fanno a fette Denver nella seconda metà di gara. Dopo aver toccato il -15 con il tiro di Anthony per il 34-19 Nuggets a 11'12 dall'intervallo, Houston esplode nei due quarti centrali: 69-36 il parziale di secondo e terzo periodo messi assieme, e nell'ultimo quarto il vantaggio dei texani arriva anche oltre i 30 punti (113-82 con la schiacciata di Jordan Hill a 5'43 dalla fine). Intanto, continua a rimanere incerto il futuro di Carmelo Anthony, mentre l'All-Star Game si avvicina. Houston: Lee 22 (3/7, 5/7, 1/1 tl), Brooks 18, Battier 17, Budinger 15, Martin 13, Hill 11, Scola 10. Rimbalzi: Scola 8. Assist: Lowry 7. Denver: Afflalo 17 (3/5, 2/5, 5/5 tl), Anthony 16, Nene e Harrington 12, Andersen 11. Rimbalzi: Nene 9. Assist: Billups e Anthony 3.
Milwaukee Bucks-Los Angeles Clippers 102-78 I Milwaukee Bucks spazzano via gli avversari in un ultimo quarto da 31 punti (a 13), nonostante l'ennesima doppia-doppia di Blake Griffin e l'impatto offensivo di Baron Davis. Dall'infortunio di Eric Gordon, però, i Clippers non riescono più a mettere insieme vittorie e ad avere continuità sui 48 minuti, e il record esterno (4-17) rimane la nota dolente della stagione. Carlos Delfino è determinante, con i suoi 21 punti dopo l'intervallo: sue anche 3 delle 4 triple consecutive (l'altra è di Salmons) con cui i Bucks aprono l'ultimo quarto per costruire un parziale di 14-1 (85-68 a 8'08 dalla fine, con il tiro di Dooling) e salutare la compagnia. Milwaukee: Delfino 26 (2/5, 7/10, 1/2 tl), Jennings 20, Salmons 16, Mbah a Moute 13, Brockman 11, Bogut 10. Rimbalzi: Mbah a Moute 10. Assist: Salmons 12. L.A. Clippers: Davis 22 (6/9, 2/6, 4/4 tl), Griffin 19, Foye 16. Rimbalzi: Griffin 12. Assist: Griffin e Davis 6. Minnesota Timberwolves-Portland Trail Blazers 81-95 Quinta vittoria consecutiva per Portland, che nonostante le assenze croniche non molla assolutamente la lotta per i playoff. La striscia di doppie-doppie consecutive di Kevin Love arriva a 41 (-3 dalla seconda di sempre, di Moses Malone), ma invece della decima vittoria interna per i T'Wolves arriva la 18esima sconfitta di fronte al proprio pubblico, nonché la 16esima consecutiva contro Portland. La difesa di Portland, agevolata dall'assenza di un realizzatore come Beasley, mette il tappo all'attacco di Minnesota: 39% dal campo e 16 palle perse contro 15 assist il fatturato dei T'Wolves, mai in vantaggio durante i 48 minuti. Minnesota: Webster 17 (1/5, 4/5, 3/4 tl), Ridnour 16, Milicic 15, Ellington 13, Love 12. Rimbalzi: Love 11. Assist: Ellington 5. Portland: Matthews 23 (5/12, 3/6, 4/6 tl), Aldridge 21, Cunningham e Fernandez 18. Rimbalzi: Cunningham 13. Assist: Miller 7.
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